«Signor
Trewmas! Possiamo avere l'onore di averla tra noi, invece di passare il tempo a
trasfigurare la penna del suo compagno di banco?»
Dean
Thomas posò immediatamente la bacchetta e annuì compìto,
mentre Seamus lo guardava furente.
Non
appena il professor Ruf ebbe voltato le spalle, Dean fu colpito al collo da un
areoplanino di carta.
«Chi
è quell'idiota...?» iniziò a sbraitare questi furente, ma
voltandosi vide Harry che gli faceva cenno di prendere il pezzo di carta.
Sotto lo
sguardo incuriosito di Seamus, egli lo raccolse e lo svolse sul banco,
nascondendolo sotto il libro di storia della magia.
I due
compagni di banco si avvicinarono per leggere.
Harry:
Dovete piantarla di fare tutto questo casino, sennò attirate
l'attenzione di Ruf!
Dean
scribacchiò sul foglio prima di rimandarlo indietro.
E
allora? Almeno lo facciamo svegliare ogni tanto!
Harry
scosse il capo, dando una gomitata a Ron e mostrandogli il biglietto.
by
Harry: Ci toglie dei punti, stupidi! E poi io e Ron non riusciamo a
concentrarci, stiamo facendo una partita a carte qui dietro!
Seamus
lanciò un'occhiata dietro di sè e vide distintamente delle carte
far capolino dalle mani dei due.
Seamus:
e perchè non ci avete invitato? Qui ci stiamo annoiando a morte!
Harry:
perchè più gente siamo più c'è il rischio che ci
scoprano...
Ron: e
poi se ci becca Hermione ci requisisce le carte...
Dean:
tsk, da quando è diventata Caposcuola è insopportabile!
Harry&Ron:
era così anche da prima...
Dean e
Seamus sorrisero.
Seamus:
non so con che pazienza sopportiate la So-tutto-io Granger...
Ron
strappò letteralmente il biglietto dalle mani di Harry.
è
molto simpatica, e a parte la fissazione per i libri è ok!
Dean si
voltò e lanciò uno sguardo malizioso a Ron, poi si mise a
scrivere e in un istante gli passò il foglio.
si
certo, lo sappiamo tutti perchè dici così...
Harry
cercò di mascherare un sorriso, mentre le orecchie del rosso diventavano
di un forte color porpora.
Ron:
sentiamo...
Dean:
avanti Weasley, se lo sanno tutti che ti piace la Granger!
Ron:
Non è vero!
Seamus:
eccome se lo è!
Ron:
no invece! cavolo Harry, diglielo anche tu!
Harry:
non è vero che lo sanno tutti Dean...
Ron
guardò Harry come se lo volesse picchiare. L'amico gli posò la
mano sulla spalla e sorridendo disse in tono abbastanza basso da non farsi
sentire dal prof «Te l'avevo detto che si notava...»
Seamus:
sai Harry, avevo sentito delle voci su un tuo fidanzamento...
Harry:
O.O io? e con chi?
Dean:
si l'ho sentito anch'io... con Malfoy, mi pare...
Harry
scoppiò a ridere, ma smise all'istante quando Hermione si sporse dal suo
banco accanto a Ron per guardarlo male.
Harry:
andiamo! Io e.. Malfoy? Questa non sta ne in cielo ne in terra.. e nemmeno in
acqua!
Ron:
anche perchè se tu fossi gay credo che potresti scordarti di venire alla
Tana a Natale...
Seamus:
dai, è solo una voce... siete i personaggi più popolari del
momento, è ovvio che la gente lavori un pò di fantasia!
Harry:
un pò tanto!
Seamus
notò una mano entrare nella sua visuale e in un lampo sfilargli il
biglietto.
Dall'altro
capo del corridoio tra i banchi, Calì gli sorrideva con aria innocente,
mentre insieme a Lavanda iniziavano a leggere il biglietto.
Calì:
Seamus ha ragione, siete i ragazzi più carini di Hogwarts, è
normale...
Harry le
lanciò uno sguardo omicida, mentre lei e la sua compagna di banco
ridacchiavano.
Ron
scosse il capo e sussurrò «sono proprio due imbecilli...»
«Ehi,
sei tu che ti sei messo con Lavanda l'anno scorso...»
Harry:
io credo che esageri...
Ron:
decisamente. andiamo, lo hai guardato in faccia? Harry ha più brufoli di
uno Schiopodo!
Pugno sul
braccio da parte di Harry.
Seamus:
e poi da dove salta fuori che il Furetto è carino?
Lavanda:
Malfoy ha il fascino del tenebroso, e poi ha dei bellissimi occhi azzurri...
Dean:
si certo...
Ron:
di solito quando lo incontro sono più preoccupato a rimanere vivo che a
guardargli gli occhi...
Seamus:
idem
Harry:
io sono più occupato a cercare di farlo fuori di solito...
Calì:
ciò non toglie che sia davvero molto bello. certo voi maschi non capite
molto di queste cose, ma avete visto che fisico?
Lavanda:
è magro, muscoloso, con le spalle larghe e la vita stretta...
Calì:
e poi non è male di viso, e con quei capelli biondi...
Sbuffi
generali dal lato maschile.
Dean:
si si abbiamo capito...
Ron:
perchè vi siete intromesse nel discorso? nessuno aveva intenzione di
parlare di Malfoy qui...
Seamus:
e poi io non lo trovo tutta questa bellezza...
Dean
guardò il suo compagno di banco con aria interrogativa.
Il
ragazzo lo guardò di rimando «che c'è?»
Dean:
Seam, non sarai mica gay?
Si
guardarono di nuovo, ma stavolta Seamus abbassò lo sguardo.
Calì:
a noi lo puoi dire, non lo diremo a nessuno...
Ron:
ehi, io non sono contro i gay eh! prima ho detto quella cosa a Harry solo
perchè SI SUPPONE che lui esca con un'altra persona...
Lavanda:
un altra persona? e chi è? dai Won-Won, dimmelo... se vuoi dopo ci
vediamo nell'aula del quinto piano...
Ron:
chiamami in quel modo un altra volta e ti fatturizzo davanti a tutta la classe!
Calì:
come sei crudele!
Harry:
davvero Won-Won, dovresti essere più [parte illeggibile perchè il foglio è
stato strappato con forza]
Ron:
ascolta, te lo dico l'ultima volta Lavanda, io e te non stiamo insieme, e non
c'è speranza che io torni con te. chiaro? se ti piace tanto malfoy puoi
uscire con lui...
Lavanda:
allora sei geloso! lo sapevo che ti piacevo ancora!
Ron
alzò gli occhi al cielo e si rifiutò di scrivere qualsiasi
risposta.
Dean:
insomma, questa situazione deve finire! a Weasley piace SOLO la Granger, punto
e stop!
Ron:
finiscila, non è vero!
Lavanda:
visto? lui dice che non è vero!
Ron:
no no, mi sono sbagliato! è verissimo!
Harry:
piantatela tutti quanti, siete ridicoli
Calì:
e va bene, sistemeremo questa faccenda in un altro momento, d'accordo Lavanda?
Ron:
ehi, è una minaccia dalla parte femminile?
Occhiataccia
a Lavanda da parte di Ron.
Dean:
insomma Seam...
Dean:
non lo saprà nessuno...
Seamus:
certo come no...
Dean:
non c'è niente di male, davvero!
Seamus:
spiegalo ai miei genitori...
Dean lo
guardò confuso, e scambiò un'occhiata preoccupata con Harry e
Ron.
Seamus
sospirò.
Dean:
a questo punto ti conviene dirci tutto...
Seamus:
a patto che quelle due oche non dicano nulla in giro, ok?
Calì:
certo che no, sulle cose serie siamo mute come tombe!
Lavanda:
promesso!
Seamus:
il fatto è che... insomma, non è che non mi piacciano le
femmine...
Ron:
sei bisessuale?
Harry:
ma sii più gentile! la situazione è delicata e tu te ne esci
così! Hermione ha ragione, sei il solito insensibile!
Ron:
sono solo diretto, ecco! insomma, lo sei, Seamus?
Seamus:
no che non lo sono!
Dean:
Seam, non ci sto capendo niente...
Seamus:
a me piacciono le donne, però mi sono innamorato di uno! ecco...
Ron: e
i tuoi che c'entrano?
Seamus:
mia madre ha letto alcune lettere che pensavo di spedire...è andata =
su
tutte le furie, ha detto che lei sperava di avere dei nipotini e che dovevo
portare avanti il nome dei Finnigan...
Dean:
perchè non lo porta avanti il tuo fratellino minore, scusa? hai la
fortuna di non essere figlio unico...
Ron:
che gran bella fortuna! si sente che non hai fratelli, Dean...
Calì:
dovresti dichiararti, Seamus...
Lavanda:
certo, confessa il tuo amore! più lo terrai dentro più ti
farà male!
Harry:
lasciatelo stare! la cotta è sua e ne farà quello che crede!
Lavanda:
ma non è romantico? un amore impossibile fra i banchi di Hogwarts...
Dean:
che ne sai che è di Hogwarts?
Calì:
tanto è così vero Seammuccio?
Seamus:
mi avvalgo della facoltà di non rispondere
Calì:
anzi ci metto la mano sul fuoco che è anche della nostra casa!
Silenzio
glaciale.
«della
nostra casa? starà scherzando vero?» sussurrò Ron a Harry.
«ha
tirato a caso. Dopotutto è Calì.»
Seamus:
mi appello al quinto emendamento
Lavanda:
il quinto emendamento? e che roba è?
Dean:
una legge che dice che Seamus si avvale della facoltà di non
rispondere...
Lavanda:
oh come sei intelligente!
Dean:
non ci provare sai! sono occupato al momento!
Harry:
si ceeerto...
Dean:
come no! con Hermione.
Ron:
COSA?
Dean:
...paura eh? ci sei cascato Weasley!
Harry
scoppiò a ridere vedendo il viso di Ron diventare rosso dall'imbarazzo.
Ron:
tu sta zitto Harry, o svelerò la tua cotta segreta!
Harry:
fai pure, tanto non è segreta per niente...
Calì:
si, spettegoliamo un pò su Harry!
Dean:
*sono inorridito*
Seamus:
avanti Potter, chi è la fortunata?
Harry:
la stessa dell'anno scorso...
Ron:
mia sorella...
Dean:
ma vi eravate mollati... o no?
Harry:
lo so ma ci siamo lasciati per motivi di sicurezza..
Ron:
...in realtà Harry è ancora cotto marcio!
Harry:
si lo ammetto, io amo Ginny Weasley, e potete anche dirlo in giro così
la smetteranno di fare voci su me e il Furetto...
Calì:
la Weasley? ma è bruttina...
Lavanda:
era meglio la Chang...
Harry:
qualcuno vi ha mai detto che conta più quello che c'è dentro di
quello che si vede fuori?
Lavanda:
e significa?
Ron:
che tu sei tanto carina, ma sei un idiota completa e per questo io non
tornerò MAI e dico MAI più con te...
Lavanda:
però sono carina... quindi magari per una pomiciata veloce...
Ron:
argh! ti ho detto di no!
Harry:
Lavanda ti avviso, non riuscirò a trattenergli la bacchetta ancora per
molto...
Lavanda:
non mi vuoi più!!! Ron sei crudele!!! ç_ç
Dean:
però alla fine l'ha capita...
Seamus:
sembrerebbe...
Harry:
adesso ci toccherà subirla che piagnucola fino alla fine dell'ora...
Dean:
io credo piuttosto che se la prenderà con la Granger, ha capito che
è per lei che Ron l'ha mollata...
Ron:
cosa cavolo dici!
Seamus:
oui, c'est l'amour...
Harry:
non per fare l'uccello del malaugurio, Ron, ma se continui a dare il libro
sulla testa di Seamus, Ruf se ne accorgerà
Ron:
non ne parlate ok? non una parola!
Seamus:
su chi?
Dean:
su Hermione credo... la ragazza di cui è innamorato Weasley!
Seamus:
ah, si, Hermione... quella che è seduta sul banco accanto al suo oltre
il corridoio? quella con i capelli ricci scuri e gli occhi neri?
Dean:
quella con un bel paio di...
Ron si
sporse sul banco fino a prendere il biglietto ai due, impedendogli di finire il
loro discorsetto.
Ron:
volete piantarla?
Dean:
stavo dicendo, la Granger non è mica messa male in quanto a
carrozzeria...
Ron:
NON PARLATE DI LEI IN QUESTO MODO
Seamus:
perchè, hai visto che gambe? dritte, muscolose ma non troppo...
Dean:
io preferisco guardare un pò più in alto...
Harry:
ok, Hermione è molto bella, ma adesso state esagerando! e non lo dico
perchè a Ron qui sta prendendo un attacco...
Dean:
ok, finito il gioco...
Seamus:
secondo me adesso il problema di Weasley è un pò più in basso
in mezzo alle gambe...
Attacco
di risatine silenziose, mentre Ron fingeva di ignorarli scribacchiando sul suo
supposto quaderno di Storia, le cui pagine erano intonse.
Ron:
avete finito?
Dean:
aspetta... riprendo fiato... ok ci sono
Seamus:
dai però era carina...
Ron:
se lo dite voi
Harry:
più che altro era realista...
Ron:
ti ci metti anche tu???
Calì:
figuriamoci, appena si pronuncia la parola seno o gambe voi maschi diventate
dei pervertiti!
Lavanda:
anzi, voi maschi siete dei pervertiti!
Seamus:
ma non tutti tutti, dipende...
Dean:
ci sono persone tipo Neville che sanno appena dell'esistenza di un essere
chiamato donna...
Harry:
ci sono persone tipo McLaggen che non pensano ad altro tutto il tempo...
Dean:
e poi modestamente ci sono io, la perfezione!
Seamus:
è arrivato...
Harry:
se tu sei la perfezione io come minimo sono Dio...
Ron:
viva la modestia, eh?
Lavanda:
sinceramente, Ron è il migliore...
Ron:
vuoi che ti faccia fuori adesso o aspettiamo la fine della lezione?
Calì:
ti ha solo fatto un complimento!
Dean:
non ricominciamo per favore! Lavanda, torna a piagnucolare per piacere...
Seamus:
tanto non ci crede nessuno che Weasley è capace di fare qualcosa, lo
dici solo perchè è l'unico che ti ci è stato...
Dean:
Cho Chang dice che tu sei molto bravo Harry. Cosa discutibile, ma visto le
precedenti esperienze della Chang forse è la verità...
Harry:
ehi non ci sono mica andato a letto! ci siamo solo baciati...
Ron:
anche io e quella lì ci siamo solo baciati, per fortuna!
Lavanda:
non è vero, una volta...
Dean:
argh, che schifo, non iniziare a raccontarci cosa ti faceva il roscio o
avrò un attacco di nausea!
Ron:
come ha fatto questa conversazione ad avere questa svolta?
Harry:
mi hai letto nel pensiero
Seamus:
a me piace, si scoprono gli altarini!
Dean:
si tipo che Potter è vergine!
Harry:
-_-' non
è una novità...
Calì:
io non lo sapevo!
Ron:
ehi Dean, non barare, anche tu sei vergine!
Dean:
se è per questo anche Seamus...
Harry:
ma che c'entra, la sua è una situazione particolare...
Dean:
beh allora anche Weasley!
Ron:
non vedo proprio dove sia lo scandalo... se siamo tutti vergini chi se ne
frega, no?
Dean:
...hai ragione.
Harry:
preoccupante...la vicinanza di Hermione ti fa male.
Calì:
allora io sono l'unica che l'ha fatto!
Seamus:
oh com'è interessante... -.-'
Dean:
con chi, tanto per sapere?
Calì:
non ve lo dico! :P
Ron:
oh va bene... avete visto le finali di coppa? io me le sono perse...
Seamus:
davvero? come mai?
Harry:
lasciamo perdere, siamo rimasti tutti fregati perchè lui il giorno prima
si è preso la febbre a quaranta...
Calì:
insomma, non vi interessa proprio?
Dean:
whoa, perspicace!
I maschi
ridacchiarono notando l'aria offesa di Calì.
Ron:
il fatto è che lo sanno tutti, il tuo caro Zacharias Smith lo ha detto
in giro...
Dean:
ovviamente con descrizione correlata!
Harry:
di cui facevamo a meno...
Semus:
soprattutto perchè tu non sei proprio... ehm...
Dean:
sei piatta, niente fianchi...
Harry:
come sei brutale!
Dean:
niente seno... mica come una certa brunetta che inizia con la H...
Harry&Ron:
basta!
Harry:
allora, mi da fastidio sentir parlare di lei così visto che è
come se fosse una sorella per me!
Dean:
ok ok... però ho detto la verità, è messa bene
Seamus:
sei ripetitivo lo sai?
Dean:
si, ma è meglio ribadirlo...
Seamus:
non avrai una cotta per lei?
Dean:
no ho una cotta per te
Silenzio.
Molto
silenzio.
Seamus
tenne in mano il foglio pieno di scritte in ogni direzione, per poi guardare
Dean confuso.
Il
ragazzo lo stava fissando.
«stai
scherzando...?» chiese perplesso.
Dean
sorrise appena ma non disse nulla.
Seamus:
sei uno stronzo Dean
Il
ragazzo lesse la riga e scrisse sotto.
Dean:
questo stronzo ti vuole baciare, che ne pensi?
Seamus:
che Ruf ti butterà fuori dalla classe e che la tua reputazione ne
sarà irrimediabilmente rovinata
Dean:
ok, allora aspetterò quando saremo soli...
Calì:
com'è dolce... una dichiarazione d'amore...
Harry:
se tu lo chiami dolce...
Ron:
sono felice per voi, ma per favore non fate certe cose davanti a me!
Seamus:
se Dean ha davvero queste intenzioni, dovrai farci l'abitudine Weasley...
Dean:
come noi ci abitueremo a vedere te e la Granger che fate cose sporche nella
sala comune...
Ron:
ok, quale parte di 'non mi piace Hermione' non avete capito?
Harry:
suppongo che si siano accorti che li prendi in giro, sai?
Ron:
ma io...
Di colpo
Ron si sentì strattonare via il foglio dalle dita.
Seguì
con lo sguardo il percorso del pezzo di carta, finchè non
incontrò due occhi scuri che lo fissavano sorridenti.
«Non
ti dispiace vero?» sussurrò Hermione.
La
ragazza aveva notato da tempo il traffico di fogli tra quei banchi, e quando
anche Lavanda e Calì avevano iniziato a scrivere si era incuriosita.
Così
in un momento in cui il prof era più distratto del solito le era bastato
allungarsi lungo il corridoietto tra i banchi e prenderlo dalle mani di Ron.
Iniziò
a leggere incuriosita, e più andava avanti più quei discorsi la
facevano sorridere e pensare.
Così
Seamus era gay... aveva avuto la conferma ai suoi dubbi. Molte volte l'aveva
visto triste, e soprattutto molte volte le era sembrato decisamente forzato il
suo atteggiamento verso Dean.
"Si
certo... Ron una cotta per me..." pensò continuando a leggere
"dopo tutti questi anni sarebbe il massimo... tutto l'anno scorso passato
a cercare di mettermi fra lui e la cara Lav-Lav..."
Con un
espressione abbattuta andò avanti, ma piano piano quelle battute... e le
risposte di Ron...
Arrivata
alla battutina di Seamus, lanciò un'occhiata a Ron.
Si stava
mordendo un labbro con tanta foga che probabilmente lo avrebbe fatto
sanguinare, e scribacchiava sul quaderno mentre Ruf parlava delle rivolte dei
Troll.
Si
mandò indietro i capelli folti con un gesto lento, poi sbuffò e
lanciò uno sguardo verso di lei.
Quando i
loro occhi si incontrarono, arrossirono entrambi e Ron si affrettò a
mettersi a prendere appunti su quello che Ruf scriveva alla lavagna.
Allora
lei fece una cosa che non avrebbe mai creduto di poter fare.
Si
allungò verso il suo banco, lo afferrò per la cravatta e lo attirò
a se, premendo le labbra contro le sue.
Erano
entrambi in equilibrio precario fra i due banchi, il rosso aveva gli occhi
spalancati per lo stupore, mentre faticava ancora a credere che stesse
succedendo sul serio.
Hermione
invece non riusciva a pensare a nulla, per la prima volta in vita sua.
Le sue
labbra... Dio, com'erano morbide... esattamente come le aveva sempre
immaginate.
Ron mosse
appena la bocca sulla sua, permettendole di godere appieno della sensazione
delle loro labbra che strusciavano le une contro le altre.
Notando
con la coda dell'occhio che Ruf stava per voltarsi dal loro lato, smise di
tirare la cravatta del ragazzo e si raddrizzò sulla sedia, come se nulla
fosse successo, con le gote talmente rosse che in quel momento si sarebbero
intonate benissimo con il colore di capelli di una tale persona.
Hermione
continuò a prendere appunti, cercando di non pensare a quello che aveva
appena fatto.
E se si
fosse sbagliata?
E se Ron davvero
non fosse interessato a lei?
Magari
era stata solo la sua immaginazione a dirle di leggere fra le righe, mentre
avrebbe dovuto per una volta solo leggere le righe...
Più
cercava di non pensarci più si sentiva un idiota...
Al suono
della campanella era giunta alla conclusione di aver preso una solenne
cantonata. Iniziò a mettere la roba nella borsa, il quaderno, il libro,
l'astuccio...
«Vuoi...
beh.. ti serve una mano?»
Hermione
si raddrizzò di scatto e in tono brusco rispose «No, ce la faccio
da sola.»
«Lo
so che ce la fai... però pesa lo stesso...» ribadì Ron
indicando la sua borsa, che ora stava sulla spalla della ragazza.
Hermione
la posò a terra con un tonfo e lo guardò negli occhi.
Ma prima
che potesse iniziare il discorsetto che si era preparata mentalmente, si
sentì prendere per mano e trascinare fuori dall'aula.
Il
corridoio del sesto piano era praticamente vuoto, a parte per un ragazzo del
primo anno che cercava il suo gatto.
Non
appena furono soli, Ron intrecciò le dita con le sue e la spinse
dolcemente al muro, premendo le labbra sulle sue.
Senza
parlare, senza spiegare. Non ce n'era bisogno.
Hermione
si sentì premere contro la pietra dal corpo caldo del ragazzo, mentre la
sua bocca si muoveva lentamente sulla sua.
Sentì
le labbra del rosso schiudersi contro le sue, la sua lingua sfiorarle appena i
denti prima di penetrare nella sua bocca e impossessarsene con passione, con
una forza dettata da tutti quegli anni di amore represso, con un
intensità che Hermione poteva sentire anche nel suo cuore.
Le loro
lingue si combatterono strenuamente, mentre le mani del ragazzo si immergevano
nella folta chioma scura della ragazza, ascoltando con piacere i dolci mugolii
che provenivano da quelle labbra.
Hermione
si aggrappò al suo collo, accarezzando debolmente i capelli morbidi e di
tanto in tanto spostando le mani sul suo viso. Voleva sentire sulle dita la sua
pelle morbida, le sue guance lentigginose, l'accenno di barba sul suo mento che
quella mattina non era stato raso.
Si
allontanò dopo diverso tempo, ansimando in cerca d'aria.
«Mi...
mi hai baciata...» disse ancora piacevolmente scossa.
Ron
appoggiò la fronte contro la sua, facendola arrossire. Un gesto
così intimo fra di loro non c'era mai stato prima, il massimo del
contatto era stato quando lui l'aveva abbracciata al funerale di Silente, e si
trattava comunque di un occasione speciale.
La mente
di Hermione era del tutto persa in quella sensazione.
«Me
n'ero accorto... se è per questo tu prima hai baciato me...»
«Davvero?
Non mi sembra di averle ficcato la lingua in bocca come lei ha appena fatto, signor
Weasley...»
Lui le
rivolse un sorriso «Si potrebbe pentire di questa affermazione, miss
Granger...»
Lei lo
guardò scettica, almeno finchè lui non la prese per la vita e se
la caricò su una spalla.
«Ron!
Che stai facendo? Mettimi giù! Andiamo, lo sai che soffro di vertigini!
Ronald!»
«Dai,
si tratta solo di un piano!»
Hermione
cercò di scendere, aggrottando la fronte.
"un
piano?"
«Che
significa un piano? Dove diavolo...?»
Ma prima
che potesse protestare seriamente, si ritrovò a salire le scale in
spalla a Ron fino al settimo piano, con gente che li guardava incuriosita.
«Nel
caso non te ne fossi accorto, stiamo dando spettacolo...»
«Diamo
sempre spettacolo... se non altro stavolta non stiamo litigando.»
Hermione
fu costretta a dargli ragione. Si era sempre sentita così arrabbiata con
lui ogni volta che lo aveva incontrato da rendersi a malapena conto di quante
persone si fermassero a sentirli discutere ogni volta.
Ed erano
anni che andava così.
Arrivati
al pianerottolo del settimo piano, Ron la fece scendere.
Hermione
lo guardò male, ancora irritata per il fatto che l'avesse tirata su di
peso. E per fortuna che la gonna della divisa era piuttosto lunga.
«E
adesso? Che pensi di fare?»
«Mmm...
vediamo... baciarti?»
«Idee
ristrette eh?» sorrise lei «allora forse dovremmo entrare...sai,
per farci notare un pò meno»
«perchè,
qui non ti posso baciare?»
Hermione
alzò gli occhi al cielo «Non mi devi baciare per forza ogni volta
che siamo soli...»
«Eddai...
ti prego, aspettavo di baciarti da secoli... potresti anche mostrarti
comprensiva no?» disse lui rivolgendole il suo miglior sguardo da
cagnolino solo e infreddolito sotto la pioggia.
Lei gli
passò le braccia al collo, posando la testa sulla sua spalla.
«Sei
sempre il solito...»
Lui
aggrottò la fronte «perchè, a che punto della storia sarei
dovuto cambiare?»
Hermione
sorrise, poi posò dolcemente le labbra sulle sue.
Un paio
di ragazzini del terzo anno che uscivano in quel momento dal corridoio del
settimo piano si fermarono sul pianerottolo a guardarli, finchè Ron non
staccò le labbra da quelle di Hermione e mostrando il distintivo
sibilò «Curiosi eh? Ebbene si, è la mia ragazza, e ora
fuori dai piedi!»
«Veramente
se posso ricordartelo siamo noi che dovremo toglierci da qui...» fece lei
seguendo con lo sguardo i ragazzini che fuggivano sconvolti.
Lo prese
per mano e se lo tirò dietro fino alla sala comune.
Alla loro
entrata, Harry si avvicinò con gli occhi puntati su un pezzo di
pergamena «Ron c'è un problema per Natale, tua madre ha detto che
probabilmente non potrà venirci a prendere alla...» il suo
sguardò incrociò le mani strette dei ragazzi, e risalì
fino a notare le gote rosse di Hermione.
«alla
stazione...» concluse lentamente «ehi Dean, smettila di baciare
Seamus e vieni un pò qui...credo che ci siano degli sviluppi
interessanti...»
«beh
dipende dal tuo concetto di interessante...» iniziò a dire il
ragazzo, finchè non vide anche lui i due vicini che, assurdamente, non
litigavano, e sebbene avessero sciolto le mani non gli fu troppo difficile
capire cos'era successo.
«ok,
ammetto che questo è interessante...» disse sorridendo a Ron
«a chi è che non piaceva assolutamente la Granger?»
Ron si
andò a buttare sul divano, aggirandolo «andiamo, dovresti sapere
che non ti dico mai la verità...»
Dean gli
si avvicinò e da dietro gli sussurrò nell'orecchio «che ti
avevo detto? adesso io e Seam dovremo sopportarvi che pomiciate in sala
comune...»
Ron
storse il naso «avrei preferito prendere il dormitorio, la sala comune la
lascio a voi due...»
«ehi
che state confabulando?» domandò Hermione incrociando le braccia
sul petto.
«ma
niente Mionuccia...» disse Ron passandole un braccio in vita.
«Mionuccia?»
Hermione storse il naso «come mi hai chiamata, Won-won?»
«oh
mi scusi miss!» replicò lui fingendo di essere offeso, prima di
scoccarle un bacio sulla guancia.
Avvicinò
le labbra al suo orecchio e sussurrò «Ti amo, Hermione...»
Lei
arrossì, ma sorrise e spostando appena il capo sussurrò a sua
volta nel suo orecchio «Ti amo Ronald...».
Le loro
labbra si attrassero a vicenda, e un istante dopo furono in paradiso, dove
avrebbero voluto restare per sempre, insieme.