-Valerie, non sai quanto sono felice per te!- -Lo sono anche io Joe, sono esageratamente felice, ma ho paura, ho tanta paura.- -Ehi, perchè dici così? Con quel sorrissone sicuro che hai non dovresti aver paura di nulla- -Ho paura di perderti Joe!- -Ehi, stai tranquilla Val, non devi minimamente pensare certe cose! Io ci sarò sempre per te; e poi,alla fin fine,l'Irlanda e il Regno Unito non sono poi cosi  lontani!- -Promettimi che mi verrai a trovare ogni mese!- -Te lo prometto.- *** La conversazione del giorno prima con Joe riemergeva limpida nella mia mente mentre guardavo il telefono illuminarsi col suo nome. "Ehi Val, mi sono dimenticato di dirti che ti voglio un bene dell'anima." Lessi il suo messaggio sorridendo e tutto ciò che mi frullò per la testa in quel momento erano tutti i momenti straordinari passati in sua compagnia. Il fatto che il mio migliore amico, nonchè, l'unica e dico unica persona di cui mi fidavo non potesse partire con me per questa magnifica esperienza un po' mi feriva. Non riuscivo minimamente ad immaginarmi lontana da lui e sopratutto non riuscivo, non potevo accettare, che il nostro rapporto cambiasse a causa della distanza. Arrivai all'aereoporto di Londra e salii sul pullman numero 267, quello che mi avrebbe portato nella mia nuova scuola di design. Mi avevano chiamato per un corso per costumiste dalla durata di un anno nella scuola più prestigiosa di Londra al quale avrebbero avuto accesso solamente venti persone in tutta Europa: non riuscivo ancora a crederci! Guardavo incuriosita il meraviglioso paesaggio che si presentava ai miei occhi fuori dal finestrino: ero follemente innsmorata di Londra. Le pareti della mia camera erano completamente tappezzate dalle foto del Big Ben, del Buckingham Palace, del Kensington Palace, del Tower Bridge.. Il pullman si fermò, scesi. Mi ritrovai di fronte ad un'immensa palazzina bianca messa in risalto dalle possenti ringhiere nere che la circondavano. Un uomo mi fece cenno di avvicinarmi: -Signorina Valerie Bajot..- lo guardai sorpresa chiedendomi come sapesse il mio nome. -La accompagno al suo corso! Mi segua!- L'uomo mi fece strada lungo gli infiniti corridoi a scacchi dell'edificio, per non parlare delle faticosissime scale, che io, con la mia eccezionale sportività, facevo una fatica immane a salire. Arrivammo davanti ad una porta, ma che dico, un portone! L'uomo busso delicatamente e disse con un tono di voce a dir poco impassibile: -Signor. Davis, è arrivata la signorina Bajot.- -Grazie Jeremy, la faccia entrare!- Il signor Davis,  uno dei maestri degli stilisti più famosi al mondo, mi scrutò sorridendo dolcemente e mi invitò a sedermi. La lezione si teneva in un auditorium, che sembrava ancora più enorme visto lo scarso numero di alunni. -Come stavo dicendo prima che arrivasse la nostra signorina Bajot, ho in serbo per voi un'attività speciale!- La sua voce calma e pacata non era affatto tranquillizzante dal momento che non vedevo l'ora di scoprire quale fosse la famigerata attività. -Ognuno di voi, lavorerà per un mese per delle persone famose.- Ok, era ufficiale, il mio cuore stava battendo all'infinito, era la cosa più bella che mi fosse mai capitata! Ero cosi felice che sentivo i castori ballare la salsa nel mio stomaco! -Qui ho venti nomi- continuò il signor Davis alzando una busta. -Ora estrarrò per vedere per quale star dovrete lavorare.- Prese in mano la busta e infilò le sue mani li dentro: -Andy Adams, tu lavorerai per Rupert Grint- per un attimo mi ero distratta a guardare la ragazza con le lacrime agli occhi, ma poi, ritornai subito nel mondo reale quando il signor Davis pronunciò il mio nome: -Valerie Bajot, credo che il tuo sia un po' più impegnativo visto che sono cinque.. I ONE DIRECTION!- Salve salvino, questo è il primo capitolo della mia FF, naturalmente non obbligo nessuno a recensire, ma beh, commenti e recensioni sarebbero ben accette. Aggiornerò giorno per giorno se vedrò che siete  presenti! Grazie per aver letto! TANTO AMORE, CRI.