Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |       
Autore: Matt2291    08/04/2012    5 recensioni
Una storia in cui Naruto e Sasuke, ormai ultraventenni, decidono di prendere le redini della loro vita e andare a vivere per conto proprio; per meglio dire insieme, come coinquilini ^^
Scopriremo che la quotidianità da affrontare è più difficile di quanto si crede per due ragazzi alle prime armi con la loro vita autonoma!
Tra introspezioni di vita e risate a tutto spiano, scopriremo che convivere è davvero un'avventura!
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Trilocale ampia metratura, soggiorno

con cucina, due camere, bagno,

doppia esposizione, libero subito, 650 euro mensili

 

 

- Che ne dici di questo annuncio che ci hanno segnalato Ino e Sai?

- Ancora quei due?

- Ma dai! Sono stati così carini! Hanno saputo che stavamo cercando casa e si sono dati da fare. Ricordati piuttosto di rispondere alla loro mail per ringraziarli.

- Non mancherò! Anzi, per non dimenticarmelo mi incido a sangue i loro nomi sulle mani.

- Quando Dio ha cercato della simpatia da darti non deve averla trovata! Ha provato anche al mercatino dell’usato, ma niente da fare. A me invece la loro segnalazione sembra interessante. Tu che ne dici?

- In effetti lo è, però a me non piace la cucina insieme al soggiorno perché quando fai da mangiare i vestiti prendono odore.

- Più di quello che hanno di solito? Mi sembra impossibile.

- Sai che sei veramente antipatico?

- Sas’ke, non è colpa mia se tua madre ti lava la roba nel minestrone!

- Ne hai ancora per molto? Possiamo iniziare a parlare di cose serie per cortesia?

- Va bene. Comunque per me l’offerta è interessante. Potremmo avere ognuno la sua camera, ogni stanza non ha problemi di luce e poi…

- Ma c’è un bagno solo!

- Allora?

- Allora non va bene!

- Perché?

- Perché per andarci dopo che ci sei stato tu ci vuole un’assicurazione contro i traumi permanenti.

- Guarda che mia madre mi ha detto che la puzza è segno di buona salute

- Va bene, allora quando ti scappa valla a fare a casa dei tuoi, così siamo tutti più tranquilli.

 

…Incominciamo bene!

 

Proprio così! Avevamo deciso di andare a vivere insieme e lasciare i nostri genitori. Ognuno di noi aveva i suoi buoni motivi. La mamma di Naruto gli aveva dato l’ultimatum dopo che una notte, nel sonno, era stata presa in ostaggio dalle calze del figlio che in cambio del suo rilascio avevano chiesto la liberazione del gran capo Calzettone, da giorni relegato in balcone davanti il cartello “IO NON POSSO ENTRARE!”.

Mentre Sasuke aveva capito che era arrivato il momento di confrontarsi con una nuova realtà, di prendere per il bavero l’arte di arrangiarsi, di iniziare a salutare le comodità… E poi, volendo dirla proprio tutta, sua mamma gli stirava ancora le mutande… non si poteva andare avanti così!

Uscire da casa propria e abbandonare le proprie abitudini è un vero trauma, soprattutto se ci sei molto legato, come nel nostro caso.

Per le femminucce è meno traumatico perché, si sa, diventano mature prima, ma per i maschietti si sfiora la tragedia; avete presente la faccia di quelli inseguiti da Jason di “Venerdì 13”?, ecco quella.

Per anni hai vissuto circondato dagli stessi mobili, dagli stessi quadri, dal medesimo colore delle pareti e, anche se bendato, sapresti muoverti perché conosci ogni odore e ogni rumore che abita la tua casa.

E poi ci sono quelle cose che da sempre sono delle certezze inconfutabili nella tua vita. Quali? Presto detto!

Sai già che la mammmma, quella con quattro m, la mattina ti aspetta in cucina con l’aria arruffata, ma consapevole di essere la regista di tutto. Solo per non essere troppo presuntuosa non indossa la maglia numero 10, ma di certo si contende il mestolo d’oro con Zidane e Ronaldo, anche loro abili in campo e sui fornelli. Il papà, con una p sola e quindi di base più incazzato, di sicuro è già uscito e ritornerà la sera. È così da sempre e per questo, quando al mattino apri gli occhi, non ti stupisci di non vederlo e sai che ci sarà il suo pigiama disteso sul letto, la sua tazzina sporca nel lavandino, le sue ciabatte che vagano per casa con in mano una sua foto e i moduli per partecipare alla trasmissione tv Chi l’ha visto? E, in bagno, il tubetto del denitrifico aperto.

Si è dimenticato di richiuderlo o lo ha fatto di proposito sapendo che poco dopo lo userai tu? Sbadato o generoso? La seconda? La accendiamo?

In una casa abitata a lungo dalle stesse persone il rischio di scontrarsi, anche nel caso di uno spazio ristretto, è minore perché ognuno conosce i movimenti dell’altro alla perfezione e si muove di conseguenza.

Proviamo a schematizzare gli spostamenti casalinghi-mattutini della famiglia italiana media composta da tre persone:

 

   ŸOMETTO GRANDE: letto – letto – letto - moglie che lo sveglia urlando dall’altro capo della casa: “Se veniamo di lì, se veniamo di lì, ti facciamo un culo così!” – bagno – letto (tenta di riappoggiarsi, ma lei ha disseminato il materasso di coccodrilli comperati a un’asta clandestina di animali esotici a digiuno da una settimana) – calze – cucina – caffè – biscotti – bagno per lavarsi i denti – poltrona per infilare le scarpe – anticamera per bacio alla moglie – porta box- auto- lavoro.

 

   ŸSIGNORINA GRANDE: letto – bagno – cucina – caffè – bagno per lavarsi e spruzzarsi il profumo da 500.000 euro, acquistato dopo aver impegnato casa e mobili, ma si sa, la donna non rinuncia mai alla sua bellezza – camera per vestirsi – bacio al figlio perché il marito lo  ha già baciato – lavoro.

 

   ŸOMETTO PICCOLO: letto – in piedi – nell’angolo immobile mentre gli altri due sfrecciano per casa pronto a inserirsi tipo sorpasso Valentino Rossi all’ultima curva su chi lo precede – quando i genitori escono lui ricomincia a respirare.

 

Ora restava solo da comunicare alle rispettive famiglie la nostra decisione: difficilissimo! La mammmma piangerà e il papà reciterà di sicuro la parte di quello che non ci è rimasto male perché se lo aspettava e poi, quando sarai uscito, verserà sicuramente delle sane lacrime.

 

- Buonanotte!

- Notte.

- Allora lo hai detto ai tuoi?

- Sì, questa sera a tavola.

- E com’è andata?

- Bene.

- Tua madre ha pianto?

- Parecchio.

- Era dispiaciuta per te?

- No, per Ridge, perché nella replica di Beautiful che stava guardando lui dava l’ennesimo due di picche a Brooke.

- È un po’ vacca questa Brooke. Ogni volta che guardo Beautiful a pranzo con mia madre lei si fidanza con uno diverso della famiglia Forrester.

- Ma perché devi giudicare se non sai come stanno le cose esattamente? E poi, scusami un attimo Naruto, ma tu guardi le soap opera?

- Chiaro! Vedo anche Cento Vetrine, che è la versione di Beautiful in italiano.

- Cioè?

- Praticamente prendono attori italiani, ma la storia è sempre la stessa nel senso che ogni protagonista uomo sta mediamente 10-12 puntate a giro con ogni attrice donna, poi si lasciano ma subito dopo lui scopre di avere dei figli di cui ignorava l’esistenza, allora va dalla ex, litigano, fanno una sveltina spinti dagli ormoni a forma di astronave gigante, lui torna a casa, capisce che la sua ditta è fallita, allora tenta di ammazzarsi, ma mentre lo sta facendo incontra una donna, casualmente figa, si guardano, lei gli giura eterno amore, lui la bacia, poi si pente e la uccide per non farla soffrire ancora. Alla fine arriva la polizia, scopre che lui è l’assassino, gli assegna un avvocato d’ufficio e arriva Brooke!

- Cosa c’entra Brooke?

- Non lo so, ma dove si piange e si fa l’amore c’è sempre lei!

- Non capisco.

- “Non capisco” è la colonna sonora del film della tua vita. Insomma tua madre come ha preso la notizia che vai a vivere da solo?

- Tutto sommato bene. Piuttosto mio padre mi ha sorpreso!

- Perché?

- Guarda, al momento non ha detto nulla ma poi, quando mia madre si è alzata per andare a lavare i piatti, si è avvicinato con la sua sedia alla mia, ha riempito due bicchieri di vino e mi ha detto che dovevamo parlare. Allora io ho allontanato la mia sedia dalla sua perché eravamo troppo vicini e mi sono messo ad ascoltare. Ti giuro, c’era una tensione che si tagliava con il coltello.

- E poi, e poi? Dai racconta.

- Allora lui si accende una sigaretta, si risiede, beve tutto d’un fiato il vino, si rialza, si versa un altro bicchiere e di nuovo lo butta giù tutto in una volta… era tesissimo.

- Insomma alla fine cosa ti ha detto?

- Con un litro di vino in corpo poteva mai dirmi qualcosa?! È andato a letto perché era ubriaco e non si reggeva più in piedi.

- La prossima volta che ti chiedo di raccontarmi un fatto ricordami che per te la parola è un optional. Possibile che tu debba partire sempre da quattro puntate prima? Non puoi limitarti a rispondere in modo esaustivo ma sintetico?

- Sono tentato di chiederti la definizione del termine “esaustivo” per poter verificare se effettivamente conosci il significato. Piuttosto, Zingarelli con le gambe, i tuoi invece come l’hanno presa?

- Bene. A fine cena gli ho parlato e loro mi hanno detto che mi capivano perfettamente.

- Che fortunato che sei ad avere dei genitori così.

- Lo so. Pensa che poi ci siamo spostati sul divano come al solito e io e mio padre ci siamo messi a vedere un bel film mentre mia mamma è andata in camera, si è bevuta un sorso di mescalina e se n’è andata a letto.

- Tua mamma! Per fortuna che l’aveva presa bene!

- Buonanotte!

- Buonanotte!

- Cosa fai, il pappagallo, che ripeti quello che dico io?

- In che senso?

- Se io dico buonanotte, non è che tu devi per forza dire buonanotte. Puoi dire benissimo un’altra cosa, capito!

- Logopedista bulimico ti va bene?

- Molto meglio. Buonanotte!

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Matt2291