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Autore: RoseGONEwild    05/04/2012    3 recensioni
[Martin/Peter]
Peter si concede un po' troppa libertà, fino a tradire Martin, a cui non è mai riuscito a dire ciò che prova veramente. Il chitarrista non la prende troppo bene...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avevano appena fatto l’amore. Era una serata infrasettimanale come un’altra, in cui Martin aveva chiesto al bassista se gli andasse di dormire a casa sua. Non accadeva spesso che fosse lui a prendere l’iniziativa, anzi… forse non l’aveva mai fatto. Era sempre stato Peter ad incalzarlo, ad aiutarlo a mettersi a nudo, metaforicamente e non. Era stato lui a dargli il primo bacio, a portarlo a letto, a lasciarsi trattare come una donna, a comportarsi come tale, solo per piacergli.
Peter aveva di conseguenza accettato con perplessità l’invito e, man mano che la serata andava avanti, il sospetto era cresciuto: Martin era stato molto silenzioso, anche durante l’atto sessuale sembrava completamente assorto nei suoi pensieri.
- C’è qualcosa che non va? – gli chiese, una volta riacquistato un normale battito cardiaco. Il chitarrista, che manteneva lo sguardo basso sul lenzuolo che avvolgeva i loro corpi nudi, accennò un sorriso. – No, nulla -.
Peter lo costrinse con due dita ad alzare il viso, sprofondando nei suoi occhi chiari. – So che non è vero. Ti conosco, Sweet -.
Quella che seguì fu una lunga pausa silenziosa in cui rimasero immobili ad osservarsi l’un l’altro.
- Tu… mi tradiresti mai? Con un altro uomo, intendo – disse d’improvviso Martin, avvicinandosi maggiormente al biondo, che sentì un brivido doloroso percorrergli la schiena. – No, mai – rispose, concentrandosi sulla sua voce, per risultare più sincero possibile.
- Ne sei sicuro? -
Nella mente di Peter si ripresentarono le immagini sfocate di un sabato sera passato in Spagna, poche settimane prima, e il ricordo di come aveva passato la serata gli si stabilì in mente e dentro di sé capì che Martin era venuto a saperlo. – Certo, non ti tradirei mai – si ostinò a ripetere, ma lo sguardo rattristato del chitarrista gli si conficcò nel cuore come una spada affilata.
- Sei un cazzo di bugiardo – lo accusò, riducendo gli occhi a due fessure, - hai capito a cosa mi riferisco e nonostante questo continui a dirmi stronzate… Pensavo saresti stato sincero -.
A quel punto Peter, sentendosi spalle al muro, non potè far altro che cercare di difendersi. – Ero ubriaco – disse, cercando un contatto fisico, provando ad avvicinarsi a lui per stringerlo, ma Martin si ritrasse. – Non è una scusante!  Anch’io sono ubriaco molto spesso, ma non vado in giro a fare pompini al primo che passa -.
- Ti prego, ti prego… non dirlo! Non è così, ero davvero andato, non ricordo praticamente nulla! Se non fosse per le foto che mi hanno mostrato il giorno dopo, non ricorderei nemmeno con chi sono uscito -.
Il chitarrista scosse il capo ed abbassò nuovamente lo sguardo. – Perché non me l’hai detto subito? Perché volevi tenermelo nascosto? -
- Avevo troppa paura che tu ti incazzassi con me – ammise Peter. Si sdraiò sulla schiena ed iniziò a fissare il soffitto, troppo imbarazzato per continuare il discorso guardando l’altro. – Il fatto è che io amo ciò che si è creato tra me e te. Amo baciarti, amo il profumo della tua pelle, amo stare a letto con te, amo vedere il tuo corpo, poterlo toccare, amo che tu mi possegga… Amo le nostre nottate a parlare e a bere insieme, amo il modo in cui suoni, amo tutto di te. Vorrei solo che tutto rimanesse così com’è, perché non sono mai stato così felice -.
La voce gli tremò un poco nel pronunciare le ultime frasi e i suoi occhi divennero umidi. Martin sorrise e fu contagiato dalle lacrime, colpito da quelle confessioni come da un proiettile in pieno petto. Si avvicinò a Peter e appoggiò la testa alla sua spalla, alzò lo sguardo e gli sorrise. – Sei perdonato, ma ti prego non farlo mai più, perché sono geloso e tu sei una vera testa di cazzo quando vuoi -.
Non era la reazione che Peter si aspettava, ma sorrise ugualmente.
- Ah, e a proposito – aggiunse Martin, stringendolo più forte, - ti amo anch’io -.


La dolcezza *ççç* Chiedo scusa se è risultata vagamente smielata, ma sono stata contagiata dalla pucciosità di un Peter con gli occhi lucidi.
Le recensioni, come sempre, sono gradite ;)
  
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