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Autore: FannyHarris    12/04/2012    6 recensioni
“Ragazzo, non preoccuparti delle conseguenze … devi salvare la natura. Cell distruggerà tutto.” Vedo la testa del povero androide di fronte a me, posta proprio in mezzo tra Cell e me. Mi sta implorando di salvare la natura, le meravigliose creature che lui ha tanto amato … può un androide provare sentimenti? Secondo quello che ho imparato non è così, ma allora … non sto capendo più nulla.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: 16, Cell, Gohan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rabbia.

“Arrabbiati!” Arrabbiarmi? Ma io non voglio, so che quando perdo il controllo è la fine. E’ l’unica via per sconfiggere Cell, ma rischierei di distruggere la Terra, e questo non posso permetterlo.

Papà, ti vedo lassù, sei senza forze e mi guardi, speranzoso di vedere tutta la mia forza scatenarsi senza riserve alcune e gli occhi terrorizzati di Cell nel capacitarsi della sua inferiorità di fronte al tuo stesso sangue … ma io non riesco. Sono per metà un umano, sai, e combattere non è ciò che amo, tu sei stato spesso assente e la mamma mi sta crescendo in maniera diversa da come sei cresciuto tu. Non mi alleno ogni giorno, e se lo faccio, è per sentirmi più vicino a te.

Arrabbiarmi? Sono più grande ora e non perdo il controllo subito. Ho imparato molte cose sui libri e una di queste è la “passionalità”. Ho capito che lasciandosi trasportare dalle proprie emozioni è sbagliato e porta alla sconfitta e ora, dopo anni, devo cambiare questo mio modo di pensare? Devo all’improvviso gettare via tutto ciò che ho imparato? E’ troppo difficile per me. La razionalità e la capacità di ragionare sono ciò che, ho letto, aiutano l’uomo ad affrontare al meglio ogni situazione. Ma tu ora mi chiedi di fare un salto nel buio, una scommessa. Ma, papà, io ho paura di quel che non conosco.

“Ragazzo, non preoccuparti delle conseguenze … devi salvare la natura. Cell distruggerà tutto.” Vedo la testa del povero androide di fronte a me, posta proprio in mezzo tra Cell e me. Mi sta implorando di salvare la natura, le meravigliose creature che lui ha tanto amato … può un androide provare sentimenti? Secondo quello che ho imparato non è così, ma allora … non sto capendo più nulla.

Davanti a me …

“Zitto, vecchio rottame.” Romba la malefica voce profonda dell’androide per eccellenza, quello rappresentato nei libri che ho letto. Lo vedo muoversi lentamente e tutto in un solo secondo si annulla. Le tenebre si impossessano per un attimo della mia mente, cancellando ogni conoscenza , ogni paura, ogni timore, ogni figura tranne quella di Cell che fa uno strano movimento, lento ma che racchiude in sé qualcosa che mi paralizza e mi inquieta.

Arrivo troppo tardi alla conclusione: il suo bersaglio altri non è che quel che rimane dello sfortunato androide dalle caratteristiche fuori dal comune. Vedo quella gamba meccanica, alzarsi e riabbassarsi all’istante, colpendo in pieno il rimanente pezzo del più caro amico che la natura avesse, benché fosse stato designato per fare del male. Tanti frammenti di quel cervello robotico, ma cervello capace di provare emozioni umane, si spargono ovunque, distruggendo definitivamente l’agonizzante.

Le tenebre cancellano anche quell’immagine terribile ai miei occhi, ma oltre che quella, cancellano tutto di me. Non ha senso restar legato così tanto ai miei libri. La vita non è scritta solo lì.

Chiudo gli occhi.

Rabbia, Cell … me la pagherai, avrò la mia vendetta non puoi hai già distrutto tutto rancore, solo rabbia e rancore hai fatto del male hai miei amici hai fatto del male a coloro a cui tenevo e hai calpestato, me la pagherai, farabutto, frutto di una mente umana, non hai nulla di umano e ora sei riuscito a scatenare la mia ira, tremerai, sarai terrorizzato dalla paura al mio cospetto.

Riapro gli occhi. Le miei idee sono confuse, sparse e senza nessun ordine.

Vendetta. Ecco la parola che si distingue meglio fra tutte quelle che volano come in un mare in tempesta nel mio animo. Nelle vene sento il sangue pulsare vigoroso, una energia rinnovata si impossessa di me.

Vendetta, marchiata a fuoco e indelebile. Vendetta, sbagliata? No quello l’avrebbe detto il Gohan di prima, io non sono lo stesso. Sono un saiyan, e ora sento il sangue saiyan ereditato da mio padre darmi le direttive … anzi, è la vendetta dei saiyan a darmi le direttive.

Sono il più forte, Cell. Godrò nel vederti tremare di terrore sotto i miei incessanti colpi.

Io sono un saiyan, pieno di rabbia e deciso ad avere la mia personale vendetta.

 

Che ve ne pare? J Accetto ogni commento, mi sto rimettendo in moto e forse forse riesco a recuperare le mie vecchie storie *__* J

Lasciatemi un commento per dirmi se vi è piaciuta se volete J Un bacio, Fanny.

 

 

   
 
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