Magica magica Emi (魔法のスターマジカルエミ, Mahō no suta majikaru emi, letteralmente, La stella della magia Magical Emi), è una serie televisiva animata prodotta in Giappone nel 1985 e adattata successivamente in un manga composto da 3 tankōbon. In Italia la serie è stata trasmessa per la prima volta nell'agosto del 1986 su Italia 1.

Magica Magica Emi - Sigla Italiana (HQ)
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Un pensiero gentile

Testo di: telesette
Immagini tratte dal blog di Fatina Sexy su:
http://www.fatinasexy.it/public/2011/

Emi aveva appena finito di registrare in Sala Prove ma, prima di poter raggiungere il camerino e ritrasformarsi in Mei, caso volle che si imbattesse in Ronnie nel corridoio dello studio televisivo.

- Ciao, Emi - esclamò il giovane con un sorriso.
- Ciao... Scusami, ma ho un po' di fretta!
- Come al solito - osservò lui ironicamente. - Sai, considerato quanto sei abile con la magia, non sarebbe male se avessi anche il dono dell'ubiquità... Almeno così non rischieresti di arrivare sempre in ritardo!
- Hmpf  - fece lei, passandogli avanti imbronciata.

Subito Ronnie si affrettò a chiederle scusa. Purtroppo a volte aveva il vizio di parlare a sproposito, senza considerare la suscettibilità altrui, e non sempre le sue battute venivano apprezzate.

- Scherzavo, non te la prendere - esclamò. - Se vuoi, posso darti un passaggio in moto!
- Grazie, non è necessario - rispose Emi, con una nota offesa nella voce.
- Maddài - insistette lui, cercando di farsi perdonare. - Non vorrai mica tenermi il broncio per una stupidaggine... E poi, se devi andare lontano, non mi costa nulla!

Emi rifletté un momento.
In effetti aveva ancora un bel mucchio di compiti da fare ( nei panni di Mei, ovviamente! ), e la prospettiva di farsela a piedi fino a casa non le andava molto a genio. Certe volte Ronnie sapeva essere dannatamente antipatico ma, in fin dei conti, era soprattutto un ragazzo gentile e premuroso.

- D'accordo - rispose lei, dimenticando subito l'arrabbiatura. - Ti ringrazio!

***

Poco dopo, circa a due isolati dal negozio dei genitori di Mei, Emi fece cenno a Ronnie che era arrivata. Il ragazzo si fermò obbediente a lato del marciapiede e, una volta scesa dalla moto, la fanciulla lo ringraziò nuovamente.

- Grazie, Ronnie - esclamò. - Sei stato davvero molto gentile!
- Ah, figurati - sorrise lui con noncuranza. - Piuttosto scusami ancora per prima, non era certo mia intenzione offenderti...
- Lo so, non ti preoccupare - tagliò corto l'altra. - Ci vediamo, ciao!
- Ah Emi, aspetta...
- Mhm ?!?

Subito Ronnie tirò fuori dalla tasca un minuscolo pacchettino colorato e lo porse a Emi.

- E' per te - spiegò. - A dire il vero, volevo dartelo qualche giorno fa ma sei sempre così di fretta e allora...

Emi lo guardò stupita.

- Beh, non c'è bisogno di fare quella faccia - fece notare Ronnie. - Non è niente di speciale, è solo un pensierino!
- Sì, ma...
- Andiamo, vuoi forse dirmi che hai dimenticato l'anniversario del tuo debutto?

Ora finalmente la ragazza cominciava a capire.
In effetti era già trascorso un mese dal suo primo spettacolo in televisione, tuttavia non si aspettava certo un pensiero del genere da lui. Certe volte Ronnie riusciva sempre a sorprenderla: di tanto in tanto faceva sempre lo stupido, prendendola in giro nei panni di Mei e non pensando ad altro che al pugilato; poi invece era in grado di dimostrare una sensibilità e una delicatezza del tutto impensabili per uno come lui.
Emi accettò il regalo con gratitudine, sebbene le mancassero le parole per ringraziare, ma Ronnie ripeté che non era niente di speciale.

- Grazie - mormorò lei, arrossendo timidamente. - Davvero, non ti dovevi disturbare...
- Ah, figurati - proseguì Ronnie. - La settimana scorsa abbiamo dovuto annullare la festa in pizzeria, per via dei tuoi impegni con la produzione! Beh, lo so che non è proprio la stessa cosa ma... Congratulazioni Emi, davvero!

Così dicendo, Ronnie mise in moto e se ne andò salutandola con un cenno della mano.
Dentro di sé, Mei non poteva fare a meno di essere felice. Anche se nei panni della Magica Emi, il solo fatto che Ronnie avesse avuto un pensiero tanto gentile nei suoi confronti era motivo di grande gioia. In fondo non era poi tanto male, anche se spesso la faceva arrabbiare, e forse era addirittura migliore di quello che pensava.

FINE