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Autore: Rox the Fox    16/04/2012    2 recensioni
Cosa potrebbe succedere se il freddo e donnaiolo generale Marian Cross prendesse sotto la sua ala protettiva un altro allievo oltre Allen?*parte musica inquietante senza motivo* E cosa succederebbe se questo "allievo" nascondesse un segreto terrificante?
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marian Cross, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo I
Esorcista.
 
Quando vidi per la prima volta il generale Marian Cross avevo dodici anni. Non fu un incontro felice, ma quel giorno cominciò qualcosa. Qualcosa che mi girava vorticosamente nel petto. Ricordo tutto perfettamente, come se stessi leggendo un libro in cui io sono la protagonista… le pagine sono macchiate di sangue.
 
Era una splendida giornata di mezza estate e faceva caldo, nonostante ad intervalli irregolari soffiasse un debole venticello estivo. Io e i miei genitori ci trovavamo nel sud Italia, in vacanza. Ero con loro, mano nella mano, sorridente: cosa potevo desiderare oltre quello?Passammo davanti una vetrina e guardai il riflesso. Mia madre era sempre bellissima, con il suo lungo vestito azzurro cielo, elegante; gli occhi dal taglio orientale, neri come la pece, come i capelli, lunghissimi. Le sue origini asiatiche erano evidenti, ma io non avevo preso nulla da lei, se non i capelli. Mio padre invece era tedesco: i capelli erano biondi, mentre gli occhi, del colore dell’argento, li aveva trasmessi a me, in tutto e per tutto. In mezzo c’ero io. Sembravo un maschio con i miei capelli neri e corti e gli abiti maschili, che erano appartenuti al mio defunto fratello: “Quando compirai sedici anni ti compreremo dei vestiti nuovi” diceva sempre mia madre Alice, con la scusa del riciclo e dei soldi.
Ero un piccolo bambino dal sesso ambiguo, ma in quel momento mi stava più che bene. Eravamo una bella famiglia, tutto sommato. Chi avrebbe mai immaginato che la mia infanzia sarebbe stata rovinata da uno stupido grassone con l’ombrello?
Vidi dal riflesso della vetrina ciò che non avrei mai voluto vedere. Vidi un mostro enorme, con una faccia spaventosa ed un pentacolo sulla fronte. Anche mio padre lo vide, poiché notai l’orrore sul suo volto e, percependo il pericolo imminente, mi afferrò e mi spinse via. Poi sentì le loro urla, il loro dolore e fu il caos. La gente cominciò a fuggire ed io, come se il tempo scorresse lentamente, mi voltai. Di Alice e Hans Sonne non rimaneva nulla. Solo i vestiti erano a terra. Cominciai a piangere. Mi sentivo persa, avevo paura, ero sola. Un’ombra mi sovrastò e vidi di nuovo quel dannato mostro. Stava per sparare, stava per uccidermi. Non chiusi gli occhi, ma sentii un leggero bruciore. Poi il mostro si polverizzò. Rimasi stupita. Cos’era successo?Stavo sognando. Sì, era un terribile incubo. Presto mi sarei risvegliata nel mio letto, sarei andata da mio padre e mia madre e loro, con un sorriso, mi avrebbero chiesto come stavo.
Invece non mi svegliai mai.
Un’altra figura giunse davanti a me: era un essere enorme, con un grande sorriso sul volto, inquietante, dei piccoli occhiali rotondi poggiati sul naso adunco ed un enorme e vistoso cilindro sul capo. Mi guardava: sentivo il suo sguardo su di me e rise, in modo terribile: << Ihihihihih!!!!Konbawa, ragazzina!Che cosa hai fatto al mio piccolo Akuma? >>
Non sembrava arrabbiato, ma non ispirava di certo fiducia. Io non gli risposi e indietreggiai, senza notare il fatto che mi aveva scambiato per un maschio. La paura dentro me aumentava a dismisura: << Allora ragazzino?Vabbè, tanto non importa!Good night! >>
Vidi la sua mano guantata avvicinarsi a me, minacciosa. Poi sentii uno sparo e la grottesca figura fu scagliata via da me: << Sempre gonfio come una mongolfiera eh, Conte? >> fece una voce poco lontana da me. Mi voltai, ancora impaurita e li vidi. Vi erano due persone: il più giovane era un ragazzino dai capelli bianchi ed era basso, anche se non più di me. L’altro era un uomo bellissimo, dai lunghi capelli rossi ed un cappello dalla tesa larga in testa. La sua altezza era impressionante e rimasi stupita. La sua profonda voce giunse alle mie orecchie: << Allen, occupati degli Akuma rimasti. >>
Si era rivolto al ragazzo accanto a sé e in quel momento mi accorsi che altri mostri stavano gettando nel panico più assoluto la città. Vidi poi Allen con il braccio sinistro più grande e con la mano artigliata. Che cos’era?
La mia vista fu interrotta proprio dall’uomo con i capelli rossi che mi tese una mano, chinandosi: << Come ti chiami, ragazzino? >>
Ragazzino. Ero proprio un maschio, allora!Decisi di stare al gioco e resi la mia voce più bassa: << Andrew. >> mentii, alzandomi grazie al suo aiuto. Aveva una stretta decisa, forte e mi fece quasi male. Non mi sorrise né mi chiese come stavo. Ricordo che mi chiese solo una cosa… e non avevo scelta.
<< Ti andrebbe di diventare un esorcista? >>





Note random: Bhe... un piccolissimo capitolo per cominciare questa roba che non so se completerò .__." Ringrazio chi leggerà pazientemente codesto coso e mi darà consigli su come migliorare!
   
 
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