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Autore: Cara Catastrofe    05/04/2012    3 recensioni
Erano partiti dallo stesso punto, ma la distanza che li separava è aumentata sempre di più, fino a farli inevitabilmente separare.
Non fu colpa loro, piuttosto degli eventi, del destino.
Il destino, sì lo stesso nome che diamo alla nostra debolezza,
un modo degli umani per non farci sentire i colpevoli di quello che accade.
Sì, la colpa fu del destino, allora.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: 17, 18
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I tempi di una volta 

Erano partiti dallo stesso punto, ma la distanza che li separava è aumentata sempre di più.
 

Nulla tornerà come prima non è vero?
Ma in fondo questo già lo sapevamo.
 All'inizio eravamo sulla stessa strada, ogni mio singolo pensiero corrispondeva al tuo.
Eravamo perfetti insieme, un unico essere superiore a tutto e a tutti, non ti ricordi?
Ma certo che ricordi, lo sai benissimo anche tu.
Mi sento strana ad ammetterlo eppure dal primo ricordo che ho siamo sempre stati insieme.
Tu eri la mia unica certezza, da quando non conoscevamo il nostro passato e non speravamo di avere un futuro.
Facevamo parte di una grande catena, non so dirti esattamente quando un anello si è spezzato.
Forse era già deciso che dovesse andare così.
Eppure sento un vuoto.
I giorni cupi e bui all'insegna della cattiveria erano divertenti accanto a te.
Un tempo eravamo cielo e terra, tu eri la mia metà ed io la tua.
La bionda camminava di finaco al moro, immaginando di riuscire a dirgli queste parole, in realtà neanche un flebile sospiro ruppe il silenzio frai due.
Neanche dalla parte dell'altro.

Forse è vero che siamo partiti dallo stesso punto, ma già d'allora avevamo obiettivi diversi

Un tempo anelavamo le stesse cose, poi è accaduto qualcosa,
quando sia accaduto, non so dirtelo.
Forse già dall'inizio, forse già lo sapevamo, eppure credo che ci facesse comodo credere il  contrario.
Non torneremo mai più come prima, il solo pensarlo è una follia.
Ma non è un dramma, abbiamo  imboccato strade diverse, sappi che io ti penserò, sperando che anche tu di tanto in tanto faccia lo stesso.
Ora mi arrampico a queste convinzioni ingenuamente, credo che il mondo inferiore degli umani mi stia contaminando.
Ora c'è una differenza tu hai un futuro già scelto, io bho forse neanche sogno di averlo.
Credo che almeno rimarrò fedele a me stesso,
vivrò secondo strani principi che a volte ti faranno preoccupare.
Già pensiamo al futuro,
ma sarebbe improbabile che nell'eternità che ci si prospetta davanti noi non ci rincontreremmo, non trovi?
Sì mi arrampico ancora, anche se ci ritroveremo non saremmo più la stessa cosa.
Diamo la colpa al destino, farà piacere ad entrambi.

Il bruno camminava, il passo coordinato perfettamente a quello della sorella.
Non disse una singola parola di quello che aveva pensato.

-Addio, fratello. 
-Addio? Sogni già così grandemente di liberarti definitivamente di me, per vivere col pelato?- E rivolse alla sorella un sorriso beffardo ed enigmatico, uno di quelli che gli venivano divinamente.
C18 l'avrebbe picchiato, ma di solito gli addii sono più profondi.
-Allora alla prossima.
-Spero che questa prossima, sia più tardi possibile- borvottò il fratello.
E si salutarono.
Andarono in direzioni diverse, C18 si sposò con Criili ed ebbe Marron.
C17 non si sa cosa fece, credo che continuò a vivere secondo le sue regole, peccato che queste non esistessero.


Angolo Autrice

Adoro i gemelli!!
Il resto è vano

  
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