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Autore: xjonaswhore    11/04/2012    6 recensioni
il confine tra sesso e amore è sottile, quasi inesistente.
Starà a Ronnie decidere da che parte stare.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao gente!
Non avevo nulla da fare così ho scritto questa OS!
Noterete che all’inizio è un po’ cruda (?) ma poi il mio lato romantico ha avuto la meglio!
Hope you like it!
E

 

 







She's seductive; 
She does it well.
She'll charge you by the hour
For a straight trip down to Hell
Shell direct you; 
When you think you know.
She gonna let you go. 
She gonna let you go.

 

{ Nick Jonas & The Administration - State Of Emergency 














 
 
 




Ronnie Smith non era mai stata una che dava troppa importanza ai sentimenti.
Aveva sempre trovato opprimenti quelle storie in cui si è morbosamente attaccati l’uno all’altra, e dove le parole sdolcinate sono all’ordine del giorno. Eppure, sembrava che tutti i ragazzi fossero convinti che le cose morbose e sdolcinate fossero proprio quello che tutte le ragazze volevano.
Ma con Nick, con Nick era tutta un’altra storia.
Niente scenate di gelosia, messaggi dolci, niente di niente.
Non erano amici, perché gli amici non fanno sesso.
Non erano nemmeno innamorati, perché Ronnie non aveva mai provato nulla per Nick che andasse oltre all’attrazione fisica.
Erano.. amici di sesso, probabilmente.
Amici di sesso che passavano la metà del tempo ad insultarsi, e poi puntualmente finivano a letto insieme.
Era divertente, in un certo senso.
Non si parlavano per mesi, poi d’un tratto uno dei sue rispuntava fuori, parlavano via messaggio per un po’, decidevano di vedersi, si divertivano e poi di nuovo via ad ignorarsi.
Ronnie sapeva che chi era a conoscenza del loro gioco la trovava una cosa sciatta, e molti la definivano una troia da quattro soldi, ma lei credeva che fosse meglio solo del semplice sesso piuttosto che trovarsi davanti alla scena del ragazzo tanto amato con la lingua nella bocca di un’altra.
D’altra parte, la maggior parte delle storie d’amore finiva così.
L’arrivo di un messaggio sul suo cellulare la distrasse dai suoi pensieri, e sorrise nel vedere chi era il mittente
“ scommetto che quando dirai alle tue amiche che oggi esci con me moriranno d’invidia “
Sbuffò, lasciandosi scappare una risatina sarcastica. Nick Jonas era quel tipo di ragazzo convinto di essere una specie di Dio greco.
Certo, non che non fosse vero.
Ricci ribelli, sguardo profondo, labbra a cuoricino, addominali scolpiti e un culo che parlava.
Nick Jonas era quel genere di persona che le ragazze definivano ‘ un gran figo’
“ sai Jonas, fino a prova contraria esistono ragazzi più belli di te “
Non dovette aspettare molto per ricevere la risposta
“ dimostralo, ragazzina “
Le sfuggì un leggero 'idiota ' prima che sentisse il campanello suonare.


< che ci fai qui? >
Non fece nemmeno in tempo a porgli la domanda che Nick era già entrato in casa, guardandosi intorno e rivolgendole il suo solito sorriso strafottente.
< ripeto Jonas: che ci fai qui? >
Controllò in fretta l’orologio appeso alla parete, e si accorse che mancava ancora un’ora e mezza al loro ‘appuntamento’.
< un uccellino molto carino mi ha detto che i tuoi sono fuori, oggi >
< e l’uccellino è..? >
Lui rise < la tua migliore amica >
Ronnie emise un borbottio sconnesso per poi puntare gli occhi su Nick.
Aveva dei pantaloni della tuta grigi, una maglia celeste e delle scarpe della nike bianche.
Sorrise inconsapevolmente e decise che quel giorno lo avrebbe fatto penare un po’, anche se alla fine sapeva che non avrebbe resistito più di 5 minuti.
< vuoi qualcosa da bere? >
< scusa? >
< bere Nicholas, bere >
Lui alzò gli occhi al cielo < ho capito, grazie. È solo che conoscendoti probabilmente ci hai messo dentro qualcosa di velenoso >
Ronnie alzò gli occhi al cielo e lo prese per mano, portandolo in cucina
Riempì due bicchieri di acqua fredda e ne porse uno a Nick, che bevve lentamente, come se pensasse di stramazzare al suolo da un momento all’altro.
Ronnie si lasciò sfuggire una risatina e un po’ di acqua le gocciolò sotto lo scollo della canottiera.
Vide Nick sorriderle e farsi più vicino, ma prima che potesse avvicinarsi ronnie si spostò, sedendosi sul tavolo al centro della stanza.
< sai Nick.. non credo di averne molta voglia oggi > disse, gli occhi bassi a fissare il pavimento.
< come ? >  ronnie potè sentire l’incredulità nella sua voce < oh, non fa niente >
La ragazza rialzò la testa sorridendo, e, prendendolo di nuovo per mano lo guidò in sala
< che dici se guardiamo un film, Jonas? >
Nick annuì, avvicinandosi alla vetrinetta dei DVD < però scelgo io, tu hai un gusto schifoso in fatto di film >
Ronnie sbuffò < ma se non mi hai mai lasciato scegliere un film !>
< esatto >
Il ragazzo la guardò con un sorrisino compiaciuto per poi spingerla sul divano e mettere il DVD nel lettore.
< che film hai scelto? >
< oh, un film che odi >
Ronnie sbuffò, tirando uno schiaffo sul braccio di nick quando le fu a tiro < io odio te, non il film >
Ebbe appena il tempo di sentire la leggera risata di Nick che il film partì, e con un sospiro riconobbe la sigla del film preferito del ragazzo: “ adrenalina blu”
Odiava quel film in una maniera spropositata, anche perché lui l’aveva costretta a vederlo almeno mille volte.
Poco male, si sarebbe divertita ancora di più a provocarlo.
Si sdraiò sul divano, stando ben attenta a fare in modo che la canottiera lasciasse scoperto un bel pezzo di pelle, per poi allungare le gambe e poggiarle sopra a quelle di Nicholas.
< comoda? > chiese il ragazzo ridacchiando.
Ronnie annuì e gli fece un gran sorriso.
Non fece passare nemmeno 5 minuti che smise di prestare attenzione al film, mettendosi sdraiata a pancia in su e alzando ancora di più la canottiera, iniziando a disegnare dei cerchi sulla pancia piatta, circumnavigando l’ombelico e stuzzicando il bordo dei suoi pantaloncini.
< ronnie, la smetteresti? >
< smettere di fare cosa? >
< lascia perdere >
La ragazza rise sommessamente e spostò il piede di qualche centimetro, posizionandolo proprio sul cavallo dei pantaloni di Nick.
Rise alla vista del ragazzo che la guardava male, ma si limitò solo ad esercitare una piccola pressione con il piede.
< Ronnie.. > sbuffò nicholas
< oh, che palle che sei! Vado a prendere da bere eh? > rispose piccata la ragazza.
Non fece in tempo ad aprire il frigorifero che due braccia calde la avvolsero, facendola sorridere.
Il ragazzo premette ancora di più il corpo contro il suo, abbassandogli la spallina della canottiera e iniziando a baciarle la spalla
< Nicholas, giù le mani >
Il ragazzo sbuffò sonoramente, aprendo le braccia e dando inavvertitamente uno spintone alla ragazza, che rovesciò la bottiglia che aveva in mano
< dio nicholas, sei un coglione! Mi hai fatto la doccia! >
Ronnie abbassò lo sguardo e fissò la sua canottiera bianca, ormai trasparente, aderire alla pelle e mettere in mostra il suo reggiseno rosa.
< sai cosa? Direi che fa abbastanza caldo per stare senza >
Sorrise verso il ragazzo e si sfilò la canottiera, buttandola distrattamente sul tavolo.
< oh, così va meglio > rise, buttando indietro la testa e sciogliendo i lunghi capelli marroni < non credi Nicky? > sussurrò, avvicinandosi pericolosamente a lui
Il ragazzo sorrise < direi che è molto, molto meglio >
Questa volta Ronnie non lo fermò, e le mani di Nick si infilarono liberamente sotto l’orlo dei suoi pantaloncini, facendoli scivolare per terra.
< sei un arrapato, Nicholas > sussurrò Ronnie, poco prima che le labbra del riccio si posassero sulle sue.
Il ragazzo si tolse le scarpe, spingendo Ronnie contro il tavolo, slacciandole il reggiseno e assaporando la sua pelle.
La ragazza si lasciò sfuggire un gemito e Nicholas sorrise < a quanto pare non sono l’unico ad essere arrapato qui >
Prima ancora che ronnie potesse ribattere, nick la prese in braccio, e lei circondò la sua vita con le gambe.
La ragazza gli sfilò la maglietta, ammirando per un attimo quel corpo perfetto, per poi buttare la testa all’indietro mentre lui riprendeva a giocare con i suoi seni
< nick > ansimò la ragazza < non possiamo farlo in cucina >
Il ragazzo rise leggermente, prendendola per mano e guidandola in sala
< guarda che ho anche una camer- > ma prima che potesse finire, il ragazzo si era già rimpossessato della sua bocca, mentre le sue mani percorrevano ogni centimetro del corpo di Ronnie.
La ragazza gli slacciò i pantaloni e Nicholas li calciò lontano, mentre la sua eccitazione cresceva.
Fece stendere la ragazza sul tappeto, mentre si stendeva su di lei come in una flessione.
La guardò per un tempo che a ronnie sembrò infinito, quando tutto quello che voleva era sentirlo dentro di lei
< sei bellissima,sai? > biasicò lui, in un sussurro appena udibile.
Ronnie, suo malgrado, arrossì, ma una vocina fastidiosa gli ricordò che ogni ragazza è “ bellissima “ se uno sta per farci sesso.
Sorrise appena, mentre Nick faceva aderire il suo corpo al suo.
Ronnie amava quella sensazione ‘ pelle contro pelle ‘ , quando Nicholas la stringeva talmente tanto da farle quasi male.
Il ragazzo prese a giocare con le sue mutandine, sfilandogliele fino alle ginocchia e accarezzandole l’interno coscia.
Ronnie strinse i denti dal piacere, mentre il ragazzo le sfilava del tutto le mutande, sfiorando la sua intimità.
< ripeto: sei un porco, nicholas >
Lui si avvicinò al suo orecchio, mordendole il lobo < a te però piace che io lo sia >
Non trovando nulla da ribattere, ronnie si affrettò a sfilare i boxer al ragazzo, che sorrise malizioso contro la sua pelle
< piccola ronnie >  sussurrò Nick, prima di avvicinarsi di nuovo al viso della ragazza.
< piccola Ronnie? > chiese la ragazza scostandosi < che diavolo ti prende oggi Nick? >
Il ragazzo rise < volevo provare ad essere dolce una volta tanto >
< non ti riesce molto bene > replicò ronnie sarcastica
< ah si? > nick inarcò un sopracciglio, per poi fissare ronnie dritto negli occhi.
Con la mano destra le tolse un ciuffo ribelle dal viso, accarezzandole la guancia. Premette ancora di più il suo corpo contro quello di Ronnie, lasciandole un leggerissimo e castissimo bacio sulla fronte.
La ragazza fece per parlare, ma Nick la ammonì con lo sguardo.
Sempre con le labbra socchiuse, sfiorò il profilo del naso, del mento e delle labbra, fino ad avvicinarsi al suo orecchio < piccola dolce Ronnie, è inutile che fai tanto la dura. Lo sappiamo che sei fragile. Ma io mi prenderò cura di te >
Le guance di Ronnie si tinsero di rosso contro la sua volontà, e per la prima volta fu un colpo per lei vedere il sorriso strafottente di Nick increspargli le labbra.
Prima che uno dei due avesse il tempo di dire qualcosa, il telefono del ragazzo squillò, facendoli sussultare.
Mentre Nick si alzava e andava in cucina per rispondere – sempre rigorosamente nudo – Ronnie si sedette con la schiena appoggiata al divano, infilandosi le mutande e la canottiera.
Perché, perché diamine era arrossita?
E soprattutto, perché voleva che nick le dicesse ancora delle cose del genere?
Prima che potesse darsi una risposta, il ragazzo rispuntò in salotto
< potresti vestirti, grazie? >
Il ragazzo rise, per poi infilarsi i boxer e i pantaloni della tuta.
< ecco fatto capo, sono vestito >
Ronnie rise, e il ragazzo si sedette accanto a lei; la schiena appoggiata al divano.
Per un po’ nessuno dei due parlò.
Il salotto era inondato di luce e dalla finestra aperta giungevano i rumori della strada.
Ronnie si girò verso Nick, fissandone il profilo.
Il ragazzo, accorgendosi del suo sguardo si girò dalla sua parte guardandola sorridendo.
< allora Ronnie, come me la cavo come principe azzurro? >
Perfino lei si accorse che la sua risata suonava isterica < benissimo, a parte che si vede lontano un miglio che scherzi > rise ancora, aspettandosi di sentire la risata del ragazzo che si univa alla sua.
Ma nick rimase in silenzio, guardandola con un espressione seria sulla faccia.
< Ronnie .. > Nick sospirò, guardandola negli occhi < io ero serio. Perché diamine credi che accetti di presentarmi a casa tua come una specie di puttanella al maschile una volta al mese? Perché pensi che accetti quando ti fai altri ragazzi? Perché pensi che io sopporti il tuo carattere impossibile? >
Ronnie alzò le spalle < me lo dici sempre.. perché sono una senza troppe pretese >
< no ronnie > nick scosse la testa < io dico quello che vuoi sentirti dire. Ma la verità è che so che devo comportarmi da stronzo menefreghista se voglio starti accanto >
Ronnie non rispose, troppo occupata a fissare i disegni sul tappeto per dare al ragazzo una risposta.
Nick sospirò < sapevo che non avrei dovuto dirtelo > si alzò lentamente, passandosi una mano fra i capelli
Ronnie alzò la testa, fissandolo mentre si rimetteva la maglia < è meglio che vada. Basta che tu me lo chieda Ronnie, e tornerò a trattarti come lo stronzo senza sentimenti >
Senza aspettarsi una risposta, si avviò verso la porta.
Ronnie strinse la mano a pugno, mentre chiudeva gli occhi e cercava di convincere le gambe a starsene immobili.
Correre dietro a Nick e fermarlo avrebbe significato rischiare tutto, buttare giù il suo muro, e lei non aveva alcuna intenzione di farlo.
Sapeva che se gli avesse dato una possibilità, lui l’avrebbe fatta a pezzi, l’avrebbe fatta soffrire.
“ ma io mi prenderò cura di te “ sentiva le parole del ragazzo risuonarle nella mente..
Forse era ora che provasse a lasciar cadere quel muro, e nick era la persona giusta con cui farlo.
Ma aveva paura.
Questo non spiegava però perché si era ritrovata in piedi, a correre per il suo salotto cercando di arrivare alla porta prima che fosse troppo tardi
< Nick! > urlò, e per poco non cadde a terra inciampando nel tappeto dell’ingresso.
Nick la prese per un braccio, impedendole di cadere.
< che c’è? > chiese lui, cercando di trattenere una risata
< promettimi che non mi regalerai mai dei fiori e che non cercherai mai di offrirmi la cena >  dichiarò decisa ronnie, senza nemmeno arrossire
< eh? > chiese Nick spaesato
< hai una possibilità Jonas, vedi di non sprecarla >
Il sorriso che si formò sul suo volto fece mancare un battito al cuore di Ronnie, che; senza nemmeno rendersene conto si trovò stretta tra le sue braccia.
< sai, potrei anche abituarmici > sussurrò, la guancia poggiata sul suo petto.
Nick rise, per poi avvicinarsi al viso della ragazza.
Nessuno l’aveva mai baciata in quel modo.
Con quella dolcezza, quell’amore, quella forza e quella delicatezza.
Per Ronnie fu come essere travolta da un’onda che la spinse sott’acqua.
Ne era certa, quello era il suo primo, vero bacio.
 

 
 
 
 
 
 
 
  
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