Trilocale ampia metratura, soggiorno
con cucina, due camere, bagno,
doppia esposizione, libero subito, 650
euro mensili
- Che ne dici di questo annuncio che ci
hanno segnalato Ino e Sai?
- Ancora quei due?
- Ma dai! Sono stati così carini! Hanno
saputo che stavamo cercando casa e si sono dati da fare. Ricordati piuttosto di
rispondere alla loro mail per ringraziarli.
- Non mancherò! Anzi, per non
dimenticarmelo mi incido a sangue i loro nomi sulle mani.
- Quando Dio ha cercato della simpatia
da darti non deve averla trovata! Ha provato anche al mercatino dell’usato, ma
niente da fare. A me invece la loro segnalazione sembra interessante. Tu che ne
dici?
- In effetti lo è, però a me non piace
la cucina insieme al soggiorno perché quando fai da mangiare i vestiti prendono
odore.
- Più di quello che hanno di solito? Mi
sembra impossibile.
- Sai che sei veramente antipatico?
- Sas’ke, non è colpa mia se tua madre
ti lava la roba nel minestrone!
- Ne hai ancora per molto? Possiamo
iniziare a parlare di cose serie per cortesia?
- Va bene. Comunque per me l’offerta è
interessante. Potremmo avere ognuno la sua camera, ogni stanza non ha problemi
di luce e poi…
- Ma c’è un bagno solo!
- Allora?
- Allora non va bene!
- Perché?
- Perché per andarci dopo che ci sei
stato tu ci vuole un’assicurazione contro i traumi permanenti.
- Guarda che mia madre mi ha detto che
la puzza è segno di buona salute
- Va bene, allora quando ti scappa
valla a fare a casa dei tuoi, così siamo tutti più tranquilli.
…Incominciamo
bene!
Proprio così! Avevamo deciso di andare
a vivere insieme e lasciare i nostri genitori. Ognuno di noi aveva i suoi buoni
motivi. La mamma di Naruto gli aveva dato l’ultimatum dopo che una notte, nel
sonno, era stata presa in ostaggio dalle calze del figlio che in cambio del suo
rilascio avevano chiesto la liberazione del gran capo Calzettone, da giorni
relegato in balcone davanti il cartello “IO NON POSSO ENTRARE!”.
Mentre Sasuke aveva capito che era
arrivato il momento di confrontarsi con una nuova realtà, di prendere per il
bavero l’arte di arrangiarsi, di iniziare a salutare le comodità… E poi,
volendo dirla proprio tutta, sua mamma gli stirava ancora le mutande… non si
poteva andare avanti così!
Uscire da casa propria e abbandonare le
proprie abitudini è un vero trauma, soprattutto se ci sei molto legato, come
nel nostro caso.
Per le femminucce è meno traumatico
perché, si sa, diventano mature prima, ma per i maschietti si sfiora la
tragedia; avete presente la faccia di quelli inseguiti da Jason di “Venerdì
13”?, ecco quella.
Per anni hai vissuto circondato dagli
stessi mobili, dagli stessi quadri, dal medesimo colore delle pareti e, anche
se bendato, sapresti muoverti perché conosci ogni odore e ogni rumore che abita
la tua casa.
E poi ci sono quelle cose che da sempre
sono delle certezze inconfutabili nella tua vita. Quali? Presto detto!
Sai già che la mammmma, quella con
quattro m, la mattina ti aspetta in cucina con l’aria arruffata, ma consapevole
di essere la regista di tutto. Solo per non essere troppo presuntuosa non
indossa la maglia numero 10, ma di certo si contende il mestolo d’oro con
Zidane e Ronaldo, anche loro abili in campo e sui fornelli. Il papà, con una p
sola e quindi di base più incazzato, di sicuro è già uscito e ritornerà la
sera. È così da sempre e per questo, quando al mattino apri gli occhi, non ti
stupisci di non vederlo e sai che ci sarà il suo pigiama disteso sul letto, la
sua tazzina sporca nel lavandino, le sue ciabatte che vagano per casa con in
mano una sua foto e i moduli per partecipare alla trasmissione tv Chi l’ha visto? E, in bagno, il tubetto
del denitrifico aperto.
Si è dimenticato di richiuderlo o lo ha
fatto di proposito sapendo che poco dopo lo userai tu? Sbadato o generoso? La
seconda? La accendiamo?
In una casa abitata a lungo dalle
stesse persone il rischio di scontrarsi, anche nel caso di uno spazio
ristretto, è minore perché ognuno conosce i movimenti dell’altro alla
perfezione e si muove di conseguenza.
Proviamo a schematizzare gli
spostamenti casalinghi-mattutini della famiglia italiana media composta da tre
persone:
ŸOMETTO GRANDE: letto – letto – letto -
moglie che lo sveglia urlando dall’altro capo della casa: “Se veniamo di lì, se
veniamo di lì, ti facciamo un culo così!” – bagno – letto (tenta di riappoggiarsi,
ma lei ha disseminato il materasso di coccodrilli comperati a un’asta
clandestina di animali esotici a digiuno da una settimana) – calze – cucina –
caffè – biscotti – bagno per lavarsi i denti – poltrona per infilare le scarpe
– anticamera per bacio alla moglie – porta box- auto- lavoro.
ŸSIGNORINA GRANDE: letto – bagno –
cucina – caffè – bagno per lavarsi e spruzzarsi il profumo da 500.000 euro,
acquistato dopo aver impegnato casa e mobili, ma si sa, la donna non rinuncia
mai alla sua bellezza – camera per vestirsi – bacio al figlio perché il marito
lo ha già baciato – lavoro.
ŸOMETTO PICCOLO: letto – in piedi –
nell’angolo immobile mentre gli altri due sfrecciano per casa pronto a
inserirsi tipo sorpasso Valentino Rossi all’ultima curva su chi lo precede –
quando i genitori escono lui ricomincia a respirare.
Ora restava solo da comunicare alle
rispettive famiglie la nostra decisione: difficilissimo! La mammmma piangerà e
il papà reciterà di sicuro la parte di quello che non ci è rimasto male perché
se lo aspettava e poi, quando sarai uscito, verserà sicuramente delle sane
lacrime.
- Buonanotte!
- Notte.
- Allora lo hai detto ai tuoi?
- Sì, questa sera a tavola.
- E com’è andata?
- Bene.
- Tua madre ha pianto?
- Parecchio.
- Era dispiaciuta per te?
- No, per Ridge, perché nella replica
di Beautiful che stava guardando lui
dava l’ennesimo due di picche a Brooke.
- È un po’ vacca questa Brooke. Ogni
volta che guardo Beautiful a pranzo
con mia madre lei si fidanza con uno diverso della famiglia Forrester.
- Ma perché devi giudicare se non sai
come stanno le cose esattamente? E poi, scusami un attimo Naruto, ma tu guardi
le soap opera?
- Chiaro! Vedo anche Cento Vetrine, che è la versione di Beautiful in italiano.
- Cioè?
- Praticamente prendono attori
italiani, ma la storia è sempre la stessa nel senso che ogni protagonista uomo
sta mediamente 10-12 puntate a giro con ogni attrice donna, poi si lasciano ma
subito dopo lui scopre di avere dei figli di cui ignorava l’esistenza, allora
va dalla ex, litigano, fanno una sveltina spinti dagli ormoni a forma di
astronave gigante, lui torna a casa, capisce che la sua ditta è fallita, allora
tenta di ammazzarsi, ma mentre lo sta facendo incontra una donna, casualmente
figa, si guardano, lei gli giura eterno amore, lui la bacia, poi si pente e la
uccide per non farla soffrire ancora. Alla fine arriva la polizia, scopre che
lui è l’assassino, gli assegna un avvocato d’ufficio e arriva Brooke!
- Cosa c’entra Brooke?
- Non lo so, ma dove si piange e si fa
l’amore c’è sempre lei!
- Non capisco.
- “Non capisco” è la colonna sonora del
film della tua vita. Insomma tua madre come ha preso la notizia che vai a
vivere da solo?
- Tutto sommato bene. Piuttosto mio
padre mi ha sorpreso!
- Perché?
- Guarda, al momento non ha detto nulla
ma poi, quando mia madre si è alzata per andare a lavare i piatti, si è
avvicinato con la sua sedia alla mia, ha riempito due bicchieri di vino e mi ha
detto che dovevamo parlare. Allora io ho allontanato la mia sedia dalla sua
perché eravamo troppo vicini e mi sono messo ad ascoltare. Ti giuro, c’era una
tensione che si tagliava con il coltello.
- E poi, e poi? Dai racconta.
- Allora lui si accende una sigaretta,
si risiede, beve tutto d’un fiato il vino, si rialza, si versa un altro bicchiere
e di nuovo lo butta giù tutto in una volta… era tesissimo.
- Insomma alla fine cosa ti ha detto?
- Con un litro di vino in corpo poteva
mai dirmi qualcosa?! È andato a letto perché era ubriaco e non si reggeva più
in piedi.
- La prossima volta che ti chiedo di
raccontarmi un fatto ricordami che per te la parola è un optional. Possibile
che tu debba partire sempre da quattro puntate prima? Non puoi limitarti a
rispondere in modo esaustivo ma sintetico?
- Sono tentato di chiederti la
definizione del termine “esaustivo” per poter verificare se effettivamente
conosci il significato. Piuttosto, Zingarelli con le gambe, i tuoi invece come
l’hanno presa?
- Bene. A fine cena gli ho parlato e
loro mi hanno detto che mi capivano perfettamente.
- Che fortunato che sei ad avere dei
genitori così.
- Lo so. Pensa che poi ci siamo spostati
sul divano come al solito e io e mio padre ci siamo messi a vedere un bel film
mentre mia mamma è andata in camera, si è bevuta un sorso di mescalina e se n’è
andata a letto.
- Tua mamma! Per fortuna che l’aveva
presa bene!
- Buonanotte!
- Buonanotte!
- Cosa fai, il pappagallo, che ripeti
quello che dico io?
- In che senso?
- Se io dico buonanotte, non è che tu
devi per forza dire buonanotte. Puoi dire benissimo un’altra cosa, capito!
- Logopedista bulimico ti va bene?
- Molto meglio. Buonanotte!