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Autore: Risa Lily Angelie    06/04/2012    13 recensioni
Ebbene sì, Risa ed Otani sono andati a vivere insieme.
Sono giovani, sono innamorati, sono inesperti e sono tanto, tanto idioti.
***
[Risa/Otani, with much love.♥]
{Avvertenze: L'OOC è dovuto alla mia insicurezza ^^" E c'è miele. Miele ovunque.}
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsushi Otani, Risa Koizumi, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lovely Complex: After the end. ~♥'
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Ciao!
Innanzitutto grazie a tutti d'aver aperto questa storia, mi rendete molto felice. :)
Come scritto nell'introduzione, in questa ff parlerò di Risa e Otani, alle prese con la loro convivenza... :)






-Rosa!- Esultò Risa entrando in salone, con dei barattoli di vernice tra le mani.
-Come, scusa?- Otani s'era voltato a guardare la ragazza con espressione stupita, spegnendo la radio che trasmetteva una canzone di Umibozu.
-Rosa.- Ribadì la ragazza, poggiando i barattoli per terra.
-Scordatelo.-
-Cosa?! Ho già comprato la vernice!- Gridò la giovane, seccata.
-Io, il salone rosa, 
non lo voglio!-
Da quando avevano fatto il grande passo di andare a convivere, i ragazzi non facevano altro che litigare per i motivi più disparati: se Risa desiderava proprio 'quel tavolo' in 'quel punto', Atsushi ribatteva che 'quel tavolo' doveva essere posizionato in un 'qualsiasi altro posto'.
Il culmine, però, era giunto proprio per il colore che avrebbe assunto il muro del salone: Koizumi lo voleva rosa, Otani di un qualsiasi altro colore.
-Ti prego!- Risa giunse le mani, a mò di preghiera, e fece un'espressione disperata.
-Ti ho detto di no.- Tuonò il ragazzo -E piantala con quella faccia da cane bastonato, io non ci casco!-
-Sei un insensibile!- Sbottò la ragazza, dandogli di spalle.
Per un paio di minuti, non sentì nulla.
-Otani.- Chiamò la ragazza, voltandosi di scatto.
Il giovane era comodamente spaparanzato sulla poltrona. S'era addormentato. Era normale, del resto: aveva passato tutta la notte prima a studiare per un'esame molto importante.
"Che scemo." Pensò la ragazza, quaradandolo con attenzione. Un ciuffo di capelli ribelli gli ricadevano sugli occhi. Lei sorrise e li spostò. Si sedette sul bracciolo della poltrona.
"Certo che..." si disse, senza smettere di guardarlo "...mentre dorme, sembra un angioletto. Peccato che poi si svegli".
Il volto di Risa s'avvicino lentamente a quello del ragazzo: gli schioccò un bacio sulla fronte, poi gli soffiò nell'orecchio.
-Aaaaaaaaaaaaaah!- Urlò Otani, che dallo spavento era balzato in piedi sulla poltrona. -Ma sei pazza?!-
Risa non resistette più e scoppiò a ridere, tenendosi una mano sulla pancia, e con l'indice dell'altra lo indicava.
-Ahahahaah! Oddio! Dovresti vedere la tua faccia! Ahahahah!-
Atsushi, nel frattempo, la fissava con espressione scettica.
-Si può sapere cosa c'è di tanto divertente?- Tuonò il ragazzo, diventando completamente rosso di vergogna.
Risa s'asciugò una lacrima che le era caduta a causa delle troppe risate.
-E' che...- Iniziò a dire, ma, vista l'espressione del ragazzo, scoppiò in una risata ancora più forte e devastante.
-Smettila!!!- Il giovane urlò così forte che la ragazza si spaventò.
-Uff!- Borbottò questa, ricomponendosi.
Rimaserò così, fermi, per qualche minuto.
-Potresti anche scendere dalla poltrona, ora.- Commentò Risa, inarcando un sopracciglio.
L'interpellato assunse un tono di superiorità.
-Sono più alto di te.-
-Ma per favore!- Risa si portò una mano alla fronte, sospirando seccamente.
-Scendi, dai.-
-No.-
-E perchè?-
-Perchè tu vuoi dipingere la casa di rosa!-
-E tu saresti capace di rimandere lassù per sempre, nel caso io la dipingessi di quel colore?-
il ragazzo annuì.
-E non scenderesti per nessunissima ragione?-
-Uhm-uhm.-
-Bene.- La ragazza fece un sorrisetto furbo.
Aprì il barattolo di vernice, ci intinse un pennello, e si fermò ad un paio di centimentri dal muro.
-Vado avanti?-
Atsushi non rispose, e deglutì.
La ragazza poggiò delicatamente il pennello sul muro.
-Nooo!-
Risa si fermò.
-Hai detto qualcosa, caro?-
-Koizumi, io ti ammazzo!-
Otani saltò giù dalla poltrona, e l'interpellata lasciò cadere il pennello.
-Se riesci a prendermi, ovviamente.-
La ragazza cominciò a correre, inseguita dal giovane.
-Fermati!- Urlava lui.
-Mai!- Ribatteva lei.
-Dai, no! Le scale no!- Si lamentò Otani, vedendo che la fidanzata cominciava a percorrerle.
-Oh, sì! Le scale sì!- Disse lei, voltandosi a guardare il ragazzo -Sicuro di volermi ancora inseguire?-
Lui fece un sorriso di sfida. -Non mi arrendo.-
I due corsero per le scale, ridendo, scherzando, rincorrendosi.
Dopo aver pensato d'averlo seminato, Risa decise di rifugiarsi in camera da letto.
Tirò la porta, per aprirla.
"Non si apre!" Pensò seccata "Maledetta porta infernale".
-Presa.-
La giovane si voltò di scatto, e si trovò con le spalle contro la porta.
-E così, il piccolo uomo sconfisse l'alta donna.-
Otani sorrise e poggiò entrambi i palmi delle mani sulla porta.
-In trappola.- Sussurrò soddisfatto.
-La po-po-porta...- Biascicò lei, mentre le gote s'imporporavano d'imbarazzo -Non si a-apre.-
-Come?- Chiese il ragazzo, stupito.
-Guarda.- Lei la tirò di nuovo verso di sè, ma la porta non si apriva.
-E' ovvio che non si apra, scema.- Borbottò lui -Devi aprirla nell'altro verso.-
-Eh?-
-Devi spingerla.-
-Oh!- Lei spinse e la porta, effettivamente, s'aprì.
-Mi dà piuttosto sui nervi il tuo tono da 'maestrino'.- Farfugliò lei, oramai completamente rossa.
-Beh, cara, se sono un insegnante, non è colpa mia.- Rispose lui, con un sorrisetto che Risa giudicò odioso.
-Tecnicamente...- Ribattè lei -Non lo sei ancora a tutti gli effetti.-
-Che precisina!-
Risa entrò in camera da letto e si perse nei suoi pensieri.
-Problemi?- Chiese incuriosito il ragazzo, osservando lo sguardo perso che aveva la fidanzata.
-Che?-
-A cosa stai pensando?-
Mentre Risa cencava di riordinare le idee, Atsushi s'avvicinò alla grande finestra, che dava sulla città.
-Koizumi?-
L'interpellata si risvegliò dal suo momento di trance.
-Mi stavi dicendo...?-
-Oh, sì!- Lei tacque un attimo -Ho pensato... Che ne diresti di dipingere la nostra camera di rosa? Ti prego?-
-Ma tu sei completamente andata! Io non ci voglio dormire in una camera rosa!-
-C'è una camera che posso dipingere di rosa?-
-La cucina?-
-Sei proprio un maschilista, tu! La cucina. La cucina è roba da donne, il rosa è un colore da donne, uguale: La cucina rosa! Sa che ti dico?Scordatelo!-
Detto questo, Risa si voltò, con tutta l'intenzione di andarsene da quella stanza.
-Idiota!- Urlò.
-Koizumi...- Chiamò Atsushi.
La ragazza si fermò con una mano sulla maniglia, incerta se andarsene, fargli una bella sfuriata, oppure chiederglli scusa per il suo atteggiamento un pochino isterico.
-Uhm!- Grugnì, senza girarsi.
-Risa, scusami. Davvero, non volevo litigare. Insomma, la verità è che io ci tengo troppo che la nostra vita insieme sia... Perfetta.-
"Nostra vita insieme? Perfetta?" Pensò la ragazza. "Scusa? Da quando Otani Atsushi parla in questo modo?!"
-O-Otani...- Sussurrò lei, voltandosi lentamente. Si trovò a pochi centimetri il ragazzo.
Le gambe di Risa cedettero improvvisamente, e lei si ritrovò seduta per terra senza capire come aveva fatto.
-Tutto okay?- domando il giovane, chinandosi un poco.
-Sìsì, tutto..- Koizumi non finì la frase perchè si ritrovò le labbra occupate a baciare quelle del fidanzato.
 -... Apposto- Finì la ragazza, quando si staccarono.
-Bene.- Disse lui, tirandosi su e porgendo la mano alla ragazza, per aiutarla ad alzarsi.
-Otani?- Chiamò Risa, appena fu in piedi.
-Sì?-
-Ti amo.-
-Ma cosa dici?! Puoi uscirtene così?!-
-Scusami, mi sembrava il momento adatto!- 
Atsushi si portò una mano alla tempia, scuotendo il capo esasperato.
-E tu non mi dici nulla?- Chiese Risa, mentre uscivano dalla stanza.
-Koizumi, tu lo sai cosa provo per te, prchè ripetertelo ogni due minuti come fai tu?- Domandò spazientito il ragazzo.
-Beh, ogni tanto è carino sentirselo dire.- Farfugliò lei, prendendo a scendere le scale.
-Ti amo. Contenta, ora? -
-No.-
-Ma come?- Gridò Otani -Io te l'ho detto!-
-Sì, ma l'hai detto per porre fine a qesta conversazione, per te troppo imbarazzante.- Ribattè la giovane, sogghignando.
-E quando dovrei dirtelo, scusa?-
-Quando meno me lo aspetto.-
-Sarà così. Giuro.-
In realtà, a Risa non importava granchè il sentirselo dire; loro lo sapevano, e questo bastava.
Ma, diciamocelo, si divertiva a farlo impazzire.
-Comunque, la camera da letto sarà rosa!-
-Come?!-
E ripresero a litigare.
In fondo, però, questo era il loro modo di amarsi.





Ciao di nuovo!
Innanzitutto ringrazio tutti coloro che sono arrivati alla fine del capitolo, vi ringrazio tanto! *-*
Ora, onestamente, questo capitolo mi sembra piuttosto stupido, ma ho fatto una faticaccia a scriverlo, quindi ora lo posto lo stesso. u.ù
Bene, ad ogni modo vi ringrazio ancora tanto, e ringrazio già anticipatamente tutti coloro che recensiranno quest'obbrobrio di capitolo. :)
Baci, e alla prossima! :)
   
 
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