Anime & Manga > Twin Princess
Ricorda la storia  |       
Autore: _MoonShine_    11/04/2012    13 recensioni
Ora devi scegliere.
Scegli, scegli. Scegli con chi legare la tua anima.
Con la Rosa Nera? Con la Rosa Bianca?
Con chi vuoi stipulare il Rosette, il Patto della Rosa?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bright, Fine, Shade, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

- È un talismano, non toglierlo mai.
Se dovessi levare questo girocollo
riceverai una terribile punizione.
Ricorda, non toglierlo mai.-

Ora devi scegliere.
Scegli, scegli.
Scegli con chi legare la tua anima.
Con la Rosa Nera? Con la Rosa Bianca?
Con chi vuoi stipulare il Rosette, il Patto della Rosa?

 

DOVE SEI MIA DOMINION?
Nella biblioteca dell’istituto Shobi, uno dei più famosi licei della città, tre sagome nascoste dall’ombra degli scaffali stavano in piedi di fronte a un tavolo.
Sul tavolo in legno antico era appoggiata un oggetto di cristallo, una sfera.
Due ragazzi di fronte ad essa guardavano le immagini riflesse nel cristallo.
Entrambi indossavano la divisa della scuola. Uno con i capelli scuri, cobalto e gli occhi del medesimo colore, profondi e bui come la notte e le tenebre. L’altro con i capelli dorati e lucenti, due occhi rossi e gentili.
Entrambi bellissimi, entrambi con una missione.
Una terza immagine si mise davanti a loro. Un uomo più vecchio, sulla trentina passata, con un paio di occhiali sul naso che gli conferivano un’espressione seria e matura.
-Professor Itsushi, Lei è tra le nuove alunne?- chiese il ragazzo biondo fissando la sfera.
-Probabilmente. Ergon ha avvertito il suo potere- rispose impassibile l’uomo.
I tre continuavano a fissare la sfera che mostrava le immagini di una massa di ragazzi che stavano per dare inizio al loro primo anno all’istituto Shobi.
C’era un marea di gente, tantissimi ragazzi e ragazze che si guardavano intorno in attesa che qualcuno dicesse qualcosa o che aprissero le porte della scuola. Alcuni si guardavano tra di loro spaesati, altri chiacchieravano amabilmente.
Le immagini si ingrandivano e passavano da ragazza a ragazza.
-Mostrami la nuova Dominion- disse il professore con tono cerimoniale.
La sfera come da ordine mostrò velocemente numerose ragazze. Si fermò per un momento sul viso di una ragazza dai capelli rossi e dagli occhi cremisi, molto carina e sorridente.
I tre soddisfatti di averla trovata sorrisero.
La sfera però cambiò subito immagine facendo scorrere altri visi di ragazze. Falso allarme, accidenti.
Dopo vari minuti la sfera smise di brillare, si era come spenta.
-Accidenti, sembra che non sia qui- disse scocciato il professore.
Com’era possibile, eppure Ergon aveva percepito la sua presenza. Dov’era quella ragazza?
Il ragazzo dai capelli cobalto, che fino a quel momento era rimasto impassibile e in silenzio si voltò verso l’uscita della strana biblioteca.
-Dove vai?- chiese bruscamente il biondino.
Il ragazzo si voltò verso di lui lanciandogli un’occhiataccia gelida.
-Beh, sembra che Lei non sia qui nemmeno stavolta. Che senso ha rimanere in questa catapecchia?- sorrise beffardamente.
Il biondino stava per replicare, ma il professore glielo impedì.
-Shade ha ragione. Ergon deve essersi sbagliato. Non preoccuparti Bright, vai anche tu. In fondo sei il Presidente del Consiglio Studentesco, è compito tuo accogliere gli allievi del primo anno- sorrise il professore.
Il ragazzo annuì dirigendosi verso la porta e sorpassando Shade che era rimasto fermo.
-Ergon non si è sbagliato e lei lo sa- disse freddo al professore una volta che Bright fu uscito.
Il professore annuì.
Dopodiché anche Shade uscì dalla biblioteca lasciando il professore da solo.
Già, Ergon non poteva aver sbagliato. Il potere della Dominion non può essere confuso con niente. Quando il Guardiano del Sigillo sente la sua Dominion è perché lei è lì, vicino a lui.
No, non poteva essersi sbagliato.

L’ingresso dell’istituto era pieno di gente. I ragazzi erano tutti entrati all’interno del grande cancello. I genitori fuori erano in un misto di soddisfazione e preoccupazione. Non potevano entrare, era la regola.
-Mi raccomando ragazze, non combinate guai- disse una donna dai capelli rosso fuoco al di là del cancello. Si vedeva era preoccupata. Chissà come si sarebbero trovate le sue figlie in quel liceo.
-Sta tranquilla Elza, ormai sono cresciute- cercò di tranquillizzarla un uomo dalla chioma turchese e dallo sguardo gentile. Voleva calmare la moglie, ma anche lui era preoccupato per il comportamento delle ragazze, soprattutto di una.
Mentre diceva quella frase lanciò un’occhiataccia alle figlie in stile minaccia del tipo “CRESCIUTE, chiaro?!”
Due ragazzine di fronte a loro, all’interno del cancello, risero sudando freddo.
-Certo papà, noi siamo cresciute e siamo molto più mature.- disse la ragazza con lunghi capelli color dell’oceano come quelli del padre. Aveva due luccicanti occhi turchesi e un’espressione da brava ragazza, seria e diligente.
-Non combineremo nulla, sempre che Fine non ne faccia come al solito una delle sue e mi metta in mezzo- disse lanciando una frecciatina alla sorella.
Eh già, era Fine, la gemella dai capelli rosso fuoco e dai bellissimi occhi cremisi, la combina guai della famiglia. Era una ragazza allegra e spensierata. Non le importava nulla di quello che pensava la gente. Al contrario della sorella tutta gioielli e maniere per bene, lei era vivace e sportiva. Indossava sempre un girocollo con un ciondolo a forma di rosa. Non lo toglieva mai, diciamo che non riusciva a toglierlo mai.
Comunque erano l’esatto opposto, anche se di aspetto si somigliavano davvero molto.
-Io? Guarda che non è sempre stata colpa mia Rein!- ribatté Fine.
Rein la guardò storta.
-Vogliamo ricordare quella volta che hai dato fuoco all’aula di scienze dimenticando di controllare la provetta di mercurio, per salvare una lucertolina che stava per essere “divorata” da un’iguana nella vasca dei rettili?- disse in tono teatrale  -Oppure quella volta che hai confuso il pepe con lo zucchero nell’ora di economia domestica, facendo andare la professoressa in ospedale? O quando anziché il fertilizzante hai messo chissà cosa nelle piante della serra riducendole in cenere? O...-
-Hei, guarda che l’iguana era davvero grossa! L’avrebbe di sicuro mangiata!- controbatté Fine offesa. Per una volta che faceva una buona azione!
Rein scosse la testa rassegnata. Ogni volta che sua sorella ne combinava una, ci andava di mezzo pure lei. O perché provava ad aiutarla e quindi venivano colte sul fatto entrambe o perché lei doveva darle il buon esempio.
La campanella di inizio suonò propagandosi nell’aria in un suono dolce e armonioso.
Le due sorelle si voltarono verso i genitori.
-Fine, Rein sono fiera di voi-  sorrise dolce la madre accarezzando il viso delle figlie attraverso le sbarre del cancello.
Fine e Rein sorrisero.
–Ciao mamma, ciao papà! Ci vediamo dopo!- salutarono in coro le gemelle. Dopodiché si voltarono verso il portone dell’istituto.
Chissà cosa le aspettava questo nuovo anno scolastico.







Ciao ragazzeee!
Sono di nuovo io!
Scusate ma non ho resistito, volevo assolutamente mettere il primo capitolo di questa nuova storia !!
"I Say Yes" mi manca tantissimo, così cerco di rimediare con questa!
Non so voi ma l'inizio non lo trovo granchè, però il proseguimento è più.. ehm.. interessante diciamo ;)
Spero di avervi incuriosite :) ditemi cosa ne pensate
Un bacione grande
Un  bacione!

  
Leggi le 13 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Twin Princess / Vai alla pagina dell'autore: _MoonShine_