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Autore: Aphasia_    10/04/2012    2 recensioni
Ci siamo mai chiesti cosa provino i fantasmi, quando li evochiamo?
A volte anche il buio risponde..
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ultimo bicchiere d'acqua aveva avuto un sapore che non so descrivere. In genere non ci sarebbe molto da descrivere, nell'acqua, perchè lei è nata per non essere etichettata da nessuno. Incolore, insapore, inodore. Ci piace e basta, e forse la invidiamo tutti per questo, perchè certe volte anche noi vorremmo piacere a tutti per il solo fatto di essere semplici e totalmente puri. Magari fossi stata quel bicchiere d'acqua..
L'ultimo respiro, quello si che saprei descriverlo. Terribilmente bello. Il suo lato terribile era che fosse l'ultimo e che io lo sapessi bene, ma il suo lato bello era più nascosto, dovevo solo cercarlo. Ma le cose terribilmente belle, si rivelano tali solo quando non si è in vita. Io dovevo fare solo un passo più avanti, per capire, ancora un respiro, e la parte terribile mi avrebbe sussurrato la bellezza. Come potevo dire di no?
C'era un oceano di luce ad attendermi, 50 altri diversi respiri, tutti bellissimi, tutti così rassicuranti, da respirare a bocca aperta, ma senza la bocca, senza polmoni, eppure più ricchi di qualunque altro tipo d'aria che l'uomo avesse mai conosciuto. Era questa la bellezza, assaporare qualcosa senza nemmeno avere il corpo, con la sola coscienza. Avevo fatto il passo, ma i piedi non li avevo sentiti nemmeno, avevo attraversato uno soglia, sapevo di averlo fatto, ma senza nessun tipo di peso. Sentivo solo la mia voce. C'eravamo solo noi, io e me, e la noia non esisteva, in quel mondo di sospiri, perchè era un mondo dove essere sè stessi era obbligatorio e gli inganni erano vietati, insieme alle bugie e alla malvagità. Esiste, esiste. Ecco, se l'acqua fosse un mondo, sarebbe proprio quello. E io lo vedo sempre, bastava solo fare un passo. Incredibile vero?



-Potrei sapere il motivo della mia chiamata?
-La mia casa è infestata..
-Come?
-Le dico che la mia casa è infestata!
-Signora, si calmi. Respiri e mi racconti tutto..
-Le luci..le luci... e...e .. la porta...nello specchio c'era..
-Signora, è inutile. Se non si calma io non posso aiutarla
-Vaffanculo! Oh mio diooo.. chi cazzo sei? Aiutooo



I vantaggi di non esistere sono tantissimi. Non mangio, non bevo, non dormo. Eppure..sento tutto quanto. Sento quella donna che urla al telefono, solo perchè ho spento le sue stupide luci, sento la sua figlioletta che dorme tranquilla, si, sento anche il suo cane che ringhia davanti a me, anche se non ci sono. Posso muovere quasi tutto quello che voglio, porte, luci, mobili.. Ma questa è un divertimento che non riesco a comprendere, sinceramente. E' solo che certe volte mi dimentico che non esisto, e che se muovo qualcosa non mi si vede, e perciò le persone si spaventano. Mi dispiace se le ho spaventate, e mi dispiace anche di aver fatto urlare quella signora. Posso anche parlare, ma non so se le persone possono sentirmi. Una volta è venuta un'amica della signora che mi ha chiesto di parlare, e io lo giuro, ho parlato più forte che potevo, ma lei ha detto che nella stanza c'era un uomo morto nella guerra, così mi sono offesa e non ho più parlato. Potrei anche urlare, se solo volessi, ma credo che nemmeno in quel caso nessuno mi sentirebbe. Spesso faccio finta di parlare con la bambina della signora, quando lei parla da sola. Facciamo tanti bei discorsi, e, se lei potesse, sentirmi, forse riderebbe, e sempre forse, diventeremo amiche. Io e lei abbiamo la stessa età, ma lei non mi conosce. Così posso fare tutto ciò che voglio, al solo prezzo di non avere corpo, e di non esistere. Mi piace definirmi "la voce fuoricampo", come quella dei film, che sa sempre tutto e fa sempre tanto ridere. Non saprei come altro definirmi, non so nemmeno chi sono.. E passiamo agli svantaggi. Sono solo coscienza, perchè capisco tutto ciò che succede, e perciò capisco anche la parola solitudine, la so applicare alle situazioni, la riconosco dalle altre cose astratte e concrete. Io ho la solitudine. Si dice così? Io credo di averla, visto che nessuno mi può sentire, nè parlare, nè vedere. Eppure certe volte penso che mi vedano, o sentano, quando restano fermi a fissare un punto. Come fanno? -mi chiedo- Se non esisto? Hanno dei poteri magici? Una volta ho sentito la parola "medium", quando era venuta l'amica della signora. Non lo so cosa vuol dire, ma la signora continuava a dire "sei una medium, allora aiutami". Non so nemmeno da cosa voleva essere protetta. Spero non da me, non posso fare del male a nessuno, Io. E anche se potessi...come potrei?


-Posizioniamo una telecamera nella stanza della bambina, una nella sala e poi non so, che dici, una nella soffitta?
-Si, io direi anche una nella stanza della signora. Tu occupati delle registrazioni vocali. E' acceso?
-Ecco, ora sì. Pronto.
-Pronto

....

...

...

-Se c'è qualcuno, in questa stanza, ci dia un segno

Sento le voci di alcune persone. Dicono che vogliono un segno se c'è qualcuno. Possono sentirmi, allora? Dovrei provare? Ho appena riconosciuto la cosa astratta chiamata paura. Credo di averla. Ma ora che ci penso, io non sono nessuno. E forse intendono qualcuno che esista. Meglio lasciar stare..

-Stai spaventando gli abitanti di questa casa. Ce l'hai con loro? Se si, dacci un segno.

Le persone continuano a fare domande al vuoto, tanto che inizio a pensare di essere io quel vuoto. Dicono che io spavento. Come posso spaventare se non esisto? Lo spavento è un'altra cosa astratto, ma io non la ho, non so come si usa. Magari se accendo le luci capiranno che io non posso fare del male.

-Oddio! Hai visto? Si sono accese le luci. Controlla l'impianto! E' a posto?
-Non c'è niente che non vada. Questa è roba grossa, cazzo.
-Puoi rispegnere le luci per noi?

Perchè devo? Perchè dovrei farlo per loro? Cosa vogliono? Io NON esisto!

-Cazzoo! Stai bene? Oh merda! Hai ripreso tutto?
-che succede? State bene?
-Tutto bene signora, le lampadine..sono esplose.
-Come? No basta così, ho paura. Ditele di andarsene, non ne posso più, basta.
-Signora. Ehi, signora, non pianga, su. Siamo qui per aiutarla.
-Forse se riuscissimo a stabilire un contatto..

Non avevo mai visto la signora piangere così... Solo una volta, forse, quando il signore era andato via. Piangeva per colpa mia? Se solo potessi piangere... Io non ho fatto niente, e non posso versare una lacrime per la cosa astratta chiamata delusione. Come faccio a far capir loro che io non ho fatto niente? Non posso parlare. E non possono vedermi. Forse..se urlo più che posso...

-Dobbiamo stare calmi, state tutti calmi, o manderemo tutto a puttane, e questo è il caso più assurdo che io abbia mai visto..
-E' ancora tutto acceso? Registratori? videocamere? infrarossi?
-Si, tutto a posto. Per fortuna, avevano l'alimentazione indipendente.

Continuo ad urlare, ma non mi sentono. Ora ho la cosa chiamata rabbia, e non credevo di poterla avere o riconoscere. Da dove vengo io la rabbia non esiste, anche se tutti sappiamo cos'è. Se solo potessi tornare lì.. Perchè sono costretta a restare in questa casa? Dopo che ho fatto il passo, mi hanno fatto vedere la luce, ma per troppo poco tempo... Poi mi hanno spedito qui, senza dirmi niente. Esattamente come se non contassi niente. Urlo ancora di più, voglio usarla tutta questa famosa rabbia..

-Questo posto mi da i brividi.
-Ma perchè succede tutto questo? C'è davvero qualcuno?
-Può essere chiunque... spesso non lo sanno nemmeno, di essere morti. Fanno le cose di sempre, come se fossero ancora in vita.
-Santo cielo..


Morti. Sapevo che significava, ma la memoria non è ci concessa, quindi non ricordo esattamente cosa voglia dire. Ci dicono che non esistiamo, ed è tutto. E che possiamo fare quello che vogliamo. Da dove vengo io non ci sono regole, forse perchè ne abbiamo sempre avute troppe. So però con certezza che "morire" vuol dire qualcosa simile a ciò che ci hanno detto, il fatto di non esistere. Ma se dovessi spiegare che cosa sia, non ne ho idea. Io so solo che non esisto, ma che un tempo ero qualcosa, o forse qualcuno? La memoria non ci è data, anzi, ci è data, ma solo pochissima.. E non so se sia un vantaggio o uno svantaggio, mi sono appena dimenticata come si distinguono.


-Abbiamo risentito i registratori...venga a sentire. E' pazzesco.
-Ma..è una ragazza che urla? Si sente a scatti..
-Alzo il volume.
-Che cazzo dice?
-Non si sente bene.. sembra quasi che dica "io non esisto"..ma il resto non lo capisco, dovrei farlo sentire anche agli altri.
- Tu che ne pensi?
-Fammi un pò sentire..

...
...
...
-"Io non esisto"... "io non ho...niente".. dite che dice "non ho fatto niente"?
-Sembra così... cazzo se urla.
-Ma chi è?
-Credo che sia morta qui.


...

...
...


-Materiale video?
-Ombre, e nient'altro. Nessuna è nostra.
-Datemi uno schiaffo, non ci credo. Mai successo, assurdo.
-Ma perchè ha urlato? Perchè ci ha urlato?
-Non sa di essere morta.


Morta. Questa parola continua a suonare qui intorno, ma non so come interpretarla. Le persone sono andate vie, è andata via anche la signora e la figlia. Ora sono di nuovo sola, ma qualche volta arrivano delle persone con una cosa che emette luce e ha un vetrino.. non mi ricordo come si chiama però. Serve per trasmettere immagini, mi pare. Ah si, e qualche volta, una bella donna con un bastone vicino alla bocca parla davanti a quella cosa che trasmette immagini. E' per questo che sento sempre la parola "morta". Hanno detto anche "responsabile" "spaventare" "urla". Io non sono sicura di sapere bene che vuol dire. Però ricordo che responsabile è una parola brutta, e che spaventare è come trattare male qualcuno. Urla, invece, so che vuol dire. Sarà per quel che ho detto, quando volevo che mi sentissero? Pensano che li ho trattati male?
Ma se io non esisto..come potevo?
Una cosa mi è chiara.. Non importa se non esisti. Sarai sempre colpevole.


  
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