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Autore: Leyton_Nenny    05/04/2012    1 recensioni
Grazie per avermi spezzato il cuore.
Ma questo prova che in fondo, da qualche parte, sono ancora vivo.
Sotto chilometri di sofferenza, il mio cuore batte ancora.
Terza classificata al prompt, prompt e ancora prompt contest!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Luna Lovegood | Coppie: Draco/Astoria, Draco/Luna, Luna/Rolf
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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NICKNAME: Leyton_Nenny
CONTEST:  Prompt, prompt e ancora prompt Contest!
PERSONAGGI:Draco e Luna
AVVERTIMENTI: Het, OOC
GENERE: Romantico
RATING: verde
INTRODUZIONE: //
NDA: Credo che ci siano degli OOC, ma si capiscono grazie ai flashback successivi. La storia parte in medias res. Draco è sposato con Astoria e Luna sta per sposarsi, ma questo si capisce anche dalla storia. In fondo alla storia, c'è un' altra Nota, ma non posso metterla qui perchè diventerebbe spoiler.
TITOLO: Non ti scordar di me.




Sta camminando per i corridoi: posso scorgere il suo profilo saltellante da dietro le finestre lavorate.
Sono celato, protetto come da un' ombra.
Forse sono io l' ombra.
Sono l' ombra di me stesso, lontano dalla sua luce.
Ma non posso permettermi niente di diverso.
La cerco, la cerco ogni istante nel suo studio.
L' ho sempre cercata, e sempre la cercherò.
È come una calamita. Lei il polo positivo, io il negativo.
E mi attira: perché non sono io ad andare verso di lei ma tutto il contrario.
Sono io a muovermi verso di lei.
Luna, così perfetta nella luce che filtra dalle finestre del suo studio.
E fa un lavoro strano, proprio come lei.
Fa la Naturalista, come se quello fosse il suo sogno.
E lo è, sono io a sperare che non lo sia.
Ha conosciuto un ragazzo là, uno che non sono io.
E ora stanno per sposarsi.
Me l' ha detto col sorriso, come sempre.
Come se lui fosse importante, e io no.
E la gelosia, la gelosia mi sta facendo impazzire.
Eppure sono sposato, cosa posso pretendere?
Sposato con una donna che non amo, sposato con una qualunque.
Perché lei non è Luna, lei è una donna qualsiasi.
Troppo insignificante per essere Luna.
Non ha i suoi occhi cerulei, non ha i suoi capelli biondi.
Non crede in strane creature in cui solo lei può credere.
Non è Luna.
“Dell' idromele. Anzi no, del Whisky. Anzi... Me li dia entrambi.”
Niente spiegazioni, niente di niente.
Solo bere, bere fino a vomitare fuori l' anima.
E sperare che con essa esca anche il mio cuore.
Non ho niente da perdere Luna, e niente da guadagnare ora che tu ami lui.
E sono egoista, lo so.
Ma non posso farne a meno.
Sono egoista: dovrei volere la tua felicità proprio perché ti amo.
Ma non riesco a lasciarti andare, non riesco a saperti felice da qualche altra parte.
Arriverò al tuo matrimonio ubriaco, già lo sai.
Lo sapevi anche quando me lo hai chiesto, vero?
Mancano poche ore, poche ore e tu sarai tra le braccia di un altro uomo.
E tra noi sarà finita.
Sono egoista, Luna.
Vedo noi al primo posto, nonostante io sia sposato con Astoria.
Sono egoista, perché vorrei che tu fossi mia, nonostante io sia sposato con un' altra.
Ho bevuto non so quanti bicchieri: le gambe traballano, la mia testa gira, mescolando tutte le idee.
Ma solo una cosa non riesce a confondere: l' immagine di lei stampata dentro il mio cervello, come un tatuaggio invisibile. E' lei che giace sul mio cuore, piccola e fragile.
Piccola e innocente come solo Luna riesce ad essere.
Tutti mi stanno guardando. E sussurrano.
Ma di cosa avranno mai da parlare? Non hanno mai visto un uomo col cuore spezzato?
Ma devo continuare a camminare, continuare ad avanzare verso un' unica cosa: Luna e il suo matrimonio.
Devo avanzare verso la definitiva rottura del mio cuore.
Ma devo essere forte.
Mio padre sarebbe fiero di me: andare incontro a ciò che ci fa più male. E riuscire a fingere che non sia importante.
L' apparenza dopotutto ha sempre superato la realtà.
Noi non siamo niente, siamo solo ciò che gli altri credono.
Solo un insieme di idee e pregiudizi che nemmeno ci siamo cercati.
E io non sono l' amato di Luna, ma ne sono ugualmente l' amante.
Amante nel vero senso del termine, ovvero colui che ama.
E io amo Luna, la amo con tutto me stesso.
Sempre e per sempre.
Luna sta percorrendo la navata, mi passa accanto. E riconosco il profumo, come riconosco i fiori che tiene in mano.
Non ti scordar di me.
Me li aveva mostrati lei.
Erano i nostri fiori, erano quelli che sarebbero dovuti essere del nostro matrimonio, non del suo con qualcun altro.

“Draco che stai facendo?”
“Lovegood, che vuoi?”
“Che stai facendo? Non vedi che stai schiacciando dei fiori?”
Io avevo abbassato lo sguardo: effettivamente sotto i miei piedi c' erano dei piccoli fiorellini dal colore azzurrognolo.
“E quindi?”
“Spostati.”
Sembrava decisa.
Ma io non mi spostai: era troppo divertente infastidirla.
Anche se in effetti di solito non dava soddisfazione: giustificava ogni cosa con uno dei suoi esserini.
Ma quella volta mi sbagliavo.
“Draco, spostati da quei fiori.”
Non mi guardava negli occhi, guardava ai suoi piedi.
E io non mi spostavo, ovviamente.
“Draco, ti ho detto di spostarti.” ripete lei con calma alzando il tono della voce.
“Lovegood, vai a cercare i tuoi Nargi-cosi da qualche altra parte.”
“Sposati da quei fiori.”
Era ossessionata: nemmeno i suoi esserini riuscivano a distoglierla da quei fiori.
E io non mi sarei spostato, non ora che mi stava dando soddisfazione.
“Ti ho detto di spostarti di lì!”
Alzò lo sguardo: stavolta il suo tono di voce era decisamente alto, e gli occhi sembravano aver mutato colore. Dal solito grigio celeste stavolta erano di un colore più profondo, una specie di indaco.
Io la guardai con un sorriso beffardo, probabilmente mostravo un' aria di sfida.
E Luna tirò fuori la bacchetta dalla manica.
Un gesto rapido, preciso.
E inaspettato.
Wingardium Leviosa” e io mi ritrovai a volteggiare per aria sopra i fiori.
Lei si chinò a guardare quei minuscoli fiorellini come se fossero la cosa più importante che avesse al mondo.
“Lovegood, fammi scendere. Subito!”
Luna nemmeno mi guardò.
“No. Hai pestato i fiori di mia madre. Resta un po' a volteggiare, magari imparerai ad ascoltare gli altri.”
Continuava a fissare quei fiorellini, col solito sorriso ebete che aveva.
Anzi, quel sorriso meravigliosamente che non è cambiato nonostante siano passati ben dieci lunghi anni da quell' episodio.
Dopo qualche minuto iniziò a sussurrare.
“Questi erano i fiori preferiti di mia madre. Diceva che i fiori univano le persone. E sono l' unica cosa che mi è rimasta di lei. Sai cosa voglia dire perdere qualcuno che si ama, eh Draco? No, non lo sai. È qualcosa che lascia un segno, molto più di una cicatrice come quella di Harry. È qualcosa che ti distrugge. Quando muore qualcuno che ami, tu inizi a rifugiarti nei tuoi ricordi, a fingere che vada tutto bene solo per non accettare il fatto. Sai cosa voglia dire dormire con le maglie di tua madre per sentirne l' odore? Sai cosa voglia dire vedere la sua bara scivolare dentro la fredda terra e rendersi conto di averla persa per sempre? Hai la minima idea di cosa voglia dire provare ad abbracciare un freddo cadavere per sentire se ha ancora un po' di quel calore che ti scaldava e ti infondeva fiducia e amore per la vita?! No, non lo sai. Quindi non provare mai più a pestare quei fiori.”
Per chiunque altro, parlare di dolore e fiori sarebbe risultato strano.
Ma per Luna erano l' unica cosa che le rimaneva di sua madre.
Per Luna quei fiori erano l' unica cosa tangibile della donna che l' aveva messa al mondo.
Ora la capivo un po' di più, ora capivo cosa voleva dire provare a sorridere nonostante dentro si stia morendo.
Fu quella la prima volta in cui pensai a Luna come a un qualcuno di straordinario: un fenomeno raro, e unico. E mi ripromisi, in quella notte buia, che Luna non avrebbe mai più dovuto soffrire. Fu allora, che mi accorsi che forse potevo amarla.

E ora fisso quei fiori, mentre tutti i ricordi di lei mi affollano la mente.
E dopo i più belli seguono i più dolorosi.

Io e Luna eravamo una coppia: stavamo insieme, ed eravamo felici.
E io conservavo nella tasca della mia giacca un anello: al centro c' era una goccia di giada che conteneva un non ti scordar di me.
Quella sera ero convinto: le avrei chiesto di sposarmi, di diventare mia moglie.
Le avrei chiesto di costruire una vita insieme a me.
Perché senza Luna, sentivo di non poter essere felice.
Ma mio padre mi aveva preceduto: mi aveva raggiunto all' incrocio prima di casa mia, prima della casa che avevo iniziato a dividere con Luna.
Era la nostra casa, e ora diventerà quella sua e di qualcun altro che nemmeno m' importa di conoscere.
Mio padre mi aveva fermato.
“Dobbiamo parlare, Draco.”
Io avevo annuito, non capendo.
“La nostra famiglia sta andando in rovina.”
Avevo annuito di nuovo.
“Tu faresti qualsiasi cosa per noi?”
Avevo annuito ancora una volta.
“Lascia Luna, falle credere che non la ami. E sposa Astoria.”
“Scusa?” ero convinto di non aver sentito bene. Ed ero così sconvolto da dimenticare di dargli del voi.
“Dobbiamo molti favori ai Greengrass senza contare che, economicamente parlando, sono la nostra unica speranza.”
“E l' amore? Dove lo mettete l' amore, padre?”
Mio padre era scoppiato in una sonora risata.
“L' amore? Credi ancora nell' amore? Lo vedi cosa è successo?! Non esiste questo amore, Draco. Ognuno vale solo quanto qualcuno è disposto a pagarlo, ricordalo sempre. Niente è disinteressato. E l' amore è solo una favola per bambini.”
“Ma padre...”
“Niente ma. Siamo la tua famiglia.”
Solo su l' ultimo punto aveva ragione: erano la mia famiglia, e venivano prima di ogni cosa. Prima ancora della mia felicità.
E se questo non era amore, cosa lo era? E se non era amore quello che provavo per Luna, cosa era?
L' avevo lasciata.
O meglio, ero scappato via da casa nostra, durante la notte.
Come un ladro.
Ma non ero io a rubare, era qualcun altro che stava derubando dal mio cuore l' unica cosa che mi teneva in vita: l' amore per Luna.

E ora lo stanno rubando di nuovo, quell' amore. Perché lo so, adesso ne sono certo: quello che provo per Luna è amore. E l' amore esiste, non è un' illusione, non una favola. Esiste, è reale.
Grazie Luna, grazie per avermi insegnato ad amare.
“Vuoi tu Luna Lovegood prendere come tuo legittimo sposo Rolf Scamandro?”
“Lo voglio.”
Grazie, Luna. Grazie per avermi spezzato il cuore.
Ma questo prova che in fondo, da qualche parte, sono ancora vivo.
Sotto chilometri di sofferenza, il mio cuore batte ancora.
E batterà sempre per te Luna.
So già cosa regalarti.
Un boccino d' oro.
Ma non uno qualsiasi: il mio primo boccino d' oro.
Quello che solo il mio tocco potrà schiudere.
E dentro la promessa del mio eterno amore.
Dentro di esso, l' anello col non ti scordar di me con cui avrei dovuto chiederti di sposarmi.
Ma tu non lo vedrai mai, chiuso in quella barriera d' oro.
Non ti scordar di me Luna, perché io non mi scorderò mai di te.
“Per sempre tuo.”
Solo queste parole, sul biglietto.
Capirai, Luna, so che capirai.
E forse conserverai uno di quei fiori, come se questo fosse stato il nostro matrimonio.
Anche se al dito non hai il mio anello di non ti scordar di me, noi saremo sposati, almeno per me.
Anche se il tuo sì non è stato per me.
Non ti scorderò Luna.
Quindi non scordarti di me.

NdA: L' utilizzo di “scordare” al posto di “dimenticare”, seppur non propriamente corretto in italiano, è stato usato per ragioni puramente “poetiche” con chiaro riferimento ai fiori. L' idea che vuole comunicare, e spero di esserci riuscita, è quella di come un piccolo fiore dall' apprenza insignificante possa cambiare la vita di qualcuno. Draco, passerà la vita come ha già fatto a guardare quei fiorellini e a pensare a tutti i propri errori, diventando alla fine l' artefice della propria infelicità dovuta al proprio rimpianto. Quello che ho voluto rappresentare è un Draco che rivaluta ancora una volta tutti i propri valori, ma non nel senso classico del termine: Draco ha già rivalutato le proprie scelte in base al male e tutto, stavolta rivaluta qualcosa che va al di là, qualcosa di così intimo che non basta una semplice guerra per capirlo.


DISCORSETTO PRE-RISULTATI 

Siete andate tutte bene, senza eccezioni. Mi sono piaciute tutte le fanfiction, cosa che non accade sempre nei contest, e tutte in modo diverso. Spero sarete soddisfatte almeno un po’ della classifica (so che arrivare primi è meglio che ultimi), ma ci tenevo a precisare che nessuno è andato sotto i 40 punti su 50. Non ritengo di essere stata soggettiva, naturalmente quello era gradimento personale e non altro, quindi mi posso ritenere quantomeno soddisfatta per la velocità. Almeno questo concedetemelo xD 
Vi spiego come ho valutato, allora: 
Grammatica e Lessico: Qui ho guardato gli errori grammaticali. Devo dire che per la maggior parte di voi non ce ne sono stati, quindi bravissime tutte in questo punto. Il lessico c’entra un po’ con lo stile, ma qui ho guardato soprattutto sintassi e grammatica. Questo mi interessava di più. 
Originalità: Qui ho guardato la storia in sé, come contenuto. Avverto che io amo le storie originali al massimo, non cliché, non abusate, non le solite fanfiction, insomma. In generale voi siete andate bene, soprattutto, se posso permettermi, chi di voi ha utilizzato pairing strani e meno cliché. Mi riferisco a BessieB e a Leyton_Nenny che mi hanno stupito entrambe con dei bellissimi pairing. 
Stile: Qui sono tornata sulla struttura, lasciando abbastanza fuori il contenuto e la storia in sé. Avete tutte un ottimo stile, mi complimento sinceramente con voi. Pur essendo diverso, naturalmente. Ho guardato anche la lunghezza, qui. Lunghezza che non ha influito ma “a qualcosa è servita”. Alcune erano piuttosto corticelle, altre belle lunghe. Mi è dispiaciuto dover basare il punteggio anche su questo, perché c’erano alcune differenze piuttosto notevoli. 
Caratterizzazione dei personaggi: Qui ho guardato i personaggi nel contesto. Più sono IC, più… beh, più punti si prendevano. Ovviamente fare OOC il personaggi non è un errore, cosa che ripeto sempre. Ma in questo punto i punteggi sono stati piuttosto alti, devo dire la verità, perché di OOC non ne ho notati. 
Gradimento personale: Qui.. beh, questo mi rifiuto di spiegarlo. È gradimento personale e lo rimane. Punto.


Leyton_Nenny con “Non ti scordar di me” 

Grammatica e Lessico 10/10 
Originalità 9,7/10 
Stile 9,5/10 
Caratterizzazione dei personaggi 9,6/10 
Gradimento personale 9,3/10 
Totale 48,1/50 

Grammatica e Lessico: Storia senza traccia di errori, né grammaticali né di tipo sintattico. Il lessico è semplice, curato. Ho capito il perché del “scordare” al posto di “dimenticare”, è poetico ed è bello così com’ è, non ha bisogno di essere spiegato. Ottimo, punteggio pieno. 
Originalità: Sarà che io non ho mai letto tante Draco/Luna perché il pairing non mi piace moltissimo, devo dire la verità, ma questa fanfiction mi sembra piuttosto originale. Molto bella la storia dei “Non ti scordar di me”, hai saputo rendere un semplice prompt una storia, insomma, su una parola ci hai costruito una fanfiction, pur senza “dimenticare” gli altri prompt, non li hai lasciati da parte pur avendo dato un significato ben preciso e più importante al fiore. Brava! Come storia, per il resto, è molto triste. Non fa piangere ma mi sono commossa in vari punti. Sarà che io piango/rido/sclero con tutto, ma questa… questa mi è piaciuta particolarmente, sul serio. Tra parentesi, le ndA finali non mi sono affatto servite, perché ho capito bene a cosa alludevi, cosa volevi dire, insomma. Beh, in questo punto sei andata bene! 
Stile: A me lo stile “poetico” non da affatto fastidio, anzi. Questa l’ho presa un po’ come una poesia, infatti sei andata a capo dopo ogni mezza riga scritta o quasi. Ma non è affatto un errore, anche perché io amo questo tipo di stile e comunque la fanfiction è sia ricca di parole sia lunga notevolmente. Non ci sono errori nella sintassi, anche se mi sembra di averlo già detto. Diciamo che sia dal punto di vista della struttura che del contenuto è perfetta, una delle Luna/Draco più belle di tutto il sito, forse la meno ovvia e scontata. Non ho parole per dirti che l’ho apprezzata veramente, è stato piacevole leggere anche di un pairing tra i meno abusati e tra quelli meno ovvi. Brava davvero. La frase che ho apprezzato è in assoluto questa “Sposato con una donna che non amo, sposato con una qualunque.” Perché… beh, perché mi ha colpito. Semplicemente per la sua verità. In generale, molto carina tutta. 
Caratterizzazione dei personaggi: Quel 0,4 te l’ho tolto semplicemente per il lieve OOC. Ma lievissimo, davvero. Solo che Draco era un po’ dolcioso in certi punti, però sei comunque riuscita a non renderlo meno OOC di quanto non lo sia veramente, davvero. E comunque hai scritto tutto in prima persona, e si sa che scrivere in prima persona è abbastanza difficile, soprattutto dal punto di vista di Draco Malfoy. Luna invece era perfetta, quel pezzo dei fiori poteva sembrare fuori IC ma non mi è parso così perché è un oggetto a cui è molto legata perché della madre, si sa che l’amava quindi assolutamente perfetta, con lei. Complimenti davvero. 
Gradimento personale: Solo per il pairing che non è tra i miei preferiti, per il resto l’ho adorata, letteralmente. Ottimo tutto il contenuto, fanfiction che ricorderò volentieri anche in futuro, e te come autrice. Brava davvero. Si, non sono tanti quelli che mi riescono a far piacere i pairing di cui di solito non leggo. Se mi fisso su una cosa, non c’è verso che cambi idea. Di solito. Poi ci sono le eccezioni positive, come tu. Se hai dubbi o domande sulla valutazione, io sono qui! 
Totale 48,1/50
  
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