Anime & Manga > Kiss of Rose Princess
Ricorda la storia  |      
Autore: Autunno    03/04/2012    3 recensioni
Mikage si mise a ridere. «Lo sapevi che la mela è un falso frutto, ed appartiene alla famiglia delle rose?»
Anis le rivolse uno sguardo ammirato. «No, non lo sapevo.»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La mela e la rosa
 

Image and video hosting by TinyPic

 

La campanella dell’ultima ora era appena suonata. Mikage si piegò per mettere i libri in cartella, e quando si rialzò si trovò davanti Anis che la fissava.
«Dopo quello che ti hanno fatto le altre ragazze in bagno non mi sento sicura a lasciarti andare da sola. Ti va se ti accompagno?»
Mikage la osservò stupita, poi abbassò la testa e annuì. Anis le sorrise e la prese per mano.
«Bene, andiamo.» disse, ma Mikage rimase immobile. Anis si girò a fissarla, curiosa.
«Anis io… Grazie» mormorò Mikage.
Anis le sorrise. «Di niente. È a questo che servono le amiche, e noi siamo amiche, no?»
Mikage annuì e sorrise timidamente. «Sì. Amiche…»
Uscirono dall’aula a braccetto e si diressero in strada.
«Dove abiti?» le chiese Anis.
«Vicino al parco.»
«Ah, allora abitiamo vicine!»
«Tu dove abiti?»
«Vicino al palazzo della Yoshiba»
Camminarono ancora per un po’, poi si fermarono davanti ad una graziosa villa bianca circondata da un giardino con piante esotiche e roseti.
«Questa è casa tua?» chiese Anis, ammirata.
Mikage annuì e cercò le chiavi nella borsa, Dopo un po’ alzò lo sguardo, sconfortata.
«Ho perso le chiavi» disse con un gemito.
«Non preoccuparti, aspetterò con te finché non torna qualcuno.»
Mikage scosse il capo. «Mio padre è partito e torna domani.» disse con una smorfia.
«Allora è deciso: vieni a dormire a casa mia.» disse Anis con risolutezza.
Mikage la guardò sgranando gli occhi. «Ma… ma io non ho il pigiama, e poi non vorrei disturbare…»
«Nessun disturbo! Vivo da sola, e ti assicuro che è abbastanza deprimente addormentarmi da sola tutte le notti. Almeno così avrò un po’ di compagnia. Per il pigiama non devi preoccuparti, ti presterò qualcosa io. Non ci sono più scuse! Coraggio, andiamo.»
Anis la prese per mano e se la trascinò dietro.
Alcune gocce di pioggia cominciarono a cadere, e Anis e Mikage iniziarono a correre. Quando arrivarono erano bagnate fradice.
All’improvviso un fulmine illuminò il cielo, e Anis si coprì le orecchie e si strinse a Mikage, spaventata dal tuono che seguiva la saetta.
Mikage la abbracciò d’istinto, e Anis si strinse a lei ancora di più, tremando sempre più forte ad ogni tuono che sentiva.
Rimasero così finchè i tuoni cessarono, poi Anis si staccò piano da Mikage e la guardò negli occhi. «Grazie» sussurrò con un filo di voce.
Poi si voltò ed entrò nel palazzo.
Mikage la seguì in silenzio. Quando Anis l’aveva abbracciata aveva sentito il suo cuore aumentare i battiti, e la sua mente svuotarsi. Non percepiva più nulla, solo il corpo tremante di Anis  fra le sue braccia. Non aveva mai provato niente di simile.
Alzò gli occhi verso Anis, che saliva le scale davanti a lei. I lunghi capelli rosa ondeggiavano sulle sue spalle, e le sue gambe magre si muovevano in modo aggraziato. Mikage la trovò semplicemente bellissima.
Anis si fermò al quarto piano ed aprì la porta.
«Siamo arrivate. Benvenuta a casa mia!»
Mikage sorrise ed entrò, togliendosi le scarpe vicino all’entrata. Si ritrovò in un ampio appartamento arredato con gusto e pieno di rose. Ai muri c’erano dipinti di roseti e rose, e nei vasi composizioni floreali con protagoniste rose dai vari colori.
«Ti piacciono le rose, eh?»
«Non esattamente… Questi sono tutti regali.»
Il viso di Mikage si rabbuiò per un attimo, ma lei si affrettò a nascondere la sua gelosia annusando un mazzo di rose.
«Che buon profumo.»
Anis sorrise e la fissò. Nonostante Mikage avesse tentato di nascondersi non le era sfuggita la smorfia che aveva fatto un attimo prima. Era forse invidiosa? O gelosa? Ma gelosa della persona che le aveva fatto quei regali o gelosa di lei?
Mikage si voltò verso Anis e le sorrise.
Ora che la guardava meglio Anis si accorse di quanto fosse carina, con le treccine e la frangetta castani, e gli occhiali dalla montatura tonda che celavano i suoi occhi profondi blu come la notte.
Mikage le si avvicinò con in mano una rosa muscosa a cui aveva tolto le spine e accorciato il gambo e gliela sistemò dietro l’orecchio, accarezzandole il volto.
Anis avvertì un brivido percorrere il suo corpo e fermarsi in fondo allo stomaco.
«Sei bellissima»
«Mikage…»
Mikage fece un passo indietro. «Ho bisogno di una doccia. Posso usare il tuo bagno?»
Anis annuì e le mostrò dove si trovava, poi le procurò asciugamani e vestiti puliti e la lasciò sola.
Tornò in sala e si lasciò cadere su una poltrona, sfilandosi delicatamente la rosa dai capelli. Rimase ad ammirarla a lungo, accarezzando con delicatezza i vellutati petali rosa brillante, annusandone l’inebriante profumo.
Si alzò e si diresse in camera sua. Da sotto il materasso tirò fuori un foglietto piegato a metà.
 
Per Anis

I SIGNIFICATI DELLE ROSE

-Mamma

 
Lo aprì lo scorse fino a trovare il significato che cercava. Rosa muscosa.
Dichiarazione d’amore.
 
 
L’acqua scorreva sul suo corpo, restituendole una sensazione piacevole, di fresco e pulito. Quando era preoccupata per qualcosa le bastava fare una doccia e tutto sembrava sistemarsi da solo. Ma non questa volta. Aveva appena dichiarato il suo amore ad Anis, ed ora non sapeva cosa sarebbe successo. Magari Anis non conosceva il significato della rosa muscosa, o magari pensava che lei non lo conoscesse e che le avesse donato la prima rosa che aveva trovato. Magari lo considerava solo il segno della loro amicizia.
Lai sapeva i significati delle rose perché era stato suo padre ad insegnarglieli, ma Anis? Ad Anis li aveva insegnati qualcuno?
Mikage uscì dalla doccia e si avvolse negli asciugamani.
Erano morbidi e caldi e profumavano di Anis.
Si asciugò i capelli e si vestì con calma. Anis le aveva procurato una maglietta viola e dei comodi pantaloni in felpa grigia.
Si raccolse i capelli in un’unica treccia che si chiudeva lateralmente e si appoggiava sulla spalla sinistra, si mise gli occhiali e uscì dal bagno.
 
Anis era in piedi al centro della sala, con un mazzo di rose rosse in mano.
«Sono ventuno. - disse a Mikage – Tutte quelle che ho trovato in giro per casa. E… » Anis abbassò lo sguardo, imbarazzata. Era arrossita fino alla punta delle orecchie, continuando a deglutire a vuoto. Alzò gli occhi e li tenne fissi in quelli di Mikage. «E sono per te.» disse porgendoglieli.
Mikage la guardò stupita. Erano rose, rose rosse. L’amore. Anis conosceva il significato delle rose e le aveva risposto. Le aveva detto che la amava.
«Anch’io» sussurrò Mikage col viso rivolto alle rose. Poi le appoggiò delicatamente sulla poltrona, si voltò verso Anis e la baciò.
Le loro labbra si assaporarono, quelle di Anis sapevano di rosa, e quelle di Mikage di mela.
Si staccarono dopo un po’ per riprendere fiato. Anis fece un passo avanti per avvicinarsi a Mikage, ma inciampò nei suoi stessi piedi e cadde, trascinando a terra anche Mikage.
La mora scoppiò a ridere ed Anis arrossì.
«Sei adorabile quando arrossisci.» le sussurrò sulle labbra, e la baciò.
A quelle parole Anis arrossì ancora di più.
Continuarono a baciarsi per un po’, finchè la fame le costrinse ad alzarsi dal pavimento.
Anis guardò nel frigorifero, sconfortata. «Non ho niente da mangiare, avevo intenzione di andare a fare la spesa oggi, ma poi me ne sono dimenticata. Mi rimane solo qualche fragola e qualche mela.»
Mikage annuì. «Vanno benissimo per fare la macedonia.» disse.
Iniziarono a prepararla tagliando i frutti e mescolandoli tra loro.
«Sai… - disse Anis sovrappensiero – quando ti ho baciata prima ho pensato che le tue labbra sapessero di mela.»
Mikage si mise a ridere. «Ed io ho pensato che le tue sapessero di rosa. Lo sapevi che la mela è un falso frutto, ed appartiene alla famiglia delle rose?»
Anis le rivolse uno sguardo ammirato. «No, non lo sapevo.»
Mikage sorrise e la baciò.
 
Anis era seduta sul suo letto a gambe incrociate. Indossava un pigiama azzurro con i bordi argentati.
In quel momento entrò Mikage. Aveva indossato il pigiama rosa che Anis le aveva prestato.
«Sei bellissima.» disse Anis.
«Sembro un confetto.»
«Un bellissimo confetto.»
Mikage sorrise e si infilò nel letto accanto ad Anis.
Lei spense la luce e la abbracciò.
«Buonanotte.» mormorò.
«Notte.»
 
«Anis…?» mormorò Mikage. Non ricevette nessuna risposta, evidentemente stava già dormendo. «Ti amo.» sussurrò nel suo orecchio.
Tra le sue braccia Anis sorrise nel sonno.
 
 
 
 
≈ Angolo dell’autrice ≈
Prima fic shojo’ai, ma non credo che ne scriverò altre. L’idea per questa fic l’ho avuta quando ho scoperto che la mela fa parte della famiglia delle rose -cioè tre giorni fa-. Spero vi sia piaciuta ^^
Kat
 
 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kiss of Rose Princess / Vai alla pagina dell'autore: Autunno