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Autore: Ami For a Dream    01/04/2012    3 recensioni
Scuoiata viva, lacerata cosparse le sue ceneri, seppellito il suo cuore.
Sorgo sopra, alto sopra e vedo..
Prega il tuo dio, apri il tuo cuore. Qualunque cosa tu faccia, non aver paura dell'oscurità... copri i tuoi occhi, il diavolo dentro.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ciao, non sono nuova di EFP e nemmeno come autrice, però sono una neonata di questo fandom e non nego di essere un po' in ansia. È la prima volta che scrivo dei 30 Seconds to Mars e spero di non aver partorito una schifezza.
Forse ho aspettato così tanto a scrivere di loro, proprio perché sono molto importanti per me.

Ora vi lascio alla storia, solo qualche spiegazione per agevolare la lettura.

 

Sul lato destro in corsivo e tra le virgolette, inserirò frasi di canzoni dei Thirty che il personaggio ascolta, mentre al lato sinistro, sempre frasi di canzoni, ma pensate o adatte al momento.

 

Ci vediamo in fondo. <3 

 

 

Night of the Hunter

Chapter I

 

 

 

Pray to your God, open your heart
Whatever you do, don't be afraid of the dark
Cover your eyes, the devil's inside ”

 

La sua voce canta melodiosa, attraverso quelle fredde e incompetenti casse dello stereo. Niente al mondo è in grado di rendere la voce di Jared, bella come sentirla dal vivo. Una persona può immaginarla, in tutte le sue sfumature, triste, allegra, persino arrabbiata, inferocita con il mondo che ci gravita attorno. Ma nessuno, a parte chi lo conosce, può sapere com’è in realtà.

Resto ferma nel box doccia con il volto verso l’alto, il getto prepotente dell’acqua si abbatte su di esso, cerco in qualche modo di tenere lontano i pensieri che vorticano impetuosi nella testa. Non sono mai stata brava a cacciarli via, essi mi assalgono avendo sempre la meglio su di me.

 

Skinned her alive, ripped her apart
Scattered her ashes, buried her heart
Rise up above it, high up above and see “


“ Pray to your God, open your heart
Whatever you do, don't be afraid of the dark
Cover your eyes, the devil's inside “

 

Canto anche io insieme a lui, in questo modo riesco a sfogarmi, a buttare fuori tutta l’ansia e la disapprovazione che provo, per non farla crescere ancora di più. Se non fossi certa che non sia così, potrei pensare benissimo che questa canzone, Jared l’abbia scritta pensando a me. Perché è proprio così che mi sento, lacerata, strappata nell’anima e tutto da quel diavolo dagli occhi così azzurri, da far invidia al cielo.  

Alcune lacrime sgorgano dai miei occhi, anche se tento di cacciarle da dove sono venute, loro vincono sempre.

Io non ho più un Dio da pregare, tanto meno un cuore da aprire; l’ho chiuso bene con alcune centinaia di mandate, l’ho chiuso per lui, senza pretendere niente in cambio.

La porta del bagno che viene spalancata all’improvviso mi fa scattare e urlare, per un soffio non finisco a terra con una gamba rotta.

« Sono io » il volume della radio che viene abbassato e la voce di Jared che invece, sento forte e chiara.

Sospiro « Dillo che mi vuoi morta è Jared! »

« Se non tenessi lo stereo così ad alto volume, mi avresti sentito bussare » dice con tono risoluto.

Chiudo il getto dell’acqua strizzando i miei lunghi capelli corvini, forse dovrei farli biondi.

« Che c’è di così importante, da non poter aspettare nemmeno il tempo di una doccia? » chiedo.

« Niente.. » quando fa questa voce da bambino innocente, c’è da aspettarsi tutto il contrario.

« Mi passi l’asciugamano? » gli chiedo facendo uscire solo un braccio dalle ante del box doccia.

Lo sento sghignazzare, ma per fortuna l’asciugamano viene a contatto con la mia mano. Lo afferro e subito lo indosso legandolo intorno al mio corpo magro, credo di aver perso qualche chilo strada facendo.

Quando esco dalla doccia, trovo due zaffiri ad attendermi.

« Spara » lo incito.

Lui mi guarda dalla testa ai piedi per poi risalire su, lo odio davvero quando fa così.

 

Honest to God I will break your heart
Tear you to pieces and rip you apart
Honest to God I will break your heart
Tear you to pieces and rip you apart
Honest to God I will break your heart
Tear you to pieces and rip you apart
Honest to God I will break your heart
Tear you to pieces and rip you apart “

 

Vederlo lì, seduto sulla tavoletta chiusa del water, che mi guarda con quell’espressione mentre lo stereo continua a proferire queste parole, mi sta uccidendo.

Mi hai già uccisa tanto tempo fa Jared, brandelli di carne da strappare non ce ne sono più ormai; mi dispiace deluderti.

« Kate mi ascolti?! » Jared si alza e mi viene incontro, io indietreggio istintivamente sbattendo le spalle al muro.

« Aih! » dico portandomi una mano al punto leso.

« Ma sei scema? » il tono preoccupato e le sue mani che mi toccano.

« Mi hai spaventata » dico mettendo su un finto broncio da bimba.

« Sei tu che stai sempre con la testa tra le nuvole » mi sgrida bonariamente.

« Scusa, pensavo.. dicevi? »

Si scosta un pochino da me e mi guarda negli occhi « Dicevo, che non c’è nulla che non abbia già visto » quel sorriso da delinquente glielo strapperei via a morsi.

« Ma non siamo più ragazzini da molto tempo Jared » ribatto uscendo dal bagno e andando nella stanza da letto.

Sento i suoi passi venirmi dietro « e da quando in qua? » sorride.

« Guarda che sei l’unico, oltre a tuo fratello, ad avere ben quarantuno anni e il comportamento di un dodicenne » sorrido prendendolo in giro.

Apro le ante dell’armadio per scegliere cosa indossare, quando mi volto con un paio di jeans neri in mano lo trovo seduto sul letto; sembra che non voglia lasciarmi in pace oggi.

« Non hai proprio un bel niente da fare oggi? » gli chiedo sghignazzante.

« No » risponde mettendo il labbro inferiore in fuori.

« Quindi oggi tocca a me essere la tua vittima sacrificale… capito » intanto recupero da un cassetto anche una t-shirt bianca attillata e la biancheria intima.

« Mi piace quel completo »

Mi chiedo perché ancora oggi, dopo vent’anni di amicizia, mi meraviglio che lui vada per cavoli propri, uscendosene con queste cose.

« Grazie » dico inchinandomi come una dama.

Poi mi volto per indossare l’intimo, lasciando che il telo copra il mio corpo mentre lo faccio.

« Perché non ti volti e mi lasci vedere mentre lo indossi.. »

Il mio dito medio sfoggia verso di lui « ‘Fanculo Jared »

« Cattiva! » sghignazza divertito.

Quando ho allacciato, con estrema difficoltà anche il reggiseno, mi volto verso di lui lasciando che l’asciugamano cada a terra.

Di nuovo i suoi occhi si posano fissi sulla mia figura, vorrei sparire.

« Sei dimagrita »

« Dici? » mento, facendo finta di non averci già fatto caso da me.

« Sì, se continui così sparirai.. » è serio, qui si mette male.

« Sarà questo caldo che mi fa mancare l’appetito » sorrido per sviare il terzo grado.

Faccio per andare in bagno per pettinarmi i capelli, ma la sua voce mi paralizza all’istante.

« Da quando hai smesso di chiamarmi Jay »

Resto voltata, non ho nemmeno il coraggio di guardalo negli occhi. Ha ragione, sono cambiata nei suoi confronti ma senza farlo di proposito, vorrei tornare come prima ma non so nemmeno se ne sia davvero in grado.

Mi costringo a girarmi verso di lui, ad alzare lo sguardo in quegli occhi dove annego ogni santo giorno e a riuscire a dire qualcosa.

« Scusami.. non ci ho fatto caso, davvero.. » spero di essere stata sufficientemente convincente.

“ It’s a beautiful lie
It’s the perfect denial
Such a beautiful lie to believe in
So beautiful, beautiful it makes me “

Penso, a come ci starebbe bene questo verso in questo preciso istante.

Una bella bugia in cui credere, proprio così. Solo che io non ci credo più, ho smesso di mentire a me stessa quel lontano giorno e da allora, non vivo più.

Si alza e mi raggiunge, non è stupido e questo lo sanno anche i sassi.

« Sei sicura? » mi chiede prendendomi entrambe le mani nelle sue.

Io le fisso, sono così belle unite che mi viene da piangere; mi odio per aver permesso al mio stupido cuore di innamorarsi di lui, rovinando così il bellissimo rapporto di amicizia che ci legava.

« Sì Jay, sono sicura » sorrido « Mi dispiace se ti ho fatto preoccupare.. sarà l’età » scherzo, cercando di mascherare il dolore che provo.

Sono molteplici le cose che mi fanno male ora: l’amore non corrisposto che provo per lui, il sentimento di amicizia puro e la complicità che avevamo, ma che adesso è solo un lontano ricordo, le chiacchierate che duravano fino alle quattro del mattino, l’alba che ci trovava abbracciati sul divano con la tv ancora accesa.

« Lo sai che ti voglio bene? »

Dio Jared, non infierire in questo modo.

« Sì e te ne voglio anche io » forse qualcosa di più.

« e che puoi parlare di tutto con me? » come immaginavo non l’ho ingannato.

« Sì, lo so.. »

« ECCOVI QUI! » la prorompenza di Shannon ci trova ancora con le mani unite ed io in mutandine e reggiseno.

Subito i suoi occhi divengono furbi e maliziosi.

« Scusate, vi ho interrotti per caso? » sghignazza divertito.

Grazie Shan, ti amo!

« Scemo! » scoppio a ridere e colgo l‘occasione per defilarmi in bagno.

Afferro il phon e lo accendo, il chiasso dell’elettrodomestico mi impedisce di udire le loro voci che provengono dall’altra stanza.

Quando finalmente i capelli sono asciutti torno nella mia stanza da letto, la quale la trovo desolatamente vuota. Indosso i vestiti che avevo abbandonato sul letto e mi fisso allo specchio prima di scendere al piano di sotto, sono cambiata e non poter più tornare indietro per rimediare ai miei sbagli fa male.

Mi trovo come incastrata in una vita che non mi appartiene, a trentasei anni suonati, innamorata di un uomo che è troppo per me e senza sapere come riuscire ad allontanarmi da lui, perché il solo pensiero di farlo mi fa sprofondare nella malinconia più cupa.

Avevo quindici anni quando conobbi Jared e Shannon, siamo cresciuti insieme, gli voglio bene come se fossero miei fratelli e semplicemente non posso separarmi da loro.

Passo il fondotinta sulla mia pelle, subito dopo tocca a un pochino di fard, la matita nera intorno agli occhi e il mascara ad allungare ancora di più le mie ciglia. È strano come il trucco riesca a farmi sentire più forte, quasi un’altra persona.

Spruzzo un po’ di profumo sul collo, l’Hipnotic Poison di Dior che mi ha regalato Jared per il compleanno, da quando ho sentito questa essenza meravigliosa, non riesco ad indossare nessun altro profumo.

Lentamente scendo le scale che portano al piano di sotto, casa mia non è grandissima come quella di Shannon e Jared, non potrei mai permettermela con uno stipendio da cameriera; però non mi lamento. È vicina la mare, praticamente a due passi da me ed è grande quanto basta per viverci da sola.

Le risate e le voci dei miei amici mi raggiungono, una volta arrivata in salone dalla vetrata riesco a vederli fuori in giardino mentre si occupano della tavola e del barbecue; Jared come al solito non si avvicina minimamente ad esso. Il suo essere vegetariano convinto glielo impedisce, quindi tocca a Shan cuocere la carne.

« Hei »

Presa com’ero ad osservarli, non mi sono accorta che qualcuno era arrivato alle mie spalle; sobbalzo spaventata.

« Hei » dico sorridente, anche se in realtà vorrei strangolarla con le mie stesse mani.

« Non vieni fuori con noi? » mi chiede con quel sorriso falso sulle labbra, non mi sopporta come io non sopporto lei e l’unico motivo per il quale cerchiamo di collaborare, è Jared.

« Certo » lascio che mi preceda e resto ferma a guardarla, mentre la sua figura perfetta raggiunge gli altri in giardino.

Bionda, un metro e settanta senza tacchi, magra ma con un seno e un sedere, rigorosamente naturali, da far invidia ad un chirurgo plastico, il tutto si chiude con degli occhi azzurri; la odio.

Raggiunge Jared sul dondolo e gli bacia le labbra, quella che pensavo fosse la solita sbandata da due giorni, si sta rivelando una storia vera e propria; vedere Jared frequentare la stessa donna da due mesi buoni, significa solo una cosa, gli piace veramente.

Ecco che quel morso allo stomaco torna in gran carriera, me lo chiude talmente tanto che anche uno spillo faticherebbe a scendervi attraverso.

Prendo un profondo respiro, pronta ad indossare anche oggi la maschera della buona amica, quella donna felice e sorridente che tutti conoscono.

« Eccoti finalmente! » Tomo mi saluta con un gesto della mano.

« Ciao » saluto avvicinandomi a lui e a Vicky per donargli un bacio sulla guancia; più li guardo e più li trovo stupendi insieme, sembrano nati per essere uniti.

« Credevamo che ti fossi persa.. » mi volto verso Jared facendogli la linguaccia, ma a mia sorpresa non sorride come mi aspettavo, se ne resta serio, con gli occhi di ghiaccio fermi che costringono quelli grigi che mi appartengono ad abbassarsi a terra.

Ancora oggi, riesce a farmi sentire una bambina inadeguata e in soggezione.

« Le donne ci mettono sempre un’eternità per prepararsi » scherza Shannon, tirandomi fuori da questa situazione.

Mi avvicino a lui con la scusa di aiutarlo con la carne, mi sorride tenero e mi fa l’occhiolino, l’ha fatto di proposito dunque ad intromettersi.

« Oggi ha l’umore altalenante » bisbiglia per non farsi udire all’infuori di me.

« Me ne sono accorta.. » sussurro anche io, cercando di non far tremare troppo le mie mani.

« Hai fatto qualcosa? » mi chiede mentre i suoi occhi sono fissi sulla brace.

« ….. No.. » Quanta indecisione ho inserito in questa risposta?

I suoi occhi passano dal barbecue a me, come immaginavo l’ho insospettito.

« Non mi sembri sicura di questo però.. »

Dio quanto vorrei piangere ora, lo sguardo saetta verso Jared che è seduto sul dondolo, i suoi occhi sono fissi sulle nostre figure, fuggo di nuovo da quegli occhi azzurro ghiaccio per tornare a quelli più caldi e rassicuranti di Shannon.

Storce la bocca di lato, come se stesse formulando un pensiero difficoltoso, poi si decide a parlare.

« Ho capito, non ora e non qui… ma prima o poi, verrò a reclamare delle spiegazioni.. »

Non aggiungo altro, perché nulla c’è da aggiungere, quando vorrà verrà da me e chiederà delle spiegazioni a cui non so ancora come rispondere; per il momento spero solo che questa giornata finisca presto, lasciando il passo al Lunedì e ad una nuova settimana lavorativa che mi terrà impegnata e lontana dai Leto.

 

 

 

Il primo capitolo è andato, che ne pensate? Qualche recensione, per capire se sto andando bene mi farebbe piacere ^_^
La storia è in lavorazione, con qualche capitolo già pronto ma da revisionare; spero di non farvi attendere molto per la pubblicazione degli altri capitoli, anche se ultimamente mi sembra di non riuscire a terminare nemmeno una fic -___-

 

Per questo capitolo ho usato all'inizio “Night of the Hunter” non potevo non iniziare con la canzone da cui la fic prende il titolo XD

Traduzione:

Prega il tuo dio, apri il tuo cuore
Qualunque cosa tu faccia ,non aver paura dell'oscurità
copri i tuoi occhi, il diavolo dentro

 

Scuoiata viva, lacerata
cosparse le sue ceneri, seppellito il suo cuore
Sorgo sopra, alto sopra e vedo

Prega il tuo dio, apri il tuo cuore
Qualunque cosa tu faccia, non aver paura dell'oscurità
copri i tuoi occhi, il diavolo dentro

 

Onestamente dico che spezzerò il tuo cuore
Ti farò a pezzi ti strapperò “

 

Mentre la seconda è “A Beautiful Lie “

Traduzione:

E’ una bella bugia…
E’ una perfetta negazione…
Una bugia così bella in cui credere
Così bella, così bella
Che mi realizza “ 

   
 
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