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Autore: meiousetsuna    09/04/2012    6 recensioni
Bentrovate, amiche Sailor!
Questa è l'ultima storia della serie New Wave Heroines, e si svolge durante la parte finale della favolosa terza serie.
Si tratta di una mini-long di 4 capitoli, niente paura!
La minaccia del Silenzio incombe sul mondo, ma le Outher Senshi devono affrontare, oltre i potenti nemici, anche le loro paure, incertezze... cosa sarà di loro, alla fine di questa guerra? E per cambiare... Haruka è protagonista! Un grazie di cuore a tutte le dolci personcine che hanno seguito le prime due storie, siete state preziose!
Buon divertimento a tutti coloro che vorranno fermarsi a leggere, baci, la Vostra Meiou Setsuna
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Hotaru/Ottavia, Setsuna/Sidia, Usagi/Bunny | Coppie: Haruka/Michiru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'New wave Heroines'
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                                                          OPENING

 

Il rombo di tessuto rosso, corredato di lunghi nastri bicolore, si stagliava contro l'azzurro terso del cielo svettando notevolmente più in alto dei suoi simili, come sfidandoli a  raggiungerlo; ma per quanti sforzi facessero, questi non riuscivano a elevarsi da una quota più modesta.
"Oh, grazie signore, non ce la facevo proprio a far sollevare il mio aquilone, invece ora vola più in alto di tutti! Ma come ha fatto?"
"É facilissimo, devi assecondare la corrente, non ci sono altri segreti, solo lasciare che sia lui a trovare la sua direzione"


I bambini guardavano ammirati il misterioso personaggio che prima li sovrastava con la sua altezza, ma ora si era curvato per restituire a Yu la manovella con la fune.
"Adesso prova da  solo, d'accordo?"
"Sì! State a  guardare ragazzi!"
E corse seguito a ruota dai suoi compagni di gioco.


Haruka socchiuse gli occhi, osservandoli allontanarsi con un misto di invidia e malinconia; quanto tempo era passato dall'ultima volta che si era sentita così ? Settimane, mesi forse; ma la risposta più spontanea sarebbe stata ‘ una vita intera’; non era giusto affermare che quell’esistenza era nuova, tanto nuova da richiedere una rinascita, una semplice evoluzione?
Aveva dovuto smussare molti spigoli del suo carattere e il risultato, se non perfetto, poteva dirsi almeno eccellente; e avrebbe fatto un torto grave non riconoscendo il merito della maggiore artefice a colei che semplicemente esistendo, riempiva il suo cuore di stupore da ogni mattino a ogni sera. 


Passato il primo periodo durante il quale aveva temuto di trovarsi in uno stato di entusiasmo dovuto alla novità di sentirsi amata e desiderata, compresa nei suoi molteplici sbalzi di umore e prevenuta dal mentire per difesa - non le era possibile nascondere i suoi reali pensieri alla persona che la leggeva come un libro aperto o quasi, vari anni di allenamento in questo campo non potevano andare completamente perduti... ma stava cedendo poco alla volta, come se i suoi misteri fossero veli che una carezzevole brezza portava via uno a uno - si era resa conto di  come tutto fosse meravigliosamente vero e non accennasse minimamente a sparire col dipanarsi delle ombre della notte, anche se in molte albe si era svegliata di colpo allungando istintivamente la mano sinistra per controllare se al suo fianco ci fosse davvero un corpo tiepido e morbido, o se stesse solamente sognando un sogno.


A volte Michiru si girava spontaneamente nella sua direzione, completando il sonno con un braccio intorno alla sua vita e la fronte premuta contro la sua spalla, altre non si accorgeva di cosa si trattasse e mormorava qualcosa tirando su le coperte. Dopo poche settimane le rispondeva automaticamente.
“Uhm… Haruka, lasciami dormire…”
A volte veniva accontentata, se la giornata che le attendeva era molto faticosa, altre volte no e facevano l’amore a lungo, lasciando suonare a vuoto le rispettive sveglie, finché non era davvero  troppo tardi e allora si alzavano in gran fretta, preparandosi in pochissimi minuti, con la differenza che mentre Michiru, perfettamente pettinata e vestita manteneva aperta l’anta automatica dell’ascensore, Haruka usciva dall’appartamento ancora con un toast tra i denti, chiudendo la parta con un piede, infilandosi la giacca e chiedendo con gli occhi alla sua ragazza di darle una sistemata ai capelli e farle il nodo alla cravatta.


Questi accomodi avvenivano nel breve tempo necessario a raggiungere l’atrio, poi correvano a prendere l’auto, recuperando l’ulteriore ritardo sfrecciando tra le vie meno frequentate della città; il nuovo portiere si era offerto di far trovare la Ferrari già pronta di fronte all’ingresso, ma l’occhiata feroce che aveva accompagnato la frase di cortese rifiuto l’aveva scoraggiato dal ripetere il tentativo.
Così scorreva la parte più tranquilla della loro giornata, durante la quale facevano di tutto per comportarsi come una coppia normale; ma sempre più spesso l’oscura minaccia che incombeva  sulla terra si insinuava tra loro; all’inizio era qualcosa di estraneo alla loro vita privata, la consideravano una specie di lavoro, o comunque di dovere che le impegnava di tanto in tanto; poi gli interrogativi sul significato di quella missione, il crescente coinvolgimento personale, fino a non poter più scindere la loro esistenza di guerriere da quella di comuni studentesse aveva parzialmente alterato il loro rapporto, forzandole ad un tipo di complicità generata dalla necessità e non solo dal desiderio e ora nella mente di Haruka si agitavano sia la consapevolezza di aver provato più volte la necessità di evadere seppure solo con l’immaginazione dal complesso di quella situazione, sia la viva percezione che nessun sacrificio fosse eccessivo se portava con sé il dono di un amore così travolgente.

Non le era mai accaduto di provare nell’animo due sensazioni tanto diverse, senza che una prevalesse per affiorare come necessità primaria, chiedendo a gran voce di essere esaudita, ma questa volta… non le andava affatto di indovinare cosa predominasse nel suo cuore in fiamme, temeva soprattutto di scoprire che una certa idea che la tormentava avesse un fondamento… cos’era davvero a contare di più per lei?

 

                                                           IN TOO DEEP

 

L’emanazione demoniaca formava una cupola di energia nel mezzo della quale la sagoma di una stella nera era talmente netta da risultare ben visibile anche dall’altezza dell’elicottero con cui le Outer Senshi stavano raggiungendo il luogo della battaglia.
“Guarda Haruka hanno formato una barriera! Non sarà facile ma dobbiamo tentare di oltrepassarla – così dicendo poggiò una mano su quella della compagna – adesso dipende tutto da noi! ”


“Ce la faremo, non permetteremo mai a quei maledetti di impossessarsi della Terra! In un modo o nell’altro gli impediremo di portare a compimento i loro piani  anche se dovesse costarci la vita”
Aveva pronunciato quelle parole tentando di mascherare il dolore che le causava sentirle scorrere sulle sue labbra; le sarebbe piaciuto trovare delle difficoltà nell’annunciare una decisione così terribile, invece aveva parlato spontaneamente e quello che era peggio, nessun  turbamento era trasparito sul volto di Michiru; forse fingeva per non amareggiarla… d’altra parte era un bene, se il loro potere era l’unico in grado di fermare l’avanzata dell’oscurità non potevano sottrarsi al loro compito, ma se  non  aveva dubbi sulla sua disponibilità a sacrificarsi non smetteva un istante di domandarsi se non avrebbe dovuto cercare di salvare prima la sua adorata di qualsiasi essere vivente.


Perché accettava di correre questo rischio, a causa del suo eccessivo senso del dovere, o forse perché quel sentimento talmente perfetto aveva subito una piccola incrinatura, sufficiente per farlo scivolare al secondo posto nella lista delle sue priorità? Michiru era assolutamente calma e imperscrutabile probabilmente assorta nelle sue stesse riflessioni, o semplicemente di fronte ad una tale eventualità seguiva ciecamente il tracciato del suo destino, senza neppure considerare di opporsi. Questo era giusto, eppure la feriva nell’orgoglio non provocare più quelle reazioni piene di passione che le rimproverava tanto fino a poco tempo prima, come la volta che avevano scoperto il segreto dei Talismani e l’aveva vista sfidare la morte per lei… che strana cosa è l’amore, che vuole tutto e il suo contrario.


Seduta alle loro spalle, Setsuna era preda di pensieri  molto diversi; era dall’inizio degli accadimenti che dovevano portarle a riunirsi in quel preciso tempo e luogo che conosceva gli eventi principali del loro percorso e purtroppo questi si erano susseguiti tutti nessuno escluso, privandola della speranza di poter evitare il compimento del suo destino.
Non così precisamente, non così inesorabilmente… era proprio necessario? Ma non ebbe tempo per riflettere, visto che una fitta atroce le pervase il corpo dalla testa ai piedi, permettendole a malapena di distinguere le sue grida da quelle altrettanto acute delle altre due guerriere; una potentissima scarica di corrente elettrica le aveva catturate come in una rete, trasformando l’abitacolo in un’incontrastabile strumento di tortura, comunque troppo fragile per resistere a lungo… pochi secondi dopo, una nube abbagliante si disegnava nel cielo.

Il lampo colpì duramente gli occhi di Haruka e le attraversò il cervello, facendo riaffiorare fulmineamente un insieme di ricordi, pensieri e sensazioni, ed una voce dolce che sembrava chiamarla da tanto lontano, da strati sepolti della sua memoria… ’Haruka-san!’.
Addio, non credevo che sarebbe finita così, speravo di potervi proteggere, mia amata Michiru, e tu… ma…
Un inatteso senso di vuoto la avvolse, facendole sbarrare gli occhi per la sorpresa; era questo che si provava nell’ultimo istante?

 

Carissime (eventuali!) amiche che avrete sfidato la sorte leggendo fin qui....bentrovate! =^.^=

Come avrete forse notato nell'introduzione, questa sarà una mini-long di 4 bei capitoloni, quindi niente torture prolungate, stavolta!

Richieste del tipo: "Sbrigati, pubblica sabato-martedì-sabato prossimi, che così finiamo alla svelta" o al contrario "pubblica in 4 settimane che ci dai tempo di digerire!" sono ugualmente bene accette... sigh! Sì, questa finale è la storia "intimista" di Haruka, ed è un pò più pesante, lo ammetto!

Grazie per aver letto fin qui, e Venus Love and Beauty Shock a voi! (ma perchè i colpi più carini sono tutti suoi? Vai, Minako!)

 

  
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