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Autore: lookafteryou_    09/04/2012    12 recensioni
Cosa fare se un ingenuo concorso per fans si trasforma nell'avvenimento che ti sconvolgerà la vita? Molleresti tutto e tutti per riconquistare una persona? Chiedete a Harry e Ilenia. Loro ne sanno qualcosa di come tutto può cambiare solo per un sogno...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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12. AND NOW?

  17 Dicembre, 2011

 
“FORZA RAGAZZI! FORZA, FORZA, FORZA!  Allora avete preso tutto? Ricordatevi che fino a Natale indietro non si torna. State attenti mi raccomando, non fate colpi di testa, non fatevi travolgere dalle fans, non combinate guai, niente foto scomode, evitate scandali e luoghi pericolosi.”
“Stia attenta signora Styles, ha dimenticato: “non mettete incinta le fans” all’elenco”
“Louis, pensavo non fosse necessario sottolinearlo…” rispose mia madre, guardando il mio amico con sguardo di rimprovero, ma allo stesso tempo evidentemente divertito.
“Con suo figlio non si sa mai, io starei attento persino a mia nonna se lui fosse nei dintorni”
Decisi di evitare che Louis desse altra aria alla bocca,  tirai giù la berretta rossa che indossava fino ad arrivare a coprirgli tutto il viso e gli saltai praticamente sulle spalle.
“Direi che basta, Lou. Perché non carichi le valigie sul bus? Ovviamente quando dico “valigie”  intendo le mie.”
Dicendo questo gli misi in mano i miei bagagli, senza dargli nemmeno il tempo di scoprirsi gli occhi ancora nascosti dalla berretta. Mi sarei risparmiato un giro in più dal vialetto di casa all’enorme bus parcheggiato  nella strada difronte.
“Certo, ma tu allora porterai le mie. Scambio equo, più o meno…”
Che voleva dire con quel “più o meno”? Lo capii appena mi girai. Louis aveva il doppio delle mie valige, neanche fossimo in partenza per gli Stati Uniti… mi aveva incastrato insomma.
“SPARATI TOMLINSON, SPARATI”
“QUANDO LO FARÒ, TI PENSERÒ. SARAI IL MIO ULTIMO DOLCE PENSIERO, STYLES”
Mi rispose urlando da dietro il tour bus, mentre caricava le mie valigie.
“SSSSSH – si mise a bisbigliare Niall, mentre usciva dalla porta con il suo trolley –nessuno sa che stiamo partendo stanotte. Se urlate va a finire che ci troviamo travolti. Arrivederci Anne, e grazie per l’ospitalità!”
“Sì, ho capito il non farci scoprire, ma tu esageri! Sei un bradipo, Niall! Datti una mossa con quel trolley, ho solo voglia di sperimentare la comodità dei letti dell’autobus. Grazie di tutto Anne, buonanotte.”
Quello era Zayn mentre trascinava la sua valigia a peso morto, ancora perso nel dormiveglia. Dopotutto c’era da capirlo, erano le 3 di notte... 
“A proposito di letti, io sopra non ci dormo. Se c’è il letto a castello mi prenoto il sotto, non sopporto stare in alto. Ciao Anne, ci si vede a Natale allora!”
E anche Liam con relativi bagagli erano andati. Ovviamente non fece in tempo a passare nemmeno un secondo da quando quest’ultimo era salito, che subito si mise a gridare.
“LOUIS! NON POSSONO GIÀ ESSERCI I TUOI CALZINI OVUNQUE! SEI SU DA CINQUE MINUTI”
“CHE NE SAI CHE SONO MIEI? NON SONO L’UNICO SU QUESTO AUTOBUS.”
“STATE ZITTI CHE VOGLIO DORMIRE!”
Liam che rimproverava Louis, Louis che cercava di scagionarsi e Zayn che chiedeva un attimo di pace. L’autobus stava già prendendo un’atmosfera più familiare.
Scuotendo la testa mi girai verso mia madre e la vidi che salutava tutti con le lacrime agli occhi, mentre cercava di non lasciarle scivolare lungo il viso.
“Mamma, non piangere, non andiamo lontano dopotutto… Inghilterra, Irlanda, Scozia e Galles. Saremo sempre qua, bene o male. Ti scriverò tutti i giorni, e poi ci saranno notizie ogni giorno su Internet. Non ti accorgerai nemmeno della nostra mancanza”.
Si mise ad annuire poco convinta, senza nemmeno distogliere lo sguardo dal nostro mezzo di trasporto. La abbracciai più forte che potei, dopotutto sarebbero stati pochi giorni, poi saremo rientrati per Natale, e infine ripartiti fino a fine gennaio.
Proprio così, il giorno dopo sarebbe stato il grande giorno, quello per cui ci stavamo preparando da settimane, quello che tutti quanti avevamo cerchiato sul calendario con un enorme segno rosso: l’inizio dell’ “Up All Night Tour”.
Pareva impossibile, un tour tutto nostro. La gente sarebbe venuta per vedere NOI, per ascoltare le NOSTRE canzoni, per gridare i NOSTRI nomi.
Avevamo rilasciato il nostro CD di debutto il 21 dicembre in Inghilterra, ed avevamo avuto un successo incredibile vendendo copie oltre ogni previsione. Eravamo veramente famosi e sulla cima del mondo in quell’istante.
 
“Mi mancherai” dissi a mia madre mentre piangeva nell’abbraccio.
“Anche tu- si asciugò le lacrime e si staccò da me, sforzandosi di sorridere –ma non manca qualcuno?”
La guardai capendo subito chi intendeva con quel “qualcuno” e così scoppiai a ridere.
“E chi vuoi che manchi? Ilenia! Solo lei può essere in ritardo anche per il tour”.
Era vero, non si sarebbe mai privata dell’onore di arrivare ultima, neanche avesse cominciato a prepararsi ore e ore prima. Non che ci mettesse molto a prepararsi, anzi. Solo che perdeva tempo a fare cose inutili, oppure cominciava a parlare con chiunque le capitasse sottomano e la smetteva solo quando il tempo giungeva al limite.
“Vuoi che vada a chiamarla io?”
“No mamma, vado io. Sai che ho le mie tecniche…”
Sorpassai mia madre e rientrai in casa per cercare e trascinare fuori la ritardataria, ma non riuscii a trovarla in nessuna stanza del piano giorno.
Dove poteva essere quella ragazza? Le sue valige erano nell’atrio, ma di lei nessuna traccia.
“NENA? NENA, CI SEI?”
… nessuna risposta.
“ILENIA!”
Ancora niente.
Guardai l’orologio: le tre e mezza. Dovevamo partire immediatamente o non saremo mai arrivati a Watford in tempo.
“ILENIA! DAI CAZZO, PARTIAMO SENZA DI TE SE NON TI MUOVI!”
Sentii qualcuno armeggiare con una maniglia di una porta al piano superiore dove si trovavano le camere da letto e così salii le scale con un proposito prenderla di peso e caricarla sul pullman.
Appena misi piede sull’ultimo gradino dovetti però rinunciare al mio piano e quasi buttarmi per terra, tenendomi la pancia dalle risate.
“Moooolto maturo, Harry. Che c’è? Hai mai visto una ragazza rimasta incastrata in una maglia? No, perché io non ci trovo niente da ridere.”
Era assurda. Quale persona fisicamente sana si sarebbe aggrovigliata in quel modo con una felpa? Nessuna, solo quella che in quel momento si stava dimenando davanti a me.
“Sei una sagoma”
Riuscii a dire fra una risata e l’altra. Lei probabilmente mise le mani sui fianchi, non si capiva bene che posa avesse assunto essendo completamente impacchettata nella felpa.
Sapevo che non era veramente offesa, ormai scherzavamo e parlavamo sempre. Eravamo buoni amici, nonostante quel primo battibecco per colpa di Peter, il ragazzo perfettino che poi era diventato il suo fidanzato…
Ma per quella sfuriata mi aveva già perdonato, si era vendicata facendomi indossare una giacca rosa con la quale il mondo mi aveva visto su poster, CDs e qualunque altro oggetto contente nostre foto, però mi aveva perdonato. Inoltre quel photoshoot era stato un successone,  tanto che Ilenia si era guadagnata la possibilità di intervenire nei servizi fotografici seguenti, oltre che il posto fisso come grafica.
 
“Ma grazie, è bello ricevere complimenti di prima mattina. Ora vuoi aiutarmi o no?”
Cercando di trattenere le successive risate, mi alzai e andai ad aiutarla. In effetti si era incastrata per bene, sembrava quasi che la maglia fosse al…
“Oddio- esclamai tornando a ridere il doppio di prima – ma è al contrario, deficiente!”
“Oh cavolo, sono così impedita?”
A questo punto pure lei si mise a ridere di sé stessa. Adoravo quando lo faceva.
“Se mi dai il permesso ti aiuto a uscirne, altrimenti vieni via così. Sei più carina del solito, sai?”
“E ci credo! Ho la faccia nascosta dalla felpa!”
“Appunto!”
Saresti bellissima comunque.
“Cretino. Dai, aiutami a tirarmi fuori da questa trappola mortale, sto soffocando. Tanto sotto ho la maglietta a maniche corte, puoi anche stare tranquillo”.
Peccato… NO. HARRY, NO.
Senza troppa fatica, data la sua altezza, mi misi a tirare i lembi della felpa per liberarla dalla sua “prigione di stoffa” e per rimettergliela addosso dritta.
Quando finalmente la sua faccia arrossata sbucò fuori dal buco del collo, rimasi a guardarla per poi tornare a ridere con lei. Amavo quando rideva con me, faceva sembrare tutto più spensierato e naturale.
“Beh, andiamo? Non voglio beccarmi il letto in parte a Niall, di notte quel ragazzo emana odori letali.”
Non feci in tempo ad accorgermi che fosse tornata in camera, che mi piombarono in mano un paio di All Star color jeans che, senza tanti complimenti, mi aveva messo tra le mani.
“Quelle le metto domani, ma non ci stanno in valigia. Ora esco in pantofole e pigiama, puoi portarmele tu, per favore?”
No, rispondile no. Hai già le valigie di Louis a cui pensare.
“Mi pare ovvio. Vado a portare queste sul bus e a vedere se hanno già caricato il restp... Ti aspetto su”.
Possibile che non riuscissi a dirle di no? Una sola volta, potevo riuscirci una sola volta?
No.
“Grazie Styles, chiamo Peter per un saluto veloce e poi vi raggiungo. Dammi un minuto”
Ben ti sta.
Non le risposi e girai i tacchi e intanto mi maledivo mentalmente per non averla trascinata giù subito, ancora intrappolata nella felpa.
Mentre scendevo la rampa di scale in legno chiaro, potevo sentirla salutare il suo Peter.
“Sì, stiamo per partire, non sai come sono emozionata. Anche tu mi mancherai un sacco, lo sai. Non chiamarmi così, sai che odio le cose sdolcinate”
Ma cosa aveva quel ragazzo di così speciale? Non lo sopportavo, non sopportavo il fatto che rimanesse sempre composto, che non facesse mai una mossa sbagliata, che “abitasse” a pochi passi di distanza dalla sua camera d’albergo, che potesse chiamarla “la mia ragazza”. Non lo sopportavo perché… perché non era giusto per lei, ecco. Non c’erano altri motivi. Ero sicuro che prima o poi l’avrebbe ferita, lei era troppo infatuata per riuscire a capirlo, ma non era il ragazzo per lei.
Ti piace.
E invece no.
Avrei preferito vederla con Zayn, con qualche collegiale inglese, persino con un gatto. Tutti ma non Mister Sono-la-perfezione-fatta-persona.
Non ero geloso. Ecco, magari all’inizio sì, ma ora lei era diventata quasi la mia migliore amica e ovviamente non volevo vederla insieme a qualcuno che non la meritasse.
E poi la mia vita di coppia andava alla grande secondo i giornali. Uscivo stabilmente con Mills da un mese e mezzo. Non era una grande scelta se si voleva parlare, ma quando chiudeva la bocca e si buttava su un letto era il sogno di ogni ragazzo. Entravo in casa sua alle nove di sera e ne uscivo alle dieci della mattina successiva, con i capelli arruffati e un sorriso soddisfatto per i fotografi.
I giornalisti non aspettavano altro che dichiarassimo di stare insieme, ma era una speranza vana. Né io, né Mills avevamo intenzione di impegnarci, lei perché non intendeva avere delle responsabilità e preferiva essere “libera”, io perché non la sopportavo fuori dalle coperte.
E perché ti piace Ilenia.
COME AMICA.
No.
Sì.
Aspetta di starci insieme ventiquattro ore su ventiquattro per un mese...
Che ne sai tu? Lasciamo perdere.
Vedrai.
 
“Oddio! Ma è stupendo questo autobus! È enorme, e luminoso, e bellissimo, e… disordinatissimo! Mi sento a casa.”
E così dicendo anche Ilenia fece la sua rumorosa entrata nel tour bus, gettando per terra le pantofole e la borsa per contribuire alla collezione di oggetti che si trovava sul pavimento.
“Certo Nena, che anche tu non sei proprio una perla in fatto di ordine eh?”
Lei e Louis combattevano una guerra ad armi pari per il titolo di “più disordinato del gruppo”, presto avremmo perso ogni ricordo del colore del pavimento dell’autobus.
“Eh beh, vivrò con cinque ragazzi per un mese, devo adeguarmi.”
E così dicendo si andò a sedere sul divanetto arancione affianco a Liam che stava giocando a con il mio telefono e, probabilmente, stava anche perdendo.
“La band e il resto della crew sono già partiti”
ci avvisò l’autista da dietro il  vetro scuro che divideva la postazione di guida dalla nostra parte.
“E allora… SI PARTE!”
Niall si alzò in piedi entusiasta ed andò ad affacciarsi ai finestrini per guardare la strada che cominciava a passarci veloce in parte.
“Quindi siete ufficialmente in tour, da adesso?”
Anche Ilenia si alzò in piedi cominciando a muovere a scatto le gambe. Era più emozionata di noi, se era possibile.
“Non proprio, NOI SIAMO ufficialmente in tour. Anche tu sei qua con noi, no? Non canterai sul palco, ma sei indispensabile”.
Si mise a sorridere come l’avevo vista sorridere poche volte e ci guardò uno ad uno, raggiante.
“Mi concedete un abbraccio di gruppo?”
Sapeva che ogni volta che ne chiedeva uno lo otteneva, non si poteva rifiutarlo. Era peggio di Niall.
Tutti quanti abbandonammo la nostra postazione per andare a formare un groviglio di braccia nel centro del bus, tutti tranne Zayn che dormiva già beatamente nel letto più vicino alla porta da cui eravamo entrati. Stava dormendo fin troppo beatamente per pretendere di non essere svegliato. E infatti dopo pochi secondi Louis fece la proposta che tutti stavamo aspettando.
“Ma manca Zayn! Pronti? Al mio tre ci gettiamo su di lui”
Come un gruppo di pinguini, ci spostammo a piccoli passi verso il letto di Zayn senza sciogliere l’abbraccio e ci gettammo su di lui, quasi stritolandolo con le braccia.
“MA ANDATE A…”
“Avanti Zayn, non senti l’amore che circola nell’aria?”
Il moro si mise a ridere e ci abbracciò anche lui. Pensandoci, visti da fuori dovevamo proprio risultare adorabili. Un gruppo di migliori amici che vivevano il loro sogno.
“Vi voglio bene ragazzi”
Esclamò ad un certo punto Nena, dal centro dell’abbraccio.
 “Oh, dolce lei! Non dirlo a Peter o si ingelosisce.”
No Liam, lascia che glielo dica.
“Ma dai! Lo sa quello che siete per me, e poi non è tipo da ingelosirsi"
Questa era bella! Allora il suo "fidanzatino non geloso" non le aveva detto nulla sulla “per niente gelosa” telefonata che mi aveva fatto la sera precedente.
"Non provare a toccarla, stalle a minimo un metro di distanza. Non parlarle, non fare assolutamente NULLA. Conosco la tua reputazione, accontentati delle altre ragazzine urlanti."
 

Simpatico insomma, sicuramente in quel momento non stava dando un party per questo tour.
Me lo immaginavo ad andare avanti e indietro nervoso nella sua enorme suite, mentre io me ne stavo appiccicato alla sua ragazza, e senza neanche aver preso l'iniziativa.
Forse in quel mese sarebbero cambiate un po' di cose…
Quindi ammetti che ti piace?
Non ho mai detto questo.
Ma lo pensi...

Cacciai via le voci nella mia testa, deciso a non ascoltarle. L'abbraccio si sciolse e lasciammo Zayn al suo sonno.
"Sarebbe ora anche per noi di andare a dormire, altrimenti domani sera "l'up all night" ce lo scordiamo, letteralmente"
"Sí okay Louis, dammi cinque minuti e una fetta di torta e poi vado a dormire"
Niall si diresse verso la fine del bus dove si trovava una cucina in miniatura.
Liam lo guardò come si guarda un alieno e si diresse verso il materasso piú basso del letto a castello.
Sistemati lungo i lati lunghi dell'enorme autobus c'erano due di quei letti a castello, un divano-letto a una piazza e mezzo e infine, sopra la postazione del guidatore, un letto a due piazze.
Liam, Zayn, Louis e Niall si erano già sistemati. Liam e Zayn nei letti sotto, Louis e Niall in quelli sopra. I  letti a castello erano praticamente al completo.
"Tu hai preferenze, Harry?"
Mi chiese Ilenia in quell'istante. Se ne stava in piedi indecisa, voltando lo sguardo dal divano, all'altro letto e  infine a me.
"Mah, a me va bene tutto, tanto sono grandi come letti..." le dissi.
Avrei dormito anche sul divano-letto, anche se appariva il più scomodo. In quel momento non mi importava molto del letto dove avrei dormito.
"Allora io mi prendo il divano-letto! Ho brutte esperienze con i letti in alto, in camper finivo sempre col sbattere la testa contro il tetto"
Mi misi a ridere. Voleva il divano-letto, il più scomodo tra tutti. Faceva sempre la scelta che non mi aspettavo.
"Sicura? Dai, avrai avuto tre anni quando accadeva questa cosa."
"È successo l'anno scorso…"
La guardai e ancora una volta mi misi a ridere di lei, con lei. Era fantastica perché sapeva ridere di sé stessa, non si offendeva o si vergognava, rideva.
"Allora ti lascio il divano, non voglio che ti venga un'emicrania"
"Oh ma come sei premuroso"
Ci voleva una battuta.
"Ovvio, non voglio che la tua testa si metta a sfornare idee oscene per i photoshoots, cose tipo giacche rosa salmone… hai presente?"
Si mise a ridere e incrociò le braccia, ogni volta che tiravo fuori quella storia si metteva a ridere e a fare l'offesa.
"Se tu sei deficiente non è colpa mia. E poi hai idea di quanto sia aumentato il commercio di giacche rosa da quando avete fatto quelle foto?"
"No, quanto?"
Le domandai, mentre salivo sul mio letto e cominciavo a sistemare le coperte.
"Non lo so- rispose lei, presa alla sprovvista -ma di sicuro sarà aumentato. Le fans sicuramente saranno diventate matte per trovare delle giacche come la tua, la stessa cosa che è successa con quelle stile collegiale di Zayn"
A quel punto si fece una coda alta lasciandola cadere morbida sulle spalle. L'azzurro del pigiama le donava in una maniera impressionante, nonostante questo fosse semplicissimo: una camicia e dei pantaloni larghi a tinta unita. Era perfetta anche quando avrebbe dovuto apparire un po' trascurata.
Si raggomitolò nelle coperte e mi augurò la buonanotte già con gli occhi chiusi.
"Buonanotte Nena, a domani".
Non riuscivo a prendere sonno, continuavo a girarmi e rigirarmi nel letto, senza riuscire a trovare una posizione ideale. Avevo mille pensieri che correvano disordinatamente per la testa: il tour, mia madre, Mills e la ragazza che aveva appena preferito dormire su un divano-letto. Continuai a girarmi e rigirarmi per una buona mezz'ora, fino a quando una voce non spezzò il silenzio.
"Anche tu non riesci a dormire?"
Era ancora sveglia, era rimasta immobile a palpebre abbassate per tutto il tempo, ma non riusciva a prendere sonno neppure lei.
"No, mi sto rigirando nel letto da ore perché voglio bruciare calorie"
"Ah ah, molto simpatico. Allora continua pure, io non ti chiedo certo di fermarti per me."
Si sollevò dal letto con le braccia e prese in mano il telefono, lesse un messaggio e infine lo buttò su una sedia vicina sbuffando, senza rispondere. Poi guardandosi intorno si mise seduta e sorrise.
"Peter?"
Aveva sbuffato leggendo il messaggio, se fosse stato lui il destinatario dello sbuffo avrei fatto i salti di gioia.
"No, solo la sua dodicesima buonanotte, da notare che sonole quattro di mattina. Ma tu non stavi bruciando calorie?"
Era lui. Aveva sbuffato per colpa del suo ragazzo. Aveva sbuffato! 
Cercai di mantenere un po' di contegno e evitai l'argomento-Peter.
"No dai, sono solo nervoso per domani sera. É la prima performance del tour, abbiamo solo domani per provare sul palco. Ho il terrore di non andare a tempo con la base, di dimenticare le parole, di non riuscire a respirare, di cadere e chi più ne ha più ne metta. Tu invece? Perché non entri in coma come Zayn?"
Si girò a guardare Zayn che dormiva a bocca aperta, completamente inconsce sul materasso e con le coperte finite in fondo ai piedi.
"Perché non ho passato ieri notte in discoteca come lui, e perché sto pensando a tutto quello che mi è successo in questi due mesi. L'impossibile é successo e ora... Beh, ora sono qui, no?"
"E io qua, a vivere il mio sogno. Proprio come te. Siamo fortunati, sai? Non capita a tutti”
Quella che stavo vivendo  era una situazione per la quale ringraziavo ogni singolo giorno, era tutto perfetto. Più o meno…
“Tu hai talento, per questo sei qua. Io invece devo tutto alla fortuna”
Ma era stupida o cosa? Si meritava di essere lì, nel nostro stesso autobus, a lavorare fianco a fianco con noi. Lei DOVEVA stare lì, era il suo posto.
“Ma taci, sei qua perché hai colpito tutti con il tuo lavoro. Chiunque ti conosca ti adora. Non ci sono state estrazioni o colpi di fortuna.”
“Ho colpito tutti? Anche te?”
“Beh, ovvio. Sei molto dotata per il lavoro grafico e hai grandi idee, inoltre…”
Mi interruppe guardandomi dal basso del suo letto, con gli occhi spalancati e curiosi.
O erano occhi speranzosi?
“Intendevo… Cosa hai pensato di me quando ci siamo conosciuti? Perché tu non hai idea di cosa ho provato io, tu eri... boh, tutto! Mi sa che se non ci fosse stato Peter mi sarei presa una bella cotta per te.”
Sorrise imbarazzata, come se non avesse voluto dire quello che aveva detto.
Io cominciai a sudare freddo e gesticolare. Che mi stava succedendo? Era solo una ragazza.
E “cosa hai pensato di me quando ci siamo conosciuti?” che razza domanda era?! Da dove le era venuta fuori? E perché non sapevo che risponderle?
“Beh… ecco…”
Imbarazzo, imbarazzo che faceva novanta. Cominciai a tossire leggermente, come mi succedeva sempre quando ero a disagio. La risposta si stava facendo attendere da troppo, eppure nella mia testa c’era, forte e chiara:
Non mi hai solo colpito, mi sei praticamente piombata nella testa e non riesco a farti uscire.
E in quel momento realizzai una cosa totalmente vera e sbagliata: LEI MI PIACEVA, tanto, troppo.
 
ORA-SONO-FOTTUTO.
 
“Dai, rispondile emerito idiota!”
La voce di Louis?
“SSSSSH, LOUIS! Non dovevamo farci sentire!”
Niall?! Pure Niall era sveglio?
“Complimenti ragazzi, proprio ora che la cosa si faceva interessante!”
Zayn?! Da quanto ascoltava?
“Siete uno più coglione dell’altro. Non potevate stare in silenzio ancora qualche secondo?”
C’era anche Liam?!
 
 “MA VOI NON STAVATE DORMENDO?”
Chiesi a metà fra l’innervosito e il sollevato, fulminandoli tutti e quattro con lo sguardo.
"Certo, ma se voi continuate a chiacchierare amorevolmente, come facciamo noi a chiudere occhio? E poi voi due siete più interessanti del dormire”
Adesso Louis le prendeva, e dopo di lui anche tutti gli altri.
“Appunto, la signorina “mi sarei presa una bella cotta per Styles” ha una voce più squillante di una sirena dell’ambulanza. È complicato dormire con lei che blatera a non finire”
Dopo quel commento, a Zayn arrivò addosso un cuscino del letto di Ilenia, lanciatogli ben poco gentilmente da quest’ultima.
“E se tipo andassimo tutti a dormire ora? Mettiamo in pausa e quando ci svegliamo, se volete, ripartiamo da questo momento. Dai ragazzi, domattina, cioè… stamattina, abbiamo le prove e stasera il concerto. Diamoci una regolata”.
Liam come al solito aveva ragione, dovevamo dormire e starcene zitti, io soprattutto.
In men che non si dica partirono “le buonanotti”. Cominciò Ilenia per prima:
“Notte ragazzi!”
Rispondemmo in coro, come al solito.
“Notte Nena!”
Niall si girò su un fianco e augurò la buonanotte a uno a caso del gruppo, come spesso faceva:
“Notte Liam!”
“Buona notte anche a te Niall! Sogni d’oro anche a voi Louis e Harry”
“NOTTE!”
Rispondemmo noi due contemporaneamente.
“Buonanotte adorabile Styles”
Cercai di non ridere per non rovinare l’atmosfera tranquilla.
“Buonanotte mio dolce Louis e buona notte di nuovo a Zayn. E anche a te Niall”
Niall rispose già mezzo addormentato:
“Buonanotte anche a voi”
“BASTA! DORMITE ACCIDENTI! BUONA NOTTE A TUTTI E PACE”
Dopo una risata di gruppo finale a causa della buonanotte esaspera di Zayn, lentamente, uno ad uno chiudemmo gli occhi e finalmente ci addormentammo.
Fino a un secondo prima di prendere sonno continuò a girarmi per la testa il pensiero di poco prima: “Mi piace sul serio. E ORA?”.



Ehm... ciao.
Okay, sono in ritardo di due mesi e questo capitolo fa pena, ma tu che stai leggendo: perdomami çç
Volevo postare prima ma non ci sono riuscita, è due mesi che mi prendo le parole da Ilaria (@xniallsfridge) ma non ci potevo fare molto.
Visto? Ora ti ho accontentata ed è uscita una schifezza immonda *autostima: OFF*
Quindi mi scuso per il ritardo e per l'oscenità che sto per pubblicare, sicuramente tanti non seguiranno più questa FF data la mia "velocità" ad aggiornare.
Abbiate pietà.
Se continuate a seguirla, invece, vi devo un favore e tante scuse <3 Grazie mille per le recensioni dei capitoli precedenti
Se avete consigli, critiche o altro dite tutto. Accetto anche cose del tipo: "Mangia questo scempio di FF, la penna e poi estinguiti"
non vi ascolterò e continuerò ad aggiornare la FF perchè mi piace scrivere questa storia, però siete liberi di dirmelo.
A questo punto vi saluto perchè è tardi, grazie ancora se continuate a seguire la storia di Nena e Harry
BUONA PASQUA A TUTTE <3

   
 
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