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Autore: Nini91    16/04/2012    11 recensioni
SONO TORNATAAAAAA!! E CONTINUERO' QUESTA STORIA, CHE LO VOGLIATE OPPURE NO! MUAHAHAHAH!
Tornando al prologo: E se un'agenzia immobiliare confondesse due nomi, mandando una ragazza per bene, gentile ed educata come Zoey, in un appartamento con quattro ragazzi volgari, disgustosi e casinisti? Inoltre, un ragazzo pacato e razionale come Trent, in un appartamento con quattro ragazze eccentriche e sempre in conflitto tra di loro?!
Una storia che spero apprezziate ^^
Coppie principali: ZoeyXMike - TrentXGwen - ScottXDawn - DuncanXCourtney - SamXDakota - HeatherXAlejandro - GeoffXBridgette.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Pov Dakota


Non avrei mai pensato di accettare l'invito da un tipo “strano” come Sam.
Ma in fondo non ho niente di meglio da fare.
Le mie amiche saranno da qualche parte, probabilmente a fare spese folli approfittando della mia assenza per fregarmi gli abiti che mi sarei sicuramente comprata.
A dire il vero, non credo abbia delle vere amiche.
Insomma, gli amici ci sono quando hai bisogno di loro, o almeno credo...
Lo vedo spesso nei film.
Ma loro non si sono mai comportate così.
Appena hanno saputo della mia “punizione”, nonché mancanza di soldi e vantaggi, non mi hanno più richiamata, e tanto meno spedito un messaggio.
Già...Belle amiche.
Invece Sam si preoccupa per me.
Forse saremmo potuti diventare davvero amici.
Sempre che una Milton possa essere amica di un nerd, patito di videogiochi.
<Allora? Come ti sembra Dakota?>
Sam mi ha portata in un posto stranissimo.
Ha detto che si chiama “Laser Game”, o di sicuro un nome simile.
Mi ha spiegato che si tratta di una specie di “battaglia virtuale”, usando delle pistole giocattolo, spari dei laser colorati ad altre persone...
Ma se è tutto finto, dove sarebbe il divertimento?
Sam mi ha assicurato che mi sarei potuta sfogare e sopratutto divertire.
Lo ammetto, inizialmente non ero al massimo dell'entusiasmo, ma lui era stato così dolce con me, non potevo ritirarmi sul momento.
E meno male che non l'ho fatto.
Non riesco a credere a quello che sto per dire ma... Mi sono divertita.
Mai avrei pensato di accettare qualcosa diverso allo shopping o ai trattamenti estetici.
Per la prima volta, dopo tanti giorni, me la sono spassata.

<Ragazzi stop!>
Il tempo a disposizione è ormai terminato, così io e Sam usciamo dalla sala per posare quelle strane pistole.
<Wow Dakota. Non ti facevo così ehm...Così...Agguerrita! Eheh>
<Come?> domando confusa
<Abile, forte, insomma...In gamba!> Esclama entusiasta <Hai sbaragliato tutti gli altri senza perdere neanche una volta>
Okay credo di essermi persa. Ma credo mi stia facendo dei complimenti.
A dire il vero sono stupida pure io del fatto di essere stata brava in qualcosa che non sia, ehm...Femminile?
Mi sono limitata a colpire quelle odiose ochette dell'altra squadra.
Tzè...Invidiose sia della mia mira, che dei miei capelli perfetti.
<Odio doverlo ammettere> Sospiro <Ma mi è piaciuto. E poi...> Mi levo di dosso la tuta protettiva che fanno indossare ad ogni giocatore <Questa tuta è perfettamente intonata col colore dei miei occhi! Non posso dire di certo delle pistole, dovrebbero cambiare colore, assolutamente>
Sam mi rivolge un piccolo sorriso, guardando poi l'orologio al polso <Tra poco inizi di nuovo il tuo turno. Visto? Sono passati in fretta questi trenta minuti, e di sei addirittura divertita>
<Ti ringrazio Sam> Gli sorrido <Sei stato davvero molto gentile>
<Figurati> Dice, prendendo successivamente un bel respiro <Senti ehm...Dakota, s_se ti va, possiamo...Anche uscire domani se...>
Ma proprio in quell'istante il mio cellulare inizia a squillare la mia ultima suoneria scaricata ahimè...Un mese fa.
Sto davvero perdendo colpi, ma sono a corto di soldi per colpa di questa faccenda di mio padre.
Senza pensarci due volte, osservo il nome sul display: Stella Noomberg, una delle mie “cosiddette amiche”.
So che non avrei dovuto risponderle, dopo avermi ignorato per tutto questo tempo.
Ma se non l'avessi fatto le voci sarebbero circolate, e non posso rovinare la mia vita sociale per una lite con un'altra ereditiera.
<Pronto, Stella?> Ignoro completamente l'ultima frase di Sam, concentrandomi sulla telefonata <Non sto facendo niente di interessante, racconta pure!>
Istintivamente mi allontano di qualche passo, ascoltando la discussione, sul fatto di quanto sia falsa ed ipocrita un'altra nostra cara amica Jennifer, scoperta ad avere una relazione con l'ormai ex-ragazzo di Stella.
Ammetto che sparlare mi diverte un sacco.
Ma solo dopo aver riattaccato il telefono mi rendo conto di aver completamente escluso Sam.
Inutile dire che lui se n'è andato da un pezzo. Accidenti.
Questa volta, anzi...
Per la prima volta in vita mia, mi sono sentita davvero...In colpa.
E non mi piace per niente.




…...............................................





Pov Duncan

Quando si dice “le coincidenze della vita”.
Chi l'avrebbe mai detto che tra tutte le belle ragazze che posso abbordare con il mio lavoro, devo finire proprio nella casa di quella svitata, figlia di un altrettanto svitato.
Da non dimenticare inoltre con chi vive, altre tre bambole ancora più fuori di testa.
E poi sarei io quello pazzo. Tzè...
Comunque, un lavoro è pur sempre un lavoro, meglio mettermi all'opera e andarmene via il prima possibile.
<Allora dolcezza, quale sarebbe il grande problema?>
Con la sua solita freddezza, mi indica il bagno, specificando il guaio in cui si era cacciata.
Mi avvicino ad esso, osservando per bene la situazione, c'era acqua ovunque ed il tubo in parte aveva già ceduto.
Ma come caspita ha fatto a ridurlo così?! Non poteva aspettare l'arrivo di un esperto come fanno le persone normali?!
<Vedo che ti sei data all'idraulica>
<Questo bagno avrà almeno sette anni, è normale che si rompa tutto facilmente> Ribadisce, portando le mani ai fianchi.
Quasi mi scappa un sorrisetto. E' divertente che non voglia ammettere di aver sbagliato lei.
<La prossima volta, dedicati alla cucina invece che pasticciare nel bagno> Detto ciò mi metto al lavoro, dietro gli insulti che probabilmente la ragazza mi sta lanciando, insieme ad una serie di occhiatacce senza pietà.
Devo davvero darle sui nervi.
E la cosa mi diverte.




….................................................





Pov Scott


<Ciao Dawn>
<Scott> Risponde seccata.
Mi trovo davanti ad una bancarella, piena di peluche e volantini.
Ed ora che diavolo sta combinando?
<Vedo che tu e i tuoi amichetti fricchettoni avete abbandonato la protesta> Dico soddisfatto
<Sai bene che non è così> Risponde lei <Oltre al disboscamento, ho altre cause a cui pensare>
Tzè...Almeno non sono l'unico a cui distrugge la vita.
Ma ora voglio divertirmi un po'.
<Ed una di queste è...Vendere pupazzetti per strada?>
Lei mi lancia un'occhiataccia, cercando di ignorare le mie continue provocazioni <Se sapessi osservare, invece che parlare a vanvera, capiresti il motivo per cui mi trovo qui> Detto questo si rivolge ai passanti, indicando l'edificio proprio dietro di noi <Ascoltatemi! Questa industria testa i suoi sporchi profumi su poveri animali indifesi e...>
<Come fanno i profumi ad essere sporchi?> Domando confuso ad un passante, senza badare al discorso della biondina.
Quella ragazza mi stupisce ogni giorno di più.
Non solo sta rendendo la mia vita un inferno con la sua protesta, ma scopro addirittura che non si tratta dell'unica.
Mi avvicino a lei, con la mia solita aria spavalda <Allora, non sono l'unico a cui vuoi rovinare la carriera. Perchè non ti cerchi un hobby?>
<Salvare gli animali è il mio hobby> Risponde schietta.
Tzè, banale e scontata.
<Non convincerai mai nessuno, alla gente non importa nulla di queste cose>
Una ragazza esce dall'edificio di fronte, con in mano una borsetta di profumi, senza pensarci due volte, Dawn le porge un volantino <Il profumo che ti metterai è testato su dei cuccioli!>
<Che cosa?! Ne sei sicura?!>
<Sicurissima, se non facciamo qualcosa continueranno a torturare quei poveri animali!>
<Io...Io non lo sapevo! Che orrore!> Getta l'acquisto nel bidone più vicino, a quanto pare a qualcuno importa davvero questa faccenda. <Mi dispiace... Io amo gli animali e...>
<Non preoccuparti> Dawn le consegna uno dei peluche esposti, mostrandole un dolce sorriso <Tieni, e promettimi solo che farai circolare la voce, dobbiamo far cambiare le cose, i test sugli animali devono essere aboliti>
<Ah!! Ma è assurdo!> Commento. Stupefatto e, bhè...Anche seccato! Non può averle sempre tutte vinte!
Entrambe mi rivolgono un gelido sguardo, seguito da un commento da parte di quella ragazzina <Tzè... Sei solo un insensibile!> Mentre si allontana mi da una leggera spintonata con la spalla.
Ma tu guarda...
Dawn mi lancia un sorrisetto vittorioso, continuando poi il suo lavoro da “distruggi aziende”.
Mi sarei dovuto vendicare anche di questo, ma prima devo pensare a come fregarle quel foglio di protesta contro il disboscamento.
Osservo bene il bancone, notando la stessa identica borsa che aveva al cantiere, di sicuro dentro ha il foglio delle firme, non mi resta che prenderlo, distruggerlo, bruciarlo e...
No aspetta, se lo distruggo non ha senso bruciarlo.
Ma l'importante è sbarazzarmene al più presto, così guadagnerò altro tempo.
Sorrido compiaciuto del mio astuto piano di attacco e, notando una Dawn occupata a parlare con altre due ragazzine, mi avvicino di soppiatto alla borsa.
Non faccio in tempo ad afferrarla che qualcuno blocca il mio braccio, alzo lo sguardo, vedendomi davanti un omaccione grande e grosso che mi osserva con aria sospetta.
Merda.
<Hey... Amico, mollami, non stavo facendo niente di male>
Ma lui non risponde, e non vuole decidersi a lasciare la presa, finchè Dawn ci raggiunge, a quel punto vengo finalmente liberato.
<Che succede qui?> Lancia una veloce occhiata a quel ragazzo <B? Scott ti sta dando fastidio?>
<Io?! E' LUI che lo sta dando a me!> Cerco di giustificarmi, anche se inutilmente, data la situazione <M_mi stavo solo appoggiando, tutto qui. Ma l'omaccione qui vicino non ha gradito la mia presenza>
<Forse perchè bramavi ad altro> Dawn non sembra aver capito le mie vere intenzioni, tuttavia ho rischiato grosso.
Devo assolutamente farmi venire in mente qualcosa, ed al più presto.
<Puoi andarti ad appoggiare da un'altra parte, a meno che tu non combatta per questa protesta...>
<Pfui...Ma non farmi ridere, fiorellino. Io...> Ad un tratto però, mi viene un'altra fantastica idea < A pensarci bene, potrei darvi una mano>
<Scott...>
<Il lavoro è il lavoro, ma qui stiamo parlando di “orribili” test agli animali>
<Ma...>
<Da piccolo ho avuto due tartarughe, posso capire>
Veramente mio cugino ne aveva due, me le aveva affidate alle elementari per andare al campeggio.
Non mi ricordo dove siano finite...
E sinceramente non me n'è importato più di tanto.
Lascio qualche minuto di silenzio, osservando i due che si lanciano un'occhiata preoccupata, finchè Dawn mi posa una mano sul petto, chiudendo gli occhi e prendendo un forte respiro <La tua aura è molto turbata...E' strana, ma...>
Ci scambiamo un veloce sguardo, dove la ragazza mostra un piccolo sorriso sincero <...Voglio fidarmi>
Fantastico! La svitata ha abboccato.
<Vai a distribuire i volantini dall'altra parte della strada con B. Io starò qui a continuare a fermare gli acquisti di quelle ragazze>
No aspetta, non è questo che mi ero immaginato.
<Cosa?! E...L_lasciarti tutta da sola?> Le porto una mano sulla spalla <E se un tipo volesse provarci? Qualcuno dovrebbe proteggerti>
Ma quanto sono bravo.
Si sposta da me, sorridendomi, anche se un po' perplessa <Sei strano...Premuroso, nonostante i battibecchi che ci sono stati tra noi...>
<Quelli?! Ah...Ormai è acqua passata>
<Bene, allora vai ad aiutare B> Detto ciò mi fa cenno di andare con il suo amico.
<Ma...>
Inutile. Non mi resta che assecondarla e fare questa stupida protesta.
Per quanto detesti questa cosa, devo ottenere la sua fiducia il più possibile, o quanto basta che potermi avvicinare a quella borsa.
Ed il tutto entro poche settimane.
Questa sì che sarà una grande impresa.
Un piccolo sorrisetto mi si forma sul volto.
Attenta principessa delle fate, la tua foresta verrà presto distrutta dall'uomo cattivo.



…......................................




Pov Geoff

Il capo mi ha chiesto di sistemare alcuni scatoloni di pesi vecchi nei ripiani.
Oggi la giornata non sembra andare nel migliore dei modi, tutta colpa di quella palestra accanto.
Molti che venivano qua si sono trasferiti da loro e così abbiamo perso diversi clienti abituali.
<Buongiorno Geoff>
Parlando del diavolo...
<Heather?> Il suo arrivo mi distrae, facendomi cadere addosso uno degli scatoloni. <C_Che...Che ci fai qui?!> Domando a fatica, riprendendomi dalla botta di tutti quei pesi. Anche se piccoli fanno male.
<Ma guarda che accoglienza, sono solo venuta a trovarti>
Trovarmi?
E perchè? Mica siamo amici...
La osservo con aria stranita, aspettandomi che mi spiegasse il motivo di questo suo strano comportamento.
Non ho problemi con le persone, ma se non ricordo male è stata lei a lanciarmi quel piatto di pasta in faccia, per non parlare della bistecca sul naso.
<Non guardarmi così> Dice, turando un sospiro <Forse abbiamo iniziato con il piede sbagliato>
<Tu dici?> Domando sarcastico.
<La serata già in sé era abbastanza stressante, per non parlare dell'argomento Alejandro, sono costretta a lavorare con lui, ma ne farei volentieri a meno>
A quel punto mi sento più tranquillo.
Forse il fatto che entrambi non sopportiamo quello spagnolo narcisista può essere un buon motivo per seppellire l'ascia di guerra tra di noi.
<Ah...Uhm....Va bene!> Rispondo, dandole una pacca sulla spalla.
Lei sembra irrigidirsi, guardandomi storto per un breve istante.
Dopo aver sistemato tutto, vado a controllare un'attrezzatura dei pesi che sembra essersi allentata, Heather mi raggiunge nuovamente.
Avrà altro da chiedermi? Pensavo fosse venuta solo per chiarire la situazione dell'altra sera.
<Sai Geoff... Non capisco come fai ad essere così calmo, io sarei davvero agitata...>
<Naaah....Non è così difficile, ci vuole solo calma è pazienza>
Sì, come no.
Ecco un bullone partire improvvisamente, accidenti alla mia boccaccia.
<Ti senti pronto? Non ti facevo il tipo>
<Sono obbligato, non ho scelta, altrimenti il capo mi licenzia> Dico con frettolosità, mentre cerco disperatamente il bullone caduto chissà dove.
<E adesso cosa centra il tuo capo con il bambino?>
A quel punto mi blocco, alzandomi di scatto verso di lei <E adesso cosa centra il bambino con questo bullone?!> Indico l'oggetto in mano.
Heather si porta una mano al viso <Sei proprio un idiota> Sospira.
Una voce esterna interrompe quel momento di grande confusione.
<Geoff?>
<Piccola!>
Bridgette ci raggiunge, con aria preoccupata <Ho...ho sentito bene?! Tu come...>
<Dovresti fare attenzione ai luoghi dove confidare i segreti> Risponde soddisfatta Heather <Stavo solo informando il tuo ragazzo della grande notizia, ovvero che...>
<Geoff aspetto un bambino!> Urla Bridgette, prima che Heather potesse finire la frase.
Cavoli... Che casino... Che...
Un momento.
Cos'ha appena detto? Bambino? BAMBINO?!
<C_Che...C_cosa...>
Quasi non riesco a parlare.
No, non può essere, come diamine ho...
No aspetta, come succede lo so, ma non capisco il perchè.
Credevo...Credevamo entrambi di aver preso sempre precauzioni.
<Ops...Non mi dire che non lo sapevi ancora...> Dice Heather, con un piccolo ghigno sul volto <Avrei voluto concludere io, ma la tua espressione vale comunque il mio tentativo>.
Credo di non aver capito nulla di quello che ha detto.
Credo di non comprendere più niente in questo momento, perfino le parole di Bridgette mi sembra solo vuoto.
Nella mia mente affiora solo il pensiero di quello che ho sentito poco fa, un bambino.
Io...Sarò padre.
Non so se essere felice, o triste, o tutte e due le cose.
Si può essere entrambe...?
<Geoff? Geoff mi senti?!> Bridgette cerca di scrollarmi ma senza risultati.
L'unica cosa che ricordo è, che dopo quella notizia, svengo a terra, pensando: “Sto solo sognando”.
Chissà cosa succederà una volta sveglio...
Wow, non credevo di saper reggere così "bene" le notizie shock.






ANGOLO AUTRICE:

BuonSalve miei cari fan! *Si sentono i grilli*
Okay siete spariti tutti, o almeno è quello che penserò una volta che avrò postato questo capitolo.
Mi spiace aver ritardato così tanto, ma questa volta ho un motivo molto valido.
No non centra la scuola (u.u)
Sono andata avanti per qualche giorno con la febbre senza accorgermene e proprio a Pasqua mi è salita abbastanza alta. Ho passato una settimana con la febbre e in più uno stupido virus allo stomaco, non riuscendo neanche ad alzarmi in piedi T__T
La PEGGIOR Pasqua di SEMPRE (Grrr) Per non parlare di Pasquetta, niente pappa sui prati, ed io non aspettavo altro!
Sigh...
Bhè dopo questa, vi lascio.
Un bacione a tutti e anche un forte abbraccio


Nini


  
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