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Autore: Angel666    16/04/2012    2 recensioni
Intrappolato di notte all'interno di una casa stregata con il peggior nemico del tuo migliore amico, che guarda caso è anche molto carino...non potrebbe esserci una situazione peggiore di questa! O forse si? [MATTXNEAR] Please R&R!!
Genere: Dark, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri personaggi, Matt, Near
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Matt imprecò, puntando la torcia sulla mano per vedere il sangue fuoriuscire attorno alla scheggia che si era appena conficcata in un dito, per colpa di un vecchio corrimano in legno. Digrignando i denti, infilò la torcia sotto il braccio e cercò di far uscire la scheggia dalla ferita.
Il nerd gettò via il pezzetto di legno, e fissò indifferente il suo dito ancora sanguinante. Il taglio non era grave, non faceva neppure così male; ma lui non aveva con sé un cerotto o qualcosa di simile, il che non andava affatto bene. Alla fine ficcò semplicemente la mano in tasca.
Impugnando la torcia con la mano buona, continuò ad avanzare attraverso l’ambiente oscuro che puzzava di chiuso.
Come diavolo era finito in quella situazione? Forse è meglio ricapitolare i fatti.
 
Gli orfani della Wammy’s House non venivano portati spesso in gita. In parte perché c’era una scelta piuttosto limitata di posti dove andare, e in parte perché ogni volta che ne facevano una sembrava finisse sempre in tragedia. Tuttavia quando una fiera piuttosto famosa era giunta in città, proprio accanto all’orfanotrofio, Roger non era stato in grado di astenersi da tutte le suppliche rivolte dai bambini abbastanza grandi per poter partecipare.
Quelli ritenuti idonei furono stipati su un pullman, accompagnati alla fiera e lasciati liberi di girare con in tasca un bel gruzzoletto di soldi.
Matt e Mello avevano optato per le montagne russe, poi una sosta allo snack bar e infine la casa stregata. Quella però non era la solita innocua casa stregata delle fiere itineranti. Quella era una cosa seria. Aveva il limite minimo di età dai dodici anni in su, ed era stata allestita in una vecchia villa abbandonata alcuni anni prima, in seguito alla misteriosa morte del vecchio proprietario… ok forse era morto d’infarto, ma faceva comunque paura.
Era fatta così bene che persino Mello sembrava leggermente scosso una volta uscito, e questo voleva pur dire qualcosa dal momento che il biondino era probabilmente la persona più coraggiosa che Matt avesse mai incontrato prima di entrare in quella maledetta casa.
Tutto stava andando per il meglio, fino a quando Tabby non era stata tirata giù dalla ruota panoramica in preda ad un attacco d’ansia per colpa delle vertigini; i paramedici erano accorsi, seguiti da un forte temporale uscito non si sa dove.
Mello, che si era beccato un mal di stomaco a causa di tutte le caramelle gommose che aveva mangiato, era stato il primo a precipitarsi sul pullman di ritorno alla Wammy’s House. Matt invece aveva intravisto una persona addentrarsi nella casa stregata e aveva deciso di andare a controllare, accettando una delle torce che venivano offerte a inizio attrazione.
Preoccupato dalle condizioni di salute di Tabby, Roger aveva trascurato di controllare che tutti i bambini fossero presenti prima di partire.
Alle prese con il suo mal di stomaco, Mello non aveva notato l’assenza del suo migliore amico. Infine gli organizzatori della fiera, preoccupati per la possibilità di una denuncia legale e troppo presi a chiudere  i giochi per via del temporale, avevano trascurato di controllare se ci fosse ancora qualcuno all’interno della casa prima di chiuderla.
In tutto questo, Matt poteva affermare con sicurezza che quella era stata in assoluto la gita peggiore della sua vita. Era più che autorizzato a pensarlo, mentre vagava nel buio, con la polvere che turbinava nell’aria, accompagnato da strani rumori inquietanti.
Cercò disperatamente una via d’uscita, ma tutte le porte erano bloccate. Le finestre erano state chiuse con delle tavole di legno per fare scena, e le porte sprangate per evitare che qualche pupazzo elettronico venisse rubato. Insieme alla pioggia scrosciante e al costante rombo di tuoni e fulmini l’atmosfera era più che terrificante; e Matt si complimentò con sé stesso per riuscire a rimanere lucido in una situazione del genere.
Il vento soffiava tra le crepe di legno dei muri, occhi brillavano negli angoli bui della casa, fantasmi fatti di lenzuola e strani oggetti grumosi turbinavano in modo sinistro attorno a delle funi appese al soffitto.
Ad ogni passo le vecchie assi sul pavimento scricchiolavano, e ogni minuto che passava la luce della torcia si faceva sempre più debole.
Qualcosa colpì violentemente il tetto della casa, facendo sobbalzare Matt dalla paura. Il fascio di luce di un lampo illuminò una figura bianca e sottile che… O MIO DIO SI STAVA MUOVENDO! Matt urlò in preda al panico, indietreggiando e cadendo sul pavimento polveroso; la torcia gli scivolò via dalla mano e rotolò per terra fino a che non si fermò contro un piccolo piede coperto da un calzino bianco, appartenete ad ragazzino che Matt fu in grado di riconoscere solo una volta che riuscì a respirare di nuovo.
“Near!” esclamò sollevato.
Il ragazzino si inginocchiò e raccolse la torcia ai suoi piedi.
“Mi sembrava di aver sentito qualcuno quaggiù…” sussurrò Near tranquillamente.
Matt si rialzò, facendo una smorfia nel vedere che della polvere era entrata nel taglio che si era procurato poco prima. Near si avvicinò strusciando i piedi e porse la torcia a Matt, che la prese con gratitudine.
“Mi hai spaventato a morte.” Sbottò a ridere il nerd sollevato, mentre il sangue riprendeva a circolare nelle vene.
“Mi dispiace.” Rispose l’altro piano.
Matt inarcò un sopracciglio, osservando il ragazzo più da vicino: Near stava tremando leggermente, dovuto di certo al fatto che indossava solo pigiama e calzini all’interno di una grande casa buia, piena di crepe, nel bel mezzo di una tempesta. Il ragazzino pallido aveva un’espressione pacata sul viso, ma stava in piedi insolitamente troppo vicino a Matt. Preso da un’improvvisa compassione, il ragazzo si tolse il cappotto e lo avvolse attorno alle spalle di Near. L’albino alzò lo sguardo e lo guardò sorpreso.
“E’ piuttosto stupido da parte tua non indossare neppure un paio di scarpe.” Fece notare Matt “ O metterti un cappotto.”
“Non potevo immaginare che il tempo sarebbe peggiorato in questo modo. Come non mi sarei mai aspettato di restare intrappolato qui dentro…”il ragazzino si interruppe rabbrividendo e stringendosi il cappotto di Matt attorno alle spalle.
“Dio, spero che non ti venga un’ipotermia o roba del genere.” Matt si impanicò al solo pensiero. Non aveva la minima idea di come curare un ragazzo ipotermico. Near tremò violentemente, attaccandosi di colpo ancora più vicino a lui. Il rosso automaticamente fece un passo indietro, ma stavolta Near non lo inseguì.
“Dove hai preso la torcia?”  chiese l’albino gentilmente.
“All’entrata. Le davano in caso di emergenza, credo.” Rispose lui scrollando le spalle a disagio.
“Hai delle batterie di ricambio per caso?”
“Oh…merda.” Si lamentò Matt. “Non ce le ho, e tengo accesa questa torcia da almeno un’ora.”
 
TBC…
 
 
A/N: Salve! Eccomi di nuovo con una traduzione: l’autrice originale è Vanishing Show e il link alla storia è http://www.fanfiction.net/s/4180721/1/Afraid_to_Fall_in_Love
 Avevo pensato di pubblicarla dopo la fine della mia A.P.V. , ma non ho saputo resistere!
Sappiate che siamo solo all’inizio, le cose sono destinate a diventare davvero inquietanti: che terribili eventi accadranno ai nostri piccoli eroi?
Mi ricordo che quando ho letto questa storia, di notte, sono letteralmente morta di paura (essendo una grandissima fifona), ma tradurla si sta rivelando molto divertente!
Questa storia è già conclusa ed è piuttosto corta: sono solo 5 capitoli. Non so ogni quanto aggiornerò, ma penso piuttosto in fretta, almeno un paio di volte a settimana.
Ho scelto di condividerla con voi perché ultimamente la coppia Matt/Near mi sta piacendo parecchio. Non so, ce li vedo bene insieme (per quanto io prediliga il piccoletto con Mello) sono davvero carini!
Come al solito se conoscete l’inglese consiglio la lettura originale, ma non solo di questa storia, date uno sguardo anche alle altre di questa bravissima autrice perché ha scritto pezzi estremamente divertenti soprattutto su Mello, che vale davvero la pena leggere!
Mi raccomando non siate timidi e fatemi sapere cosa ne pensate, rigirerò ogni commento all’autrice; consigli e parere sono sempre utili, quindi fatevi sotto! Spero tanto che la storia via piaccia. A presto!
 
* il titolo del capitolo è ripreso da un verso del Macbeth di Shakespire.

   
 
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