19/04/2012
2 recensioni
Buona Sera a tutti :D
Si, non avevo nulla da fare ed eccomi quì con una TrentxGwen ;)
Inizio col dire, come sempre, che non sono per niente sicura di questa Fic ç_ç
Lo so, molti dicono che dovrei avere un pò più di fiducia in me stessa, ma la mia autostima si trova sotto i miei piedi -_-"
Indi per cui, spero che questo lavoretto, Middle Shot (qualcuno dovrebbe proporre questa Nota!) sia di vostro gradimento :)
Piccola Nota: Le parti in corsivo, come si capisce, è la narrazione che fa un pò da sfondo, ambientata nel passato :3
Ah, non sapevo se metterle a destra o a sinistra o al centro, ma alla fine ho optato per l'opzione più normale; Le ho lasciate a sinistra .-.
Bè, Buona lettura :)
P.s.
Si, lo so che Gwen ha una foto anche con Geoff, ma fa niente, facciamo finta che non ce l'abbia xD
Si, non avevo nulla da fare ed eccomi quì con una TrentxGwen ;)
Inizio col dire, come sempre, che non sono per niente sicura di questa Fic ç_ç
Lo so, molti dicono che dovrei avere un pò più di fiducia in me stessa, ma la mia autostima si trova sotto i miei piedi -_-"
Indi per cui, spero che questo lavoretto, Middle Shot (qualcuno dovrebbe proporre questa Nota!) sia di vostro gradimento :)
Piccola Nota: Le parti in corsivo, come si capisce, è la narrazione che fa un pò da sfondo, ambientata nel passato :3
Ah, non sapevo se metterle a destra o a sinistra o al centro, ma alla fine ho optato per l'opzione più normale; Le ho lasciate a sinistra .-.
Bè, Buona lettura :)
P.s.
Si, lo so che Gwen ha una foto anche con Geoff, ma fa niente, facciamo finta che non ce l'abbia xD
Sei ancora parte di quel che faccio.
Trent ritrovò quella foto in mezzo un vecchio libro, uno di quei libri che si tirano fuori solo dopo molto tempo.
La prese fra le mani e iniziò a rigirarsela.
Più la guardava e più l’amaro l’invadeva.
Quelle due figure, una leggermente sfocata e l’altra ben in vista, si diffondevano nella mente, accendendo ricordi ormai lasciati indietro.
E quello sfondo, così maledettamente bello da contrastare l’umore di Trent.
- Non ci provare. -
Gwen si era fermata, a pochi metri dal ragazzo.
- Che c’è? - aveva domandato perplesso lui.
La ragazza aveva accorciato le distanze fra loro e aveva preso l’oggetto che Trent teneva in mano.
- Sai che non sopporto farmi fare le foto! -
Gwen l’odiava.
Odiava posare per delle foto, ma era un’eccezionale fotografa.
Odiava posare per ritratti, ma era un’eccezionale pittrice.
Piena di contrapposizioni, Trent iniziò a pensare se era mai riuscito a capirla.
Quella ragazza dal sorriso difficile aveva una bocca perfetta per ridere.
Trent continuava a fissarla sbalordito.
- E’ solo una foto, una foto di noi! -
Gwen aveva scosso la testa, scattando una foto al ragazzo.
- Vedi? Tu esprimi chiarezza, disinvoltura. -
Il ragazzo aveva sorriso, notando l’espressione corrucciata di Gwen.
- Anche tu vieni bene, non hai di che preoccuparti. -
Ma Gwen non si era lasciata dominare dal volere del ragazzo.
Gwen faceva tutto quello che aveva voglia di fare. Senza pensarci due volte, così.
Trent continuava ad accarezzare quel ruvido pezzo di carta, concentrandosi sulle loro espressioni.
Lui lasciava trasparire tutto il suo stato d’animo. Era serio, ma dalla luce degl’occhi si poteva notare un pizzico di felicità, e il viso sorrideva da sé.
Gwen faceva capolino da dietro, ma non guardava la camera.
Guardava lui, guardava Trent.
- Facciamo così: io sto davanti, tu stai dietro di me. Se proprio non ti va di apparire basta che ti nascondi dietro la mia schiena. -
Gwen aveva azzardato un sorriso a quella proposta.
Possibile che Trent riuscisse sempre a cogliere in pieno ciò che desiderava?
- Non ti assicuro che voglia venire immortalata su un pezzo di carta! - aveva detto, sistemandosi dietro di lui.
- Va bene così, Gwen. - le aveva risposto, sorridendo.
E così, nonostante Trent fosse davanti e non potesse guardare la ragazza, sapeva che lei l’osservava.
Quegl’occhi così soli, così bui, erano anche così radiosi quando lo scrutavano, così persuasivi.
Gwen non si era spostata.
Gwen era rimasta al suo posto, sbucando da dietro il ragazzo, accennando un sorriso e avvolgendo Trent con il calore delle sue braccia.
Quel calore che gli mancava così tanto.
- Non è stato poi così brutto, no? - le aveva sussurrato, prima di darle un leggero bacio sulla punta del naso.
- No, ma sappi che questa è la prima e l’ultima volta che mi faccio fare una foto. - aveva risposto lei, nascondendo un sorriso.
Trent l’aveva presa per mano, continuando a passeggiare per quel parco.
- A cosa ti serve una fotografia? - aveva chiesto Gwen, incuriosita.
Il ragazzo aveva mille risposte pronte a quella domanda, ma ne scelse una, la peggiore, che non aveva fatto altro che delineare il fragile rapporto fra i due.
- A guardarla quando tu non ci sarai più. -
E ora, come se quella frase fosse stata una vecchia promessa al destino, Trent si ritrovava ad osservare il viso allegro di Gwen, per quanto possa essere allegro il volto di una gotica.
Ricorda perfettamente che la ragazza si era infastidita a tale risposta, ma non aveva detto nulla.
E lui le aveva risposto scherzando. In fondo, entrambi pensavano che sarebbe durata per molto tempo.
Chiuse quel libro, riponendolo nel cassetto.
Chiuse quella foto, lasciandola al lontano passato.
Ma non riuscì, proprio non ce la fece, a chiudere Gwen.
Quella ferita che gli aveva procurato si sarebbe rimarginata solo con Lei.
Era proprio da quella piaga nel petto che un po’ di luce entrava, che gli faceva compagnia.
E Trent, non aveva nessunissima voglia di chiuderla.
Avrebbe atteso, pazientemente, che si sarebbe rimarginata da sola.
Il passato lo aveva vissuto, il presente lo stava vivendo, ma … il futuro, era ancora da vedere.
La prese fra le mani e iniziò a rigirarsela.
Più la guardava e più l’amaro l’invadeva.
Quelle due figure, una leggermente sfocata e l’altra ben in vista, si diffondevano nella mente, accendendo ricordi ormai lasciati indietro.
E quello sfondo, così maledettamente bello da contrastare l’umore di Trent.
- Non ci provare. -
Gwen si era fermata, a pochi metri dal ragazzo.
- Che c’è? - aveva domandato perplesso lui.
La ragazza aveva accorciato le distanze fra loro e aveva preso l’oggetto che Trent teneva in mano.
- Sai che non sopporto farmi fare le foto! -
Gwen l’odiava.
Odiava posare per delle foto, ma era un’eccezionale fotografa.
Odiava posare per ritratti, ma era un’eccezionale pittrice.
Piena di contrapposizioni, Trent iniziò a pensare se era mai riuscito a capirla.
Quella ragazza dal sorriso difficile aveva una bocca perfetta per ridere.
Trent continuava a fissarla sbalordito.
- E’ solo una foto, una foto di noi! -
Gwen aveva scosso la testa, scattando una foto al ragazzo.
- Vedi? Tu esprimi chiarezza, disinvoltura. -
Il ragazzo aveva sorriso, notando l’espressione corrucciata di Gwen.
- Anche tu vieni bene, non hai di che preoccuparti. -
Ma Gwen non si era lasciata dominare dal volere del ragazzo.
Gwen faceva tutto quello che aveva voglia di fare. Senza pensarci due volte, così.
Trent continuava ad accarezzare quel ruvido pezzo di carta, concentrandosi sulle loro espressioni.
Lui lasciava trasparire tutto il suo stato d’animo. Era serio, ma dalla luce degl’occhi si poteva notare un pizzico di felicità, e il viso sorrideva da sé.
Gwen faceva capolino da dietro, ma non guardava la camera.
Guardava lui, guardava Trent.
- Facciamo così: io sto davanti, tu stai dietro di me. Se proprio non ti va di apparire basta che ti nascondi dietro la mia schiena. -
Gwen aveva azzardato un sorriso a quella proposta.
Possibile che Trent riuscisse sempre a cogliere in pieno ciò che desiderava?
- Non ti assicuro che voglia venire immortalata su un pezzo di carta! - aveva detto, sistemandosi dietro di lui.
- Va bene così, Gwen. - le aveva risposto, sorridendo.
E così, nonostante Trent fosse davanti e non potesse guardare la ragazza, sapeva che lei l’osservava.
Quegl’occhi così soli, così bui, erano anche così radiosi quando lo scrutavano, così persuasivi.
Gwen non si era spostata.
Gwen era rimasta al suo posto, sbucando da dietro il ragazzo, accennando un sorriso e avvolgendo Trent con il calore delle sue braccia.
Quel calore che gli mancava così tanto.
- Non è stato poi così brutto, no? - le aveva sussurrato, prima di darle un leggero bacio sulla punta del naso.
- No, ma sappi che questa è la prima e l’ultima volta che mi faccio fare una foto. - aveva risposto lei, nascondendo un sorriso.
Trent l’aveva presa per mano, continuando a passeggiare per quel parco.
- A cosa ti serve una fotografia? - aveva chiesto Gwen, incuriosita.
Il ragazzo aveva mille risposte pronte a quella domanda, ma ne scelse una, la peggiore, che non aveva fatto altro che delineare il fragile rapporto fra i due.
- A guardarla quando tu non ci sarai più. -
E ora, come se quella frase fosse stata una vecchia promessa al destino, Trent si ritrovava ad osservare il viso allegro di Gwen, per quanto possa essere allegro il volto di una gotica.
Ricorda perfettamente che la ragazza si era infastidita a tale risposta, ma non aveva detto nulla.
E lui le aveva risposto scherzando. In fondo, entrambi pensavano che sarebbe durata per molto tempo.
Chiuse quel libro, riponendolo nel cassetto.
Chiuse quella foto, lasciandola al lontano passato.
Ma non riuscì, proprio non ce la fece, a chiudere Gwen.
Quella ferita che gli aveva procurato si sarebbe rimarginata solo con Lei.
Era proprio da quella piaga nel petto che un po’ di luce entrava, che gli faceva compagnia.
E Trent, non aveva nessunissima voglia di chiuderla.
Avrebbe atteso, pazientemente, che si sarebbe rimarginata da sola.
Il passato lo aveva vissuto, il presente lo stava vivendo, ma … il futuro, era ancora da vedere.