Avevo preso il primo aereo per New York: finalmente mia sorella mi aveva fatto aprire gli occhi, perché da sola non sarei riuscita.
Se devo essere sincera non mi sembrava di fare la cosa giusta, per questo prima di salire sull’aereo avevo chiamato Kevin per dirgli che stavo arrivando e che dovevo parlare a lui e Joe. Ho chiamato lui perché ero sicura che Joe avrebbe detto a Nick che stavo arrivando.
Prima di scendere dall’ aereo mi misi la sciarpa fino al naso in modo da non farmi riconoscere da eventuali paparazzi.
Dentro l’aeroporto cercai con lo sguardo i ragazzi, poi mi girai e vidi Joe che sembrava che aveva appena scoperto il suo regalo di compleanno, probabilmente Kevin gli aveva appena detto di me. Ancora non mi avevano vista quindi mi diressi verso di loro.
<<Ciao>> si girarono verso di me <<Ehm…salve>> disse Joe, roteai gli occhi e mi tirai giù la sciarpa <<Coglioni sono io!>> Joe spalancò gli occhi e Kevin si alzò in piedi <<Oddio sei qui!>> mi abbracciarono sollevandomi da terra e scoppiai a ridere.
<<Okay, ora dobbiamo parlare, sono seria>> Joe si mise a battere le mani come se avesse due anni e Kevin mi chiese <<Dove andiamo?>> mi guardai attorno <<Possiamo anche andare al bar>>
 
Trovammo un tavolo abbastanza appartato in modo da poter parlare tranquillamente senza interferenze.
<<Ho aperto gli occhi>> incominciai <<Era ora!>> disse Joe alzando le mani al cielo, sorrisi <<Cosa vuoi fare?>> mi chiese Kevin <<Non lo so, per questo vi ho chiamati. Volevo chiedervi se…beh…se andassi da lui, sarebbe ancora disposto a stare con me? Non so, mi sembra tempo sprecato…>> scoppiarono tutti e due a ridere e io li guardai malissimo. <<Veramente ci stai chiedendo una cosa del genere?>> mi chiese Kevin, io scrollai le spalle <<Okay analizziamo la questione>> disse Joe, io alzai gli occhi al cielo <<Chi è stata la sua prima ragazza? A chi ha dato il suo primo bacio? Per chi ha sofferto come un cane ogni volta che vi siete lasciati? E con chi ha scritto una canzone che parla del vostro amore? A chi ha dedicato praticamente tutti i nostri album? A chi ha scritto una canzone dove la prega di restare?>> sorrisi sapendo le risposte a tutte queste domande <<Quindi tu, Miley Ray Cyrus, stai chiedendo a noi se lui sarebbe disposto a stare con te di nuovo?>> guardai per terra e dissi quasi sussurrando <<E’ che magari si è stancato di aspettarmi…>> Kevin scoppiò di nuovo a ridere <<Credimi non è così>> li guardai entrambi senza saper cosa dire <<Che ci fai ancora qui?>> scoppiai a ridere <<Non so dove andare!>> si guardarono e Kevin disse <<Vai te>> Joe si alzò e mi prese per mano.
 
<<Allora ti muovi?>> mi disse <<Aspetta, sono confusa>> sbuffò <<Adesso ti accompagno da Nick ma ti devi muovere perché io corro okay?>> annuì e incominciò a correre trascinandomi dietro. Uscimmo dall’aeroporto <<Merda! C’è troppo traffico per arrivare in tempo! Avevo intenzione di prendere un taxi ma non ce la faremo mai più>> cercai di riprendere fiato <<Quindi che facciamo?>> mi guardò <<L’unica cosa è Central Park e poi dritto per Broadway>> mi stropicciai gli occhi e annuì. Mi prese di nuovo per mano e cominciammo a correre come due matti.
 
Nel mentre pensavo a cosa gli avrei detto quando me lo sarei ritrovato davanti, la prima cosa “Ti prego resta” Nah, già usata. Troppo patetica.
Magari un discorso ispirato, preparato e scritto su un foglio. Troppo esagerato.
Dovevo essere diretta, dirgli quello che provavo. Sul momento non mi veniva niente. Avrei dovuto improvvisare sul momento.
 
A un certo punto Joe si fermò e mi guardai attorno: eravamo già dentro Central Park.
<<Sei stanca?>> mi disse con il fiatone,  scossi la testa. Avevo troppa adrenalina per essere stanca. Si fermò ad un chiosco e prese una bottiglietta d’acqua. Mentre se la prosciugava scoppiai a ridere.
<<Perché ridi?>> mi chiese sorridendo  <<E’ assurdo! Tutto questo è assurdo!>> scosse la testa <<E’ l’amore. Ti fa fare cose assurde, come attraversare mezza New York di corsa>> buttò la bottiglietta ormai vuota e mi prese di nuovo per mano.
 
Dopo mezz’ora di corsa arrivammo finalmente davanti al teatro di Broadway dove Nick si esibisce ogni sera.
<<Lo spettacolo è già incominciato>> mi disse mentre controllava l’ora <<E quando finisce?>> pensò <<Ehm, non mi ricordo, potremmo aspettarlo al suo camerino. Ora proviamo ad entrare>> passammo dal retro e trovammo delle guardie del corpo, Joe li salutò e gli chiesero <<Chi è la ragazza?>> io li guardai male e Joe si mise a ridere <<E’ la ragazza di Nick>> spalancai gli occhi e gli pestai un piede senza farmi vedere.
Mentre Joe imprecava ci fecero entrare <<No, ma sei impazzita?>> mi chiese sottovoce <<Io non sono la ragazza di Nick!>> gli dissi, roteò gli occhi <<E va bene, diventerai la ragazza di Nick. Di nuovo>> roteai gli occhi ridendo.
 
<<Vuoi vedere Nick?>> lo guardai malissimo <<No ma sei scemo? Sono arrivata qui da Los Angeles e mi sono fatta New York di corsa per vederlo>> sorrise e mi indicò dietro di me. Chiusi gli occhi e mi girai.
Lui non mi aveva vista perché si stava esibendo, io e Joe ci trovavamo dietro le quinte.
<<Oh mio dio…>> sussurrai e Joe si mise a ridere. L’avevo rivisto dopo tantissimo tempo e in poco più di un anno potevo vedere come era cresciuto. Ora era un uomo. Abbassai lo sguardo per vedere me e Joe mi disse <<Anche tu sei diventata una donna. Sei cresciuta tantissimo dall’ultima volta che ti ho vista>> gli sorrisi e mi misi di nuovo a guardare Nick. Come si sentiva a suo agio sul palco, com’era sciolto, calmo. Lo ammiravo per questo: è sempre stato molto calmo prima di uno spettacolo, io invece ci mancava poco che me la facevo sotto per la paura.
 
<<Okay ora basta>> Joe mi prese per un braccio e mi portò in un angolo abbastanza nascosto.
<<Ora fanno l’intervallo quindi Nick va nel suo camerino. E’ la tua opportunità, okay? Quando uscirai da qui ti voglio vedere che gli sorridi e che gli tieni la mano>> annuì <<Joe sto per vomitare>> roteò gli occhi <<Zitta!>> mi tappò la mano con la bocca e vidi Nick che si dirigeva al suo camerino. Incominciai a scuotere la testa e poi quando fu abbastanza lontano da non sentirmi mi girai verso Joe <<Non ce la faccio va bene? Ci ho provato ma non ci riesco. Cosa gli dico quando me lo ritrovo davanti? Non lo so! Ho paura, ho questa fottutissima paura>> incominciai a piangere <<Non ci riesco…>> dissi tra le lacrime.
<<Invece sì che ci riesci. Miley adesso ascoltami: vuoi svegliarti tutte mattina accanto a uno che ti fa vomitare appena lo vedi o vuoi svegliarti accanto a l’uomo che ti ha rubato il cuore a tredici anni? Vuoi vivere felice? Miley questa è la tua vita, scegli il meglio per te e questa potrebbe essere la vostra ultima opportunità!>> mi asciugai velocemente gli occhi e annuì <<Vado prima che cambi idea>>
 
Mi girai e mi diressi verso il camerino di Nick, quando mi avvicinavo rallentavo sempre di un po’ e quando mi trovai davanti alla porta di girai verso Joe e scossi la testa. Lui invece annuì e mi alzò i pollici per darmi forza.
Chiusi gli occhi e bussai.
Oddio! Cos’ho fatto! E adesso che faccio? Non ebbi il tempo di pensare che la porta davanti a me si spalancò mostrandomi l’uomo che mi rubò il cuore a tredici anni.
<<Miley?!>> mi chiese incredulo.
<<Io ti amo>> gli dissi semplicemente.
Cogliona che sono, avevo deciso di improvvisare ed è questo il meglio che mi esce?
Mi guardò sorridendo e in meno di un secondo mi ritrovai tra le sue braccia. Scoppiai di nuovo a piangere quando lui mi sussurrò nell’orecchio <<Ti amo anch’io piccola>>
Si staccò da me e mi asciugò le lacrime e vidi tutto il trucco sbavato sulle sue mani <<Non devo essere un bello spettacolo>> mi sorrise <<Sei comunque bellissima>>
Mi prese il viso tra le mani e mi diede quel bacio che desideravamo entrambi da anni.
Finalmente eravamo di nuovo noi due. Insieme. Per sempre.