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Autore: rose princess    15/04/2012    2 recensioni
Gli Esorcisti riescono ad avere qualche giorno di vacanza al mare,
Komui si è finalmente reso conto del caldo estivo insopportabile.
Grazie al clima della spiaggia alla tranquillità e all'assenza di Akuma, due Esorcisti in particolare si renderanno conto del sentimenti che provano l'uno per l'altro
LavixKanda ( Accenni LinkxAllen )
( Ho messo Raiting arancione per sicurezza, dato che questa storia contiene una scena di sesso non descritta non mi sembrava appropriato il raiting giallo, ma nemmeno il rosso visto che non è descritta. OOC perchè io non riesco, nonostante ci provi, a mantenere il carattere originale dei personaggi. Presenza di linguaggio scurrile in un punto )
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Rabi/Lavi, Yu Kanda | Coppie: Rabi/Kanda
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                                               Vacanze al mare.
 
< E vai! Siamo al mare! > Lavi, fin da piccolo, aveva adorato il mare.
Kanda invece, odiava il mare, il caldo e la folla sulla spiaggia.
Finalmente gli Esorcisti avevano avuto qualche giorno di vacanza, faceva davvero caldo e lavorare era diventato faticoso. Komui si era accorto di questa situazione, tanto che in ufficio aveva assunto l’addetto per fargli aria e la finestra costantemente aperta.
Difatti, il Supervisore aveva concesso qualche giorno di riposo in Italia, a suo parere le spiagge erano belle, e poi perché, diversamente da altre zone, lì gli alloggi costavano meno.
Non tutti gli Esorcisti però, avevano potuto concedersi il lusso della vacanza, la sede non poteva rimanere senza combattenti, appunto per quello in vacanza erano andati in otto: Allen, Lavi, Kanda, Link, Timothy, Linalee, Crowley e Miranda.
 
Arrivarono nell’albergo verso le due del pomeriggio, si sistemarono nelle camere a coppie, Allen ovviamente con l’ispettore, Linalee con Miranda, Crowley con Timothy e Lavi con Kanda. Non mancarono affatto le proteste da parte del samurai.
Si riposarono un’oretta, il viaggio in treno dall’Inghilterra era stato lungo e infine scesero in spiaggia. Tutti tranne Linalee e Miranda che andarono a fare compere per il paesino.
Allen e Lavi erano euforici, evidentemente non andavano spesso al mare.
 
< Andiamo Allen! > Il rosso e l’albino corsero in mare tuffandosi e prendendo a schizzarsi, nemmeno fossero bambini.
 
Dopo di loro anche Timothy li raggiunse e iniziò una battaglia di schizzi e risate, per fortuna che a quell’ora la gente era a casa, altrimenti li avrebbero cacciati per l’inquinamento acustico.
Kanda li fissava da sotto l’ombrellone. Lui non aveva intenzione di seguirli.
Lui?! Lui che avrebbe voluto rimanere in camera a meditare. Era andato solo per le continue proteste da parte di Lavi, quel ragazzo stranamente riusciva a convincerlo.
Lui si era difatti rifugiato sotto l’ombrellone, forse l’unico posto al riparo dal sole. Constatò però, di non essere l’unico, assieme a lui l’erano anche Link e Crowley. L’ispettore leggeva, con il suo tipo di pelle prendere il sole a quell’ora non sarebbe stato conveniente, e Crowley, che, essendo un vampiro non amava il sole addosso, osservava i ragazzi che si divertivano in acqua.
Il giapponese sentì poi come degli sguardi puntati su di lui, si girò e vide due ragazze con i capelli castani e la pelle scura, dovuta al sole, che lo osservavano… Anzi, lo stavano praticamente mangiando con gli occhi. Quando le fissò negli occhi quelle arrossirono e si voltarono a farsi di nuovo gli affari loro.
Che aveva lui di tanto particolare da destare l’attenzione di due ragazze? Forse il tatuaggio, si ritrovò a pensare.
Si disse di lasciarle perdere e si concentrò sui rumori del mare, chiudendo gli occhi. Le onde che si infrangevano sugli scogli e il venticello che ogni tanto frusciava tra la sabbia somigliavano ad un’orchestra sinfonica. Doveva ammetterlo, quel clima di tranquillità, se così si poteva chiamare era perfetto.
Quando riaprì gli occhi, notò la mammoletta che, uscito dall’acqua, si dirigeva verso di loro fino a che non fu perfetto di fronte a Link che lo osservò perplesso.
 
< Che succede Walker? >
 
L’albino sorrise e gli prese la mano iniziando a tirarlo e pregandolo come un bambino con il padre.
< Dai vieni a fare il bagno con noi! >
 
< W… Walker… > Allen continuava a strattonarlo, tanto che, in un momento, l’ispettore si alzò, si sciolse i capelli e seguì l’albino in mare.
 
Il giapponese rimase interdetto, perfino uno come Howard Link, in quell’occasione si era lasciato tanto andare?! Tentò di richiudere gli occhi, ma Krory-chan iniziò a piagnucolare sul fatto che lui non poteva fare il bagno ecc. ecc. Quindi, anche i suoi tentativi di concentrarsi vennero resi vani.
Qualche oretta dopo uscirono tutti dall’acqua e ritornarono all’ombrellone, Kanda notò che avevano un colorito rossastro sulla pelle, segno che si erano abbronzati molto.
La mammoletta era ridicola, con quel colorito di pelle i capelli bianchi si notavano ancora di più e Lavi, beh, Lavi aveva praticamente lo stesso colore dei capelli.
Erano le sei del pomeriggio, e il sole iniziava a farsi meno caldo, optarono, con grande sollievo di Yuu, di tornare nelle loro camere a riposarsi, poi si sarebbero visti a cena.
 
˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜
 
Quando rimise piede in camera, il giapponese si sentì rinascere, si buttò sul letto sospirando, tanto che Lavi non si fece sfuggire l’occasione e, sedendosi sul letto che gli era stato destinato, chiese al ragazzo:
 
< Yuu-chan… Perché oggi non sei venuto in mare con noi? >
 
< Tsk. Non ne avevo voglia. >
 
< Hai paura? Non sai nuotare? > Lavi sapeva benissimo che Yuu non sapeva nuotare, ma glielo chiese per dargli fastidio. Adorava stuzzicarlo!
 
< Taci! Ti ho detto che non mi andava! >
 
< Calmati, calmati… Ti ho solo fatto una domanda. Beh, ti sei perso una gran cosa! Allen e Due Nei continuavano a farsi scherzi a vicenda, no, più precisamente era Allen a farli a Due Nei… > Il rosso aveva iniziato a chiacchierare a vanvera.
 
Yuu lo interruppe di brutta maniera < Non puoi startene un po’ zitto?! Vatti a lavare che puzzi di acqua di mare. > Quello che Kanda ottenne fu una risatina, poi Lavi andò a farsi la doccia e il silenzio regnò sovrano indiscusso.
Finalmente un po’ di pace!
Iniziò a pensare che forse sarebbe stato meglio portarsi una coperta e dormire in spiaggia. Non voleva affatto dormire con il coniglio! Ma purtroppo vista la stagione non c’erano abbastanza stanze, quindi ne avevano prese quattro da dividersi in otto.
Yuu sentì l’acqua della doccia richiudersi e Lavi che stava canticchiando. Lo vide uscire con un asciugamano in vita e, arrossendo peggio di una ragazzina, gli sbraitò contro di vestirsi o lo avrebbe affettato con Mugen.
Accidenti! Quella vacanza iniziava a rivelarsi un disastro! Però il corpo di Lavi non era male… Yuu si diede del depravato e affondò la faccia nel cuscino. Da quando formulava certi pensieri?
Lavi, dopo essersi vestito, si sdraiò sul letto e prese a leggersi un libro, che evidentemente Bookman gli aveva dato per far si che non dimenticasse i suoi doveri di erede, stando, finalmente per Kanda, zitto.
In quel clima di silenzio e concentrazione, il giapponese si addormentò.
 
˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜
 
Lavi distolse l’attenzione dal libro che leggeva e osservò il ragazzo che giaceva addormentato sul letto di fianco al suo.
Strike!
Sicuramente Kanda era bellissimo da vedere, ma addormentato lo era ancora di più. Dato che aveva il sonno leggero, il coniglio decise di non disturbarlo e continuare a osservarlo dormire beato.
Certo che… Però una carezza avrebbe potuto fagliela. Si avvicinò al volto del ragazzo addormentato e gli sfiorò la guancia. Kanda fece un movimento con la testa e con quello Lavi capì che si stava per svegliare, quindi si rimise  al suo posto a continuare a leggere.
 
< Mh… > Mugugnò il ragazzo alzando la testa dal cuscino.
 
< Ben svegliato Yuu! >
 
< Tsk. Sei stato tu a toccarmi? > Se ne era accorto.
 
< Cosa? > Lavi fece lo gnorri.
 
< Niente… Che ore sono? >
 
Il rosso osservò l’orologio e rispose:
< Sono le sette meno venti, sarà meglio iniziare a prepararci per raggiungere gli altri giù al ristorante. >
 
Senza aggiungere altro Kanda si alzò e andò in bagno a cambiarsi. Non voleva rimanere con il costume addosso.
Lavi lo osservò entrare nel bagno e si ritrovò a fantasticare sul corpo dell’altro, scosse la testa, però, quando arrivò a pensieri poco casti. ( Anche lui NdA )
Oramai lo sapeva, a lui piaceva Yuu. E non gliene fregava assolutamente niente se erano due maschi.
                                                            
˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜
 
Due ore dopo la cena, Kanda andò in spiaggia a meditare. Quel tipo di tranquillità gli piaceva da matti. E poi alle nove della sera non c’era nessuno.
Si sedette a qualche metro di distanza dal mare e respirò il profumo della salsedine. Mai però si sarebbe aspettato che, dopo qualche minuto, il coniglio si sarebbe seduto di fianco a lui e avrebbe iniziato a meditare con lui.
 
< Cosa vuoi? > Gli chiese Yuu
 
< Volevo solo stare un po’ con te a meditare… >
 
< Uff… E va bene, ma sta’ zitto. >
 
Come immaginava però, Lavi non riuscì a stare zitto per più di un minuto ricominciando a chiacchierare. Kanda era decisamente infastidito, ma il poco buonsenso che possedeva, gli implicava di lasciarlo perdere e non cacciarlo in acqua affogandolo con le sue stesse mani.
Nel momento in cui però Lavi fece silenzio, il giapponese si sentì vuoto. Bene o male, le chiacchiere dell’allievo Bookman lo facevano sentire desiderato. Si, era vero, Lavi parlava con chiunque, ma si rese conto che con lui parlava in modo diverso. Spesso il rosso gli parlava di cose delle quali non avrebbe mai parlato ad altri.
Si ricordò qualche mese prima di una conversazione, più precisamente un monologo del rosso, tenutasi sulle terrazze dell’Ordine.
 
< Yuu… Sai, ultimamente mi sono innamorato… > Aveva detto Lavi, scuro in volto.
 
< Tsk. Che mi frega?! E poi tu sei un Bookman. >
 
< Non iniziare anche tu! Il Vecchio me lo ripete ogni singolo giorno.> Replicò Lavi < Ma io non posso farci nulla. Quando sono con quella persona mi sento bene. Forse quella non se ne rende conto, anzi è persino scontrosa con me, ma a me fa piacere stare con lei… è sempre stata molto sola e io vorrei trovare il modo di farla sentire desiderata. Voglio farle capire che se ha bisogno, io ci sono. >
 
Kanda era rimasto in silenzio, poi aveva commentato con un ‘’ Tsk ‘’ scocciato e se ne era andato, lasciando Lavi e le sue pene d’amore sulla terrazza.
 
Quella conversazione aveva svegliato qualcosa in lui, che fino a quel momento era rimasta buona… insomma…  ma ora, accarezzato dalla brezza di mare e con Lavi di fianco, si era risvegliata come a dire ‘’ Ti ricordi di me? ‘’
Aprì gli occhi e si girò verso il rosso che, ad occhi chiusi respirava piano.
Lavi poi aprì gli occhi, di conseguenza Yuu spostò altrove lo sguardo, con un sorrisetto, il Bookman si alzò e si diresse verso il mare.
 
< Yuu, vieni a fare un bagno? >
 
< No. >
 
< Perché? >
 
< Non mi va’! >
 
Quella frase non servì a nulla, Lavi si avvicinò, approfittando del fatto che il giapponese aveva ancora gli occhi chiusi, e , grazie al fatto che Kanda era leggero, gli sfilò la canottiera e lo sollevò caricandoselo in spalla.
 
< Che cazzo fai?! Mollami! >
 
< Ora tu vieni a fare il bagno. >
 
< Che cazzo! Ti ho detto che non ne ho voglia! > Il ragazzo iniziò a scalciare a destra e a manca fino a che non sentì l’acqua bagnargli i piedi, allora si dimenò ancora più forte, colpendo varie volte il rosso, che però non si fermò e iniziò a immergere il giapponese in mare.
L’acqua era dannatamente fredda, pensò Kanda e in quel momento rimpianse il fatto di non saper nuotare. Era impensabile, lui che combatteva gli Akuma, che maneggiava Mugen e che una volta aveva persino scalato un albero, non sapeva nuotare.
Lavi, quando ebbe immerso il ragazzo, non lo mollò ma continuò a tenerlo per il bacino. Quando Yuu si calmò, si appoggiò alle spalle di Lavi respirando pesantemente.
 
< Visto? >
 
< V… Visto un corno! È… è fredda! >
 
< Dopo un po’ ti abitui. Ok, allora ti mollo… >
 
< Non ci provare nemmeno!! > Gli urlò il giapponese aggrappandosi di più alle spalle di Lavi.
Era davvero carino, pensò Lavi. Sembrava un bambino al quale i genitori stanno insegnando a nuotare, ed effettivamente era così. In più vederlo tremante e appoggiato alle sue spalle mentre tentava di tenersi a galla, nonostante l’acqua fosse relativamente bassa, non era una cosa di tutti i giorni.
 
< Che c’è Yuu? Non sai nuotare? > Lo pizzicò Lavi allentando la presa sul suo bacino.
 
< N… No… > Ammise l’altro. Stava ammettendo una sua debolezza! Allora era vero che l’acqua di mare aveva un potere magico!
 
< Ti insegno io. >
 
< C… Cosa? > Lavi lasciò l’altro che prese a dimenarsi tentando di colpirlo, ma il rosso aveva dalla sua il fatto di essere un nuotatore veloce, e, ammettiamolo, il fatto che Yuu non fosse capace.
 
< Yuu, appoggia i piedi sul fondo, ora cammina verso di me. >
 
< Non appena ti raggiungo sei morto… >
 
< Allora vieni! > Lo stuzzicò Lavi, sapendo benissimo che lo avrebbe raggiunto.
Non appena gli fu vicino gli prese la mano e lo condusse più a largo, dove non si toccava il fondo. Yuu gli si aggrappò di nuovo muovendo freneticamente le gambe e Lavi lo lodò con un:
 
< Esatto, così si sta’ a galla, ora, mentre muovi le gambe, muovi anche le braccia… Così. Bravo Yuu-chan! >
 
< Va… A quel paese! >
 
Lavi ridacchiò e si spinse più a largo: < Raggiungimi. >
Così, mentre il giapponese tentava di raggiungerlo, Lavi si allontanava sempre di più, fino a che, capito il gioco, Yuu si fermò e tornò verso la riva.
Uscirono entrambi dall’acqua e si asciugarono con due asciugamani che Lavi aveva portato dietro. Per tutto il tempo Yuu imprecò contro Lavi e su quella malsana idea di fargli fare quella cosa, fino a che il rosso non lo interruppe con un sorriso, al quale Kanda arrossì un poco, dicendogli.
 
< Sei stato bravo però! Ti meriti una ricompensa. >
 
< Non voglio nulla da t… > Non fece in tempo a finire la frase che Lavi appoggiò le sue labbra sopra quelle dell’altro, che rimase interdetto per un attimo prima di spingerlo via, visibilmente imbarazzato, cadendo sulla sabbia.
Perché si imbarazzava? Che gli piacesse Lavi? No! Non voleva pensarlo. Anche se, si convinse dopo, era la spiegazione più plausibile.
 
< Che c’è Yuu? Non ti è piaciuto? > Chiese avvicinandosi al ragazzo steso a terra.
 
< … Io… Io… Ti odio! >
 
< Mh? Non sembrerebbe. > Rispose l’altro osservandolo in un punto ben preciso.  
< T… Taci! ... > Di nuovo Lavi posò le labbra su quelle morbide dell’altro, infilando la lingua nella bocca del giapponese, che, seppur contrariato, lo lasciò passare ricambiandolo.
Dopo qualche minuto Lavi si allontanò e, osservando gli occhi liquidi e vogliosi di Yuu gli chiese:
 
< Yuu? Andiamo in camera? Fa freddino qui in spiaggia. >  
 
Il giapponese si rese conto del messaggio subliminale nella frase di Lavi, ma, per un motivo ancora ignoto a lui, acconsentì e si fece trasportare fino in stanza, dove il rosso lo posò sul letto, riprendendo il lavoro iniziato in spiaggia.
 
˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜
 
Timothy saltellando stava ritornando alla sua stanza, era riuscito a spaventare le due ragazze, Linalee e Miranda, mettendole due serpenti di gomma nel letto.
Era stato un colpo azzeccatissimo. Sapeva che quei cosi gli sarebbero stati utili prima o poi!
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Angolo dell’autrice: Mi sento terribilmente in imbarazzo, tanto che non sapevo manco che raiting mettere… Difatti ho messo arancione, ma non sono sicura che lo sia…
Beh, che dire… OOC messo dato che alcune volte mi scappano i caratteri dei personaggi e quindi… eh eh eh… ^_^’’’’ ( Tipo nel pezzo di Link… >_> Link non si sognerebbe mai di andare a fare il bagno… ) E poi ammettiamolo… Secondo me è difficile mantenere i caratteri originali… Almeno, per me.
Metto in chiaro una cosa, forse nella storia non si capisce, ma a Yuu, Lavi piaciucchiava dall’inizio. Quindi non fa un cambiamento, solo si rende conto dei suoi sentimenti.
Spero che la mia storia vi sia piaciuta, se volete lasciare una recensione, comunque essa sia, io sarò felice e… A presto!
 
Rose

  
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