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Autore: ElyTheStrange    02/04/2012    12 recensioni
Ricordi perfettamente il giorno che il tuo stupido cuore ha deciso di diventare unica proprietà di Hermione Granger...
[Seconda classificata al contest "Perchè a Bessie piace così" e vincitrice del premio Bessie]
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Buonsalve! Eccomi qui con questa oneshot sui miei adorati Fred ed Hermione. Che dirvi? L'ho scritta di getto, in un momento di ispirazione per il contest "Perchè a Bessie piace così" e con somma soddisfazione è arrivata seconda con un punteggio molto alto. I miei lettori abituali possono leggerla tranquillamente, non ci sono spoiler per la mia Fred/Hermione già in corso... beh credo di avervi detto tutto, buona lettura ;)


 

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Reminding us


 

 

Ricordi perfettamente il giorno che il tuo stupido cuore ha deciso di diventare unica proprietà di Hermione Granger. Eri in coma da quasi due mesi. In coma, mica morto. Qualcuno ci aveva creduto sul serio, assurdo. Tu: Fred Weasley, morire pateticamente schiacciato sotto il crollo di un muro. Penoso. Ci vuole ben altro per farti fuori. Quando ti sei svegliato, nella stanza numero sei del reparto "Lesioni da incantesimo, sezione lungodegenti" dell'ospedale San Mungo, Hermione stava seduta su una sedia accanto al tuo letto e ti stava leggendo un libro. Ricordi perfettamente che già da qualche giorno sentivi uno strano vociare intorno a te, ma erano suoni lontani, come provenienti da un'altra realtà. La voce di Hermione invece, in quel momento, era diventata chiara e nitida e così avevi aperto gli occhi: ed eccola lì, proprio come te la ricordavi. Capelli cespugliosi e viso nascosto dietro ad un noiosissimo libro. Ricordi di averla osservata per un po' prima di parlare.

"Non avresti una lettura più leggera?" hai domandato con una voce roca, che hai fatto fatica a riconoscere come tua. Lei ha smesso di leggere per un istante, una sottilissima ruga di smarrimento le si è disegnata tra le sopracciglia e poi, lentamente, ha alzato lo sguardo su di te. I suoi occhi castani hanno fissato i tuoi con stupore e senza che nemmeno tu te ne accorgessi il cuore ha cominciato a martellarti furiosamente nel petto. I suoi occhi, accidenti. Ti fanno lo stesso effetto ogni volta che te li trovi davanti, anche oggi che sono passati quasi sei anni dal tuo risveglio.

"Fred?" La voce le era uscita leggermente acuta e tu avevi sorriso furbo "no, Hermione. Io sono George come puoi non riconoscermi? E dici di essere nostra amica?".

Lei si è alzata di scatto facendo cadere il libro a terra "Fred! Stai... stai bene? Merlino! Devo andare a chiamare qualcuno!" senza darti il tempo di rispondere è schizzata fuori dalla stanza, per tornare pochi secondi dopo con una Medimaga. Ti hanno visitato, poi è arrivata tutta la combriccola Weasley pronta a festeggiare il tuo risveglio, ricordi di aver visto George piangere quel giorno, ricordi di non avergli mai voluto bene come in quel momento.

Sei stato in ospedale al fine di non correre rischi per un'altra settimana, nonostante le tue vivaci proteste. Hermione è passata a trovarti ogni giorno. Ti ha raccontato com'è finita la battaglia, della ricostruzione e di quanto Harry e Ron si dessero da fare per aiutare a riportare Hogwarts al vecchio splendore. Ti ha anche raccontato del loro peregrinare nella ricerca degli Horcrux e ti ha confessato di voler tornare a scuola per prendere i M.A.G.O. appena le cose fossero tornate alla normalità. Non avevate mai parlato così tanto, probabilmente perché era la prima volta che ti ritrovavi bloccato con lei. La cosa che ti sembrava strana, però, era che non ti eri mai reso conto di quanto Hermione fosse interessante. Il giorno che ti hanno dimesso lei e Ron sono venuti a prenderti e ricordi come fosse oggi la sensazione di gelo che hai provato quando li hai visti mano nella mano. Sapevi che alla fine sarebbero finiti insieme: Ron ti aveva confessato di amarla proprio la sera del matrimonio di Bill e Fleur e che Hermione fosse innamorata di lui se ne erano accorti anche i fantasmi di Hogwarts, ma vederlo lì, concretizzato davanti ai tuoi occhi, è stato peggio di uno Schiantesimo in pieno petto. Hai cercato di non pensarci, ti sei detto che tornando al tuo appartamento sopra il negozio e riprendendo la tua solita vita l'avresti superata, ma tua madre è stata irremovibile: dovevi stare alla Tana per un po' "hai bisogno di qualcuno che si prenda costantemente cura di te" ha detto; nemmeno George travestito da Medimaga con tanto di cartelletta e pozione Rinvigorente alla mano è servito a smuoverla. Ora che ci pensi probabilmente quello ha solo rafforzato la sua decisione ma ricordi di aver riso fino a sentire la pancia dolorante, quindi, in qualche modo, ne è valsa la pena.

Alla fine ci sei rimasto per sei mesi, alla Tana. Ron aveva preso momentaneamente il tuo posto al negozio di scherzi, lasciando a Ginny, Molly ed Hermione il compito di prendersi cura di te. Devi ammettere di aver approfittato più di una volta della loro pazienza e rammenti perfettamente George che sghignazza divertito mentre Ginny ti sprimaccia il cuscino per la decima volta in meno di un'ora.

Certo, non ha riso come quando, un anno più tardi, gli hai confessato di esserti perdutamente e irrimediabilmente innamorato di Hermione.

"Tu, fratellino, sei un vero idiota" ti ha detto, appena è riuscito a riprendere a respirare. Mai come allora gli avevi dato ragione. Tornato a casa avevi visto Hermione più raramente ma, con tua sorpresa, la vostra amicizia era diventata abbastanza salda da sopravvivere alla distanza. Per otto mesi vi siete visti per colazione ogni sabato mattina. Lei ti raccontava dei suoi studi, del desiderio di entrare al Ministero, possibilmente nella sezione "Regolazione e controllo delle Creature Magiche"; Anche se erano passati anni non aveva abbandonato la questione C.R.E.P.A. ma, anzi, sembrava più determinata che mai e tu stavi lì ad ascoltarla per ore pensando che avresti potuto farlo per sempre. Però poi lei cominciava a parlarti di Ron, dei loro progetti, e tu ti sentivi immensamente sciocco. Tu eri un suo amico, niente di più e prima ti saresti arreso all'idea, prima avresti smesso di stare così male. Forse è per questo che quando ti ha detto che il primo settembre del 1999 sarebbe tornata ad Hogwarts ti sei sentito quasi sollevato. Come si dice? Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.

Oh, come avresti voluto che le cose andassero davvero così. Hermione ti scriveva tutte le settimane, raccontandoti la vita a scuola e chiedendoti come andassero le cose al negozio. Non poteva immaginare quanto le sue lettere ti spingessero ancora di più verso di lei. Ogni tanto hai persino pensato di appallottolare quella maledetta pergamena e gettarla nel camino e a dirla tutta una volta l'hai fatto sul serio.  Erano tre settimane che non le scrivevi ed eri assolutamente intenzionato a continuare così. Dovevi togliertela dalla testa o avresti finito per impazzire, così dopo aver riletto la sua ultima missiva, l'hai appallottolata e l'hai lanciata nel focolare: proprio nel momento in cui la faccia di Hermione appariva tra le fiamme. Sudi ancora freddo se pensi alla sfuriata che ti ha fatto. Avresti dovuto dirle che la amavi in quel preciso istante, ma non l'hai fatto, te ne sei stato lì a scusarti accampando giustificazioni assurde; non volevi perdere quello che avevate costruito e così hai trascorso tutto il suo anno scolastico scrivendole quanto la tua vita fosse fantastica, mentre ogni volta che solamente accennava al fatto che Ron fosse andato a trovarla nei weekend ti lacerava il cuore.

Quando ha preso i M.A.G.O., e li a presi tutti ovviamente, tua madre ha deciso di dare una cena in suo onore. Ancora oggi sei sicuro che l'abbia fatto più per far sentire Ron ed Harry in difetto per non aver concluso gli studi, che per festeggiare Hermione. Avevi deciso di cogliere quell'occasione per confessare a quest'ultima quello che provavi, non potevi andare oltre: dovevi farlo pur sapendo che avresti mandato all'aria tutto. Sei andato alla Tana con un piano ben congegnato. Subito dopo cena l'avresti spinta a seguirti in giardino, con la scusa di congratularti con lei e le avresti rivelato i tuoi sentimenti. Era tutto programmato. Quello che non avevi messo in conto era Ron. Ron che appena finito di mangiare il dolce si è alzato e ha chiesto il silenzio di tutti per fare un annuncio importante "questa sera abbiamo anche qualcos'altro da festeggiare: io e Hermione abbiamo deciso di andare a vivere insieme". Il tuo sguardo ha saettato dal volto raggiante di lei, alla sua mano stretta dolcemente in quella di tuo fratello. Hai sentito le tue viscere contrarsi in modo innaturale, ma le hai sorriso. Hai fatto le congratulazioni al tuo fratellino e appena hai potuto ti sei dileguato. Non potevi sopportare tutta quella felicità.

Sei uscito nella veranda e ti sei seduto sul vecchio dondolo che durante il tuo soggiorno "forzato" alla Tana è stato testimone delle vostre risate, delle vostre chiacchierate infinite in cui parlavate per ore... di tutto e di niente. Sul dondolo che ti ha visto innamorarti di lei ogni giorno di più. Un cigolio ti ha annunciato l'arrivo di qualcuno e non hai avuto bisogno di voltarti per sapere che era Hermione.

"Hei...che fai qui fuori tutto solo?" ti ha domandato fermandosi in piedi accanto a te.

"Avevo bisogno di una boccata di aria fresca, settimana scorsa il fidanzamento di Percy e Audrey, ora voi che andate a convivere... non vorrei beccarmi l'orribile germe della monogamia" hai risposto sarcastico, abbozzando un sorriso forzato. Hermione è scoppiata a ridere e la sua risata ti è sembrata il suono più bello che tu avessi mai sentito.

"Sei incorreggibile... " ti ha ammonito dolcemente, senza smettere di sorridere. Siete rimasti in silenzio qualche istante; attimi in cui ti sei imposto con tutte le forze di non pensare a quanto fosse bella alla luce della luna, di non pensare a quanto stesse bene con quella camicetta bianca che fasciava magistralmente le sue curve morbide, a quanto avresti voluto far scivolare le tue dita sotto il lembo inferiore della sua camicetta per scoprire la forma del suo ombelico per poi lasciar scorrere le tue mani sui suoi fianchi mentre poggiavi le tue labbra sulle sue. Hai provato con tutte le tue forze a non domandarti che sapore potesse avere la sua bocca, ma hai fallito miseramente.

Ti si è seduta accanto riempiendo le tue narici del suo profumo dolcissimo e ti ha sorriso "e tu che mi racconti? Ti vedi ancora con Charlotte?" hai fatto una smorfia infastidita, odiavi parlare di quelle cose con lei "no, ci siamo lasciati due settimane fa" le hai risposto atono. Il suo sorriso si è spento e ha poggiato la sua mano sulla tua.

 "Mi dispiace tanto, Fred. Tu stai bene?" No. Non stavi bene per niente. In quel momento avresti voluto strapparti il cuore e gettarlo a terra, davanti a lei. Avresti voluto urlarle quanto ti facesse male vederla con lui, ma non l'hai fatto. Ti sei limitato ad annuire. La sua felicità prima di tutto, lo dicevano in un libro che Hermione ti aveva regalato e di cui non ricordi il titolo. Non hai mai avuto un bel rapporto con i libri e quello in particolare l'hai detestato con tutto te stesso. Quando si ama qualcuno, si antepone la sua felicità alla propria. Belle parole, peccato che tu ti sentissi un vero schifo.  Siete rimasti in silenzio per un po'. Ti sei goduto il calore della sua mano, ancora distrattamente posata sulla tua.

"Sei felice?" le hai chiesto, all'improvviso, mosso dalla speranza che lei negasse; non l'ha fatto: ti ha sorriso radiosa, rendendo superfluo il suo "molto" sussurrato poco dopo.

Hai inarcato teatralmente un sopracciglio "si vede che non ti rendi ancora conto di quanto ti costerà mantenere l'appetito di Ron, ha un pozzo al posto dello stomaco quel ragazzo!" il sarcasmo era diventato la tua unica arma di difesa. Hermione era scoppiata a ridere.

"A proposito di Ron, lui ed Harry volevano organizzare un addio al celibato per Percy" l'hai guardata confuso "addio al celibato?" lei ha annuito e ti ha spiegato che era una festa Babbana organizzata dagli amici dello sposo. Ricordi di aver sorriso, tuo malgrado.

"Festosi questi Babbani" hai commentato, Hermione ha sghignazzato divertita "la vita senza magia è piuttosto noiosa" ha detto. Hai annuito comprensivo.

"Allora lo farai?" ti ha domandato speranzosa.

"Certo, io sono sempre pronto a festeggiare e George ha bisogno di staccarsi un attimo da Angelina, ormai vivono in simbiosi... " hai risposto "... ha preso la monogamia, te l'ho detto che è contagiosa."

 Hermione era scoppiata a ridere, di nuovo.  "E poi chissà, magari durante i festeggiamenti potresti conoscere la tua donna ideale" ed eccola lì, la frase che mai e poi mai vorresti sentire uscire dalle labbra della donna che ami. Dovevi andare avanti e seppur ignorando i tuoi sentimenti verso di lei, Hermione stessa ti spingeva a trovare qualcun'altro da amare. L'hai fatto: ovviamente non prima dell'addio al celibato di Percy, serata in cui ti sei ubriacato come mai nella tua vita e ti sei risvegliato accanto ad una giovane e seducente strega, mai vista prima.

Nei quattro mesi a seguire avevi visto Hermione solamente durante i pranzi della domenica alla Tana e anche se all'inizio era stato difficile, con il trascorrere delle settimane il dolore si era fatto meno acuto. Avevi persino cominciato a frequentare una persona: Katie Bell. Vi eravate rivisti in occasione di una partita di Quidditch delle Holyhead Harpies e poi eravate usciti a cena. Ti piaceva Katie, andavate d'accordo e finalmente dopo tanto tempo iniziavi a sentirti nuovamente felice.

Quando ne avevi parlato con Hermione, aveva commentato con un semplice "oh... buon per te" per poi mettersi a giocherellare con il lembo del suo maglione, crucciata. Ti sei sempre chiesto se fosse gelosa. Allora ti eri imposto di non pensarci, Hermione era un tasto ancora dolente e non volevi ricadere nei soliti schemi.

 Tutto sembrava filare liscio per tutti: Percy e Audrey si erano sposati, George e Angelina  erano andati a convivere come Ron ed Hermione, Harry aveva finalmente fatto la tanto attesa proposta di matrimonio ad una raggiante Ginny, Bill e Fleur avevano avuto una bellissima figlia, tu e Katie avevate una relazione stabile e persino Charlie stava frequentando una giovane appassionata di Draghi. Tutto troppo perfetto perché durasse.

Stavi con Katie da circa otto mesi quando Hermione aveva bussato alla tua porta in lacrime. Lei e Ron avevano avuto una furiosa lite per motivi talmente futili che ora non riesci nemmeno a rammentarli. L'avevi abbracciata, consolata e rispedita a casa a far la pace con tuo fratello, ma l'idillio si era rotto. Nei sei mesi successivi era venuta da te sempre più spesso: qualcosa nel loro rapporto si era irrimediabilmente incrinato e ogni sciocchezza bastava a scatenare litigate infinite. Inutile dire che i tuoi sentimenti tornarono prepotentemente a riscuotere il conto e che la tua relazione con Katie andò logorandosi talmente in fretta che non ti eri nemmeno accorto di quanto le cose non andassero finché lei non ti disse che era finita. Tutto era tornato come prima, eri solo e innamorato perdutamente della compagna di tuo fratello. Se non fossi stato cosciente che lei non poteva sapere cosa avevi nel cuore, l'avresti odiata.

Dopo circa un mese dalla tua rottura con Katie, e questo lo ricordi come fosse ieri, era una delle tante giornate autunnali in cui la pioggia cadeva inesorabilmente facendo diventare tutto grigio; tu eri mollemente sdraiato sul divano ad ascoltare l'ultimo successo dei "SinisterMagic", quando qualcuno ha bussato alla tua porta.  Sei andato ad aprire e ti sei ritrovato davanti Hermione, bagnata e in lacrime.

"Ci siamo lasciati" ti ha detto, mentre la pioggia le inzuppava ancor di più i vestiti.

L'hai fatta entrare e l'hai ascoltata mentre ti raccontava dell'ennesima lite " quando ho visto che prendeva l'ombrello per uscire gli ho detto che se ne fosse andato, questa volta non l'avrei perdonato. Lui non si è neppure voltato a guardarmi, è uscito sbattendo la porta. È finita, questa volta per sempre".

Andando contro te stesso avevi cercato di consolarla, di dirle che Ron è solo impulsivo, ma che la amava e sarebbe tornato di sicuro e che tutto si sarebbe risolto per il meglio, ma lei aveva scosso il capo "no, non questa volta. Sono io che non voglio che torni" lo aveva detto guardandoti negli occhi con una determinazione tale da non ammettere repliche.

L'avevi abbracciata, ancora; quando alla fine si era staccata leggermente dal tuo petto, ti aveva guardato negli occhi e aveva mormorato un "grazie" prima di posare un unico, casto e innocente bacio sulle tue labbra. Quell'unico, minuscolo contatto ti aveva scatenato una tempesta di emozioni talmente potente da lasciarti quasi stordito.

 Le avevi sorriso, cercando di reprimere l'impulso di baciarla a tua volta ma non ci eri riuscito. Le tue labbra si sono poggiate sulle sue, una volta soltanto. Sapevi che non era il momento giusto. Sapevi che era sbagliato per almeno un milione di motivi, ma quando per la terza volta le vostre labbra si sono unite, le hai permesso di approfondire il bacio. Da quanto tempo aspettavi questo momento? La bocca di Hermione aveva un sapore dolce e meraviglioso che ti creò un'istantanea dipendenza. Sapevi che dovevi fermarti, ma non potevi, non ci riuscivi.

Avete fatto l'amore ed è stato talmente meraviglioso che ancora oggi, nonostante tu conosca tutto quello che ha portato dopo, non riesci a pentirtene. Vi eravate addormentati abbracciati, sdraiati sul tuo letto, mentre la pioggia continuava a cadere facendo da sottofondo al vostro momento perfetto. Avresti voluto tanto che il tempo si fermasse e che lei non si trovasse a confrontarsi con ciò che avevate fatto, ma nemmeno la tua fida bacchetta poteva rimandare l'inevitabile. Quando ti sei svegliato Hermione non c'era più, al suo posto un foglio di pergamena leggermente stropicciato su cui scorgesti la sua calligrafia. "Perdonami, se puoi". Tre singole parole, capaci di gettarti in uno stato catatonico; hai fissato il foglio per quasi tre ore, incapace di credere che fosse realmente accaduto. Poi hai distrutto tutto, in quella maledetta stanza. Alla fine ti sei seduto a terra e hai pianto. Sapevi che sarebbe successo, ma non potevi immaginare che facesse così male.

Nei mesi a seguire non l'avevi più vista. Lei non ti aveva scritto, tu non l'avevi cercata. Quel poco che sapevi di lei ti giungeva all'orecchio dalle chiacchiere alla tavola della Tana. Sapevi che era diventata Auror, ma che aveva preferito lavorare nella sezione "Regolazione e controllo delle Creature Magiche". Sapevi che lei e Ron erano riusciti a chiarirsi e a rimanere buoni amici. Nulla di più. Speravi che le cose continuassero così, speravi che alla fine l'avresti dimenticata, ma quasi mai le cose vanno come vogliamo.

Le nozze di Harry e Ginny ti si erano palesate davanti una domenica mattina sotto forma di un invito scritto su carta bianco avorio.  Non potevi mancare al matrimonio della tua unica sorella, quindi hai respirato a fondo e sei andato a comprarti un abito da cerimonia nuovo di zecca. Ricordi che George era venuto a trovarti quel giorno e quando l'aveva visto appoggiato sul tuo letto, si era messo a ridere.

"Ti sei davvero comprato un vestito per il matrimonio di Ginny?" ti ha chiesto ironico mentre studiava il cartellino. "Cento Galeoni? Hai speso cento Galeoni per uno stupido vestito? Merlino, devo cominciare a chiamarti Frederica?" glielo avevi strappato di mano.

 "Non hai niente di meglio da fare che rompere le palle a me?" gli hai domandato, sorridendo imbarazzato. "No, Angelina è uscita, è andata a comprare un vestito per il matrimonio di Ginny" ha riso di nuovo e tu hai riso con lui.

Vi eravate seduti sul divano, sorseggiando dell'ottimo Whiskey Incendiario, ricordando i tempi di Hogwarts quando tutto era dannatamente più semplice, quando voi due eravate soltanto due studenti che vivevano sopra le regole e quando Hermione era soltanto l'amica saccente e leggermente irritante di Ron.

Quando sei arrivato al matrimonio e hai visto quanta gente c'era hai pensato che probabilmente non vi sareste nemmeno incrociati, ma lei era la damigella e tu l'avevi vista, splendida nel suo vestito lilla, mentre si posizionava accanto all'archetto nuziale. Vi siete scambiati un lungo sguardo carico di cose non dette, e un piccolo cenno di saluto. Non sei riuscito a smettere di osservarla nemmeno un attimo. Durante il ricevimento sei stato seduto al tuo tavolo, guardandola ballare prima con tuo padre, poi con Bill e infine con Harry. Eri così preso a fissarla che nemmeno ti sei accorto che Ron ti si è seduto accanto.

"Dovresti invitarla a ballare" ha detto tranquillo, ti sei voltato a fissarlo, sorpreso più dalla sua comparsa improvvisa che dalle sue parole.

"Di chi..."  non ti ha fatto nemmeno finire la frase, ha accennato con il capo verso Hermione "e ti consideri ancora il più sveglio tra noi due?" ti ha rimbeccato. Ricordi di aver sogghignato.

"Da quando sei così divertente?" gli hai domandato, con un pizzico di stizza. Lui ha scrollato le spalle "lo sono sempre stato".

 Siete rimasti in silenzio a fissarla, mentre chiacchierava con Ginny.

"Dovresti invitarla a ballare" ha ribadito, tu hai sorriso amaramente "forse è meglio che metti giù quel bicchiere, fratellino. Ti stai ripetendo" hai biascicato, sperando disperatamente che Ron decidesse di lasciar stare.

"Io non sono ubriaco e tu sei un vero idiota se ora non vai subito da lei" ha risposto asciutto. Ricordi di avergli lanciato un'occhiata assassina, ma ormai non era più un ragazzino e ha sostenuto il tuo sguardo senza paura.

"È innamorata di te" ti ha detto senza tanti preamboli, rammenti di esserti quasi strozzato con il vino Elfico che stavi sorseggiando.

"Stai cercando di uccidermi?" gli hai risposto tossendo, lui ha sorriso senza controbattere; "lei è la tua..." hai tentato di dire, ma non ti ha lasciato finire "lei non è più mia da un bel po', lo sai benissimo" ha replicato tranquillo. 

Sapevi che era così, sapevi che lei era libera e ora sapevi anche che era innamorata di te, ma allora che cosa ti tratteneva dall'alzarti, andare da lei e parlarle? Paura. Eri fottutamente terrorizzato ma Ron non aveva permesso che la paura ti fermasse: ti ha costretto ad alzarti facendo evanescere le gambe della tua sedia, facendoti cadere a terra e beccandosi un paio di parolacce che se tua madre le avesse sentite ti avrebbe come minimo tagliato la lingua.

Ti sei ricomposto e sei andato da Hermione che se ne stava seduta a chiacchierare con Angelina, Ginny e George. Appena giunto al loro tavolo quattro paia di occhi si sono puntati su di te ed è calato il silenzio. Giusto per porre l'accento a quanto quel momento fosse imbarazzante.

"Balliamo?" le hai domandato di getto. Lei non ha risposto, ma si è limitata a fissarti sorpresa. Il tuo cuore non aveva mai battuto così forte prima di allora, sentivi che non avresti sopportato quel silenzio ancora per molto, ma non è stato necessario.

Infatti, tuo fratello gemello ha avuto la brillante idea di lanciare un gridolino eccitato pilotando l'attenzione su di sé; poi gesticolando in modo effeminato si è rivolto a te "tesoro, hai un vestito adorabile, ti sta d'incanto" ha affermato con tono stridulo "e tu cara, saresti una vera pazza a non accettare l'invito di una così bella ragazza" ha terminato, rivolgendosi a Hermione.

Tutti e cinque siete scoppiati a ridere e senza che nemmeno tu te ne accorgessi, la mano di Hermione era nella tua e vi stavate dirigendo alla pista da ballo. C'è stato un attimo di disagio quando hai poggiato le mani sui suoi fianchi e lei ha posato le sue sulle tue spalle. Finalmente dopo tanto tempo stavi  bene, lei era lì con te e non ti serviva nient'altro.

"Come stai, Fred?" ti ha domandato con una punta d'imbarazzo.

Tu le hai sorriso, non avresti risposto a questa domanda nemmeno sotto tortura "io sto bene, mi dispiace un po' per Angelina ora che mio fratello ha mostrato la sua vera natura"; lei non è riuscita a nasconderti una piccola risata "non riesci a stare serio per almeno cinque minuti?" ti ha chiesto con il suo miglior tono da Prefetto "ma io sono serissimo!" hai esclamato esibendo la tua espressione di solennità migliore, facendola però scoppiare a ridere.

"Mi sei mancato" ti aveva detto, spiazzandoti totalmente.

"Anche tu mi sei mancata, Hermione." Per un momento siete rimasti in silenzio, un silenzio denso, pieno di cose non dette.

"Tu che mi racconti? Ho saputo che sei diventata un Auror" hai detto, cercando di alleggerire la tensione, lei ti ha sorriso e i suoi occhi hanno brillato di quella luce tutta sua, quella stessa luce di cui ti eri innamorato in quelle prime chiacchierate nella stanza numero sei del San Mungo. Ha cominciato a parlare a raffica, raccontandoti del ministero e del suo lavoro. Tu stavi lì a guardarla, osservando le sue labbra che si muovevano e sentendo le sue mani gesticolare sopra le tue spalle. Era bellissima.

"Ti amo" le parole ti sono uscite senza che nemmeno tu te ne accorgessi, lei ha smesso di parlare e ti ha guardato sorpresa.

"C... cosa?"

"Ti amo, Hermione" hai affermato, senza alcuna esitazione.

 Ricordi ancora quella sensazione di leggerezza che hai provato nel petto e ancora oggi ti domandi perché non le hai detto quelle due stupidissime parole molto prima. Lei ha smesso di ballare, senza però allontanarti.

"Fred... non è il momento" ti ha risposto seria, tu hai inarcato entrambe le sopracciglia.

"Ah no? E quando sarà il momento?" le hai chiesto calmo. Lei ha battuto le palpebre un paio di volte, presa in contropiede dalla tua domanda.

"Io... non lo so, possiamo parlarne più tardi o domani o... ma non adesso, non qui davanti a mezzo mondo Magico" ti ha risposto, tu hai annuito.

"Hai ragione, Hermione. Probabilmente non è il momento di parlare di certe cose" hai esordito, lei ti ha sorriso sollevata e ha annuito.

 "Però c'è un problema" hai continuato, il suo sorriso si è spento e ti ha guardato intimorita.

"Quale problema?" ti ha domandato; tu le hai sorriso.

 "Che io ti amo adesso. Non più tardi o domani, adesso. Forse potrei aspettare il momento giusto, è vero, ma non voglio farlo. Ti amo, Hermione. Sono innamorato di te da molto più tempo di quanto sarei disposto ad ammettere e sono stanco di aspettare che il destino la smetta di remarmi contro. Io ti amo qui, adesso ed è per questo motivo che ora ti bacerò."

Lei si era scostata leggermente da te, le braccia lungo i fianchi, fissandoti sbigottita. Ricordi che aveva gli occhi inumiditi dall'emozione.

"No che non lo farai" ha ribattuto con un piccolo broncio e stringendo i pugni, come una bambina che fa i capricci.

 "Oh sì, che lo farò" hai confermato, avvicinandoti a lei lentamente, per darle modo di fuggire se solo avesse voluto, ma non si era mossa.

"Tu non..." l'hai baciata e...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La porta si spalanca e il tuo gemello entra nella stanza strappandoti ai tuoi ricordi.

"Ehi fratellino, guarda che non sei tu quello che deve arrivare in ritardo!"

Ti volti lanciandogli un'occhiata furba.

"Bel vestito" affermi ghignando.

"Ti piace? Me l'ha prestato mia sorella gemella, l'ha pagato un occhio della testa e non le stava nemmeno lontanamente bene quanto a me" risponde tranquillo venendo a specchiarsi accanto a te. Sorridi divertito. "Sono quasi pronto, questo maledetto coso non si allaccia" borbotti litigando con il papillon, George scuote il capo "sette anni ad Hogwarts e non sai nemmeno sistemarti un farfallino..." ti canzona, sistemandolo con un colpo di bacchetta.

Ti guardi un'ultima volta allo specchio "sai com'è... l'emozione" bisbigli imbarazzato, lui ti sorride "tranquillo, capita anche ai migliori" dichiara facendoti l'occhiolino "ora andiamo".

Cinque minuti dopo sei in piedi sotto l'arco nuziale, George è al tuo fianco, come sempre. Hermione inizia a percorrere la navata, accompagnata da suo padre, e non potrebbe essere più bella. Le hai chiesto di sposarti due settimane dopo il matrimonio di Harry e Ginny. Ti ha detto di sì e ora, mentre le prendi le mani e guardi il suo sorriso raggiante tutto per te, capisci che ne è valsa la pena. Le cose migliori accadono sempre a chi ha il coraggio di aspettare. Ci sei tu, c'è lei. È tutto perfetto.

 

 

 

 

 

 

 

 

*SPAZIO AUTRICE*

Eccola qui, di seguito posto i commenti della giudiciA *W*


Grammatica: 9.90\10 Ho letto le tue NDA, quindi, nella mia infinita clemenza, ho deciso di non considerare tutti quei punti fermi come un errore xD Però ti ho dovuto togliere 0.10 punti, per questo piccolo errore.
Avevi sorriso furbo ---> qui manca la virgola: avevi sorriso, furbo. Per il resto, niente da obbiettare.
Stile: 5\5 ---> La ff è scritta molto bene, io adoro le storie scritte in seconda persona ;D E’ di facile comprensione ed è molto scorrevole. Complimenti :D
Originalità: 10\10 ---> Punteggio pieno per te xD Non ho mai letto niente del genere, eppure ho letto moltissime Fred\Hermione, dato che è uno dei miei OTP v.v Non ci sono cliché, Hermione non è caramellosa e Fred non è un palestrato super serio xD Ottimo, cara. Gradimento personale: 10\10 ---> Eccelente, mia cara. Devo dire che ho apprezzato molto questa ff, all’inizio credevo che non avrebbe avuto un lieto fine, invece, sei stata capace di sorprendermi. Complimenti :D
IC dei personaggi: 4.10\5 ---> Non ti ho dato il punteggio pieno per un semplice motivo: non mi convince particolarmente la caratterizzazione di Hermione. Fred è lui, senza ombra di dubbio, ma Hermione ha un nonsocché che la rende leggermente OOC. Niente di grave, comunque v.v
 Tot: 39\40


   
 
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