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Autore: Mia_hp    15/04/2012    6 recensioni
Pansy, ex Serperverde ed ex fidanzata storica di Draco Malfoy, viene assunta da George per lavorare ai Tiri Vispi Weasley.
Fra scherzi, momenti di tristezza, continui inviti a cena e una febbre galeotta, riuscirà Pansy a non farsi conquistare dal nostro adorato gemello?
-Cosa vuoi sapere?-
-Beh, prima di tutto il tuo nome-
-Pansy Parkinson-
-Pansy Parkinson…- si grattò il mento con la bacchetta.-Pansy Parkinson…-
-Si, l’ho appena detto-
-Il tuo nome non mi è nuovo- le disse squadrandola. –E neanche il tuo viso. Io non dimentico mai un faccino così carino-.
-Mi avrai visto al Paiolo Magico, è stato il mio penultimo lavoro. Sicuramente non al Ghirigoro: l’ultima volta che sei entrato in una libreria avevi diciassette anni, il viso pieno di brufoli e gli ormoni a mille-.
-Ci conosciamo soltanto da cinque minuti e già mi conosci così bene? Mi piaci-.
-Tu per niente-
Lui sorrise, -E fra parentesi, li ho ancora-
-Che cosa? I brufoli?-
-No, gli ormoni a mille-
Lei biascicò qualcosa che assomigliava tanto a un “che schifo”.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Weasley, Pansy Parkinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Sopravvivendo a Weasley!
[o a Pansy, dipende dai punti di vista]


Esistono persone che entrano nella nostra vita e non c’è bisogno di tante spiegazioni per capire che ci rimarranno; non è importante se i fili del destino fino a quell’istante erano distanti, lontani anni luce. Ciò che importa è che adesso questi fili abbiano trovato il giusto intreccio e che siano pronti a formare il tessuto della vita.

Pansy sbuffò rassegnata: ormai ne era certa, non avrebbe mai trovato il lavoro adatto a lei.
Girovagava tra le vie di Diagon Alley da ben due ore alla ricerca dell’impiego perfetto.
Dopo essere stata licenziata dal barista sdentato e rugoso dal locale ‘Il Paiolo Magico’, a causa di qualche inconveniente con dei clienti (tutti possono sbagliare, no? Come faceva a sapere lei, che quel tipo pelato era allergico alle fragole? E che di conseguenza bere un frullato con quei frutti gli avrebbe causato la comparsa di macchie rosse su tutto il corpo e il consequenziale svenimento? D'altronde le fragole sono molto simili ai frutti di bosco, vero?).
Per non parlare poi del suo ultimo lavoro alla libreria ‘Il Ghirigoro’. L’isterico proprietario l’aveva mandata via dal suo negozio a causa di alcune sue dimenticanze.
Perché Pansy non riusciva a mantenere un lavoro a tempo determinato?, vi starate chiedendo. E’ facile: la ragazza era abituata a essere servita e riverita, mentre adesso toccava a lei ricoprire quel ruolo e a dipendere da altri che non erano alla sua altezza.
Se qualche anno fa le avessero chiesto quale fosse il suo futuro, lei, sicura, avrebbe risposto soltanto con tre parole molto semplici “Con Draco, ovviamente”, ma ora, a distanza di anni, aveva capito che quello era solo un sogno adolescenziale che piano piano era andato perduto.
Diede un’occhiata in giro: Diagon Alley era tornata quella di un tempo; le colorate vetrine dei vari negozietti erano piene di libri di magia, calderoni, ingredienti per pozioni e grandi manifesti che annunciavano l’uscita del nuovo libro di Rita Skeeter, pieno di scoop e scandali sui personaggi più influenti del Mondo Magico.
Qualcosa attirò la sua attenzione, si bloccò stupita sul marciapiede, come paralizzata. Sulla vetrina sinistra dei ‘Tiri Vispi Weasley’, era appeso un cartello bianco ma stampato a lettere verde acido:

CERCASI AIUTANTE!
(Femmina, maschio o troll! Qui non si fanno discriminazioni!)

 
L’altra vetrina era piena di strani oggetti che si muovevano sbattendo contro il vetro, o esplodevano in tanti pezzi per poi ricomporsi qualche secondo dopo o ,ancora, lampeggiavano, saltavano e lanciavano urla agghiaccianti.
Pansy rimase a osservali, riflettendo.
Lavorare per i Weasley: la famiglia più babbanofila che il mondo avesse avuto la sfortuna di ospitare; esisteva un lavoro più denigrante per una Purosangue come lei?
Devo farcela, si disse.
Dopo che la sua famiglia si era trasferita in un posto lontano anni luce dall’Inghilterra, lei contando soltanto sulle sue forze era riuscita a mantenere un tenore di vita abbastanza soddisfacente.
Fece un profondo respiro ed entrò, pregando di essere l’unica interessata a quell’impiego. Non le andava di usare un Confundus per mandare via gli altri maghi, come l'lultima volta.
Si guardò intorno. Non era mai entrata lì: i suoi interessi certamente non erano così demenziali.
Sugli alti scaffali erano ammucchiati centinaia di quelli che a lei sembravano innocenti dolci, ma sapeva che se li avesse assaggiati, si sarebbe ricoperta di piume colorate o di grossi e dolorosissimi brufoli pieni di pus.
Ordinate sulle mensole c’erano varie confezioni di Merendine Marinare, Torrone Sanguinolento, Mou Mollelingua e ogni genere di schifezze per decerebrati mentali. Stava per allungare una mano e afferrare una scatola coloratissima con l’immagine di due bei ragazzi in estasi su una nave, quando una mano si posò sulla sua spalla.
Ehi, signorina!- la apostrofò –Che stai facendo?-
Un ragazzo con una capigliatura rossa fiammeggiante e un completo prugna che faceva a pugni con i suoi capelli lunghi fino alla spalla, la stava osservando.
Il Weasley capo, pensò.
-Sono qui per il posto di commessa- rispose, sostituendo l'espressione disgustata con un sorriso falso.
-Oh, certo- le indicò una piccola porta che conduceva sul retro –Vai da quella parte e aspetta con gli altri-
Avrebbe voluto rispondergli diversamente, magari con un insulto, ma se avesse voluto ottenere quel lavoro, doveva moderare leggermente i toni.
Annuì per poi dirigersi nella direzione indicatole dal ragazzo. Quando entrò nel retro del negozio, si stupì nel trovare tutte quelle persone che impazienti aspettavano l’inizio del colloquio: alcuni parlottavano tra di loro, altri ancora avevano lo sguardo perso su dei fogli.
Non sarebbe mai stata scelta, appena Weasley avrebbe scoperto la sua identità (Pansy Parkinson, ex Serpeverde stronza, ex fidanzata di Draco Malfoy e a Hogwarts era la causa principale dei mille pettegolezzi che giravano sui suoi amici pezzenti) sarebbe stata cacciata dal negozio in un batter d’occhio.
Un’idea prese vita nella sua mente: se lei fosse stata l’unica a proporsi per quell’impiego, Weasley –doveva sapere al più presto il suo nome- l’avrebbe dovuta assumere per forza. Si passò la lingua sulle labbra, inumidendole, poi si tolse una ciocca corvina che le ricadeva fastidiosamente sulla fronte e tossicchiò leggermente per attirare l’attenzione dei presenti.
-Buongiorno-
Qualcuno, educato,  rispose al suo saluto.
-Grazie per esservi presentati così numerosi, ma abbiamo già assunto un’aiutante. Una persona molto qualificata…-
-Ma non è giusto!- si lamentò una ragazza dagli occhi verdi, interrompendola.
–Noi stiamo aspettando da più di un’ora!- fece un altro.
-Tu non sei la proprietaria!- esclamò un ragazzino dal naso pronunciato. –Io conosco George!-

George! Ecco come si chiamava. Certo che i Weasley avevano una fantasia...
Pansy lo scrutò attentamente, valutando se rispondergli o no.
-Ah, si? E conosci anche la sua fidanzata? Nonché sua segreteria? Sai… - qual era il suo nome? Ah, si… –George è un uomo molto impegnato, non può certo perdere tempo con voi- disse, soddisfatta. –Bene, la vostra presenza non è più richiesta qui: potete andare- concluse, facendo un gesto esplicito con la mano.
Il ragazzo, nervoso, borbottò qualche maledizione al suo indirizzo, dicendole chiaramente dove sarebbe potuta andare lei,  per poi smaterializzarsi, seguito subito dopo da altrettanti individui irritati.
Stava per complimentarsi con se stessa per la sua trovata, quando una voce allegra e curiosa, le perforò i timpani –o almeno lei ebbe questa sensazione.
-Allora chi sarebbe la mia fidanzata?- domandò George Weasley entrando nella stanza, le mani affondate in tasca e un sorriso stampato sul volto lentigginoso.
-Fortunatamente non io- rispose lei.
-Correggimi se sbaglio, ma non lo hai appena dichiarato davanti a quei ragazzi?-
Lei sbuffò, andando subito al sodo –Allora, sono assunta?-.
-Assunta?- ripeté lui sorpreso - Prima devi convincermi!-
George prese la bacchetta dalla tasca anteriore del completo viola ed evocò una soffice poltrona di chintz per se stesso, mentre per lei una scomoda e rigida sedia in legno.
-Accomodati- la invitò con un gesto della mano. –E mi raccomando, stupiscimi con le tue mille doti!-.
-Cosa vuoi sapere?-
-Beh, prima di tutto il tuo nome-
-Pansy Parkinson-
-Pansy Parkinson…- si grattò il mento con la bacchetta.-Pansy Parkinson…-
-Si, l’ho appena detto-
-Il tuo nome non mi è nuovo- le disse squadrandola. –E neanche il tuo viso. Io non dimentico mai un faccino così carino-.
-Mi avrai visto al Paiolo Magico, è stato il mio penultimo lavoro. Sicuramente non al Ghirigoro: l’ultima volta che sei entrato in una libreria avevi diciassette anni, il viso pieno di brufoli e gli ormoni a mille-.
-Ci conosciamo soltanto da cinque minuti e già mi conosci così bene? Mi piaci-.
-Tu per niente-
Lui sorrise, -E fra parentesi, gli ho ancora-
-Che cosa? I brufoli?-
-No, gli ormoni a mille-
Lei biascicò qualcosa che assomigliava tanto a un “che schifo”
-Perché vuoi lavorare qui, se il tuo futuro capo ti fa schifo?-.
- Il negozio, al contrario del padrone, è fantastico, così come le magie che applichi…-
-Stop, stop- George alzò una mano per farla tacere –Grazie per i complimenti, ma adesso dimmi il vero motivo che ti ha spinto a cacciare via ogni aspirante commesso e a proporti come aiutante-.
Pansy inarcò le sopracciglia sottili –Cosa?-.
-Si vede lontano un miglio che fingi e che consideri le mie creazioni “giochi da prestigiatore”, perciò perché non dici la verità?-
-Mi serve questo lavoro e come vedi, sono disposta a tutto per averlo... perfino lavorare con uno come te!-
-Hai portato il tuo curriculum?-
-Per lavorare qui ho bisogno di un curriculum? Neanche avessi fatto un colloquio alla Gringott-.
-Lo sai parlare il francese?- buttò lì George per metterla in difficoltà. In fin dei conti si stava divertendo.
-No, ma conosco il finlandese- mentì.
Non avrebbe mai incontrato un cliente finlandese! Quante possibilità esistevano? Una su un milione, se non di più.
Lui annuì – Sei discretamente carina... -
Discretamente carina? Idiota di un Weasley!
-E…- fece una piccola pausa -Sei l’unica commessa disponibile al momento. Quindi sei assunta-
-Sono assunta?- ripeté, sorpresa.
-Si, e non fare quella faccia! Lo sapevi benissimo che alla fine ce l'avresti fatta-. Si passò una mano tra i capelli rossi per poi fissarla intensamente. –Apriamo alle nove e mezzo, ma naturalmente tu sarai qui almeno mezzora prima per sistemare la merce e pulire il negozio. Ah, quasi dimenticavo! Sul lavoro hai l’obbligo di chiamarmi Signor Weasley, nell'intimità mi piace essere chiamato...beh, lo scoprirai da te-. la provocò, provando sempre più gusto.
Un’espressione di disgusto le comparve in volto. –Sempre meglio di  George-
-E’ un nome bellissimo-
-Ma comunissimo-
-Meglio un nome comune che il tuo!-
-Il mio nome vuol dire “Violetta del Pensiero”-
George continuò imperterrito. -I tuoi genitori l’ hanno preso da una fiaba di Beda il Bardo? O l’hanno fatto apposta? Pansy Parkinson! P.P.- dopo averlo pronunciato cominciò a ridere. –P.P.- ripeté –Proprio un bel suono!-
Pansy strinse i pugni, conficcandosi le unghie nei palmi; dovette richiamare a sé tutta la pazienza che possedeva per non lanciargli uno Schiantesimo ed essere lincenziata in tronco.
-A domani, Weasley-
-Signor Weasley- la corresse
Oddio, come aveva fatto ad abbassarsi a quel livelllo?
-A domani, Signor Weasley- ringhiò.
Afferrò la borsetta in vernice nera violentemente, per poi smaterializzarsi, mentre la risata allegra di George le risuonava ancora e fastidiosa nelle orecchie.

Ciao!
Ho trovato questa fan fiction in una vecchia cartella del computer, l'avevo scritto due estati fa, non ricordo di preciso perchè... a giudicare dalla coppia ( prima volta in assoluto e anche ultima che la uso xD), credo fosse per un concorso. In principio era una one-shot, veramente troppo lunga, perciò ho deciso di dividerla in 2-3 capitoli. Chiedo scusa per l'orribile titolo, ma faccio proprio schifo nello scieglierli xD
Spero vi possa piacere :) lasciatemi una recensionina per dirmelo, no? xD
Greta
P.S.: Ma quanto è bello Titanic? :D

  
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