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Autore: Zolie    17/04/2012    4 recensioni
Lei appariva così diversa.. Indovinate perchè?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Why She was so strange

Perché lei si differenziava da tutte le altre ragazze di quella scuola superiore.
Bella, strana e sola.
Aveva la pelle diafana, secondo alcuni quasi trasparente. I capelli mossi, lunghi fino al bacino, sempre sciolti, erano di un biondo chiarissimo, proprio come le principesse delle favole.
Ma chi, non avendo mai visto questa ragazza e sentendo un descrizione come questa, adesso s’immagina che abbia degli occhi azzurri, limpidi come il cielo, si sbaglia di grosso.
I suoi occhi erano di un grigio metallico, sottili, acuti e capaci di incutere timore.
Non sorrideva mai, ma non sembrava neanche arrabbiata. Sul suo volto c’era sempre un’espressione malinconica; molte ragazze, quando parlavano di lei (nessuna di loro si era mai azzardata a dirle qualcosa in faccia, solo a guardarla negli occhi lei sembrava trapassare chiunque con lo sguardo), la prendevano in giro per questo motivo, anche se in realtà erano gelose della sua bellezza.
Appariva fragile, come una bambola di porcellana, ma si intuiva che avesse un carattere forte, determinato e che fosse pronta a tutto.
Vestiva in modo semplice, sempre con una gonna abbastanza lunga, una camicia, un gilet e un maglione, a seconda del periodo dell’anno. Il suo stile ricordava quello delle professoresse più anziane, le quali non finivano mai di stupirsi di quell’alunna così brillante, che era sempre vestita elegante e in modo pudico: mai una scollatura un po’ più audace o una gonna un filo più corta.
Da quando frequentava la scuola, non aveva mai fatto ginnastica, nessuno era mai riuscito a sfiorarla, figuriamoci a toccarla. Evitava i luoghi affollati e quando passava in mezzo ai corridoi tutti si spostavano di lato, verso gli armadietti. Lei non l’aveva mai chiesto, ma ormai era come se fosse una regola implicita.
Arrivava in classe per prima ed era l’ultima ad andarsene; nessuno aveva mai visto i suoi genitori nè sapeva dove abitasse quella ragazza che sembrava così fuori dal mondo.
Non parlava mai, ad unica eccezzione durante le interrogazioni, e ognuno rimaneva sempre stupito della sua voce.
Sembrava intoccabile, come se ci fosse stato un muro invisibile tra sè e gli altri.

Lei era diversa, ormai se ne erano accorti tutti....

Un’ora dopo la fine delle lezioni la ragazza sta camminando in un sotterraneo. L’ambiente è grigio e sembra abbandonato ormai da anni.
Lei si dirige verso un porta, l’unica in buone condizioni, non impolverata o rotta. Entra nella stanza e chiude la porta, ma prima si guarda attorno con circospezione per controllare che qualcuno non l’abbia seguita.
All’interno dello scantinato non c’è molto: un letto a baldacchino, un grande specchio che ricorda quelli ottocenteschi e delle pigne di libri, sia scolastici sia romanzi.

.... Ma nessuno avrebbe mai saputo il vero motivo, la causa per la quale lei era tanto diversa...

La ragazza, dopo aver controllato nuovamente che non ci fosse nessuno in giro, si toglie il gilet e lo abbandona sul letto. Si sbottona la camicia, che con un fruscio cade per terra.
Osserva con consapevolezza i fori di proiettile che ha sul corpo: uno all’altezza dello stomaco, altri due dritti al cuore.
Un ricordo le riaffiora prepotentemente alla mente: lei che si lancia davanti ad un ragazzo poco più piccolo di lei, anche lui con i capelli biondi e mossi, l’unica differenza che i suoi sono tagliati molto corti. Per salvarlo e permettergli di vivere.

... Perché lei era un fantasma.



Angolino dell’autrice:
*si nasconde e si barrica in casa, chiudendo tremila serrature e lucchetti*
Diciamo che questa... ehm... cosa (definitela come volete) è nata in un momento tra l’una e le quattro del mattino (colpa del mio gatto, altrimenti sarei rimasta a dormire beatamente). Sappiate che accetto anche critiche, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Ps. È la prima cosa in assoluto che scrivo legata a fantasmi!
Zolie

  
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