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Autore: CABARETdelDIAVOLO    08/04/2012    9 recensioni
Hiddlesworth - Love Game......ovvero come il tenero ed adorabile Thomas William Hiddleston diventa quando il suo tasso alcolico va oltre la norma.
Genere: Comico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Love Game

...ovvero come il tenero ed adorabile Thomas William Hiddleston diventa quando il suo tasso alcolico va oltre la norma.

"Ah! Questo drink è più forte di quanto pensassi!" La profonda voce di Chris risuonò per tutta sala dell'After Party dei BAFTA mentre l'uomo poggiava il suo bicchiere ancora mezzo pieno sul tavolo. Con lui erano seduti Kenneth Branagh, allegro e sorridente come sempre, Luke Windsor, l'assistente personale di Tom Hiddleston e...Tom Hiddleston. O meglio, ciò che ne restava dopo un numero di cocktails di cui l'australiano aveva perso il conto.

L'inglese finì il drink tutto d'un fiato e sbattè energicamente il bicchiere sul tavolo. "AH! Non sei proprio capace di bere, bello!"

A quelle parole, tutti si voltarono verso il moro, leggermente inquietati da quella versione di Tom molto ubriaca, molto sciolta e molto, troppo disinibita. Chris rimase decisamente perplesso dal modo in cui l'inglese si stava comportando ma non ci badò molto, poichè sapeva bene che era l'alcohol ad aver preso il comando e, dopo un istante tornò a chiaccherare con Ken e Luke. Tom rimase immobile per qualche secondo, fissando il bicchiere vuoto davanti a sé, poi come se si muovesse a rallentatore, spostò lo sguardo sul biondo, seduto proprio alla sua destra. Lo percorse completamente con gli occhi soffermandosi su ogni dettaglio del suo viso e del suo corpo. I suoi biondissimi capelli erano cresciuti fino a raggiungere quasi le spalle ed era visibilmente dimagnito, cosa che Tom calcolò essere decisamente vantaggiosa per lui e per quello che stava passando nella sua testa in quel preciso istante.
C'era un solo pensiero che gli attraversava la mente in quel momento.
Un sensuale, indecente, osceno pensiero che spinse il moro a mordersi involontariamente le labbra mentre i suoi occhi ancora divoravano il corpo di Chris Hemsworth. Con un languido movimento, l'inglese si sollevò dallo schienale della sedia fino ad arrivare ad appoggiare un gomito sul tavolo e a lasciarsi cadere il mento sulla mano.
Nessuno notò il suo spostamento.
Bene.

"E comunque quello che intendevo..." Adesso era Kenneth ad aver preso la parola e l'attenzione dell'australiano era concentrata su di lui.
Benissimo.

Improvvisamente il biondo fece un rapido movimento facendo scattare la sedia leggermente più avanti e quindi, di conseguenza, più vicino al moro.
Eccellente.

Mentre un ghigno diabolico gli si dipingeva sul volto, lentamente, silenziosamente, furtivamente, Tom avvicinò la mano che aveva lasciato sotto al tavolo fino ad arrivare a solleticare il ginocchio dell'australiano che, istantaneamente, sussultò sul posto sentendo le dita dell'inglese camminare lungo la sua coscia e avvicinarsi, avvisinarsi, avvicinarsi...
Chris si sentì arrossire violentemente; faceva sempre più fatica a respirare e a stare calmo mentre sentiva l'esile mano del moro salire pericolosamente verso un preciso punto del suo corpo che mai avrebbe pensato quell'uomo volesse raggiungere...

"Tommmhhhh!"
...ma si sbagliava.

"Oh..." La voce dell'inglese era più bassa, più calda del solito. "...ma allora è tutto proporzionato..."

A quelle parole Chris spalancò gli occhi deglutendo faticosamente mentre Ken e Luke si guardarono basiti, completamente ignari di cosa fosse appena accaduto al di sotto del tavolo. Tom sorrise maliziosamente, ammiccando soddisfatto verso il suo assistente che lo guardò per un secondo senza capire assolutamente nulla. L'australiano afferrò energicamente la mano del moro e con uno strattone gliela rimise a posto sulla sua gamba lanciandogli un'occhiata fulminea e truce.

L'inglese non battè ciglio, tenendosi stampato in faccia quel ghigno beffardo e appena Chris fece per allontanare la propria mano, Tom la afferrò agilmente portandosela proprio lì, dove stava il suo "mjolnir". Il biondo soffocò un verso in gola e serrando la mandibola chiuse gli occhi, ispirando profondamente. Subito tentò di spostare la mano ma Tom delicatamente si piegò in avanti, appoggiandosi sul tavolo con i gomiti e bloccando le dita di Chris fra la pancia e le gambe.

"Dimmi Ken, come sta andando la lavorazione del tuo nuovo film?" A quella domanda di Tom, il regista subito si riprese e iniziò a raccontare sotto gli occhi attenti di Luke. Mentre i due discutevano Chris cercava in ogni modo di liberarsi muovendosi con cautela e cercando di non far notare tutti i suoi sforzi. Dopo qualche secondo, Tom si tirò improvvisamente indietro e la mano dell'australiano scattò verso l'alto, attirando l'attenzione di tutti. Per un attimo calò un silenzio che per Chris fu imbarazzante come trovarsi nudo in mezzo alla folla.

"C-c'era una...una mosca..." Tentò inutilmente di spiegarsi, diventando di un colore paragonabile a quello del mantello che indossava per le riprese di Thor.

"Oh..." Tom colse l'occasione al volo e con una voce terribilmente preoccupata e sensuale si rivolse al suo collega. "Ti vedo accaldato Chris... stai bene?" Delicatamente, gli posò una mano dietro al collo, solleticandogli la base della testa con le dita. Immediatamente l'australiano gliel'afferrò con forza e la ricacciò al suo posto.

"Si grazie sto bene non preoccuparti stai lì stavi dicendo Kennet ero molto interessato ti prego continua."
Chris parlò con un solo fiato, puntando gli occhi sgranati sul regista e slacciandosi pian piano la cravatta ed il primo bottone della sua camicia bianca.

"Tranquillo Tom! È che qui dentro fa davvero caldo!" Disse Kenneth a voce alta, afferrando un tovagliolo e sventolandosi leggermente il viso.

"Oh, allora dovresti proprio spogliarti Chris!" Quelle parole dell'inglese fecero immobilizzare il biondo che subito si voltò accigliato verso Tom. Il moro, con un sinuoso e perverso movimento, si stava passando la lingua sulle labbra fissando le mani di Chris ancora ferme sul bottone sul collo.

Senza nemmeno pensare il biondo si richiuse camicia e cravatta in tutta fretta, stringendole fino all'inverosimile; afferrò i lembi della giacca e serrò anche quella con forza, incrociando infine le braccia sul petto. Se avesse avuto un qualsiasi altro indumento, se lo sarebbe messo addosso.

Tom sorrise diabolicamente, visibilmente divertito dalla reazione del collega, e riportò lo sguardo sul tavolo ma d'un tratto la sua attenzione fu attirata da un'oggetto semplice ma che in quel momento poteva diventare un'arma incredibilmente utile ai suoi scopi.
La forchetta.
Con un languido gesto si appoggiò al tavolo e con un colpetto del gomito fece -accidentalmente- scivolare la posata che cadde tintinnando sotto al tavolo. Sotto a Chris.

"Oooops..." La voce di Tom era tanto falsa quanto ubriaca.

E in quel momento, il biondo venne invaso da una paura fulminante.
Ti prego, ti scongiuro, non vuole davvero farlo...

"Colpa mia...ora la raccolgo..." Concluse il moro abbassandosi dolcemente e posando di nascosto le mani sulle gambe dell'australiano. Per una frazione di secondo I loro sguardi si incrociarono e Chris vide quello che era probabilmente il sorriso più sensuale, malizioso e sadico che avesse mai visto sul viso di una persona.

"È ORA DI ANDARE!" Con una velocità degna di un atleta, Chris si alzò in piedi mentre la sua voce, stranamente più acuta del solito, ancora risuonava per la stanza. "Buonanotte Luke, buonanotte Ken, e tu..." Il biondo gettò dall'alto in basso uno sguardo glaciale verso l'inglese ma l'unica reazione che ottenne furono due occhioni da cucciolo che lo guardavano con infinita innocenza.
Doveva portarlo via.
Per lo meno se fossero stati soli, sarebbe riuscito a tenerlo a bada senza dare troppo nell'occhio.
La decisione più sbagliata della sua vita.

"...muoviti che ti riporto a casa." Disse afferrando Tom per un polso con violenza e trascinandolo via dal tavolo sotto gli occhi ancora un pò stupiti di Luke e Kennet.

"Grrr..." Come se nulla fosse successo il moro, con uno slancio, gettò un braccio all'indietro, oltre le spalle del biondo e finì con la mano direttamente sul sedere di Chris afferrandogli una chiappa con visibile intensità.

"Mhgf!" L'australiano si lasciò sfuggire un rantolo ma si costrinse a continuare camminare senza voltarsi indietro nonostante le dita di Tom che si avvinghiavano sempre di più al suo sedere.

"Sarà una gran notte!"

  
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