Draco è il Dio del sesso, Ron si lascia rubare Hermione perché è troppo impegnato a mangiare, Tracey Davis esiste, Peter Minus non esiste, Silente ammette studenti direttamente al settimo anno... Che ne dite, di sfatare un po' di questi clichè?
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Passi
di corsa, un respiro affannato, il sudore sulla fronte
del bambino di cinque anni: Narcissa cambiava strada guardandosi
indietro ogni
dieci secondi, mentre con una mano trascinava il braccio del piccolo
Draco.
-
Corri, Draco! – lo incitò, maledicendosi poi per
avere
parlato ad alta voce. E se Lucius l’avesse sentita?
Quando
il cigolio della porta dello studio echeggiò nel
corridoio, Narcissa spinse Draco nella prima stanza alla loro destra;
prima che
potesse chiudere le tende che illuminavano la camera degli ospiti,
però,
qualcuno entrò lentamente nel loro nascondiglio.
-
Mamma… - mormorò Draco, preoccupato.
-
Dobby! – esclamò Narcissa, per un istante
sollevata. –
Cosa ci fai qui?
-
Padron Lucius vi sta cercando, - rispose tremante l’Elfo
domestico. – Dobby deve dirgli dove siete.
-
Dobby, - ripeté Narcissa con forza, puntando un dito
contro l’Elfo, - non ti azzardare a farlo. Ora uscirai da
questa stanza e
riferirai a Lucius di non averci trovati, sono stata chiara?
-
M-ma pa-padron Lucius mi…
-
Non importa se ti picchierà, qui c’è
qualcosa di più
importante in ballo! – lo interruppe la donna. –
Fa’ come ti ho detto!
Dobby
piegò leggermente la testa, obbediente, e uscì
dalla
camera. Narcissa si voltò verso Draco, che ancora respirava
affannosamente, e
gli prese il volto sudato tra le mani.
-
E’ tutto a posto, amore mio, - tentò di
rassicurarlo. –
Adesso ci nasconderemo in questo armadio e vedrai che tuo
padre…
-
Narcissa!
La
donna sussultò e, senza aggiungere altro, entrò
con il
figlio nell’armadio di mogano e lo strinse a sé,
portandosi un dito davanti
alle labbra prima di chiudere le ante per chiedergli di fare silenzio;
rimasero
al buio, fingendo di non esistere e ascoltando le voci di Lucius e
Dobby
provenire dal corridoio.
-
Li hai trovati, Dobby?
-
La… la signora e il si-signorino non ci sono…
-
Un Troll saprebbe mentire meglio di te!
Le
parole di Lucius furono seguite da un urlo di dolore di
Dobby, probabilmente colpito dal bastone del suo padrone;
l’uomo entrò nella
camera, guardandosi intorno.
-
E…
-
No, Draco, no! –
sussurrò Narcissa, disperata.
-
Et…
-
No!
-
ETCIU’!
Erano in trappola.
Lucius
spalancò le ante dell’armadio, felice di averli
catturati; nel suo volto, però, era evidente
l’amarezza per il gesto compiuto
dalla moglie.
-
Narcissa, - esclamò, - alla tua età sperare di
poter fare
ancora certe cose…
Narcissa
aprì la bocca per rispondere, ma la risata del
piccolo Draco invase l’aria: il bambino, ancora rannicchiato
nell’armadio, si
teneva la pancia e rideva fragorosamente.
Alla
madre sfuggì un sorriso. – E’ stato
divertente…
-
Non è stato divertente, Cissa! – la
sgridò Lucius. – Draco
si sta riprendendo adesso dal vaiolo di drago, non puoi farlo
giocare a nascondino!
-
Si annoiava, sono giorni che passe il tempo a letto! – si
difese Narcissa, accettando l’aiuto del marito per uscire
dall’armadio. – E
cosa vorresti dire con “alla tua età”?
-
Che hai trent’anni, - sospirò Lucius, alzando lo
sguardo
al soffitto, - e non è normale giocare a nascondino. Sai,
comincio a chiedermi
se mio padre avesse avuto ragione…
-
Ah sì? E da quando Abraxas avrebbe voce in capitolo? Solo
perché mi detesta non
può fare altro
che parlare male di me: si è perfino opposto al nostro
matrimonio! Se non fossi
stata una Black, sicuramente avremmo dovuto fare qualche pazzia come
una fuga
d’amore… E ora tu cominci a dargli ragione, a
chiederti se hai fatto bene a
sposare la ragazza che amavi?
-
Va bene, va bene, - si arrese Lucius davanti
all’indignazione della donna. Mai, si ripeteva, mai tirare in
ballo Abraxas
quando sua moglie si comportava da ragazzina.
-
Papà! – strillò Draco, saltandogli in
braccio. – Te
l’abbiamo fatta, vero?
Lucius
si ritrovò a sorridere, osservando l’espressione
felice sul volto del bambino dopo i terribili mesi passati a letto.
-
Sì, - rispose, mentre gli accarezzava i capelli biondi e
gli dava un leggero bacio sulla fronte sudata a causa della malattia
appena
finita, - tu e tua madre siete un’ottima squadra.
Che
novità, parlo di Draco! Va bene, in questo caso anche dei
Malfoy, la si può considerare una svolta!
L'idea
del capitolo (che avrebbe dovuto essere ambientato in giardino, durante
un pomeriggio estivo, con i Malfoy che parlavano di ricevimenti...) mi
è venuta da Charme, che suggerendomi un clichè ha
detto: "Ma Draco e Narcissa fanno comunella per
riuscire a resistere di fronte alle sevizie di Lucius. Chiaramente."
Alla
fine non ho usato molti clichè, mi piaceva l'idea di parlare
di una fuga di Narcissa e Draco dal "terribile" Lucius, che come in
tutte le fyccyne che si rispettino maltratta il figlio e la moglie; ho
parlato anche del matrimonio proprio per niente
combinato, perché io sono convinta che i Malfoy si amassero.
E del fatto che Draco non rida mai.
Spero
che anche questo capitolo vi sia piaciuto! ^^
Su
con i suggerimenti (e ringrazio chi mi hai aiutata fino ad ora
♥)!