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Autore: The Half Mad Muggle    11/04/2012    5 recensioni
Albus Silente contempla Severus Piton in due momenti durante il suo ultimo anno come Preside di Hogwarts. OneShot
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Severus Piton
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Eccomi! Sono FRC Coazze e sono la traduttrice di questa e di altre storie (che spero tradurrò presto) meravigliose di The Half Mad Muggle. Per la serie: importiamo storie straniere in questo fandom così piccolo e povero! XD

Scherzi a parte, le storie di The Half Mad Muggle sono davvero delle piccole perle che meritano di essere tradotte. Se anche a voi, come a me, piacciono le storie che trattano di un rapporto padre/figlio tra Albus Silente e Severus Piton, beh, siete nel posto giusto. Occhio che potrebbe scappare qualche lacrimuccia.

La canzone da cui sono tratte le citazioni, e che dà il titolo alla storia, è ‘Tears of an angel’ di RyanDan. Vi consiglio di ascoltarla mentre leggete questa storia perché crea un’atmosfera che definirla commovente è un eufemismo.

Ringrazio infinitamente di cuore The Half Mad Muggle per aver gentilmente dato la sua autorizzazione a tradurre le sue storie. Grazie, grazie, grazie!

Quanto a voi, lettori, potete trovare la pagina di The Half Mad Muggle QUI. La storia originale in inglese la trovate invece QUI.

Non vi annoio ulteriormente. Per le note alla traduzione rimando alla fine della storia. Ciao!
 


Tears of an angel

(Le lacrime di un angelo)


 

 
Cover my eyes
Cover my ears
Tell me these words are a lie.
It can't be true,
That I'm losing you,
The sun cannot fall from the sky
Can you hear Heaven cry,
The tears of an angel?

Aveva un'aria così tranquilla, quando era addormentato. Crollato nella poltrona, aveva parlato solo per qualche istante prima che i suoi occhi cominciassero a chiudersi. Pochi minuti ancora e il sonno lo aveva reclamato pienamente. Era stata una lunga giornata, dopo tutto. L’apparentemente perpetuo stress era caduto dai suoi lineamenti, lasciandoli più dolci e facendolo sembrare molto più giovane.

Molto più vulnerabile.

Albus Silente si ritrovava, sempre più spesso ormai, ad essere costretto ad ammettere la dura realtà. Aveva cercato di convincere se stesso del contrario, vedendo la saggezza e l'intelligenza e il passato... invece della verità attuale.

Non era altro che un bambino.

Un bambino diventato vecchio prima del tempo.

Per la prima volta, Albus poteva vedere la fine. Per la prima volta, si rese conto che non importava quanto risolutamente pregasse, Severus Piton non avrebbe mai avuto il lieto fine che meritava tanto.

Per tutta la vita la pace lo aveva eluso. Per tutta la vita aveva combattuto.

Quell'anno avrebbe avuto luogo la battaglia più difficile.

Vi si era dedicato completamente, come sempre. Severus era sempre il primo a farsi avanti, disposto a combattere fino alla fine per la Luce, anche se la Luce aveva fatto così poco per lui. Era disposto a lottare fino alla fine per il suo mentore. Era disposto a crollare, se ciò significava dare qualche istante di vita in più ad Albus.

Come si era ritrovato accanto una persona così coraggiosa? Che cosa aveva fatto per meritare un simile individuo?

Ma stringere un Voto Infrangibile... sì Severus era stato coraggioso in passato. Ma... questo era un nuovo livello. Come poteva sacrificarsi in questo modo? Come aveva potuto mettersi così in prima linea? La sua vita doveva significare così poco per lui...

Severus Piton era l'unico uomo in grado di spezzare il cuore di Albus, ricostruirlo, e poi frantumarne il vetro un’altra volta.

Quando guardava Severus Piton, si rendeva conto che lo stava perdendo. Giorno dopo giorno, un pezzetto della sua anima veniva rivendicato dalla tenebra. Come avrebbe fatto a far fronte a tutto questo quando Albus fosse morto? Era un pensiero egoista, lo sapeva. Ma era così.

Guardando Severus svanire gli faceva male. Naturalmente, era necessario. Di fronte a Voldemort e ai Mangiamorte poteva solo essere Piton. Ma quando tornava ad Hogwarts, la sua persona non cambiava più. C'era stato un tempo in cui il peso sulle sue spalle si alleggeriva visibilmente quando si trovava di fronte al suo vecchio mentore. Ma ora... La disperazione lo aveva corrotto a tal punto che il ragazzo che amava così tanto se n'era andato?

Il ragazzo che aveva dato così tanto per tenerlo al sicuro, passando ore a lavorare a una pozione per curare la sua mano, sapendo che era inutile, ma tentando in ogni caso.

Il ragazzo che aveva stretto un Voto Infrangibile per compiere la missione di Draco Malfoy, senza sapere cosa fosse... ma tuttavia disposto a rischiare la propria vita, a vendere la sua vita a qualcun altro, solo per cercare di aiutare.

Guardò di nuovo la figura dormiente. Severus Piton non era più un ragazzo. Entro la fine di quell’anno scolastico, sarebbe stato un criminale, cacciato per il suo sangue. Sarebbe stato un assassino.

Perchè Albus Silente sapeva che in cosa consistesse la missione. E Silente sapeva cosa stava per ordinargli, comandargli... chiedergli.

Allungò la mano per toccare una guancia pallida, attento a non svegliarlo. Non voleva che Severus lo vedesse così. Presto avrebbe dovuto chiederglielo. Avrebbe dovuto chiedere a Severus di ucciderlo. Accarezzò la pelle morbida con le dita. "Sto per perderti…"

La dura verità affondò una lama nel suo cuore. Perchè stava per perderlo.

Dentro di lui, il suo cuore piangeva per il male che stava per fare al suo angelo.

Lasciò cadere la mano dalla guancia di Severus e si voltò, non voleva che il suo prodigio si svegliasse e vedesse i suoi occhi invasi dalle lacrime.

Sapeva che le sue lacrime non sarebbero state le ultime a cadere...

***
 

So hold on
Be strong...
Everyday on we'll go
I'm here
Don't you fear
Little one, don't let go
Tears of an angel.

Eccolo lì, sulla soglia. Avevano litigato, una volta ancora, eppure, eccolo lì. Stava per scusarsi. Fece un passo nella stanza.

Albus rimase immobile, lasciando che Severus lo superasse, poi chiuse la porta rimanendo da soli.

Severus non si sedette. Rimase immobile vicino alla scrivania.

Stava tremando. Tremando violentemente. Il suo respiro era irregolare. Silente si voltò verso di lui.

"Severus?”

Il giovane si voltò a guardarlo. Il suo viso era così bianco, le linee nere sotto gli occhi l’unico colore. I suoi denti affondavano nel labbro inferiore.

Albus lo afferrò quando le sue ginocchia cedettero e un singhiozzo si costrinse a superare le labbra. "Non posso!" Un grido soffocato strappato da qualche parte nel profondo dell’anima di Severus; così profonda era la ferita che si aprì nel cuore di Albus.

"Severus..." Lo strinse più forte nel suo abbraccio, avvolgendo le braccia intorno al mago tormentato. "Non fare così..."

Severus odiava piangere, Albus lo sapeva. Ma in quel momento, sembrava essere l'unica cosa che potesse fare. Le lacrime gli stringevano la gola  impedendogli di parlare e alla fine semplicemente appoggiò il capo contro la morbida veste blu di Silente, il corpo tremava violentemente mentre i singhiozzi si attenuavano verso un pianto silenzioso.

Silente semplicemente strinse a sé Severus sconvolto, cullandolo, dondolando leggermente per calmarlo, passandogli una mano su e giù per il braccio, in attesa che il suo amico trovasse un senso di calma.

Infine Severus alzò gli occhi. "Non posso..." Sussurrò. I suoi occhi neri incontrarono il blu di quelli di Silente, "Per favore. Non farmelo fare".

Quando odiava se stesso per fare questo a Severus. Quando odiava costringere quell’uomo forte e nobile in ginocchio. "E' l'unico modo."

Piton scosse il capo, le lacrime scivolavano di nuovo dai suoi occhi. "Non lo farò! Non ti ucciderò."

Silente lo attirò a sé ancora una volta, incapace di sopportare il terribile dolore nei suoi occhi. "Per favore, Severus, non farti tutto questo. Sarà facile. E' un favore. La mia morte è vicina in ogni caso, lo sai questo..."

"Smettila!" Severus quasi gridò: "Io non lo farò."

"Per favore, bambino, stai facendo del male a tutti e due." Le sue parole erano dolci: "Non rinunciare alla Luce. Questo è l'unico modo..."

Severus crollò contro Silente ancora una volta, le mani strette alle sue vesti, "Non posso vivere senza di te."

"Devi. Devi vivere. Non mollare, ragazzo mio." Lasciò che la sua voce cadesse in un mormorio, sfiorando l'orecchio di Piton. "Non piangere, Severus. Non posso cacciare via le paure questa volta. Ma per favore. Non sopporto vederti piangere." La sua voce tremò, "Non per me."

Severus si allontanò, l'acqua silenziosa che striava le sue guance bagnate. "Mi dispiace..."

"No. Non scusarti. Non hai nulla di cui scusarti. Non aver paura. Devi essere forte". Si asciugò le lacrime: "Sono così orgoglioso di te, Severus Piton. Ma io sono qui ora, non temere". Abbracciò il giovane fieramente, "Non sarà ancora per molto ormai, Severus, te lo prometto." Premette un bacio sulla fronte di Piton, "Ti prometto che troverai la pace..."

Sentiva ancora le lacrime del suo angelo bagnare le sue vesti... mentre le sue stesse scivolano lungo le sue guance. Quanta distruzione avrebbe causato questo.

La distruzione di qualcuno che era stato così prezioso...

Le sue lacrime erano più veloci ora che si era reso conto che, mentre Severus Piton sarebbe stato considerato un assassino, lui stava commettendo un crimine di molto peggiore.

E tuttavia, sapeva che le sue lacrime non sarebbero state le ultime a cadere…
 

***
 

Don’t let go.

Il suo volto era libero dalle lacrime ora. Era davanti a un pubblico.

Silente sentì l’orgoglio. Tieni duro, sii forte, non mollare, piccolo… Lasciò che quelle parole toccassero la mente di Severus un’ultima volta. Non spargere altre lacrime per me angelo.

Severus sollevò il capo. “Avada Kedavra.”

Come sperava, mentre la maledizione lo colpiva, che Severus trovasse la forza per andare avanti.

Don’t let go…

 

*******



Note alla traduzione.

Il titolo l’ho lasciato in inglese, in quanto fa riferimento ad una canzone della quale alcune strofe sono citate nella storia. Comunque, ho messo anche la traduzione in italiano.

La traduzione non è perfettamente letterale. Personalmente, preferisco cercare di mantenere lo stile della storia, piuttosto che una perfetta fedeltà nella traduzione.

I nomi dei personaggi li ho tradotti in italiano perché ci sono affezionata. E non ditemi che non stonano i nomi originali in una storia in italiano! Io trovo che suonino male, ma questo è un parere personale.

 

Spero che la storia vi sia piaciuta (soprattutto che sia comprensibile) e aspetto i vostri commenti. Mi raccomando se avete correzioni da fare o consigli da dare sulla traduzione, fatelo!

Ciao!

FRC Coazze




  
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