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Autore: NonnaPapera    06/04/2012    1 recensioni
Un matrimonio prestabilito tra i primogeniti delle due famiglie reali...
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Matrimonio di convenienza
Tipologia: triple-drabble, parole: 300
Binomio: L'anfora e la fata
Genere: generale, fantasy
Avvertimenti: slash fluff
Rating: verde
Credits: /
Note dell'autore: Ahemm... non so come giustificare questa cosa però sono pucciosi *-* ( se lo dice da sola XD)
Introduzione: Un matrimonio prestabilito tra i primogeniti delle due famiglie reali...
Matrimonio di convenienza

Avrebbe tanto desiderato non essere l’erede al trono, non essere il promesso sposo di quel troll orrendo e prepotente.
Come da tradizione, per mantenere la pace tra il regno delle fate e quello dei troll, i due primogeniti di entrambe le famiglie reali dovevano convolare a nozze.
Erano secoli che questa usanza continuava e a nulla erano servite le sue suppliche.
Intrappolato in quell’anfora magica, che annullava tutti i suoi poteri, piangeva e pregava nella vana speranza che qualcosa lo salvasse.
Infine il tappo dell’anfora venne rimosso e, per alcuni istanti, desiderò morire. Se avesse potuto scegliere, sarebbe rimasto per il resto dei suoi giorni sul fondo dell’anfora, piuttosto che condividere il letto con il futuro sposo.
Poi una voce maschile, stridula ma piena di riguardi, gli giunse alle orecchie:
“Non abbiate timore, non vi farò alcun male… So che questa per voi è una condizione peggiore della morte ma, se avrete la compiacenza di concedermi il beneficio del dubbio, vi dimostrerò di essere degno del vostro rispetto e, forse col tempo, anche del vostro amore”
Incuriosito, il principe delle fate uscì dall’anfora magica e si guardò intorno, fino a scorgere l’essere con cui avrebbe dovuto condividere il resto della sua esistenza.
Era giovane, leggermente gobbo e con delle orecchie esageratamente lunghe, ma l’unica cosa che catturò l’attenzione del principe furono i suoi occhi: così limpidi, così sinceri e così insicuri.
“Voi siete il mio promesso sposo?” domandò volando verso di lui.
Il troll annuì, timoroso, a occhi bassi:
“Sono io!” sussurrò e poi, parlando tra sé aggiunse “Siete così bello. Io non sono alla vostra altezza”
Il principe delle fate sorrise e, passandogli una mano sul volto, rispose:
“Noi fate possiamo leggere il cuore di tutti: voi siete splendido. Ora non sono più preoccupato, so che tutto andrà bene”



Scritta per la challenge degli Original Concorsi di Eylis
   
 
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