Pov Dakota
Non avrei mai pensato di accettare
l'invito da un tipo “strano” come Sam.
Ma in fondo non ho niente di meglio
da fare.
Le mie amiche saranno da qualche
parte, probabilmente a fare spese folli approfittando della mia
assenza per fregarmi gli abiti che mi sarei sicuramente comprata.
A dire il vero, non credo abbia
delle vere amiche.
Insomma, gli amici ci sono quando
hai bisogno di loro, o almeno credo...
Lo vedo spesso nei film.
Ma loro non si sono mai comportate
così.
Appena hanno saputo della mia “punizione”, nonché mancanza di soldi e vantaggi, non mi hanno più richiamata, e tanto meno spedito un messaggio.
Appena hanno saputo della mia “punizione”, nonché mancanza di soldi e vantaggi, non mi hanno più richiamata, e tanto meno spedito un messaggio.
Già...Belle amiche.
Invece Sam si preoccupa per me.
Forse saremmo potuti diventare
davvero amici.
Sempre che una Milton possa essere
amica di un nerd, patito di videogiochi.
<Allora? Come ti sembra
Dakota?>
Sam mi ha portata in un posto
stranissimo.
Ha detto che si chiama “Laser
Game”,
o di sicuro un nome simile.
Mi ha spiegato che si tratta di una
specie di “battaglia virtuale”, usando delle
pistole giocattolo,
spari dei laser colorati ad altre persone...
Ma se è tutto finto, dove sarebbe il divertimento?
Ma se è tutto finto, dove sarebbe il divertimento?
Sam mi ha assicurato che mi sarei
potuta sfogare e sopratutto divertire.
Lo ammetto, inizialmente non ero al
massimo dell'entusiasmo, ma lui era stato così dolce con me,
non
potevo ritirarmi sul momento.
E meno male che non
l'ho
fatto.
Non riesco a credere a quello che sto
per dire ma... Mi sono divertita.
Mai avrei pensato di accettare
qualcosa diverso allo shopping o ai trattamenti estetici.
Per
la
prima volta, dopo tanti giorni, me la sono
spassata.
<Ragazzi stop!>
Il tempo a disposizione è ormai
terminato, così io e Sam usciamo dalla sala per posare
quelle strane pistole.
<Wow Dakota. Non ti facevo
così
ehm...Così...Agguerrita! Eheh>
<Come?> domando
confusa
<Abile, forte, insomma...In
gamba!> Esclama entusiasta <Hai
sbaragliato tutti gli
altri senza perdere neanche una volta>
Okay credo di essermi persa. Ma
credo mi stia facendo dei complimenti.
A dire il vero sono stupida pure io
del fatto di essere stata brava in qualcosa che non sia,
ehm...Femminile?
Mi sono limitata a
colpire quelle odiose ochette dell'altra squadra.
Tzè...Invidiose sia della mia
mira,
che dei miei capelli perfetti.
<Odio doverlo ammettere>
Sospiro <Ma mi è piaciuto. E poi...>
Mi levo di dosso
la tuta protettiva che fanno indossare ad ogni giocatore <Questa
tuta è perfettamente intonata col colore dei miei occhi! Non
posso
dire di certo delle pistole, dovrebbero cambiare colore,
assolutamente>
Sam mi rivolge un piccolo sorriso,
guardando poi l'orologio al polso <Tra poco inizi di
nuovo il
tuo turno. Visto? Sono passati in fretta questi trenta minuti, e di
sei addirittura divertita>
<Ti ringrazio Sam>
Gli
sorrido <Sei stato davvero molto gentile>
<Figurati> Dice,
prendendo
successivamente un bel respiro <Senti ehm...Dakota,
s_se ti va,
possiamo...Anche uscire domani se...>
Ma proprio in quell'istante il mio
cellulare inizia a squillare la mia ultima suoneria scaricata
ahimè...Un
mese fa.
Sto davvero perdendo colpi, ma sono
a corto di soldi per colpa di questa faccenda di mio padre.
Senza pensarci due volte, osservo il
nome sul display: Stella Noomberg,
una delle mie
“cosiddette amiche”.
So che non avrei dovuto risponderle,
dopo avermi ignorato per tutto questo tempo.
Ma se non l'avessi fatto le voci
sarebbero circolate, e non posso rovinare la mia vita sociale per una
lite con un'altra ereditiera.
<Pronto, Stella?>
Ignoro
completamente l'ultima frase di Sam, concentrandomi sulla telefonata
<Non sto facendo niente di interessante, racconta
pure!>
Istintivamente mi allontano di qualche
passo, ascoltando la discussione, sul fatto di quanto sia falsa ed
ipocrita un'altra nostra cara amica Jennifer, scoperta ad avere una
relazione con l'ormai ex-ragazzo di Stella.
Ammetto che sparlare mi diverte un
sacco.
Ma solo dopo aver riattaccato il telefono mi rendo conto di aver completamente escluso Sam.
Inutile dire che lui se n'è andato da un pezzo. Accidenti.
Ma solo dopo aver riattaccato il telefono mi rendo conto di aver completamente escluso Sam.
Inutile dire che lui se n'è andato da un pezzo. Accidenti.
Questa volta, anzi...
Per la prima volta
in vita
mia, mi sono sentita davvero...In colpa.
E non mi piace per niente.
…...............................................
Pov Duncan
Quando si dice “le coincidenze della vita”.
Chi l'avrebbe mai detto che tra tutte
le belle ragazze che posso abbordare con il mio lavoro, devo finire
proprio nella casa di quella svitata, figlia di un altrettanto
svitato.
Da non dimenticare inoltre con chi
vive, altre tre bambole ancora più fuori di testa.
E poi sarei io quello pazzo.
Tzè...
Comunque, un lavoro è pur sempre un
lavoro, meglio mettermi all'opera e andarmene via il prima possibile.
<Allora dolcezza, quale sarebbe
il grande problema?>
Con la sua solita freddezza, mi indica
il bagno, specificando il guaio in cui si era cacciata.
Mi avvicino ad esso, osservando per bene la situazione, c'era acqua ovunque ed il tubo in parte aveva già ceduto.
Mi avvicino ad esso, osservando per bene la situazione, c'era acqua ovunque ed il tubo in parte aveva già ceduto.
Ma come caspita ha fatto a ridurlo
così?! Non poteva aspettare l'arrivo di un esperto come
fanno le
persone normali?!
<Vedo che ti sei data
all'idraulica>
<Questo bagno avrà
almeno sette
anni, è normale che si rompa tutto facilmente>
Ribadisce,
portando le mani ai fianchi.
Quasi mi scappa un sorrisetto. E' divertente che non voglia ammettere di aver sbagliato lei.
Quasi mi scappa un sorrisetto. E' divertente che non voglia ammettere di aver sbagliato lei.
<La prossima volta, dedicati alla
cucina invece che pasticciare nel bagno> Detto
ciò mi metto
al lavoro, dietro gli insulti che probabilmente la ragazza mi sta
lanciando, insieme ad una serie di occhiatacce senza pietà.
Devo davvero darle
sui nervi.
E la cosa mi diverte.
….................................................
Pov Scott
<Ciao Dawn>
<Scott>
Risponde seccata.
Mi trovo davanti ad una
bancarella, piena di peluche e volantini.
Ed ora che diavolo sta
combinando?
<Vedo che tu e i tuoi
amichetti fricchettoni avete abbandonato la protesta>
Dico
soddisfatto
<Sai bene che non è
così> Risponde lei <Oltre
al disboscamento, ho altre
cause a cui pensare>
Tzè...Almeno non sono
l'unico a cui distrugge la vita.
Ma ora voglio divertirmi un
po'.
<Ed una di queste
è...Vendere pupazzetti per strada?>
Lei mi lancia
un'occhiataccia, cercando di ignorare le mie continue provocazioni
<Se sapessi osservare, invece che parlare a vanvera,
capiresti
il motivo per cui mi trovo qui> Detto questo si
rivolge ai
passanti, indicando l'edificio proprio dietro di noi <Ascoltatemi!
Questa industria testa i suoi sporchi profumi su poveri animali
indifesi e...>
<Come fanno i profumi
ad essere sporchi?> Domando confuso ad un passante,
senza
badare al discorso della biondina.
Quella ragazza mi
stupisce ogni giorno di più.
Non solo sta rendendo la
mia vita un inferno con la sua protesta, ma scopro addirittura che
non si tratta dell'unica.
Mi avvicino a lei, con la
mia solita aria spavalda <Allora, non sono l'unico a
cui vuoi
rovinare la carriera. Perchè non ti cerchi un hobby?>
<Salvare gli animali è
il mio hobby> Risponde schietta.
Tzè, banale e scontata.
<Non convincerai mai
nessuno, alla gente non importa nulla di queste cose>
Una ragazza esce
dall'edificio di fronte, con in mano una borsetta di profumi, senza
pensarci due volte, Dawn le porge un volantino <Il
profumo che
ti metterai è testato su dei cuccioli!>
<Che cosa?! Ne sei
sicura?!>
<Sicurissima, se non
facciamo qualcosa continueranno a torturare quei poveri animali!>
<Io...Io non lo
sapevo! Che orrore!> Getta l'acquisto nel bidone
più vicino,
a quanto pare a qualcuno importa davvero questa faccenda. <Mi
dispiace... Io amo gli animali e...>
<Non preoccuparti>
Dawn le consegna uno dei peluche esposti, mostrandole un dolce
sorriso <Tieni, e promettimi solo che farai circolare
la voce,
dobbiamo far cambiare le cose, i test sugli animali devono essere
aboliti>
<Ah!! Ma è assurdo!>
Commento. Stupefatto e, bhè...Anche seccato! Non
può averle sempre
tutte vinte!
Entrambe mi rivolgono un
gelido sguardo, seguito da un commento da parte di quella ragazzina
<Tzè... Sei solo un insensibile!>
Mentre si allontana
mi da una leggera spintonata con la spalla.
Ma tu guarda...
Dawn mi lancia un sorrisetto
vittorioso, continuando poi il suo lavoro da “distruggi
aziende”.
Mi sarei dovuto vendicare
anche di questo, ma prima devo pensare a come fregarle quel foglio di
protesta contro il disboscamento.
Osservo bene il bancone,
notando la stessa identica borsa che aveva al cantiere, di sicuro
dentro ha il foglio delle firme, non mi resta che prenderlo,
distruggerlo, bruciarlo e...
No aspetta, se lo distruggo
non ha senso bruciarlo.
Ma l'importante è
sbarazzarmene al più presto, così
guadagnerò altro tempo.
Sorrido compiaciuto del mio
astuto piano di attacco e, notando una Dawn occupata a parlare con
altre due ragazzine, mi avvicino di soppiatto alla borsa.
Non faccio in tempo ad
afferrarla che qualcuno blocca il mio braccio, alzo lo sguardo,
vedendomi davanti un omaccione grande e grosso che mi osserva con
aria sospetta.
Merda.
<Hey... Amico,
mollami, non stavo facendo niente di male>
Ma lui non risponde, e non vuole decidersi a lasciare la presa, finchè Dawn ci raggiunge, a quel punto vengo finalmente liberato.
Ma lui non risponde, e non vuole decidersi a lasciare la presa, finchè Dawn ci raggiunge, a quel punto vengo finalmente liberato.
<Che succede qui?>
Lancia una veloce occhiata a quel ragazzo <B? Scott ti
sta
dando fastidio?>
<Io?! E' LUI che lo
sta dando a me!> Cerco di giustificarmi, anche se
inutilmente,
data la situazione <M_mi stavo solo appoggiando, tutto
qui. Ma
l'omaccione qui vicino non ha gradito la mia presenza>
<Forse perchè bramavi
ad altro> Dawn non sembra aver capito le mie vere
intenzioni,
tuttavia ho rischiato grosso.
Devo assolutamente farmi
venire in mente qualcosa, ed al più presto.
<Puoi andarti ad
appoggiare da un'altra parte, a meno che tu non combatta per questa
protesta...>
<Pfui...Ma non farmi
ridere, fiorellino. Io...> Ad un tratto
però, mi viene
un'altra fantastica idea < A
pensarci bene, potrei darvi
una mano>
<Scott...>
<Il lavoro è il
lavoro, ma qui stiamo parlando di “orribili” test
agli animali>
<Ma...>
<Da piccolo ho avuto
due tartarughe, posso capire>
Veramente mio cugino
ne aveva due, me le aveva affidate alle elementari per andare al
campeggio.
Non mi ricordo dove siano
finite...
E sinceramente non me n'è
importato più di tanto.
Lascio qualche minuto di
silenzio, osservando i due che si lanciano un'occhiata preoccupata,
finchè Dawn mi posa una mano sul petto, chiudendo gli occhi
e
prendendo un forte respiro <La tua aura è
molto turbata...E'
strana, ma...>
Ci
scambiamo un veloce sguardo, dove la ragazza mostra un piccolo
sorriso sincero <...Voglio fidarmi>
Fantastico! La svitata ha
abboccato.
<Vai a distribuire i
volantini dall'altra parte della strada con B. Io starò qui
a
continuare a fermare gli acquisti di quelle ragazze>
No
aspetta, non è questo che mi ero immaginato.
<Cosa?!
E...L_lasciarti tutta da sola?> Le porto una mano
sulla spalla
<E se un tipo volesse provarci? Qualcuno dovrebbe
proteggerti>
Ma
quanto sono bravo.
Si sposta da me,
sorridendomi, anche se un po' perplessa <Sei
strano...Premuroso, nonostante i battibecchi che ci sono stati tra
noi...>
<Quelli?! Ah...Ormai è
acqua passata>
<Bene, allora vai ad
aiutare B> Detto ciò mi fa cenno di andare
con il suo amico.
<Ma...>
Inutile. Non
mi resta che assecondarla e fare questa stupida protesta.
Per quanto detesti questa
cosa, devo ottenere la sua fiducia il più possibile, o
quanto basta
che potermi avvicinare a quella borsa.
Ed il tutto entro poche
settimane.
Questa sì che sarà una
grande impresa.
Un piccolo sorrisetto mi si
forma sul volto.
Attenta principessa delle
fate, la tua foresta verrà presto distrutta dall'uomo
cattivo.
…......................................
Pov Geoff
Il capo mi ha chiesto di sistemare
alcuni scatoloni di pesi vecchi nei ripiani.
Oggi la giornata non sembra andare nel
migliore dei modi, tutta colpa di quella palestra accanto.
Molti che venivano qua si sono
trasferiti da loro e così abbiamo perso diversi clienti
abituali.
<Buongiorno Geoff>
Parlando del diavolo...
Parlando del diavolo...
<Heather?> Il
suo arrivo
mi distrae, facendomi cadere addosso uno degli scatoloni.
<C_Che...Che ci fai qui?!> Domando a
fatica,
riprendendomi dalla botta di tutti quei pesi. Anche se piccoli fanno
male.
<Ma guarda che accoglienza, sono
solo venuta a trovarti>
Trovarmi?
Trovarmi?
E perchè? Mica siamo amici...
La osservo con aria stranita,
aspettandomi che mi spiegasse il motivo di questo suo strano
comportamento.
Non ho problemi con le persone, ma se
non ricordo male è stata lei a lanciarmi quel piatto di
pasta in
faccia, per non parlare della bistecca sul naso.
<Non guardarmi
così>
Dice, turando un sospiro <Forse abbiamo iniziato con il
piede
sbagliato>
<Tu dici?>
Domando
sarcastico.
<La serata già in
sé era
abbastanza stressante, per non parlare dell'argomento Alejandro, sono
costretta a lavorare con lui, ma ne farei volentieri a meno>
A quel punto mi sento più tranquillo.
Forse il fatto che entrambi non
sopportiamo quello spagnolo narcisista può essere un buon
motivo per
seppellire l'ascia di guerra tra di noi.
<Ah...Uhm....Va bene!>
Rispondo, dandole una pacca sulla spalla.
Lei sembra irrigidirsi, guardandomi
storto per un breve istante.
Dopo aver sistemato tutto, vado a
controllare un'attrezzatura dei pesi che sembra essersi allentata,
Heather mi raggiunge nuovamente.
Avrà altro da chiedermi? Pensavo fosse
venuta solo per chiarire la situazione dell'altra sera.
<Sai Geoff... Non capisco come
fai ad essere così calmo, io sarei davvero agitata...>
<Naaah....Non è
così difficile,
ci vuole solo calma è pazienza>
Sì, come no.
Ecco un bullone partire
improvvisamente, accidenti alla mia boccaccia.
<Ti senti pronto? Non ti facevo
il tipo>
<Sono obbligato, non ho scelta,
altrimenti il capo mi licenzia> Dico con
frettolosità, mentre
cerco disperatamente il bullone caduto chissà dove.
<E adesso cosa centra il tuo capo
con il bambino?>
A quel punto mi blocco, alzandomi di scatto verso di lei <E adesso cosa centra il bambino con questo bullone?!> Indico l'oggetto in mano.
A quel punto mi blocco, alzandomi di scatto verso di lei <E adesso cosa centra il bambino con questo bullone?!> Indico l'oggetto in mano.
Heather si porta una mano al viso <Sei
proprio un idiota> Sospira.
Una voce esterna interrompe quel
momento di grande confusione.
<Geoff?>
<Piccola!>
Bridgette ci raggiunge, con aria preoccupata <Ho...ho sentito bene?! Tu come...>
Bridgette ci raggiunge, con aria preoccupata <Ho...ho sentito bene?! Tu come...>
<Dovresti fare attenzione ai
luoghi dove confidare i segreti> Risponde soddisfatta
Heather
<Stavo solo informando il tuo ragazzo della grande
notizia,
ovvero che...>
<Geoff aspetto un bambino!>
Urla Bridgette, prima che Heather potesse finire la frase.
Cavoli... Che casino... Che...
Un momento.
Cos'ha appena detto? Bambino? BAMBINO?!
<C_Che...C_cosa...>
Quasi non riesco a parlare.
No, non può essere, come diamine ho...
No aspetta, come succede lo so, ma non
capisco il perchè.
Credevo...Credevamo
entrambi di aver preso sempre precauzioni.
<Ops...Non mi dire che non lo
sapevi ancora...> Dice Heather, con un piccolo ghigno
sul
volto <Avrei voluto concludere io, ma la tua
espressione vale
comunque il mio tentativo>.
Credo di non aver capito nulla di quello che ha detto.
Credo di non aver capito nulla di quello che ha detto.
Credo di non comprendere più niente in
questo momento, perfino le parole di Bridgette mi sembra solo vuoto.
Nella mia mente affiora solo il
pensiero di quello che ho sentito poco fa, un bambino.
Io...Sarò padre.
Non so se essere felice, o triste, o
tutte e due le cose.
Si può essere entrambe...?
Si può essere entrambe...?
<Geoff? Geoff mi senti?!>
Bridgette cerca di scrollarmi ma senza risultati.
L'unica cosa che ricordo è, che dopo
quella notizia, svengo a terra, pensando: “Sto solo
sognando”.
Chissà cosa succederà una
volta
sveglio...
Wow, non credevo di saper reggere così "bene" le notizie shock.
Wow, non credevo di saper reggere così "bene" le notizie shock.
ANGOLO
AUTRICE:
BuonSalve miei cari fan! *Si sentono i grilli*
Okay siete spariti tutti, o almeno è quello che penserò una volta che avrò postato questo capitolo.
Mi
spiace aver ritardato così tanto, ma questa volta ho un
motivo molto
valido.
No
non centra la scuola (u.u)
Sono
andata avanti per qualche giorno con la febbre senza accorgermene e
proprio a Pasqua mi è salita abbastanza alta. Ho passato una
settimana con la febbre e in più uno stupido virus allo
stomaco, non
riuscendo neanche ad alzarmi in piedi T__T
La
PEGGIOR
Pasqua di SEMPRE
(Grrr) Per non parlare di Pasquetta, niente pappa sui prati, ed io
non aspettavo altro!
Sigh...
Bhè
dopo questa, vi lascio.
Un
bacione a tutti e anche un forte abbraccio
Nini