Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: Dils    17/04/2012    2 recensioni
Attenzione: piccolo, piccolissimo, spoiler dal promo della 3x19!
Eppure eccolo lì, Damon Salvatore, troppi anni dietro a sé anche se mai abbastanza, vampiro super-cattivo per antonomasia, neo-eroe per necessità, uomo innamorato, anima speranzosa, che guardava una donna, una semplice piccola donna di diciotto anni, donandogli tutto se stesso.
«Stefan pensa che io provi qualcosa per te.»
«E’ così?»

Damon e Elena sulle note di "Like Only A Woman Can".
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
She's kinda perfect, she's kinda everything I'm not

Do you?

 

 

I wasn't perfect
I done a lot of stupid things
Still no angel

Sarebbe stato ipocrita dire che era stato un colpo di fulmine, il suo, perché davvero non lo era stato.

Quando gli si era presentata la prima volta, con quel suo modo così pacato e gentile, quasi infantile, timoroso, eppure forte, Damon Salvatore non aveva visto che in lei tutto quello che aveva perso.

Aveva visto in lei l’ombra di una donna che aveva amato anni prima, aveva visto in lei un passato che rimpiangeva dolorosamente e una vendetta che agognava fin da troppo tempo.

Cieco del suo dolore e della sua – finta – cattiveria, non si era accorto di lei.

Se avesse guardato più affondo, però, come si rese conto tempo dopo, steso nel suo letto rimuginando sulla prima volta che lei lo aveva toccato, avrebbe visto in quei occhi già quella scintilla che avrebbe cambiato tutto.

Quella scintilla che avrebbe cambiato lui.

 

I wasn't looking for forgiveness
I wasn't laid up by my pride
Just shocked by her attention

 

Nel tempo Damon aveva imparato ad aspettarsi poco o niente, dalla vita.

Aveva imparato a non fidarsi del prossimo, aveva imparato a pensare solo a se stesso e a servirsi degli altri solo a suo piacimento.

Nessuno si era mai chiesto il perché, nessuno si era mai chiesto se ci fosse qualcosa, dietro quella sua maschera, a nessuno era mai importato davvero e lui era semplicemente andato avanti con la convinzione di essere così, punto e basta.

Poi era arrivata lei, e si era chiesta perché.

Aveva cercato di capire il motivo, aveva cercato di capire lui e, per quanto aveva fatto di tutto per ignorarla, era finito, da un giorno all’altro, con l’importargli di lei.

Senza averlo premeditato, senza averlo chiesto, Damon si era innamorato di lei.          

 


Did someone sign me up for love?
I didn't want it
But now I can't live without it

 

 

Sono stato innamorato, è doloroso, senza senso e sopravvalutato. La pensava così, Damon Salvatore. Lo aveva detto proprio a lei, un giorno, qualche anno prima, quando la conosceva appena. E lo pensava, lo pensava davvero.

Era stato innamorato due volte, nella sua lunga ma non troppo vita, ed non era mai finita granché bene.

Katherine lo aveva preso, inaspettatamente, e lo aveva trasformato a suo piacimento, usandolo in ogni modo possibile, trattandolo come un burattino nelle sue mani, modellandolo a suo piacere.

Ed Elena… Lo aveva fatto anche lei. Anche lei lo aveva trasformato, lo aveva usato, lo aveva modellato.

Damon lo sapeva, mentre guardava in quei suoi occhi così profondi, mentre faceva di tutto per salvarla, mentre si sacrificava per lei, che Elena non era certo migliore di Katherine, e certamente non era migliore di lui.

Damon lo sapeva eppure, la lasciava fare.

Damon si lasciava abbindolare da quei suoi gesti casuali, da quelle parole, da quegli sguardi incatenanti.

Damon lo sapeva, che avrebbe fatto male, alla fine.

Lo sapeva che Elena lo avrebbe ucciso, sapeva che sarebbe stato lui, a perdere tutto, alla fine.

Ma sapeva anche che, finché lei gli permetteva di starle vicino, finché se ne stava lì, vicino a lui, seppur mai del tutto sua, Damon l’avrebbe lasciata fare, semplicemente.

 



She changed my life
She cleaned me up
She found my heart
Like only a woman can

 

 

Damon la lasciava fare perché, per qualche assurda ragione, mentre era con lei, mentre cercava di proteggerla, di farla restare in vita con tutte le sue forze, senza accorgersene, e senza troppa fatica, era diventato un uomo migliore.

Un giorno, semplicemente, aveva smesso di uccidere solo per il gusto di farlo, si era limitato a bere del sangue umano quando ne aveva bisogno e tutta la rabbia, tutta la vendetta che era cresciuta con gli anni era semplicemente andata, andata via con Katherine, andata via con suo fratello, andata via, semplicemente andata via.

Ed era rimasto solo quello, solo quell’indescrivibile, stupefacente, pesante e, sì, doloroso, sentimento per Elena.

 


She pulls me up
When she knows I'm sad
She knows her man
Like only a woman can

 

Si era accontentato, col tempo.

Aveva deciso che se non l’avesse potuta avere nel modo in cui la desiderava, almeno poteva essergli vicino, esserle amico.

Non faceva, questo, Damon Salvatore. Non era amico, di nessuno.

Damon Salvatore era quello che conosceva qualcuna di attraente, ci provava con lei, e ci finiva a letto. Era sempre stato così, nell’ultimo secolo. E lui era bravo in questo, gli piaceva il sesso, gli piaceva dare e provare piacere e gli piaceva la sensazione di potersi lasciare andare, in tutto e per tutto.

E poi era arrivata a lei ed era cambiato anche questo.

Era arrivato ad agognare ogni piccolo gesto, da un abbraccio, una stretta di mano, uno sguardo, una parola di fiducia.

 



She's kinda perfect
She's kinda everything I'm not
Yes, she's an angel

 

Quando lo aveva baciato, sul letto di morte, stretta a lui, con la paura negli occhi di perderlo, Damon si era ripromesso che, non importa dove sarebbe finito - paradiso, inferno, il fottuto niente -  non avrebbe mai permesso a se stesso di lasciar andare via quella sensazione, quel formicolio impercettibile, quel sapore appena accennato eppure inebriante.

Perché, qualunque cosa fosse successa, anche se lui fosse morto e lei fosse tornata da suo fratello, in quell’attimo, proprio lì, lei era stata sua.

Il suo cuore, pesante nel petto, spaventato dal perderlo, per un po’, solo poco, era stato suo, suo soltanto.

I suoi pensieri, confusi, intrigati, terrorizzati, erano stati rivolti a lui – a cosa gli aveva portati lì, in quella strana situazione, a come sarebbe stato un futuro senza di lui e a cosa, forse, sarebbe successo se lui non fosse morto.

Damon lo sapeva, che per un attimo, solo per po’, proprio lì, Elena era stata sua ed era stata solo questa consapevolezza che lo aveva fatto andare avanti, dopo.

Elena, in un mondo parallelo dove i secondi erano ore e i minuti vite intere, in un mondo dove non c’era alcun vampiro e non c’era nessun fratello e non c’era nessuna battaglia epica all’ultimo sangue, era stata sua per sempre.

E questo, a Damon, proprio a lui, bastava.


It's amazing how she's patient
Even more at times I'm not
She's my conscience

 

Una cosa di cui andava molto fiero, Damon Salvatore, era che ogni cosa che usciva dalla sua bocca era un’assoluta verità – certo, questo se non doveva mentire per cause superiori, ma quella era un’altra storia.

Ogni insulto, ogni battuta, ogni frecciatina, ogni spaventata elucubrazione, ogni “ti amo” e ogni “vaffanculo”, era così talmente sentiti che, ogni tanto, facevano male.

E Damon ci aveva creduto davvero, quando le aveva detto che non lo meritava, che era suo fratello, quello giusto per lei.

Stefan era sempre migliore di lui, quando si trattava di sentimenti.

Non aveva una qualche crisi d’inferiorità verso suo fratello o chissà quale altra stronzata del genere, semplicemente Stefan era nato per fare l’eroe dalla chiama folta, per le romantiche cene a lume di candela, per i sorrisini complici scambiati subito prima di un tenero bacio – Damon era nato per proteggere, prendere decisioni di vita o di morte, salvare, incazzarsi, ricevere odio e fare le scelte più difficili.

Lo aveva accettato molto tempo prima e, davvero, andava bene così. Era sempre andato bene così, gli piaceva crogiolarsi nell’essere “l’altro”, nel causare i problemi ma non essere mai quello che doveva risolverli, nel far spezzare i legami senza dovergli ricucire per forza.

Damon Salvatore si rifugiava nella maschera dell’eterno secondo con un sorriso sghembo e la faccia da stronzo ma poi… Poi era arrivata lei, dopo un po’ se ne era andata Katherine, se ne era andato suo fratello, e si era fermato, guardandosi attorno, chiedendosi, senza troppe cerimonie, «… e ora che cazzo faccio?»

 


But who decided I'd be hers?
I want to hate them
Cause now I can't live without her

E non l’avrebbe mai ammesso a se stesso ma in quella strana estate dopo il bacio e nei mesi che seguirono, una parte di lui iniziò a sperarci, sperarci davvero, che Elena poteva diventare sua, un giorno – ma solo il pensiero di lasciarsi sfiorare da quell’assurda concezione lo spaventava perché tutto intorno a lui gli diceva che sarebbe stato solo un cretino a sperarci perché Elena non era sua.

Non in quella vita, non ora.

E non poteva davvero permettersi di caderci ancora una volta, di dare tutto se stesso a qualcuno che lo avrebbe gettato via senza alcun pudore, senza alcun rimorso.

Eppure, un giorno qualunque, mentre si guardava allo specchio, vestito solo di se stesso, si rese conto che era già successo: non solo quella ragazzina lo aveva fatto innamorare, non solo lo aveva preso senza chiedergli il permesso, non solo lo aveva stregato con innocenza, non solo lo aveva cambiato tra uno sbattere di ciglia e un abbraccio – ma gli aveva anche dato speranza.

E, questo, la consapevolezza che ancora una volta si era lasciato cullare da quella, dalla speranza, aveva reso Damon Salvatore la creatura più debole sulla terra.

 

 

 


She changed my life
She cleaned me up
She found my heart

 

Elena era sangue, era corpo, era carne, era tensione.

Elena era bontà, innocenza e ancora peccato, gelosia, cattiveria, dolore.

Elena era passione, bugie, insicurezze, speranza, paura, umanità.

Elena era tutto ciò da cui Damon era scappato per anni.

Perché Damon lo sapeva, lo sapeva accidenti, che quella donna con gli occhi da cerbiatto, le insicurezze di una ragazzina e la forza di cento vampiri, era l’incarnazione di tutte le sue debolezze.

Eppure eccolo lì, Damon Salvatore, troppi anni dietro a sé anche se mai abbastanza, vampiro super-cattivo per antonomasia, neo-eroe per necessità, uomo innamorato, anima speranzosa, che guardava una donna, una semplice piccola donna di diciotto anni, donandogli tutto se stesso.

 

 

«Stefan pensa che io provi qualcosa per te.»

«E’ così?»

 

E mentre glielo chiedeva, anche prima di conoscere la risposta, Damon aveva già deciso che, qualunque essa sarebbe stata, non gli sarebbe importato perché sapeva che, da qualche parte, là fuori, in mondo dove non ci sono vampiri, strani fratelli, licantropi o streghe, in un mondo dove i secondi erano ore e minuti vite intere, Elena era stata sua centinaia di volte – era stata sua dentro ad ogni frecciatina, dentro ad ogni sguardo, dentro ogni sorriso, dentro ogni abbraccio e dentro ogni bacio.

Elena, laggiù, da qualche parte, era – giàstata sua per sempre.

 


Like only a woman can
She pulls me up
When she knows I'm sad
She knows her man
Like only a
woman can

 

 

 

Ehm… Ciao *saluta con la manina*

Non avrei creduto che avrei mai pubblicato qualcosa su questo fandom perché, be’, per quanto io ami questa serie da ben tre anni, non ho mai letto e tanto meno scritto nessuna fan fiction… Almeno finché non ho sentito questa canzone: vi giuro che è la canzone assurdamente perfetta per Damon e Elena!

Questo (http://www.youtube.com/watch?v=zGenMX5kB8c) è il link alla canzone, ascoltatela perché, tra l’altro, è veramente bellissima.

Ok, ora passiamo alla storia in sé. Come avrete potuto capire amo il personaggio di Damon con tutta me stessa e ritengo che non sia affatto capito e tanto meno ben rappresentato nella serie.

Sono altamente convinta che Elena non lo capisca per niente e che quel povero ragazzo sarà per sempre insultato gratuitamente, ma purtroppo per me Nina Dobrev e Ian Somerhalder sono talmente perfetti insieme (avete visto le foto del Coachella? Le avete viste? Eh? *inizia a delirare) che finiscono per far diventare perfetti anche Damon e Elena – per quanto Elena sia una cretina decerebrata.

Questi, in conclusione, non sono altro che i miei pareri su questa coppia, su Damon, su Elena attraverso gli occhi del nostro vampiro preferito!

Aspetto i vostri pareri,

Dils

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Dils