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Autore: RoseGONEwild    10/04/2012    3 recensioni
Simon si approfitta di un Martin un po' troppo ubriaco.
"Si guardarono negli occhi per una manciata di secondi, lo sguardo di Simon sembrava volergli chiedere scusa. Anche se non aveva ancora capito bene cosa fosse successo, Martin era sicuro che avesse molte cose di cui scusarsi."
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Simon era steso su un fianco, la testa sorretta dalla mano destra, ed osservava Martin che stava dormendo accanto a lui, con i capelli neri scompigliati sul viso. Stava ripercorrendo con la mente ogni secondo della serata precedente, dal momento in cui era riuscito a far ubriacare Swet del necessario per far sì che non opponesse resistenza. Aveva aspettato il momento giusto e poi aveva infilato la lingua fra le sue labbra con decisione, prendendolo per i fianchi. Lui aveva mugolato qualcosa di incomprensibile ma lo aveva lasciato fare. Si erano spogliati e toccati a vicenda a lungo, ma Simon aveva deciso di non andare troppo oltre: avrebbe significato approfittarsi un po’ troppo della percentuale alcolica nel suo sangue.
In fin dei conti, dopo tanti mesi durante i quali non aveva fatto altro che desiderare quel momento, era bastato sentire la sua mano calda accarezzarlo per giungere all’estasi.
Lo aveva aiutato a rivestirsi alla bell’e meglio e lo aveva messo a letto, poi gli si era sdraiato accanto ed avevano preso sonno.
Sveglio ormai da quasi un’ora, Cruz era stufo di stare ad osservarlo e decise di svegliarlo. Gli sfiorò la punta del naso con l’indice e poi abbassò la coperta. Martin aprì gli occhi lentamente, massaggiandosi una tempia. – Simon? -
Era confuso.  Sapeva di essere andato da lui la sera prima e di essersi divertito, ma non ricordava di aver deciso di rimanere per la notte. In effetti, non ricordava nemmeno come fosse andata a finire la serata o cosa avessero fatto di preciso dopo una certa ora.
- Buongiorno – rispose il cantante, sorridendo. Sweet non ricambiò il sorriso e si guardò intorno stranito. Indossava soltanto i jeans, sbottonati, mentre lui era in boxer e, soprattutto, avevano dormito nello stesso letto: decisamente c’era qualcosa che non andava.  – Che cazzo è successo? –
Simon piegò la testa da un lato e lo guardò teso. – Non… non ricordi nulla? -
- Cosa dovrei ricordare? – chiese Martin preoccupato, mentre si sforzava di riportare alla mente anche solo un attimo di ciò che era accaduto. Aveva un gran mal di testa, il che non lo aiutava per niente.
- Non credevo fossi così ubriaco, cazzo… - disse il cantante.
Il respiro di Sweet accelerò mentre dei frammenti di ricordi sfrecciavano troppo veloci nella sua testa per riuscire a metterli bene a fuoco. – Oddio - sussurrò.
Si guardarono negli occhi per una manciata di secondi, lo sguardo di Simon sembrava volergli chiedere scusa. Anche se non aveva ancora capito bene cosa fosse successo, Martin era sicuro che avesse molte cose di cui scusarsi. – Dimmi cos’è successo -.
Cruz deglutì e si passò una mano fra i capelli. Stette in silenzio per qualche secondo, valutando quale fosse il modo migliore per dirglielo. – Ci siamo… baciati. Molto. E toccati -.
Il chitarrista era sgomento e sentì un groppo in gola. – Che cosa? Com’è possibile? Cazzo! No, no, no! Io ho una ragazza, sono etero, mi piace la figa!  Non è poss… -
- Mi è piaciuto – lo interruppe, - parecchio. -
- A me no! – incrociò le braccia davanti al petto mettendosi seduto.
Simon sogghignò. – Ah no? Non sembrava la pensassi così ieri, mentre mi pregavi di farti venire -.
- Che cazzo! Ero ubriaco, ero… cazzo… - si mise le mani fra i capelli e fissò il lenzuolo che oramai copriva solamente le loro caviglie.
- Ti posso assicurare – continuò Cruz, - che nessuno avrebbe mai detto che non ti stava piacendo, a giudicare da quanto gemevi -.
Martin scosse la testa. Si rifiutava di credere ad una cosa del genere, ma più ci pensava e più i ricordi si facevano nitidi: le mani del cantante su di lui, i baci. – Perché l’hai fatto? -
- Secondo te?  - chiese irritato Simon, - perché mi piaci, coglione -.
- Non… non sapevo che, insomma… -
- Che mi piacesse il cazzo? Ma dove vivi? – sbottò. Certo, portava a letto molte donne, ma non per questo dovevano essere il suo unico orientamento sessuale. E lui, lui lo attraeva più di chiunque altro.
- Non lo avevo mai notato – si scusò Sweet. – E comunque, non per questo dovevi farlo! Cazzo! Con quale cazzo di coraggio lo dico ad Ika? -
Cruz si strinse nelle spalle – Lei capirà… -
Martin rise nervoso. - Oh certo! “Ehi ciao amore, stanotte Simon mi ha quasi violentato e sono certa che tu capirai! Tanto a me non è piaciuto e quindi sono totalmente disposto ad ammazzarlo!” -
– Non dire che non ti è piaciuto, perché non è vero –.
- Fottiti! – esclamò. Si alzò dal letto ed iniziò a raccattare dal pavimento i suoi vestiti e le sue cose.
Simon sbuffò e lo seguì, prendendolo saldamente per i fianchi, stringendolo da dietro. – Non dire che non ti è piaciuto – ripeté, avvicinando le labbra al suo orecchio e leccandone il lobo. Il chitarrista si irrigidì e sentì una serie di brividi percorrergli la schiena. – S… smettila Simon… io non sono gay -.
La mano del cantante gli accarezzò il collo e poi, senza lasciarlo andare, lambì il suo torace ed arrivò all’inguine. Lo accarezzò lentamente e sentì il corpo di Sweet reagire immediatamente. – Prova a ripeterlo, adesso -.
Martin rimase in silenzio. Ormai qualunque cosa avesse detto a sua discolpa sarebbe stata inutile, considerando le evidenti prove che il suo corpo stava fornendo. – Io non… - tentò.
- Tu cosa? Dai, dimmelo – Cruz gli mordicchiò lentamente il collo e la spalla, tenendolo ben saldo contro di lui, e non smise di accarezzarlo.
Il chitarrista sospirò ed abbassò lo sguardo fino alle punte dei loro piedi, avvilito. – Hai vinto -.


Dedicata ad Irene, che tipo mi ha assillata perché la scrivessi (e mi ha anche fornito il titolo) *-* Oh, com'è bello ricevere questo tipo di compiti a casa. Non so quanto sia riuscita a descrivere bene la scena, ma nella mia testa era tutto ben definito u.u vediamo se anche a voi ha fatto lo stesso effetto :D

  
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