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Autore: Aphasia_    02/04/2012    0 recensioni
A parlare è un uomo, chiamato Il Creatore, ormai anziano che, in fin di vita e in procinto di redimersi, decide di scrivere un libro nel quale rivela come ha creato la maledizione delle Ofelia e i suoi motivi, in questo modo confessando i suoi peccati nel tentativo di cancellare il suo terribile passato.
Esiste uno sguardo che uccide? E se la storia di quest'uomo fosse vera? Se avesse davvero creato delle donne capaci di uccidere con un solo sguardo?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è una delle prime fan fiction che ho scritto. So che è breve, forse lacunosa e banale. Ma ricordo che venne da dentro. Abbiate pietà XD Ofelia Con Ofelia non giocare se la morte vuoi ingannare
Guarda la luna, guarda quel viola amor mio,
è il colore del tuo destino.


La frase riluceva incisa nel medaglione dorato. Il collo della donna era morbido e caldo, e la testa dell'uomo vi riposava con assoluta tranquillità. Era tutto perfetto, l'abito della donna, lo smoking dell'uomo, il loro amore.. Nente poteva andare storto, nemmeno piccoli imprevisti come la timidezza di lei o la sfrontatezza di lui. Era tutto così magneticamente perfetto, come se le disgrazie fossero automaticamente respinte via dalla forza romantica di quella stessa serata.
Il vecchio dice che devo farlo, non posso! Non posso! pensò la donna mordendosi il labbro rosso bagnato di lacrime.
Lo sai cosa succede se non lo fai! E' il tuo destino, Fallo! Fallo! FALLO!
Le lacrime aumentarono di frequenza e volume, sempre di più, sempre più amare, sempre più calde, sempre più ruvide cancellavano la perfezione del trucco della donna. Perchè stavano rovinando un momento tanto perfetto? Ma in realtà era la nascita di quella precisa donna che stavano rovinando quella perfezione, era stata la luna a rovinare tutto. Una nascita dovrebbe rendere felici, una nascita non si dimentica, è qualcosa di..normale. Ma non c'era niente di normale nella luna, quella sera.
E non doveva essere normale, aveva un obiettivo: Ofelia.
La seta dei guanti era così morbida nel cingere il viso dell'uomo, il suo sguardo innamorato inebriava di dolcezza, sapeva di eternità e vero amore..
un sapore che la donna non avrebbe mai assaggiato, e nemmeno quell'uomo, mai più.
"Guardami amore mio.." sussurrò la donna dolce, si, dolce..Come mi ha insegnato lui...
L'uomo non urlò, chiuse gli occhi come se dovesse dormire accanto al suo amore, col sorriso beato di chi non vede l'ora di abbracciare la sua donna tra le coperte di seta rossa. Non sapeva di essere morto, aveva semplicemente chiuso gli occhi, come in un bel sogno. E in fondo era meglio così, era meglio sognare..credere di essere in un sogno eterno. Almeno li...le lune viola, non possono esistere.
  
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