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Autore: Acquamarine_    13/04/2012    8 recensioni
[Storia classificatasi prima al contest "La ruota della fortuna" di TheGhostOfYou]
In un soleggiato pomeriggio, Fred Weasley fa un incontro particolare, che gli farà capire che... la vita fa affrontata con leggerezza e che la fantasia è l'unico strumento che abbiamo per essere realmente felici.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Luna Lovegood
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Pacchetto numero uno: Sole (Luna Lovegood)

Pacchetto numero due: Lago (Fred Weasley)
Tipo di pairing: (Amicizia, odio, amore, ecc) "Amicizia"
Genere: Slice of life, Fluff, Missing Moment
Rating: Verde
Avvertimenti: One-Shot (648 parole) 
Piccola Introduzione: In un soleggiato pomeriggio, Fred Weasley fa un incontro particolare, che gli farà capire che... la vita fa affrontata con leggerezza e che la fantasia è l'unico strumento che abbiamo per essere realmente felici.
NDA: Ho inserito la parola "Amicizia" tra virgolette, poiché questo è solamente un incontro, e i protagonisti non contiueranno ad essere amici dopo. Ho voluto creare un momento che non compromettesse troppo il futuro: erano bambini, quindi capita :)

Mi pare che i Weasley e i Lovegood abitassero vicini, quindi ho preso questo, ho creato questo lago ed... è uscito codesto scritto! 

Mi prendo la responsabilità sulle sciocchezze dette sui Plimpi, sono opera mia, purtroppo o per fortuna - dipenda da come lo si vede O_O

p.s. non so se il singolare sia "Plimpo", prendila come una licenza poetica :)

Anyway, lascio la storia in allegato ^^

Hope yoi like it!

La storia si è classificata prima al contest "La ruota della fortuna" di TheGhostOfYou; avevo come personaggi Fred e Luna, come prompt "sole" e "lago" :)

Mi è stato fatto notare che i Pimply esistono; ora, sebbene con altre ricerche la situazione mi appaia comunque confusa [in alcuni siti online, sia italiani sia inglesi si fa distinzione tra "Plimpy" (=Plimpy) e "Gulping Plimpy" (=Plimpy d'Acqua Dolce) e si dice che, mentre i primi siano reali e citati anche nel libro di Newt Scamander, i secondi sono, probabilmente, soltanto una credenza dei Lovegood, in quanto non ci sono prove certe della loro esistenza], ci tenevo ad aggiungere questa nota, in caso altri riscontrino questo errore.
Semplicemente, prima di scrivere la storia non ho ricontrollato, in quanto non credevo fosse così importante come dettaglio, quindi prendetela, semplicemente, come una licenza poetica :)

 


«Cosa stai guardando?»

Questa domanda giunse inaspettata alle orecchie di Luna che si voltò velocemente verso la voce.

Era un bambino abbastanza alto, di circa undici anni, lo aveva visto qualche volta assieme alla sua famiglia, la sua enorme famiglia che a volte aveva invidiato.

Lei era sola... con il suo papà, ora.

Gli sorrise, un sorriso sdentato e sincero: sebbene dentro di sé provasse mille emozioni diverse, non poteva fare a meno di essere felice per ogni persona che le si avvicinasse.

«Non credi anche tu siano carini?», chiese, riportando il suo sguardo al di là del laghetto vicino casa Lovegood.

«Cosa?», domandò l'altro, visibilmente spaesato, mentre continuava a fissare l'ambiente tutto intorno senza vedervi alcunché di carino.

«Sono proprio lì, dei Plimpi d'acqua dolce! È appena nato un cucciolo, la schiusa delle uova è stata la settimana scorsa, ma lui non voleva proprio saperne di venire al mondo... la mamma e il papà sono felicissimi!», spiegò la bambina con un sorriso.

Il bambino scoppiò a ridere, non riuscendo a trattenersi.

Cosa aveva detto, quella bambina?

«Pl..pli... pli cosa?», chiese, tra le risate.

Luna lo imitò, riempiendo l'aria di un suono davvero piacevole. L'altro si fermò, incantato da quella risata argentina, simile al suono delle campanelle che la mamma legava al collo dei coniglietti di cioccolato – animati con la magia – il giorno di Pasqua.

Luna si fermò, sentendosi osservata, e si volse verso il ragazzino.

«Io sono Luna, abito in quella casa lassù, assieme al mio papà», sussurrò.

«Io sono Fred Wealsey, abito là, nella vallata», sorrise lui.

«Piacere, Fred Weasley», rispose la piccola, tendendogli una mano tintinnante.

Sì, esattamente.

La sua mano tintinnava, forse per i braccialetti colorati fatti con campanelle e tappi di Burrobirra, o forse perché quella bambina meritava una musica ogni volta che compiva un movimento.

Fred afferrò la manina e la strinse nella sua, finché Luna non si alzò di colpo e lasciò la presa.

Si piegò e prelevò qualcosa dalla soffice e bagnata erba, dopodiché la lanciò nell'acqua del lago: era un sasso.

«Cosa...?», cominciò Fred, ma Luna si voltò verso di lui e gli sorrise.

«Quando un Plimpo impara a camminare, la prima cosa che bisogna fare è lanciargli qualcosa per farlo giocare. I sassi sono i loro giochini preferiti, perché gli ricordano qualcosa di vero e... fermo, che non si muove, e così imparano a stare su, senza cadere», spiegò, continuando a lanciare pietre di piccole e medie dimensioni.

Fred strabuzzò gli occhi quando un raggio di sole, aiutato dal vento che, scostando le fronde degli alberi, gli aveva permesso di giungere fino al lago, illuminò una creaturina.

Era piccola e somigliava ad un cerbiatto, ma era senza colore: aveva orecchie piccole e occhi grandi ed azzurri, macchioline azzurrine qua e là e la sua codina sembrava un batuffolo di ovatta, di quelli che i bambini amano poiché sono morbidi come la neve e i capelli della mamma; la sua pelle, invece, era trasparente come l'acqua che riempiva quel lago.

Con la bocca spalancata dalla sorpresa e lo sguardo fisso sull'animaletto, si piegò sulle ginocchia e prese un sasso rotondo, poi lo lanciò proprio nel centro del lago, dove la piccola creatura si agitava, ma si divertiva.

Quel pomeriggio passò così, tra schizzi d'acqua e di fantasia, lasciando Fred all'oscuro di una grande verità: non c'era alcun animale in quel lago, né tanto meno i Plimpi esistevano.

Un adulto ragionevole avrebbe detto questo, senza dubbi.

Quell'adulto, però, avrebbe sbagliato, perché i Plimpi d'acqua dolce esistono, come i Ricciocorni Schiattosi e i Nargilli, e sono pronti ad essere illuminati, non appena il raggio della fantasia sia pronto ad entrare in scena.

Ridere di fronte alle assurdità del mondo non è il comportamento giusto.

Ci si potrebbe rendere conto che quelle assurdità non sono tanto assurde, e si potrebbe capire che laddove la ragione fallisce, la fantasia vince, sempre.

* * *

Giudizio di TheGhostOfYou:

Titolo: 10/10
Grammatica e sintassi: 10/10
Utilizzo pairing: 10/10
Utilizzo prompt: 10/10
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Gradimento personale: 10/10
Totale:  60/60

 

La mia maledetta mail stava per farmi perdere questa bellissima storia, ti rendi conto? Ora sono tutta emozionata, e ho preso appunti per un’eventuale fic. Grazie per il suggerimento!

Titolo: 10/10 – Il titolo che hai dato è un po’ la mia filosofia di vita, se devo dirti la verità! Ed è anche ciò che penso di Luna; credo si sia costruita tutto un mondo suo per essere felice in qualche modo.

Grammatica e sintassi: 10/10 – Sei stata perfetta: non un errore, non una sbavatura, frasi pulite e precise, semplici ma tuttavia efficaci; ancora una volta qui c’è la dimostrazione che non bisogna avere uno stile pomposo per arrivare al cuore delle persone, no?

Utilizzo pairing: 10/10 – Ma quanto sono carini Fred e Luna? Lei con questa fantasia sfrenata che accoglie Fred come se fosse un vecchio amico e gli fa scoprire la fantasia; lui che in qualche modo cerca di non fare sentire la ragazzina sola e gioca con lei, vede i Plimpi, immagina insieme a quella strana ragazzina. Mamma mia, non hai idea di quanto mi siano piaciuti.

Utilizzo prompt: 10/10 – Molto belli i richiami al sole ed al lago, molto poetici, devo dire. Sono assolutamente colpita dal tuo modo di aver inserito il raggio della fantasia, è stato… no, non ho parole!

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10 – Sono entrambi assolutamente IC, anche se sono descritti da bambini; mi ha colpito Fred, sai? Alla fine, penso che con Luna avrebbe anche potuto essere amico, perché ce lo vedo a credere a ciò che dice Luna, ad appoggiarla nelle sue  fantasie.

Gradimento personale: 10/10 – Sei da primo posto, spero che tu lo sappia; ho letto tante cose tue ma questa è sicuramente la storia migliore che mi hai mandato per un contest. Complimenti.

 

Totale: 60/60

 

   
 
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