Anime & Manga > Full Metal Alchemist
Segui la storia  |       
Autore: Alex Simon    07/04/2012    3 recensioni
-Bé... ma questo vuol dire che hai dei dubbi- Ecco che ricominciava a fare il dongiovanni tentatore, si avvicinava a lui sempre di più inchiodandolo con le spalle alla porta, in modo da non farlo scappare, con le sue forti dita gli alzava il mento legando gli sguardi tra loro. - E' così? Hai dei dubbi micetto? Ti stai finalmente rendendo conto di chi sia il tuo uomo? Il tuo vero ed unico amore?-
-Io ti detesto però non voglio che un bravo ragazzo come Al debba rimetterci, non farti illusioni-
-No no no tu non detesti me...- Si stava facendo fin troppo vicino, lui, le sue labbra, i suoi occhi, il suo fiato caldo -Detesti il fatto di amarmi ancora-
-Nei tuoi sogni-
-Nei miei sogni sei nudo e pazzo di me quindi no, non penso che questo sia un meraviglioso sogno-
Genere: Generale, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alphons Heiderich, Edward Elric, Envy, Roy Mustang, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Dopo un risveglio abbastanza movimentato, Roy Mustang seduto al tavolo della colazione cercava di tranquillizzare il suo ragazzo, in preda ad attacchi a dir poco paranoici.

-El, non ci sono pitoni né serpenti di alcun genere qui in hotel…-

Ripeté per l’ennesima volta osservando il biondino che con fare attento si guardava intorno ispezionando persino il pavimento sotto al tavolo, nel caso in cui un malvagio rettile gli strisciasse tra le caviglie.

-Questo lo dici tu… in hotel c’è questo soggetto, quindi tutto è possibile-

Con un cenno del capo indicò Envy che nel frattempo mangiava tranquillamente, soffermandosi di tanto in tanto su qualche ragazza con sguardo ammiccante, per difendere la propria reputazione.

-Ti ho detto che squama non è qui piccoletto, ma se ci tieni tanto a vederlo posso portarti a casa, sarà felice di ricevere visite-

Evidentemente spaventarlo lo divertiva enormemente, si vedeva dalla sua espressione, palesemente da presa in giro.

-Chi è il malato che visita un pitone?!-

-Nessuno, l’ultima visita che ha ricevuto è stata quella di un gatto, lo avevo preso per tenergli compagnia… poi non so che fine abbia fatto, è sparito-

Edward sgranò gli occhi e lentamente si spostò con la sedia più vicino a Roy, quasi saltandogli in braccio.

-Roy... il gatto…-

Si lamentò con gli occhi lucidi, immaginando quale orribile sorte potesse essere toccata a quel povero animale.

Il moro lo strinse a sé rassicurandolo anche se nemmeno lui sapeva cosa dire, però l’espressione da cucciolo bastonato di Ed era troppo da sopportare.

-Bé… i gatti sono furbi e agili, magari è scappato da una finestra-

Il più piccolo parve rilassarsi un po’, tornando composto sulla propria sedia mentre cercava di gustarsi una ciambella senza avere in testa immagini raccapriccianti di pitoni schifosi o del loro “pranzo”.

-Era tutto chiuso-

Malignò come al solito Envy quasi fosse lui il vero serpente squamoso, infatti ricevette un’occhiata esasperata da Roy, che con lo sguardo lo supplicava di fare silenzio e fargli godere la giornata senza terrorizzare il suo fagiolino, quasi non riusciva neanche a credere che quei due fossero seriamente amici.

Come aveva fatto Ed a sopportarlo per cinque anni nella stessa stanza? Forse era tollerabile, per il semplice fatto che nel dormitorio non erano permessi animali, se non pesci rossi e tartarughe.

O forse il senso del rispetto di quel ragazzo, in quegli anni era calato sotto lo zero, visto che ora come ora, gli venne il sospetto che potesse tranquillamente sventolargli una bistecca di manzo al sangue davanti al naso, visto l’incredibile senso del tatto.

-Puoi scordarti che venga a farti visita Envy…-

Sibilò il ragazzo fulminandolo con un’occhiataccia: lui che era un difensore degli animali non avrebbe mai accettato di dover assistere allo spettacolo raccapricciante del così detto “pasto” di un pitone e tanto meno si sarebbe mai trovato nella stessa stanza con un essere orrendo come quello.

-Non importa verremo noi-

Propose sorridendo tranquillamente.

-Col cavolo, sbarro porte e finestre!-

-Bel amico-

-Grazie, sempre e solo per te caro-

Il biondino sfoggiò un dolce sorriso pizzicandogli una guancia, poi la sua attenzione venne richiamata dal moro che gli prese la mano facendolo voltare.

-Possiamo tralasciare pitoni e simili per cinque minuti?-

-A meno che non me ne ritrovo uno tra le gambe si, possiamo-

-Tranquillo nessun rettile si avvicinerà a te-

Delicatamente gli prese il viso tra le mani fondendo i loro sguardi e unendo le loro labbra in un bacio casto, che sapeva di zucchero e caffè del mattino.

-Bé se mi proteggi tu allora va bene…-

-Ovvio, non aver paura di niente…-

-Comunque, di cosa volevi parlare…?-

Chiese prendendo un po’ di succo per rinfrescarsi un po’ la gola.

-Di tuo fratello-

Peccato però che quasi si strozzò con la bevanda, a sentire quell’argomentazione, mentre il compagno aveva pronunciato quelle semplici parole con tranquillità.

-Per quale assurdo motivo?-

Tossì cercando di togliersi la fastidiosa sensazione che il liquido volesse uscirgli dal naso.

-Non lo vedi da tanti anni… dovresti andare da lui, anche perché ora che riprenderemo a vivere a New York, lo incontrerai-

-Non è detto, sarà ancora al liceo-

-Non ha scelto di stare in un campus come noi, lui studia al liceo locale, che non ha dormitori o altro-

Quindi faceva avanti e indietro ogni mattina e molto probabilmente lo avrebbe incrociato visto che il liceo non era poi così lontano dall’attico di Roy.

Né da tantissimi ristoranti che i ragazzi frequentavano dopo le lezioni, aveva moltissime probabilità di vederlo… non aveva altra scelta.

-Uffa… bé comunque non saprei neanche dove andarlo a cercare-

Come ogni volta, se non aveva voglia di fare qualcosa si intestardiva e cercava una semplice scusa per tirarsi indietro, però più che altro la sua non era svogliatezza, aveva paura di affacciarsi al suo passato, di parlare con il fratello che lo aveva tradito appena tornato a casa, come poteva pensare di fidarsi nuovamente di lui?

-Ho il suo numero-

Decretò il moro senza lasciargli neanche un appiglio per scamparla, non era cattivo però i due fratelli prima o poi avrebbero dovuto chiarire le loro controversie, altrimenti cosa avrebbero fatto? Non si sarebbero parlati per il resto dei loro giorni, ignorando l’uno la presenza dell’altro?

-Uff…-

-El è tuo fratello, devi parlargli… vedrai che vi riappacificherete e andrà tutto bene, ma non potrai mai saperlo se non tenti-

-Non è questo Roy, è che lui mi ha tradito, a lui non piaccio, chissà che pensa di me… non voglio vederlo, non per sentirmi rifiutato-

Incrociò le braccia al petto come un bambino testardo che non vuol sentir ragioni, convinto soltanto di ciò che pensa, timoroso di affrontare una situazione più grande di lui.

-Anche lui vuole parlarti…-

-E tu come fai a saperlo?-

Immediatamente lo fulminò con lo sguardo ricollegando le cose: Se aveva contattato il suo migliore amico Envy –anche se probabilmente iniziava già a pentirsene- aveva sicuramente contattato anche suo fratello, dicendogli tutto!

-L’ho chiamato…-

Confessò sorridendo.

-Lo sapevo, tu brutto traditore! Come puoi giocarmi certi scherzi alle spalle eh?! E vista la tua abitudine di parlarmi sempre delle cose all’ultimo secondo, devo dedurre che sia già qui vero?!-

Non avrebbe mai pensato di avere una simile tentazione nella vita, ma in quel momento avrebbe tanto voluto saltare giù dalla sedia per strangolarlo fino a vederlo diventare blu, come uno di quegli sciocchi pupazzi che da bambino vedeva in tv, fino a che poi gli sarebbe scoppiata la testa come un palloncino.

-Forse, l’importante però è che vi parliate-

-Perché non mi consulti mai eh?!-

-Tu avresti detto di no!-

-E tu dovevi far finta di nulla e lasciarmi fare!

-Non se ne parla, dovete chiarirvi-

-No!-

Si alzò di scatto cercando una qualsiasi via di fuga prima che il moro riuscisse a fermarlo, si affrettò verso l’ascensore, chissà perché la scelta più ovvia ma quando le porte di aprirono, invece di rivelargli la sua salvezza, tutt’altro, la sua rovina.

-Ciao Ed…-

Alphonse Elric, colui che doveva essere suo fratello, in teoria, lo salutò con un debole movimento della mano e un sorriso imbarazzato.

-Lo sapevo, avete giocato sporco!-

Alle sue spalle arrivò anche Mustang che per impedirgli un’ulteriore fuga lo tenne fermo.

-Soltanto a fin di bene-

Si giustificò infatti questo.

Envy intanto non aveva minimamente accennato a volersi lanciare nell’eroico salvataggio –improvvisato- del proprio amico, anzi continuava a mangiare come se niente fosse, salutandolo con la mano, lasciandolo nelle fauci di quei due mostri, che furono contenti di tale menefreghismo.

-Allora- iniziò il più grande trascinandolo in ascensore e spingendo il tasto del loro piano –Funziona così, ora rimarrete in camera da soli, io chiuderò la porta e andrò a farmi un giro, la riaprirò soltanto quando sarà Al a chiamarmi per tornare indietro, tutto chiaro?-

Il minore annuì convinto di quel piano antifuga alla Edward Elric.

L’interessato con un’espressione truce si limitò al silenzio camminando lungo il corridoio come un prigioniero che veniva scortato nella propria cella.

-Divertitevi-

Augurò spingendo il ragazzo nella loro stanza e chiudendo velocemente la porta.

Una volta rimasti soli, i due non sapevano che dirsi, Alphonse avrebbe volentieri iniziato un discorso ma l’atteggiamento del fratello lo intimoriva un po’ e d’altra parte Edward era stanco di essere trattato come un moccioso, e di non avere mai voce in capitolo, così andò a sedersi sul divano.

-Senti Ed… so che sei arrabbiato però… Roy l’ha fatto perché gliel’ho chiesto io, volevo parlare con te, ma entrambi sapevamo che ti saresti tirato indietro, non prendertela con lui-

-Puoi biasimarmi?! Secondo te perché non voglio parlarti?!-

Il ragazzo tirò un lungo sospiro sedendosi sull’altro divano davanti a lui.

-Pensi che io ti abbia tradito? Che abbia fatto qualcosa di sbagliato? Dimmelo-

-Puoi anche arrivarci da solo, hai detto a mamma e papà tutto quanto e sono stato rinchiuso in un centro di disintossicazione per colpa tua! Non hai pensato che parlarne con me sarebbe stata la cosa migliore?!-

-Tu a quelle condizioni non avresti mai ammesso di aver bisogno di aiuto-

-Ma perché l’hai fatto?! Io non ti ho chiesto niente!-

-Lo so, però… avevo paura per te, non sono state le altre cose a spaventarmi Ed… voglio dire è normale che uno cambi al liceo, che faccia le proprie scelte, l’unica cosa che mi ha spaventato è stata la droga…-

-Era un problema mio!-

-No invece, io avevo paura per te, la gente muore per colpa di quella roba Ed! Avevo paura che capitasse a te, e sapevo che con il tuo caratteraccio non avresti mai ammesso di aver bisogno di aiuto per smettere o non ne avresti soltanto avuto la forza… ti prego perdonami… l’ho fatto per te-

-Avevi paura che morissi…?-

Si sciolse finalmente capendo in parte il terrore che aveva animato le azioni del più piccolo, in parte poteva comprendere, se si fosse trovato lui al suo posto, forse avrebbe fatto la stessa cosa.

-Si… quella roba fa malissimo, muore tantissima gente per quella maledetta dipendenza e io non volevo perdere te… lo sai come sono mamma e papà, io non li sopportavo più, volevo soltanto andare via, poi quando ti sei diplomato ho pensato che se saresti tornato a casa le cose magari sarebbero cambiate, saremmo stati di nuovo solo io e te, non sarei più stato solo con quei due… mi dispiace Ed, ho avuto paura di perdere anche te e non ho pensato alle conseguenze-

Il biondo guardò il suo fratellino con occhi più dolci e comprensivi, si alzò dal divano e andò a sedersi al suo fianco, tenendogli la mano, non più piccola e liscia, la mano di un ragazzo grande, più alto di lui per giunta!

-Sono qui, adesso ci sono… e non andrò via di nuovo-

Alphonse lo abbracciò stretto, felice di poter toccare nuovamente quei capelli setosi e sentire il calore della pelle della persona che più gli era mancata.

-Scusa…-

-E’ a posto…-

Come poteva avercela con lui? Gli aveva dato fastidio quel comportamento eppure ora che ne stavano parlando faccia a faccia, la rabbia era svanita, aveva capito ciò che lo aveva spinto a fare ciò che aveva fatto… e in parte gli era grato, visto che alla fine si era disintossicato.

-Comunque… Roy mi ha detto che ti attacchi troppo alla bottiglia adesso!-

Ecco, era tornato il fratello impiccione e moralista di sempre.

-Oh non preoccuparti, sto imparando la moderazione-

-Vorrei ben vedere!-

-Te lo prometto, non ti farò preoccupare ancora…-

-Mi fido allora…-

-Comunque, ora puoi chiamare Roy, almeno andiamo a mangiare qualcosa tutti insieme-

Propose sorridendo.

-Certo che il tuo stomaco è sempre lo stesso: Un pozzo senza fondo-

Ridendo tirò fuori il telefono e avvertì il moro che la questione si era finalmente risolta, così pochi minuti dopo arrivò aprendo la porta.

Edward lo guardò prima un po’ ancora arrabbiato, ma poi con un dolce bacio si sciolse e perdonò anche lui per il suo continuo intromettersi nelle sue decisioni, infondo voleva bene a quei due testoni e avevano agito a fin di bene.

Così passarono i giorni successivi a festeggiare insieme i giorni di vacanza che rimanevano, come un famiglia, e a proposito il biondino riuscì a riappacificarsi anche con i suoi genitori che lo accettarono per quello che era senza imporgli alcuna decisione che non approvasse.

Finché non arrivò il giorno in cui, anche Alfonse tornò in Francia.

Si trovava nell’aereo porto in compagnia di Jamie, entrambi aspettavano che il loro volo atterrasse con le valige in mano e una certa impazienza.

Anche se il tedesco avrebbe tanto voluto salutare l’ex ragazzo prima di ripartire, non poteva andare via così senza dire nulla, infondo erano molto legati, nonostante tutto e si sarebbe venuto a creare un pesante senso di colpa nel suo cuore altrimenti.

Continuava a guardarsi intorno, quando finalmente tra la folla vide la sua testolina bionda farsi strada di corsa, quando giunse a pochi passi da lui con il fiatone, si fermò sfoggiando per quanto ci riuscisse un tenero sorriso.

-Ce l’hai fatta, che stavi combinando?-

-Strillavo con quella testa di rapa di Roy!-

Esclamò ancora un po’ arrabbiato, mentre l’interessato arrivava alle sue spalle tutto tranquillo.

-Che gli hai fatto?-

Chiese Al sorridendo, sapendo che la spiegazione sarebbe stata esilarante viste le loro espressioni.

-Volevo soltanto appendere alle pareti dell’attico i suoi quadri sexy, che c’è di male?-

-Visto che ci sei fatti fare degli striscioni no?!-

Gridava il biondino, un po’ imbarazzato.

Nel sentire il motivo del loro litigio, come previsto Jamie e Alfonse scoppiarono a ridere, poi arrivò anche Envy, che non sapendo parlare né il francese né il tedesco rimase in silenzio rivolgendosi soltanto ai due amanti.

-State parlando dell’idea di questo microcefalo pervertito?-

-Si, diglielo anche tu che è una stupida idea!-

-Bé il piccoletto mica ha tutti i torti Mustang… non per la sua dignità, ma più che altro squama verrebbe traumatizzato-

Si posò una mano sul cuore delicato come al solito, col cavolo che si interessava alla dignità del proprio amico, o a quello che potesse provare, no! La cosa importante era non traumatizzare il suo piccolo mostro.

-Prima di tutto, tieni quella bestia lontano da me- Iniziò Edward del tutto serio –Secondo, se crepa per lo spavento è anche meglio!! Crepasse pure! Stapperei lo champagne! Chiamerei il TG! Farei una festa galattica! E sarei acclamato da tutti i poveri piccoli animali del pianeta!-

-Che hai detto?!-

S’infervorò il rocker con una leggera vena pulsante sulla tempia.

-Che il tuo schifoso mostro deve tirare le cuoia, crepare, andarsene all’altro mondo!-

-Te lo sei inimicato così e non è una bella cosa-

-Che si azzardi a fare qualcosa, lo tagliuzzo, quella bestia-

-Non ci mette niente a stritolarti, ricordalo-

-E io non ci metto niente a chiamare la protezione animali, così lo porteranno lontano dalla mia vista, dove sarà liberato in natura e magari se sono fortunato, trucidato dagli animali selvaggi o meglio ancora, cercando di tornare indietro finirebbe sulle rotaie di un treno e verrebbe spappolato!-

-Ci finirai tu sulle rotaie di un treno se non chiudi quella boccaccia!-

Edward stava per rispondere –gridare- a tono una risposta, ma Roy lo fermò mettendogli una mano sulla bocca e tenendolo fermo, per farlo calmare almeno un po’.

-Ed, ti ricordo che Al e Jamie vanno via, puoi concentrarti su questo?-

Dopo qualche secondo lo liberò e il biondino fece un respiro profondo focalizzando la situazione.

-Avete ragione, allora… aspettiamo vostre notizie e fatevi sentire ogni tanto!-

Disse ai due sorridendo, senza pensare alle litigate con il suo presunto amico o col suo pitone.

-Contaci, vedete di non combinare casini voi-

-Dillo al signor donnaiolo, ma se si azzarda di nuovo io lo castro-

-Sei sempre così delicato-

Esclamarono in coro.

-Mi mancherai Al…-

-Anche tu…-

Si concessero un abbraccio da buoni amici prima che i due si imbarcassero salutandoli per l’ultima volta, mentre l’aereo spariva sopra le loro teste.

Dopotutto non c’era bisogno di dire altro, non volevano riprendere una conversazione dolorosa, andava bene così ad entrambi, erano felici e tutto andava bene.

Quello era un nuovo inizio per tutti.

Per Edward e Roy… e forse, perché no, per Jamie ed Alfonse.



[Angolino Autrice]
Ed eccomi qui :) tornata con un nuovo capitolo, scritto un pochino di fretta lo ammetto xD è che non avevo alcuna idea e non volevo rimandare, altrimenti non lo avrei scritto più -.-
Ma comunque, le cose si sono concluse bene per tutti ^_^
Edward si è riappacificato con la sua famiglia ed è tornato con Roy.
Alfonse ha trovato la felicità con Jamie.
Ed Envy.... sarà felice con squama xD hahahaha, a parte gli scherzi, finalmente ha di nuovo il suo amico e una brillante carriera da rock star ^^
Bien ^^ che dire, ormai non saprei che altro scrivere, ma mi rattrista finire una fic ç___ç
Per questo la lascerò in corso... magari mi verrà in mente qualche stralcio di vita dei nostri piccioncini da scrivere ^^

Ringrazio:

MXI

Melanie7997

HaChiElriC

Per le fantastiche recensioni ^_^ Spero che vi piaccia questo capitolo e che mi facciate sapere ;)
Un bacione ragazze!!

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Full Metal Alchemist / Vai alla pagina dell'autore: Alex Simon