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Autore: Aicchi    06/04/2012    4 recensioni
Una giovane ragazza italiana a Seoul, grazie all'Erasmus, rifiuterà l'occasione di partecipare a festini e party scatenati nel campus universitario frequentato da altri ragazzi stranieri...questo la porterà ad affittare un appartamento in un palazzo...bè, alquanto splendente :3
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 26: We Were In Love...

La mattina seguente, Giulia si svegliò dopo 12 lunghe ore di sonno ininterrotto. Aveva bisogno di recuperare le forze, ma al suo risveglio le pareva di essere ancora più stanca e debole di prima.
La prima cosa che le venne in mente fu quella di prepararsi qualcosa da mangiare e poi…
“Inutile che tenti adesso, non sarebbero comunque a casa…” si arrese all’idea di bussare alla porta dei vicini, vista la tarda mattinata.
Che tristezza, pensò. Controllò il cellulare e, con una punta di rammarico che cercava di reprimere in tutti modi, vide che nessuno l’aveva cercata.  A parte Claire, che le ricordava del loro appuntamento quello stesso pomeriggio presto. Giulia si rallegrò di sentire le ragazze cosi presto e pensò solo a passare una bella giornata con loro.
Si incontrarono più tardi in un cafè, poco lontano dalla facoltà, frequentato da molti ragazzi e studenti dei dintorni.
“Allora Giulia?? Immagino la baldoria che avrete fatto tu e il tuo ragazzo misterioso ieri notte!” rise sguaiatamente Brit.
Sorseggiando un buon thè freddo, l’italiana scosse piano la testa a mezzo sorriso, per non sembrare troppo triste alle altre due.
“Ah…no? E’ successo qualcosa?” si preoccuparono subito.
“No è che…non l’ho ancora visto da quando sono tornata ieri sera” rispose a bassa voce Giulia, lo sguardo fisso sul liquido arancione nel suo bicchiere.
Le ragazze sgranarono gli occhi sorprese.
“Ma vi sarete sentiti, immagino…”
Giulia scosse la testa “No, non ieri sera. Ci siamo sentiti nel pomeriggio, e solo perché io gli mandavo qualche sms…sono sempre io a contattarlo, ma non posso certo biasimarlo, lui lavora, e non può certo stare dietro a me” si auto convinse Giulia.
 Le amiche si scambiarono uno sguardo interrogativo e Claire prese a parlare: “Vabbè non è la fine del mondo, stasera vi vedrete sicuramente!” cercò di consolarla.
Giulia si lasciò andare ad uno sbuffo beffardo, era sicuro che lo avrebbe visto quella sera, a costo di rimanere davanti la sua porta come un cane da guardia. Annuì energicamente e con un gran sorriso cominciò a parlare di altro.
 
La notte prima…

“Ehi, Jonghyun, dove vai?” gli chiese Kibum sorpreso, una volta tornati a casa.
“A letto, perché?? Sono sfinito, lasciami in pace…” rispose il più grande tra l’assonnato e il burbero. Non era stata una bella serata per lui e l’unica cosa che gli importava in quel momento era riposarsi.
“Ma…!” Key cercò di trattenerlo, ma quello aveva già chiuso la porta della propria stanza dietro di sé. “Ma…e Giulia…?”
Gli altri componenti si erano soffermati un poco ad ascoltarli, Onew si grattava la nuca imbarazzato, Taemin si stropicciava gli occhi dalla stanchezza e Minho era andato in cucina a bersi un bicchiere d’acqua prima di coricarsi.
Key non sapeva cosa fare, se lasciare un messaggio a Giulia sotto la porta o meno.
“Cosa dovremmo fare noi, scriverle che siamo tornati o…?” propose ad un certo punto il leader.
Key scosse la testa, era stanco anche lui, e non sarebbe certo stato compito suo né di chiunque altro farlo… Si diresse quindi nella propria stanza, augurando buona notte a tutti, promettendosi di rimanere fuori dalle faccende personali di Jonghyun…
L’indomani infatti nessuno parlò o accennò al ritorno di Giulia…anche se nel bel mezzo di un servizio fotografico, Jong rinsavì di colpo. Quando vide passare sullo sfondo una ragazza piccolina vestita interamente di bianco, gli venne in mente la sua fidanzata, e cominciò a farsi due domande. Il fotografo lo riprese a causa della faccia sconvolta che aveva assunto da un minuto all’altro, non proprio consona a quel momento di assoluta concentrazione. Ma Jong non riusciva a capacitarsi di come si fosse dimenticato del ritorno di Giulia a casa. E soprattutto perché questa non lo aveva contattato da quando era tornata…

Quella sera, dopo aver salutato le due amiche e aver organizzato un altro incontro, Giulia tornò a casa con del cibo cinese che aveva comprato poco prima in un ristorante vicino. Andò a diritto verso il suo appartamento, il suo sguardo non cadde sulla porta accanto neanche per sbaglio.
Mentre consumava la sua cena, la ragazza si chiedeva cosa avrebbe dovuto dire al suo fidanzato una volta che si sarebbero rivisti…era così assurda quella situazione, lei era tornata a casa da solo 24 ore, dopo essere mancata sì e no 3 giorni, e in questo lasso di tempo si sentiva come se fosse sempre stata sola, single. Questo pensiero la fece rabbrividire.
 
Quando Jong tornò finalmente a casa, abbastanza presto per fortuna, lei aveva appena finito di guardare un film in tv e aveva deciso di mettersi a lavare quei pochi piatti sporchi usati per la cena. Il cuore le andò in gola quando sentì bussare alla porta. Non si scompose, con voce poco ferma esordì con un semplice “Avanti.”
Entrò Jonghyun. A testa bassa, la vide all’acquaio, intenta a rigovernare… le si avvicinò e l’abbracciò imbarazzato.
“Ciao amore…”
“…Ciao.”
“Perché non mi hai chiamato?”
“Eri troppo indaffarato, sarebbe stato comunque inutile”
Il tono freddo e distaccato di lei lo fece allontanare per fissarla nel volto. Lei era fissa sui suoi piatti, ormai lustri e lucenti già da un po’.
“Ma cosa dici…? Mi dispiace di essermi dimenticato di…” Jong in effetti si vergognava ad ammettere di aver fatto una stronzata del genere, ma diamine, non poteva pensare solo ed esclusivamente a lei!
Vista l’indifferenza della ragazza, si allontanò da lei e si portò al centro della stanza, dietro il tavolo, fissando le sue spalle scoperte.
“Sai che sono un id…”
“Ma sì, certo lo so benissimo, so benissimo che sei un idol di successo pieno di schedule con il gruppo, so che io non posso né dire né fare niente a riguardo…” lo interruppe lei mordendosi il labbro.
Jonghyun tacque, in attesa del fatidico “ma” che non tardò ad arrivare.
Giulia si voltò di scatto, facendo sobbalzare il più grande, guardandolo dritto negli occhi, e continuò  “…Ma io sono fatta così, Jong, sono una persona che ha bisogno del proprio ragazzo! Forse sono fatta male io, forse sono una bambina viziata, che non le importa delle altre persone, che pensa solo a sè, ma io…io ho bisogno costantemente di qualcuno vicino…vorrei sentirmi parte integrante della tua vita, una persona importante per te…non un optional” finì di gesticolare convulsamente. “Non darmi per scontata, Jonghyun.”
Il ragazzo rimase pietrificato. Non poteva credere alle sue orecchie.
“Io…io ti starei dando per scontata…?”
“Sì esatto. Non ti fa alcuna differenza vedermi o meno, evidentemente…”
E Jonghyun scoppiò.
“Ma cosa posso fare?? Pensi che sia facile per me avere una vita privata, una relazione stabile quando la nazione, l’opinione pubblica tiene gli occhi fissi su di me e sugli altri? Non posso girare tranquillo per le strade di Seoul senza che qualcuno mi segua neanche per il mio compleanno, sono un oggetto in bella mostra al mondo, ma questa è la mia vita, e non posso, anzi, non voglio cambiarla. Se hai bisogno di tutte queste attenzioni allora penso tu abbia sbagliato fidanzato.”
Giulia rimase immobile ad ascoltare le parole del ragazzo. Dopo pochi istanti lunghi una vita, cominciò a scuotere impercettibilmente la testa, prima di svelare gli occhi pieni di lacrime che ormai non riusciva più a trattenere e si diresse velocemente in camera propria.
Jonghyun rimase al proprio posto, si accorse dei lunghi respiri che stava facendo per trattenere la rabbia, o…la tristezza, un vortice di emozioni che non sapeva definire né controllare. E pianse.


Ok...forse (dico forse) è da un pò che non mi faccio vedere, e...mi dispiace ;_; chiedo umilmente perdono a tutti, sono stata sommersa di progetti kpop, "esami" e bè...l'ispirazione era andata a farsi friggere clamorosamente .__. ho ripetuto mille volte che non è più il tipo di fic che vorrei scrivere, e infatti voglio sbrigarmi a far concludere questo parto della mia mente malsana x°D prima e ultima long fic ahahahaha. In ogni caso, io davvero ringrazio tutti quelli a cui piace, perchè...sono tanti che l'hanno messa nei preferiti e nelle seguite e che continuano a leggerla ;_; spero di non deludervi, in questo capitolo probabilmente avrò sparato un sacco di stronzate, però...in una coppia succede anche questo ed altro :'( ho cercato di dargli una sfumatura più reale possibile, quindi spero apprezziate :) A presto! (SPERO) XD
  
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