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Autore: vale ronron    04/04/2012    3 recensioni
In questa storia cercherò di raccontare a modo mio il continuo di Fast and Furious 5 spero che vi piaccia, proverò a incominciare la storia esattamente da dove è finito il film... leggete e saprete...
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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 Certo che la vita è strana un attimo prima stavo correndo per vincere contro  Dom e adesso stavo correndo contro il tempo. Infatti sfrecciavo nel traffico cittadino di Monaco a tutta velocità con la mia Nissan GT-R . Non volevo assolutamente, rischiare di arrivare troppo tardi e di non poter stare vicino a Mia, nel momento più felice della nostra vita, cioè la nascita del nostro bambino o della nostra bambina, non volevo che lei affrontasse questo da sola. Volevo che sentisse la mia presenza costante vicino a lei, volevo stringerle la mano e farle coraggio. Non me lo sarei mai perdonato se non fossi arrivato in tempo per entrare in sala operatoria con lei.
 

NEL FRATTEMPO
 
Non ci posso credere……non ci posso davvero credere, ma come è possibile !?!? è stato sempre con me a casa, le poche volte che si è allontanato senza portarsi me dietro sono state rare, e proprio quando avevo più bisogno di lui perché  mi erano iniziate  le doglie, e ci mancava poco che si aprissero le acque, lui non c’ era?!?!. Incredibile nemmeno a farlo apposta ma porca miseriaccia…… non voglio che succeda senza di lui non mi sento per niente tranquilla, ho una paura tremenda, forse l’ avrei avuta anche se avessi avuto lui vicino, ma sono sicura che la sua presenza mi avrebbe almeno relativamente rassicurata. Ed è cosi che per l’ ennesima volta urlai
 < Brian porca miseria dove diavolo ti sei cacciatoooo >,
 ma io non lo so, proprio oggi tu e mio fratello dovevate fare questa maledetta gara non potevate spostarla ad un altro giorno!?!?.
Lo so che questo modo di comportarmi non e da me ma all’ improvviso mi sono crollate a dosso tutte le paure e le insicurezze che non avevo avuto prima di questo giorno, non so perché è successo così anche perché questo e un giorno bellissimo il giorno in cui nasce il mio bambino, frutto del’amore mio e di Brian. Comunque questo non bastava a togliere  la mia insensata voglia di urlare, e soprattutto di picchiare qualcuno. Volsi il mio sguardo verso un ormai esasperata  Elena e mi ritrovai a  meditare su di lei, da quando ero rimasta incinta era una cosa che facevo spesso mi piaceva meditare sulle cose o sulle persone comunque ritornando a Elena  non so, io penso che, si beh   Elena era una brava,  buona, e bellissima ragazza ma secondo me lei non è proprio adatta per Dom o forse più che un problema di adatta o no il vero problema è che lei  non è la nostra Letty…….. oh Letty quanto mi manchi, per me eri come una sorella e quando sei morta ti sei portata via anche un pezzo di me stessa e soprattutto ti sei portata un pezzo del cuore  di Dom, perchè il suo più grande amore sarai sempre e solo tu. Che grandissima tristezza … basta ho deciso se a nascere sarà una bambina proporrò a Brian di chiamarla Letizia in onore di Letty la persona più vicina che io abbia avuto ad una sorella. All’  improvviso i miei pensieri furono ridestati dall’ ennesima doglia più forte delle altre e dalla mia ennesima imprecazione, interrotta dall’ ingresso del dottore e dei paramedici

 < signorina, allora la sala operatoria e pronta e il suo travaglio e terminato lei e pronta per mettere al mondo  il suo bambino> mi disse il dottore avvicinandosi a me con una sedia a rotelle seguito dai paramedici e aggiunse
 < su signorina Toretto si sieda sulla sedia e non si preoccupi la aiuteremo noi ad alzarsi> io lo guardi scandalizzata e gli risposi
 < che cosa ?!?! io non ci entro neanche per sogno  in quella stanza senza Brian ve lo potete dimenticare !!!> ,
< mi dispiace signorina Toretto ma lei deve subito entrare in sala operatoria >
mi rispose con tono autoritario e irremovibile.
Stavo giusto per rispondergli per le rime quando al’  improvviso come in un’ apparizione compare Brian dall‘ uscio della porta. Se non fossi stata così felice di vederlo gli e le avrei dette di tutti i colori, ma  questo di certo non toglie il fatto che gli e le posso dire alla fine di questa avventura.
 
 

DUE ORE DOPO      
(DOM)
                                
Quella attesa era estenuante… erano passate circa due ore da quando ero arrivato all’ ospedale  portando la borsa di Mia a Elena e chiedendole se c’ erano novità sentendomi rispondere di stare tranquillo e che perora non c’ era nessuna novità e che era entrata in sala operatoria da neanche una ventina di minuti. Ora non so quanto precisamente ci stia una donna a dare la luce ma penso che due ore bastino e avanzino no ?!.....ma da come stavano procedendo le cose sembrava che il o la piccolo\a O’conner non la pensasse così.  Beh comunque spero proprio che non abbia preso dal padre, se no come si usa dire saremo  conciati per le feste e per le settimane !!!!. Ed ecco che dopo due ore di inquietante e preoccupante attesa vedo uscire dalla sala operatoria un dottore e dietro di lui un uomo con un camice verde i capelli biondi e gli occhi azzurri e un esserino  dormiente
in braccio.

< Amore di papà ti presento lo zio Dom > mi si avvicinò Brian porgendomi emozionato il piccolo frugoletto nascosto dalla copertina,
< Dom ti presento la tua nipotina….Letizia >.    
 

 
 
  
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