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Autore: JaneA    10/04/2012    7 recensioni
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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And the arms of the ocean are carrying me, 
And all this devotion was rushing out of me, 
And the crashes are heaven, for a sinner like me, 
The arms of the ocean deliver me.

Never let me go – Florence and the machine

 

 

 

 

Un asciugamano la cingeva. Piccole gocce d’acqua correvano lungo il suo corpo. Il suo sguardo riflesso nello specchio. La stanchezza nei suoi occhi, assieme al dolore.

 

Lui sostava sulla soglia. Sentiva il suo respiro nell’aria. Vedeva il suo petto alzarsi ed abbassarsi sotto lo strato spugnoso che l’avvolgeva.

 

‘’Non lasciarmi.’’

 

Quelle parole erano fuoriuscite come una preghiera lontana, ma così vicina. Così affilate e al tempo stesso fragili.

 

‘’Non lasciarmi.’’ Ripetè ancora.

 

I capelli biondi ricadevano sul suo volto chino.

 

Lo sguardo di lei fisso ancora nello specchio. Delle ciocche di capelli erano scivolate fuori dallo chignon improvvisato. Necessitava di lui, più di quanto lui necessitasse di lei. Ma ormai era finito tutto. Non c’era più nulla a legarli. Se non quella creatura che cresceva dentro di lei.

 

Fece scivolare una mano sul suo ventre. Fissò quella mano bianca, poi tornò a guardare il suo viso riflesso.

 

‘’Devo.’’ Pronunciò quelle parole a fatica, come se la sua voce si fosse fatta forza arrampicandosi alle pareti del suo corpo, lungo la trachea, lungo la lingua per poi fuoriuscire.

 

‘’Non lasciarmi.’’

 

Il biondo le si avvicinò. Posò le sue labbra sulla spalla sinistra della riccia.

 

‘’Non farlo Granger. Non lasciarmi, ti prego.’’

 

Ancora una preghiera. Urla. Preghiere. Ecco cosa sapevano fare. Il Manor era stato pieno delle loro grida, ora di piacere, ora di odio.

 

Voleva rimanere, lo voleva davvero. Ma che futuro avrebbe dato a sua figlia? Una vita infelice tra urla, tra lacrime.

 

‘’Non posso restare, Malfoy. Lo sai.’’

 

Lui la fece voltare. Le prese le mani tra le sue.

 

‘‘Invece puoi, devi! Maledizione! Io ti amo, Granger! Amo tutto di te. Amo i tuoi sorrisi, le tue lacrime, il tuo inarcare la schiena quando facciamo l’amore, amo quando cucini per me, quando mi urli contro perché lascio disordine. Amo tutto. Ogni piccolo dettaglio del tuo corpo, ogni singolo neo. Ogni tuo singolo riccio. E sai che amerò quella creatura che cresce dentro di te, l’amerò perché è nostra. Mia e tua. Dannazione! È nostra. E’ il simbolo del nostro amore.’’

 

‘’Cosa potremmo mai darle, tu ed io?’’ le lacrime scendevano sul suo viso, l’inondavano.

 

‘‘Cosa potremmo darle? – le si avvicinò, fece correre le lunga dita affusolate sul suo viso a raccogliere quelle lacrime salate –le daremo tutto l’amore del mondo Granger. E sai perché? Guardami. Perché noi due ci amiamo. E smettila di credere a quello che dice la tua maledetta testa. E’ normale che si gridi, è normale. Ma io ti amo. E sai che ho amato solo me stesso quanto amo te. Amerò questa bambina, e nel tuo cuore lo sai. Lo sai.’’

S’inginocchiò dinanzi alla ragazza. Delicatamente liberò il suo fragile corpo della presa spugnosa lasciandolo scoperto. Pose una mano sul ventre, poi vi avvicinò le labbra e iniziò a lasciare baci sulla sua pelle. Baciò ogni angolo del suo corpo, ogni piega della sua pelle. Baciò le sue mani, i suoi seni, il suo collo, la sua schiena. Lei si strinse a lui, bisognosa.

 

Lo amava. Amava sentirlo contro di lei, sentire il suo respiro sul collo. Proprio come in quell’istante. La sua pelle premeva contro gli abiti del marito. Amava stare tra le sue braccia. Semplicemente.

 

‘’Non lasciarmi.’’

 

Quella preghiera risuonò ancora nella sua testa, rimbalzò sulla sua pelle, ancora.

 

Le sue mani si strinsero attorno a quell’uomo, che stranamente l’amava.

 

Aveva ragione. Doveva smetterla di ragionare con la sua maledetta testa. Era ora di ragionare col cuore. E lei lo amava, da morire.

 

‘’Mai.’’ Sussurrò contro la sua bianca camicia, stringendo ancora quel corpo al suo.



  
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