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Autore: Sae    04/11/2006    6 recensioni
letteralmente: ti ho sognato è una storia breve che parla di un bellissimo amore Runami!Mediate un sogno e con l'aiuto di una festa di compleanno e dell'oceano, due persone create per stare assieme! Vorrei regalarvi un sorriso con questa piccola storia, fatemi sapere! Ciao
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stava sognando

I dreamt about you

 

 

Si stava assopendo e così entrava in quella realtà parallela, che può diventare il nostro paradiso o che può, per diversi minuti, esserci avversa come l’inferno.

Ma lei non stava pensando a quello, non voleva, esaminare quel dolce mistero.

Preda dell’inconscio quindi, si ritrovò con addosso un vestito luccicante e appoggiata ad un balcone di marmo, scrutava la palla gialla che tutti almeno una volta nella vita contempliamo. Immobile e bella, mentre i suoi occhi riflettevano la luna; e solo quell’astro sapeva a chi stava pensando.

 

-oh Rufy…Rufy perché sei tu Rufy?-

 

Che aveva detto?? Vabbhe tanto era un sogno…

 

-ETCHUM!!- Nami starnutì rumorosamente contraddicendosi malgrado fosse preda di Morfeo

-È meglio rientrare dentro- disse lentamente. “ Se no, mi becco pure un bel raffreddore…ztè altro che cavalieri da urlare al vento. ” completò il tutto il suo buon senso che non l’abbandonava mai.

La donna quindi stava per rientrare nella sua stanza, quando…

 

-Oh…chi è che odo starnutire? È forse un angelo di luce…o forse è la luna stessa…?- Il ragazzino così detto, guardò verso il cielo della sera. Le stelle brillavano, mentre Nami col cuore che batteva forte, sospira dolcemente nella sua direzione.

Il ragazzino continua a guardare in alto…rapito.

Nami si schiarisce di nuovo la voce, sperando di attirare l’attenzione sulla sua figura, facendo sfigurare la luna.

Ma Rufy continuava a guardare il cielo….

-OH…sto qua!- Nami con una gocciolina in testa, l’aveva richiamato all’ordine, anche per dare modo alla storia di proseguire.

 

Rufy si volta sorridendo come un pesce lesso. Come un bellissimo pesce lesse. Nami sente, malgrado tutto, le gote infiammarsi.

 

-Parla…parla ancora o eretta figura, o mio angelo di luce!-

-O Rufy…! Perché sei tu Rufy?!-

-Non l’hai già detto questo? Scusa?- Rubber punta il suo dito verso di lei facendo ondeggiare la spada che aveva al suo fianco. Nami sospira e chiude un occhio per questa volta….

-Rinnega tuo padre e rifiuta il tuo nome e…- - fa reagire il tuo intelletto..!-sussurra a bassa voce scherzosa.- O se non vuoi legami a te con un giuramento d’amore…e io non sarò più una navigatrice!-

-SE…NO grazie…rimani quello che sei!! Altrimenti come faccio a raggiungere l’One Piece?!- risponde lui non pensandoci due volte sopra.

-COSA???- Nami furiosa, per un attimo rompe il precedente paragone con un angelo di luce…ma poi si riprende pensando che lui forse, voleva esprimere un altro concetto.

-Che mai significa quello che hai detto?...Cosa c’è mai in un nome? Che può mai significare la parola navigatrice ? Non è un nome, una mano o un piede…ed io conservo questa mia natura anche senza questa parola! Così come Rufy…se io ti strappassi questo nome o ne usassi un altro…tu non smetteresti di essere quella perfezione che io conosco. Rifiuta il tuo nome che non è nessuna parte di te e prendi il mio amore!-

Rufy continua a sorridere nel cuore della sera. Uno sprazzo di luce gli illumina il volto…gli occhi neri fissi su di lei.

-Ma io volevo dire …amami…per come sono, amiamoci per come siamo… mio dolce essere che io per questo, rinunzio a tutto il mio nome …ecco, da oggi in poi chiamami solo amore e niente di più!-

Nami gli regala un dolce sguardo…“ allora intendeva questo prima… ” è inutile dire che è rincuorata.

-E dimmi chi sei tu che velato dalla notte, inciampi così nei miei pensieri?-

Rubber per un attimo trasale. Hanno appena decantato in lungo e in largo le proprietà di un nome e ora deve di nuovo dirle come si chiama? Sta scherzando? Il suo cervello per un sol attimo ragionò… anzi fu il suo cuore a realizzare che lui avrebbe tanto voluto abbracciare e tenere sopra il suo giustacuore, quella donna.

-Con un nome, non saprei dirti chi sono…Poiché il mio nome o fanciulla ti è nemico e lo strapperei dal foglio ove lo trovassi scritto.-

-Ti riconosco malgrado io non abbia ancora bevuto un centinaio di parole dalle tue labbra. Tu sei Rufy…-

-Il vostro amore, fanciulla, giacchè sia il mio cuore che la mia mente sono vostri ormai.-

-E come sei venuto fin qui?Questo posto può darti la morte!-

-Se…! Mia dolce Nami…ho scavalcato con due fette di mortadelle sugli occhi …era l’amore che mi guidava verso te, malgrado tutto e tutti! E poi Nami, non per vantarmi, ma ho una taglia non indifferente sul mio capoccione!-

 

ZAC. Il momento romantico è rotto: le lucciole non sono più come prima e la luna scompare indignata per un attimo, dietro una nuvola. La ragazza ora vorrebbe strozzarlo. Come gli sono uscite fuori le parole: mortadella e capoccione?

 

-RUFY…MA CHE…-

 

Nami si blocca.

Dove è andato a finire il suo amore?!

Preoccupata lo cerca con gli occhi… poi si gira verso il muro del suo balcone circondato da fiori e trasale.

-Rufy…!-

Lui si era arrampicato fino ad arrivare lì.

-Volevo darti la mia buonanotte…-

Nami sorride, colpita da quel gesto. Il ragazzino adesso ha scavalcato e hanno incatenato le mani tra di loro. Quella sua rossa e goffa e quelle di lei snelle e morbide.

 

-FIGLIA, OH MA CON CHI PARLI??-

 

SDENG!

Quello scemo doveva interromperli proprio ora?!

Nami risponde a tono e frettolosamente: -CONFIDO I MIEI PENSIERI ALLA LUNA!-

E dall’anticamera…

Padre: -AH??-

E Nami: -PARLO CON LA LUNA!!!-

-AHH?? CHE HAI DETTO?-

-CON LA LUNAAAA!!!-

-Figlia,grida non ti sento!-

-UFFA, VECCHIO, SUA FIGLIA STA PARLANDO CON LA LUNA!- Rufy è intervenuto risolvendo la situazione..o

Usop come un fulmine, va a vedere chi gli aveva dato una simil risposta al posto della sua adorata figliola. Rimane sbalordito quando trova Rubber steso a terra con un bernoccolo e Nami con il pugno alzato.

-Figlia oh tu vedi quest’essere? Non sai che io con il padre suo non ci possiamo vedere?!-

All’improvviso sul balcone si proiettano le figure di: Shanks il rosso,Zoro, Nico Robin. Chopper e la dottoressa Kureha completano il quadretto un misto di voci alimenta il caos sul balcone.

 

Nami e Rufy sono circondati da quelle figure. Lei sospira rassegnata mentre lui è addirittura divertito.

Si vede Chopper prende a morsi la gamba di Zoro, Nico Robin sente lo sfogo di Usop,mentre Shanks il rosso litiga con la dottoressa Kureha.

Un misto di voci si accavalcano.

- è un po’ il destino di Romeo e Giulietta il nostro… non riusciamo mai a stare soli… -

 

A parlare era stata Nami che adesso era triste, osservando il profilo del suo capitano.

 

-è qui che ti sbagli.-

 

La navigatrice sorpresa lo osserva meglio.

-Ogni volta che guardi il cielo, ogni volta che spieghi le vele, ogni volta che disegni una nuova rotta oppure quando controlli il vento con quello strumento…ehm...-

-con la rosa dei venti…-la navigatrice lo aiuta a completare la frase, con voce dolce, cercando di capire dove voleva arrivare.

-Ogni volta che io sogno…ed ogni volta che io combatto o faccio qualcosa come respirare… io penso a te. Penso alla mia Nami. E quindi stiamo sempre insieme…qualunque cosa accada…-

 

Rubber la prende di peso detto questo e salta dal balcone, i loro amici continuano a litigare o chissà fanno finta…mentre la luna ora più lontana sorride complice a due figure.

 

-Lontani, ma mai divisi. Liberi, ma mai soli.- termina in quel modo la rossa rapita da quegli occhi neri.

-Si!- Rubber sorride felice come mai da allora.

-Ma guai a te se mi parli ancora di mortadella!- esclama dopo la ragazza facendo finta di tirargli un pugno in testa.

Il ragazzino si mette a ridere e i due finiscono dritti, dritti nella piscina della villa.

Si vede Nami trasportare il suo amore da un orecchio è bagnata ma ride…è felice e questo basta per calare il sipario.

 

Si sveglia proprio, mentre sente un tonfo provenire dal ponte. Esce di corsa e va a vedere se magari stanno calando a picco. È sorpresa quando trova Usop rovesciato per terra con Chopper. È sorpresa quando trova Rubber attaccato a uno striscione mentre penzola ridendo. Sgrana gli occhi quando vede Sanjii uscire con una torta in mano e sorride quando Nico Robin mette un

regalo sul tavolino bianco. E infine non è sorpresa di vedere Zoro ronfare abbracciato alle sue spade.

 

Ride quando vede la scritta rossa e inaspettata luccicare sotto il sole.

 

“Buon compleanno!”

 

Se ne sono ricordati…e ci sono dei pacchetti da aprire… Nami ha un luccichio agli occhi è commossa, loro lo sanno e non ne approfittano per fare una battuta.

 

È felice quando trova delle scarpe rosso fuoco nel pacchetto di Chopper, sbuffa quando trova un “ pagherò ” in quello di Zoro. Sorride imbarazzata al cappello a falde larghe, nel regalo di Nico Robin e ride allegramente alla tazza con dichiarazione di Sanjii.

 

Ma soprattutto…quello che non dimenticherà mai è il pacchetto arruffato di Rubber.

Una fotografia del gruppo incorniciata e una frase scarabocchiata sul retro:

 

“ Lontani, ma mai divisi. Liberi, ma mai soli ”

 

Gli sorride e per un attimo lo rivede vestito da Romeo. “ Amami per quello che sono ”

…Ma lei lo fa già dalla prima volta che ha avuto a che fare con quel strampalato capitano.

 

-Hai dormito bene? Io ho sognato una cosa troppo divertente!- la fa trasalire, distraendola dai suoi pensieri, chissà se lo fa apposta.

-Anzi! Ti Ho sognato! Pensa che tu eri Giulietta e io Romeo e che non volevi che dicessi mortadella!-

 

-EH??-

 

Inizia il caos, Sanjii strozza il suo capitano con il filo per l’arrosto. Zoro ride malizioso, Chopper discute a voce alta con Usop sostenendo che Rufy era perfetto per Nami, mentre Nico Robin sospira capendo che gioca ad una partita persa.

 

-Ti amo….- sussurra in mezzo a quel caos lei, mentre lo osserva cambiare colore sotto le mani di Sanjii.

Arrossisce mentre le sue dita sottili voltano quella fotografia piena di colore, magari chissà avevano attraversato uno delle tante zone dell’oceano in cui due menti si mettono in comunicazione tramite i sogni.

Ma in fondo, loro lo sapevano da sempre che si appartenevano e lo sapevano anche senza l’uso di parole.

 

 

The end

 

 

 

Note della sottoscritta

 

Buongiorno, ho pensato a questa piccola storiella il 31 ottobre…non che centri molto la data anzi! Comunque il titolo in inglese DOVREBBE ESSERE: -Ti ho sognato- se nel caso scusatemi perché io con le lingue straniere non vado molto d’accordo(chi mi conosce sa anche di cosa sto parlando^^ ma questo non centra niente adesso…!) Vabbhè! Spero di avervi fatto sorridere (nel frattempo a me sta venendo fame) e dedico questa piccola storiella runami a tutte le persone che sostengono l’altra mia fan fic “ Per un paio di sandali ” ma naturalmente anche a chi apre semplicemente sta finestra!! Anzi a chi ha avuto il coraggio di aprirla! Che devo dire altro? Bho non so Buona lettura si augura all’inizio quindi non centra molto…buona chiusura allora…anzi buon indietro sapete la freccetta…(seee…Sara che c’era nella torta? Rum??) Ehm…non ci fate caso!! ^_- alla prossima e un caro abbraccio a tutti voi!

 

Sae-Sara

  
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