Crossover
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Autore: Sarachan89    29/10/2006    4 recensioni
Cosa accadrebbe se un tizio con manie di grandezza riuscisse ad aprire un passaggio verso l'era Sengoku? E se per puro caso uno swepeer pervertito e la sua socia lo oltrepassassero? E se la stessa cosa accadesse anche a un sergente fissato di roba militare e a una studentessa dalla memoria geneticamente ultra sviluppata? Di certo se ne vedrebbero delle belle… Soprattutto se lo sweeper si chiama Ryo Saeba e la sua socia Kaori Makimura e se il sergente risponde al nome di Sosuke Sagara e la studentessa è Kaname Chidori. In questo crossover tra Inuyasha, City Hunter e Full metal panic i nostri eroi si ritroveranno ad affrontare un uomo che come al solito ha manie di grandezza e che, per poter conquistare il mondo, stringerà un’alleanza con i demoni dell’era Sengoku.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Capitolo 1 “Ecco i nostri eroi!!!”

Era una splendida giornata di sole nell’era Sengoku e uno strano ragazzo camminava nervosamente avanti e indietro vicino ad un pozzo.

Era vestito di rosso e al suo fianco pendeva un spada che aveva un'aria piuttosto malridotta. Aveva dei lunghi capelli argentati e degli occhi color ambra ma la cosa che incuriosiva di più chi lo vedeva per la prima volta erano senza dubbio le orecchie da cane che aveva sulla testa.

“Dannata Kagome! Che fine ha fatto? Aveva detto che sarebbe tornata oggi e ancora non si è vista! Dobbiamo riprendere la ricerca dei frammenti della sfera!” disse Inuyasha continuando a camminare.

“Su Inuyasha, calmati. Vedrai che la divina Kagome tornerà presto. E’ inutile preoccuparsi.”disse un giovane monaco seduto sotto un albero della radura in cui si trovava il pozzo.

“Sì Inuyasha, Miroku ha ragione. Kagome tornerà presto.”disse un piccolo demone volpe seduto accanto al monaco per poi aggiungere, abbassando la voce, “Fossi in Kagome, visto il modo in cui si comporta Inuyasha, me ne starei lontano ancora un po’.” Il mezzo demone lo sentì e, pochi secondi dopo, lo colpì con un pugno in testa per poi tornare a camminare avanti e indietro.

Erano passati pochi istanti da quando era accaduto tutto ciò quando una voce proveniente dal pozzo disse “Sono tornata!” e una ragazza con una divisa scolastica bianca e verde uscì dal pozzo.

“Finalmente! Si può sapere dove sei stata? Sei in ritardo! Muoviti che dobbiamo riprendere il viaggio!”le urlò il mezzo demone.

“Inuyasha, A CUCCIA!” SBAM!!!! E il povero cane senza un briciolo di cervello finì spiaccicato al suolo senza poter fare nulla per impedirlo (poteva starsene zitto e buono direte voi ma vi ricordo che è Inuyasha e che lui il cervello non è capace di utilizzarlo! ndA).

“Sono appena tornata, vedi di esse un po’ più gentile altrimenti me ne torno indietro subito!”disse Kagome per poi avviarsi verso Shippo e Miroku.

“Forza Inuyasha, andiamo visto che hai tanta fretta!”disse la ragazza cominciando a camminare a fianco degli altri due mentre il mezzo demone si rialzava e, senza ribattere per paura di essere mandato nuovamente a cuccia, la seguiva e, mettendosi al suo fianco, riprendeva il viaggio ignaro di ciò che sarebbe successo di lì a poco.

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“SA-GA-RA! Stupido fissato di roba militare! Cosa diavolo ti è saltato in mente? Perché hai fatto saltare in aria il laboratorio di chimica?”urlò una ragazza con i capelli blu e una divisa scolastica bianca e azzurra.

“Semplice! Alcuni individui sospetti stavano preparando armi batteriologiche di distruzione di massa che avrebbero messo in pericolo l’intera umanità! Ho ritenuto necessario porre fine alla produzione di queste sostanze e distruggere quelle che erano state completate!”disse il ragazzo che stava di fronte a lei come se tutto l’accaduto fosse stato la cosa più normale al mondo.

“Stupido. Stupido. Stupido. Stupido.”disse la ragazza colpendo più volte il giovane con un grosso ventaglio bianco mentre lui, ad ogni colpo ricevuto, rispondeva dicendo “Che male. Che male. Che male. Che male.”.

“Sei sempre il solito! Non stavano facendo niente! Erano solo degli studenti che facevano qualche esperimento di chimica. Non c’era nulla di pericoloso o mortale!”disse sospirando la ragazza.

“Ma Chidori…”

“Niente ma! Devi imparare che non puoi sempre far saltare in aria tutto! Quante volte ancora te lo devo ripetere Sosuke!”disse Kaname Chidori ripensando a tutte le volte che quello stupido aveva combinato qualche guaio a cui aveva sempre dovuto rimediare lei.

A volte si chiedeva come poteva fare un tipo del genere a proteggerla eppure si sentiva al sicuro al suo fianco e dopo tutto il tempo passato con lui aveva finito per innamorarsene.

Mentre Chidori era persa nei suoi pensieri il sergente Sosuke Sagara si apprestava a combinarne un’altra delle sue. Quando Kaname si voltò verso di lui lo vide mentre inchiodava la porta di un’aula cercando di non farsi vedere dalla ragazza.

Lei si avvicinò alla porta del laboratorio di chimica, quello che doveva essere ancora intero visto che dei due presenti nella scuola il primo era esploso. Con un calcio decisamente forte sfondò la porta e guardò dentro.

In pochi istanti una strana aura la avvolse completamente.

“SA-GA-RA! Non è possibile! Hai fatto saltare in aria anche questo! Sei uno stupido!”urlò mentre colpiva il ragazzo con il ventaglio con tutta la forza che aveva scaraventandolo fino in fondo al lungo corridoio che aveva davanti.

Andò a prendere la sua cartella e si incamminò verso casa mentre Sosuke la seguiva come sempre per proteggerla se qualcuno avesse tentato di farle del male.

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Come tutti i giorni una giovane ragazza con i capelli rossi tornava a casa dopo essere stata alla stazione di Shinjuku per vedere se c’era qualche avviso sulla bacheca.

Ormai era più di un mese che nessuno assumeva lei e il suo socio, anche se quest’ultimo non se ne preoccupava minimamente anzi passava tutto il suo tempo correndo dietro alle ragazze.

La ragazza fu distratta dai suoi pensieri da una goccia d’acqua. Stava cominciando a piovere e lei non aveva l’ombrello. Cominciò a piovere piuttosto forte e lei, mentre correva verso casa, non si accorse che di fronte a lei c’era un ostacolo e ci andò a sbattere contro.

“Oh, mi scusi, la prego. Mi scusi. Non l’avevo proprio vista.”disse tenendo lo sguardo basso.

“Sei sempre la solita distratta Kaori. Su, alzati. Sei tutta bagnata è meglio se ci muoviamo altrimenti ti ammalerai. Forza, andiamo a casa!”le disse l’uomo con i capelli corvini che le stava davanti.

“Ryo, cosa ci fai qui?”chiese sorpresa la ragazza mentre lui l’aiutava ad alzarsi.

“Passavo di qui per caso e ti ho vista mentre correvi.”disse l’uomo cominciando a camminare con la ragazza al suo fianco.

La rossa era meravigliata. Erano rari i momenti in cui il suo socio era gentile con lei. Da quando si erano conosciuti erano passati otto anni e lei aveva sofferto molto. Lui la trattava male e la prendeva in giro ma tutte le volte che si era trovata in pericolo l’aveva sempre salvata e lei se ne era innamorata come succedeva sempre a tutte le loro clienti. Erano otto anni che lo amava e lui, tranne qualche piccola manifestazione di gentilezza e dolcezza, non le aveva mai detto chiaramente cosa provava per lei.

Kaori era talmente assorta nei suoi pensieri che non si accorse che aveva smesso di piovere e Ryo, dopo aver chiuso l’ombrello, si era lanciato all’inseguimento di una bella ragazza.

“Mi lasci in pace! MANIACO!”urlò una voce femminile che Kaori sapeva appartenere alla ragazza che il suo socio stava importunando.

“RYO!”urlò la rossa lanciando in direzione del socio un enorme martello che lo colpì in pieno e lo fece finire dritto contro un muro. Lo sweeper si riprese in fretta e corse a importunare un’altra ragazza poi, vedendo Kaori che si avvicinava, cominciò a correre per le vie della città mentre la socia lo inseguiva brandendo un altro martello più grande del precedente.

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Mentre succedevano tutte queste cose in un'altra parte di Tokyo un uomo si apprestava ad azionare una macchina creata per poter conquistare il mondo.

“Capo è tutto pronto. Possiamo azionare la macchina quando vuole.”disse un uomo.

“Tuttavia signore c’è un piccolo problema. Non sappiamo dove si aprirà il varco, non siamo certi che si apra qui davanti a noi.”aggiunse un altro.

“Non importa. Fate un tentativo e aprite un varco. Se si apre di fronte a noi bene altrimenti apritene degli altri. Prima o poi se ne aprirà uno qui. Procedete.”disse Victor Cassidy, il capo dell’intera operazione.

Era stata sua l’idea ed era lui a finanziare il progetto. Voleva conquistare il mondo e per farlo aveva deciso di aprire un passaggio per poter arrivare nell’era Sengoku dove avrebbe stretto un’alleanza con dei demoni per portare a termine il suo piano. Degli scienziati avevano creato per lui una macchina in grado di aprire questo passaggio ed ora il suo sogno stava per realizzarsi.

Che ne pensate? Recensite!

Baci Sarachan89

  
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