"Chi è Dan?”, eh?
Oh, è tanto facile rispondere.
Dan è quella persona rumorosa, appiccicosa e fastidiosa come un bambino -o un animale in costante ricerca di coccole-, con una paralisi facciale che lo fa sorridere in ogni dannato momento, gli occhi che sembrano rubati al mare e i capelli stupidi.
Stupidi, sì, ma davvero tanto. Sembra che sia appena uscito reduce da una lotta con un puma o qualche animale simile.
 
Dan è quella persona che ha sviluppato una sorta di difesa naturale contro i miei pugni. Forse questo è uno degli esempi più eclatanti della capacità di adattamento degli esseri umani. È quella persona che mi fa sempre arrabbiare con i suoi comportamenti esagerati e infantili, che sono capaci di portarmi all’esasperazione o di farmi spiaccicare una mano in fronte.
 
Dan è quella persona che per tutta la settimana non fa altro che blaterare, esponendo mille e mille posti dove potrebbe portarmi il sabato sera, anche se quando arriva il tanto agognato fine settimana siamo sempre troppo stanchi per uscire di casa. Perciò dovrà prendermi in braccio e portarmi sotto le coperte quando mi addormenterò sul divano –o quando farò finta di dormire, ma lui non se ne accorge perché è stupido-, dopo una serata passata a mangiare in salotto le peggiori schifezze, guardando programmi per famiglie in televisione.
 
Dan è quella persona che, quando apro gli occhi la domenica mattina, fa sì che io mi trovi avvolto nell’invitante profumo dei biscotti fatti in casa. Biscotti al burro, talmente buoni che, ancora mezzo addormentato, sento il petto gonfiarsi di impazienza come un bambino alla mattina di Natale. E quando, indossando solo una maglietta larghissima, corro giù dalle scale per fiondarmi in cucina, Dan mi accoglie a braccia aperte, con un sorriso luminoso e gli occhi ben svegli.
 
Dan è quella persona che, quando arriva il lunedì, non vuole mai alzarsi e si lamenta per venti minuti, tirandosi il lenzuolo fin sopra la testa, mugolante, mentre lo scrollo e ripeto a me stesso e a lui che non faremo mai più sesso per tutta la notte. Così finiamo col correre fuori di casa con una fetta di pane e burro in bocca, la camicia abbottonata male e la giacca infilata per metà, coscienti del fatto che, nonostante tutte le parole, non smetteremo mai di fare l’amore la domenica sera, finché non crolliamo.
 
Dan è quella persona che durante le riunioni non fa altro che scarabocchiare disegnini stupidi con le biro colorate e scrivermi bigliettini inutili, invece di prendere appunti seriamente, così devo lavorare per due sotto gli occhi irritanti delle altre Nazioni.
 
Dan è quella persona che vive nel mondo delle favole, tanto che, quando andiamo al mare, se ne sta sulla spiaggia sperando di vedere una sirena. Non scherza, lo vuole davvero.
Solo che è impaziente. Quindi si stufa presto, inizia a rincorrermi per tutto il bagnasciuga e quando riesce a prendermi se ne sta ore a baciarmi.
No, di quello proprio non si stufa.
 
Dan è quella persona che dorme affianco a me nel letto, comprato quasi con vergogna perché faceva sembrare tutto troppo serio.
Però si sta veramente comodi, su quel materasso che i primi tempi sembrava enorme, mentre ora mi sono accorto che Dan è troppo ingombrante e dovrebbe lasciarmi più spazio.
 
Dan è mio cuoco personale, mio fratello, mio coinquilino, mio migliore amico e mio amante.
 
Dan è quella persona che rappresenta la mia più rassicurante certezza, quella persona a cui penso prima di addormentarmi e la prima che mi viene in mente quando mi risveglio.


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Angolo autrice
Okay, l'ho scritta in un'ora e non l'ho neanche riletta bene, quindi scusate gli eventuali errori xD
Dato che avevo scritto una fic con il POV di Dan un po' di tempo fa, mi sono detta: "UNA CON IL POV DI NORVEEEGIA!" <3
Spero tanto che vi sia piaciuta, anche se breve :3
Fatemi sapere! Un bacio!
Milla Chan