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Autore: CherryBlossomHime97    19/04/2012    4 recensioni
Se vuoi leggere una storia spensierata vai via di qui. Ma se sei pronta a conoscere un grande amore, che è riuscito a rimanere puro anche se circondato dalle tenebre, se sei abbastanza forte allora fatti avanti. C’è solo una domanda che voglio porti : Se pronta a mantenere la promessa e a far parte del loro piano?
Citazione Capitolo Terzo :
-Il mondo va secondo i nostri desideri?-
-Si… tranne per un piccolo imprevisto-
-Cosa?-
-Tsunade ha voluto trasferire i vecchi e ha messo un jonin a loro guardia-
-è potente?-
-Si, ma si può rendere facilmente inoffensivo-
-Allora fallo-
-Si- risposi pronta. L'odore del sangue stava già otturando le mie narici.
Genere: Dark, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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Le parti in grassetto sono Pov Sakura. Quelle normali in 3° Persona.

 

1° Capitolo – Together in the Murkiness.


Insieme nell’oscurità.
Correvo, avevo l’affanno, le gambe mi facevano male, ma dovevo scappare. Il mio crimine era troppo grande. Correvo via anche se sentivo la voce di Naruto invocare il mio nome e implorarmi di restare. Ma io non volevo. Il buio era sempre più allettante e correvo sicura verso l’oscurità dove non era permesso entrare alla luce. Dove non era permesso entrare a coloro puri di cuore. Ecco perché quando finalmente arrivai una sottile membrana mi separò da Naruto che mi inseguiva, ed io, avvolta nelle tenebre, ridevo della mia follia.


 

-Sakura svegliati, Sakura…-
Aprii gli occhi e li richiusi di scatto. Troppa luce.
-Sta tranquilla Sakura, era solo un incubo- sussurrò dolcemente Ino.
Fui bruscamente riportata alla realtà dal rumore di un’esplosione, e mai, prima d’ora, ebbi la concezione così nitida di ciò che stava accadendo in quel momento. Mi alzai lentamente, sentivo gli occhi di Ino fissi su di me.
-Forse dovresti riposarti un altro po’… ho un colorito decisamente…-
-No, sto bene- la interruppi decisa. Stavo bene. Dormire ancora? Sarebbe servito solo a fare altri incubi.
-Sicura? Insomma… hai iniziato a dire parole senza senso… buio, Naruto… Sasuke-  Gli lanciai un occhiataccia. Stavo bene, odiavo ripeterlo. Ma quando incontrai gli occhi preoccupati di Ino non potei far altro che addolcirmi e dissi
-Sei tu che dovresti, andare a riposare Ino- gli sorrisi – siamo in guerra e… dovresti passare più tempo possibile con Shikamaru, tu che puoi-
-Non vorrei lasciarti sola Sakura-chan …-
-Vai! Oggi, mi sembra abbastanza tranquillo, se c’è qualcuno da carure ci penso io!- sorrisi piena di una grinta che non avevo.
-Davvero? Bhe allora, grazie Sakura, sei una vera amica…- affermò Ino mentre si sfilava il camice bianco. Mi diede un leggero bacio sulla guancia ed uscì di corsa fuori dalla tenda.
Sprofondai nella sedia arrugginita più vicina. Era così scomoda. Come questa situazione. La Grande Guerra ormai andava avanti da qualche mese. E il villaggio della Foglia era diventato una vera e propria tendopoli. Io ed Ino eravamo tenute fuori dal campo da battaglia, troppo preziose per morire : dovevamo curare gli shinobi feriti. Tutti gli altri erano fuori a combattere. Naruto… non lo vedevo da un settimana, era scomparso nei confini del villaggio, con Madara. Erano i pochi a sapere dove i due titani stessero combattendo, e a nessuno era permesso andarci. Troppo pericoloso. Madara era di Naruto. Era un problema suo. Odiavo questo sistema… Poi accadde tutto così in fretta.

Il rumore di un’altra esplosione, fumo, fuoco, rumore, urla… che succedeva? Mi precipitai fuori dall’infermeria. Riuscii ad essere abbastanza veloce da scansare qualche scheggia di legno e chiusi gli occhi per istinto. Quando li riaprii vidi l’inferno.
Del fumo circondava la tenda. Un cinquecento metri più avanti un’altra tenda, il dormitorio di alcuni shinobi, era completamente saltato in aria a causa di alcuni Kunai esplosivi. Chi poteva addentrarsi così tanto nel campo nemico senza essere visto? Non c’erano mai stati attacchi in quella parte dell’accampamento.

Sakura si avvicinò alla tenda colpita. Riuscì ad individuare alcuni copri carbonizzati. Ninja alleati colti nel sonno. Sapeva che non poteva farci niente. Erano morti. Era inutile. Poi lo vide.
In mezzo alla cenere, in mezzo a tutte quelle fiamme nere, avevo visto lui.

Mi aveva guardata con lo Sharingan ancora attivo, poi si era allontanato inoltrandosi nel vicino bosco. Io l’avevo seguito. Lui voleva questo. L’avevo capito. Mi era sempre bastato poco per capirlo. Un cenno, uno sguardo, un ringhio.
Forse mi stavo di nuovo sognando tutto. Quando si fermò eravamo in una porzione di bosco uguale alle altre, io e Sasuke. Tutto attorno c’era qualche albero caduto, che non aveva resistito alle continue esplosioni. Odore di fumo, di muschio, di odio.

Sasuke si voltò verso di lei. Quando i suoi occhi, o per meglio dire quelli di Itachi, incontrarono lo sguardo di Sakura sentii un brivido lungo la schiena. Finalmente era lì con lei. L’uomo iniziò a parlare, voleva sentire la sua voce, chissà se era come la ricordava lui.

-Mi hai seguito, Sakura- il suo tono di voce era, non saprei spiegarlo, era gelido ed intenso.
-Sei tu che me lo hai chiesto- risposi pacata, ero davvero stanca.
-Sei tu che interpreti i miei sguardi a tuo piacimento-
-Sei tu che mi dai l’opportunità di farlo-
Sbuffò. Fra quanto tempo mi avrebbe attaccato? Non m’importava.
-Sono stanco, Sakura-  Sorrise.
Sorrisi. – anche io, Sasuke-
Il silenzio creatosi fu rotto dal rumore di un’altra esplosione.
- Chissà chi è morto- mi trovai a pensare, ad alta voce. Questa guerra stava gelando anche me.
Sorrise, di nuovo. La parte più folle della mia mente si ritrovò a pensare che Sasuke avesse raggiunto un nuovo record. Ad ogni modo egli era compiaciuto dalla mia indifferenza. Fece qualche passo verso di me, la mano tesa in avanti. Cercava un contatto?. Stupida. Alzai la mano anche io e mi avvicinai a lui, le punte dei nostri indici si sfioravano. Lentamente, lui intrecciò le sue dita alle mie, io rimasi, immobile, ferma e distaccata, gelida come lui. La sua mano era così fredda.
-Sei calda-
-Tu no-
-Riscaldami allora-
-No- fu il monosillabo che il mio cervello trovò ragionevole e conveniente pronunciare. No, no, no, no, no. Ma non convincevo neanche la parte folle del mio cervello. Proruppe in una risata. Così amara, così irreale.
-Mi ami, Sakura?- mi chiese. Scandì le parole lentamente, e quelle mi perforavano. Come poteva dubitarne?
-Si- fu il monosillabo che il mio cuore trovò irragionevole e sconveniente pronunciare. Certo che lo amavo.
Lui sorrise, di nuovo. Forse nel tentativo di sembrare più dolce. A me sembrava solo più fittizio.
-Come puoi amarmi dopo tutto questo tempo, dopo tutto questo?- mi chiese indicando la distruzione attorno a noi, la distruzione al quale avevo assistito poco prima. Era opera sua. Avrei dovuto ucciderlo. Ma la sua mano era ancora saldamente legata alla mia ed io non ero in pieno delle mie facoltà mentali : troppo persa nei suoi occhi neri, che mi stavano inghiottendo.
Si stava avvicinando, di più. Ci trovavamo uno di fronte all’altra, la distanza di 15 centimetri e un mare di cose non dette.
“ Come puoi amarmi?”Mi ritrovai incapace di rispondergli.
-Non lo so, Sas’ke-
Lui strinse la sua presa e disse
-Sai, Saku, a volte penso che saremmo perfetti, io e te, insieme-
Questa volta risi io, in modo folle.  – Mi pensi Sasuke?- mi concentrai su questa parte della frase, tralasciando la più importante. Non potevo crederci. Stavo di certo di nuovo sognando, e questo era un incubo perfetto. Peccato che prima o poi sarebbe arrivata Ino.
-Certo che si- affermò come se fosse la cosa più naturale del mondo. Un’altra esplosione.
-chissà chi è morto, ora- pensò lui, a voce alta.

Fissai i miei occhi su di lui: il ragazzo che avevo davanti era solo l’immagine sfocata di colui che amavo realmente, ma mi bastava. Tutto di Sasuke mi bastava.
-Io non so se ti amo, Saku- aveva detto lui, come se fosse la cosa più ovvia del mondo –ma- continuò- sono stanco di essere freddo-
Sobbalzai. -Tu sai cos’è l’amore Sasuke, non far finta di averlo dimenticato- eppure ero contenta. Stupida di nuovo. Era bastata quella frase, per rendermi più contenta, e meno sola.
-Allora tu non restarmi indifferente, è una cosa che non sopporto- il suo tono era diventato… quasi normale. Quasi.
-Allora tu baciami- non era una supplica. Era un ordine.
Colmò quel mare di cose non dette e mi baciò. Sentii le sue labbra sulle mie e questo bastò per travolgermi, per sconvolgermi, per sciogliermi. Lo ricambiai, con forza, animata da un desiderio che credevo essersi spento per sempre, anche lui bruciava, bruciavamo insieme. Come eravamo arrivati a questo punto?
Non fu un bacio dolce, non era il mio primo bacio, non era di niente di quello che fin da piccola mi ero sognata con Sasuke. Le nostre labbra si muovevano smaniose alla ricerca di calore, lo trovavamo l’uno nell’altro, le nostre lingue si univano e si legavano al cuore dell’altro, forse per sempre. Quel bacio sapeva di guerra, di odio, di rancore, di frustrazione, di delusioni, di vendetta e di passione, di stupore, forse d’amore.
Quando ci separammo per prendere fiato, avevo paura di svegliarmi da quel sogno. Fu lui a parlare per primo, a riportarmi alla realtà.
-Cosa si fa, ora?- chiese.
-Dipende da te- sospirai –io dovrei ucciderti, l’ho promesso-
Lui rise, di nuovo. –ma non sei mai stata brava con le promesse- constatò gelido. Poi aggiunse con tono incolore:
-Non tornerò, lo sai vero?-  certo che lo sapevo.
- Non te lo sto chiedendo- risposi.
Avevo paura che in quel momento lui se ne andasse, che sparisse. Non potevo permetterlo, dovevo prima dirglielo.
-Io so, Sasuke- e con le mani strette alle sue continuai – so di Danzo, della decisone del consiglio di Konoha, del sacrificio di Itachi-  aveva urlato.

L’uomo restò per un attimo interdetto. Sapeva?! Strabuzzò gli occhi e strinse le mani di Sakura più forte, fino a farla male. Poi la sentì continuare, con la voce da bambina lamentosa che era stata. Se la ricordava bene, quella bambina, in segreto, l’aveva amata.

- Anche io, sono stanca di Konoha- era vero. Konoha aveva portato lontano da me l’amore della mia vita. Konoha aveva fatto pesare il peso di mille responsabilità sul mio migliore amico, che ora era da qualche parte lì fuori, a combattere contro Madara. Forse era morto in una di quelle esplosioni. Non volevo che fosse così, amavo Naruto come si può amare una medicina in grado di guarire tutte le malattie, tranne quella del cuore. Per questo avevo bisogno di Sasuke.
-Mi aiuterai ad ucciderli?-
-Si-
-Coloro che non hanno ancora pagato, del consiglio…-
-Pagheranno, Sasuke- affermai.

Così lei firmò la sua condanna.

Avrei fatto qualunque cosa per lui,ma mi riscoprii così desiderosa di vendetta che mi sorpresi. La guerra cambia, la guerra ti sbriciola l’anima, ti fa assistere a cose che i tuoi incubi peggiori non saprebbero riprodurre.
-Bene- aveva detto. E con questo aveva poggiato di nuovo le sue labbra sulle mie, con un bacio che serviva a sigillare la mia promessa. L’avrei aiutato nella sua vendetta e sarei stata al suo fianco. Avrei ucciso solo i diretti responsabili della sofferenza del mio uomo, degli altri non m’importava, e , ne ero più che certa, sarei stata più che capace di convincere Sasuke a lasciar stare Naruto o Tsunade, o degli altri che ancora contavano qualcosa.
Con un piccolo fulmine recise il mio copri fronte e vi incise una linea diagonale. Ero una nukenin esattamente come lui. Ormai, le sue tenebre avevano inghiottito anche me.

C’era una bassa percentuale di possibilità che mi informava che sarebbe potuta finire male. Ma, in fondo, morire a fianco di Sasuke era lo cosa più romantica che in quel momento riuscivo a pensare.
-E poi? Quando finirà la vendetta?-  gli chiesi, non rendendomi conto, che forse, la vendetta non sarebbe mai finita.
-Ce ne andremo- rispose. I suoi occhi neri illuminati un po’ dalla luce verde della speranza. I miei occhi riflessi nei suoi.
-Dove?-
-Dovunque ci sia posto per noi- ci guardammo per un istante. Non ci sarebbe mai stato posto per noi. Ed allora compresi il nostro destino.
Da quanto tempo stavo aspettando questo momento?

Dentro di me, già da quasi un anno a questa parte stavo maturando la convinzione che solo seguire Sasuke  mi avrebbe dato un po’ di pace.
Lo abbracciai, forte, nascondendo il volto sul suo petto. Lui mi mise una mano sulla schiena. L’altra era ancora saldamente intrecciata.
-Comunque, io lo so che mi ami, Sasuke-
-Non dire idiozie, Saku- disse lui, stringendomi un po’ di più. Io risi. Una risata cristallina dopo tanto tempo. E quando sentì quel suono disse:
-Forse un pochino- e percepii chiaramente le sue gote tingersi di rosso e la stretta farsi più salda.
-Alla fine hai vinto tu Sasuke- dissi, guardandolo negli occhi. –mi hai trascinato nel tuo buio-
Rise amaramente – Ti sbagli, in fin de conti hai vinto tu, anche se sono stato abbastanza furbo da farmi catturare nel mio mondo- disse.
Già, furbo , davvero furbo.

“Non ricordava esattamente quando aveva capito di amare Sakura. Forse quando aveva visto Karin baciare Suigestu ed aveva capito che poteva esistere qualcosa anche tra le loro schiere. Forse quando per più notti di fila, il volto di Sakura gli appariva in sogno. Forse quando uccideva qualcuno e poi pensava chi realmente non avrebbe mai avuto il coraggio di uccidere e gli veniva in mente lei (e quel dobe). Forse perché l’unica cosa che riusciva ancora a sentire quando veniva travolto dall’oscurità , era il dolce profumo dei fiori di ciliegio.”
Alla fine le tenebre avevano vinto anche Sakura Haruno, perché l’unica cosa che lei voleva davvero apparteneva a loro.





Anticipoazione Capitolo Secondo :
-Devo parlarle, è una questione urgente-
Il suo viso si fece improvvisamente più serio, più duro. Mi guardò, dritta negli occhi, regalandomi tutta la sua attenzione.
-Nel bosco… ho visto Sasuke, credo che l’esplosione sia opera sua-
Tsunade sbiancò e si lasciò sprofondare su una vecchia poltrona. 



Note D'Autrice :  Allora Ecco qui la mia nuova Long Fic, ovviamente Sasuke-Sakura (è che paring *-*) . Avevo tramutato, tempo fa, questo primo capitolo in una breve One-Shot intitolata "Darkness and Cherry - Together at Last" per vedere se la trama piaceva. Ha avuto in piccolo (ma per me discrEto e davvero speciale) successo, così ho deciso di pubblicarne la Long (Prevedo circa Sette Capitoli...). Vi ripropongo questo capitolo (con molte modifiche ovviamente) e spero di rivedervi tutti al prossimo, che uscirà tra breve (davvero tra breve, massimo tre giorni xD). 




"Sappi che non puoi tirarti indietro, lentamente il tuo nome viene scritto tra quelli dei Nukenin di questo Villaggio"

  
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