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Autore: Alex96_    20/04/2012    7 recensioni
[Pairing Caroline/Klaus - Original Family - Others]
Storia che ha preso ispirazione dalle poche interazioni Klaroline nello show. Non mi atterrò a nessun fatto dalla 3x19 in poi perché ho iniziato a scrivere questa storia quando lo show era ancora in pausa.
Caroline e Klaus in una notte fresca d'autunno, da lì inizierà l'avventura che porterà la bionda ad andare contro a quelli che credeva essere i suoi amici, a fare nuove conoscenze, a riscoprire persone che credeva essere orribili, un viaggio alla scoperta di se stessa e dell'amore con l'aiuto di più di uno degli Originali al suo fianco...Se vi ho incuriositi LEGGETE E RECENSITE!
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Caroline Forbes, Klaus, Rebekah Mikaelson, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You're Mine, Don't Think You Are Not'
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Caroline Forbes si ritrova a camminare per le vie vuote di Mystic Falls sorprendentemente stanca e senza forze, mentali e fisiche.

I pensieri della ragazza sono rivolti a Tyler, ancora. La sua vita era in pericolo, molto più di quanto lo fosse mai stata in precedenza, perché sicuramente né Damon, né Stefan si sarebbero mai astenuti dall’uccidere Klaus per salvarlo. Non avrebbero mai fatto una cosa del genere per lei.

Caroline si sdraia a terra, ai piedi di un albero nella vuota piazza cittadina e sorride amaramente quando l’orologio segna le due della notte.

Era da più di due ore che andava da una parte all’altra della città senza una meta precisa, la mente ingombra di pensieri che non le permettevano di addormentarsi.

La ragazza persa nei suoi ragionamenti neanche si accorge della figura che la guarda dall’altro lato della strada curiosa, la vede solo quando l’Originale decide di mostrarsi a lei, sorridendole affascinante.

“Klaus!”

Il vampiro sorride ancora, guardandola dall’alto in basso.

“In persona, cherie

Caroline alza gli occhi al cielo e, dopo uno scatto fulmineo, si rialza in piedi, sicura che ha bisogno di tutto, fuorché della presenza dell’ibrido accanto a lei.

La ragazza così prende a camminare nella direzione della sua casa, seguita dall’Antico che la guarda contrariato.

“Neanche mi saluti? Così mi offendi!”

Quello che riceve in risposta Klaus è solo uno sbuffo, che lo fa sorridere impercettibilmente e che lo spinge a continuare a seguire la giovane biondina, nella speranza che questa decida di parlargli.

Caroline però ad ogni passo che compie, perfettamente imitato da quello dell’ibrido, sente solo una rabbia ceca impossessarsi del suo corpo e non può fare a meno di girarsi di scatto e di portare una mano alla gola dell’ibrido, prima di sbatterlo al muro più vicino.

Klaus, se in un primo momento appare infuriato dal gesto improvviso della bionda, non può fare a meno di sorridere al pensiero del coraggio e dell’audacia mostrato dalla giovane vampira, che lo guarda con gli occhi infiammati dal sentimento cieco.

“Che diavolo ridi?”

Klaus sorride ancor di più alla vista della bionda che cerca invano di riprendere la sua forma umana.

“Non sapevo di farti quest’effetto, Caroline”

La bionda con un gesto secco gli toglie la mano da attorno alla gola e si volta imbestialita, cercando di riprendere il controllo del proprio respiro.
Klaus, divertito dalla scena, si poggia più comodamente al muro, sostenendosi con una gamba e incrocia le braccia sul petto, aspettando una reazione da parte della vampira, che non tarda ad arrivare.

“Tu..tu non mi fai nessunissimo effetto!”

La biondina è ancora infuriata e il suo sguardo è ancora quello di un mostro, che a Klaus non può apparire più affascinante.

“E poi che diavolo fai? Hai preso a seguirmi? Non bastavano più i disegni romantici e i regali, ora sei diventato uno stalker? O dio, aveva ragione
Damon, hai un’ossessione per me”

La ragazza, totalmente convinta di quello che ha detto in un momento di agitazione, rimane sorpresa quando il petto del vampiro viene scosso da
una risata dal tono basso e carezzevole, che le provoca una strana sensazione nel basso ventre alla quale decide di non prestare minimamente
attenzione.

“Cosa?”

Klaus smette di ridere e si stacca dal muro, andando vicino a Caroline, che istintivamente indietreggia.

“Dolcezza non sopravvalutarti, ero uscito per cenare, ma a quanto pare la cena è venuta da me..”

Caroline, dapprima terrorizzata al solo pensiero che l’ibrido possa cibarsi di lei, si insospettisce quando vede che il sorrisino maligno dell’Originale non è rivolto a lei, bensì a una cameriera del Grill che esce dall’ultimo turno di lavoro.

L’ibrido le fa un cenno e và verso la giovane a passo umano e Caroline, preoccupata per la vita della ragazza, lo segue.

“Ciao, swetie. Gradirei che stessi zitta e immobile”

Klaus sorride alla vista della ragazza alla sua mercé e si volta sensuale verso Caroline, sentendola dietro di sé.

“Vuoi unirti a me, tesoro? Sicuramente ce ne sarebbe per tutti e due”

La giovane, disgustata dal solo pensiero, si frappone fra l’ibrido e la giovane.

“Lasciala in pace”

Klaus però piega la testa da un lato, pensieroso.

“La vuoi tutta per te? Bisogna condividere, Caroline. Non te l’hanno insegnato?”

La ragazza però, sicura di sé, arriva a un soffio dal volto dell’ibrido, talmente vicina da poterne sentire il fiato fresco infrangersi sul viso.

“Ho detto: Lasciala. In. Pace”

Klaus fa finta di pensarci su, ma poi, con un sorriso a mezza bocca a increspargli le labbra, risponde divertito.

“Già, temo che non accadrà”

E prima che Caroline possa fare qualcosa, le pupille del vampiro sono mutate dall’azzurro chiaro al giallo, i suoi occhi sono neri, cerchiati da profonde strature violacee e le sue zanne sono uscite, giusto in tempo per penetrare il collo della ragazza e succhiarne via la vita.

Caroline corre verso l’ibrido e riesce a spingerlo via e quello la guarda divertito.

“Serviti pure, ce n'è ancora a sufficienza”

La vampira sta per mandarlo al diavolo quando l’odore del sangue della giovane le arriva alle narici, scatenando il suo istinto.

La ragazza tenta, invano, di resistere al richiamo del sangue ma l’ultima volta che si è nutrita è stata la mattina precedente e il profumo è così invitante, attraente, appetibile che Caroline non può fare altro che avvicinarsi alla ferita ancora aperta sul collo della giovane e aspettare che le zanne si snudino per permetterle di affondare i denti sulla ferita.

Klaus sorride soddisfatto quando la vampira inizia a bere dalla giovane, per lui solo una preda, e sempre sorridente affonda i denti nell’altro lato del collo della sventurata che, immobile, può solo gridare aiuto tramite la disperazione degli occhi.

Caroline, presa dalla frenesia del sangue caldo che fluisce nel suo corpo, neanche si rende conto di star stringendo oltre alla vita della poverina anche il braccio di Klaus che sorride compiaciuto e continua a cibarsi della giovane.

Quando l’Originale si stacca dalla ragazza, sazio, nota come Caroline si stia facendo prendere dalla frenesia  e come stia stringendo compulsivamente la giovane a sé, per riuscire a succhiare più sangue.

L’ibrido però si dice di non aver voglia di andare a nascondere l’ennesimo corpo in qualche fosso, così si avvicina alla bionda e la invita ad allontanarsi.

“Andiamo dolcezza. La stai prosciugando”

Caroline, però, neanche sente il vampiro e non può fare a meno di continuare a bere ma l’Originale, stanco, la stacca malamente dalla ragazza che cade a terra.

La bionda, alla vista della giovane, sembra riprendersi dal suo stato e la guarda esterrefatta, prima di portare le mani sul volto e scoprirle intrise di sangue.

Sconvolta, si volta infuriata verso Klaus.

“Che diavolo mi hai fatto?”

La vampira inizia a tempestare di pugni male assestati il petto dell’Originale che indietreggia leggermente, finché, stanco, non blocca la vampira contro un muro, per impedirgli di continuare a picchiarlo, stringendole entrambi i polsi ai lati del viso, con le braccia.

La vampira, lo sguardo ancora infiammato, lo guarda in cagnesco.

“Adesso che diavolo stai facendo?”

Klaus, veramente stanco della sua totale mancanza di rispetto nei suoi confronti, la guarda duro in volto.

“Te ne sto facendo passare tante stasera dolcezza, ma mi sto stancando quindi ti consiglio caldamente di calmarti, riprendere il controllo di te stessa e smetterla di prendertela con me”

Caroline ammutolisce e, dopo aver fatto qualche respiro calmante, ritorna alla sua versione umana e incita Klaus a lasciarla libera.

Il vampiro, sorridendo, indietreggia con le mani ben in vista.

Caroline sbuffa e corre dalla giovane svenuta per terra, dandole il suo sangue. Quando quella riprende colorito, Caroline la soggioga affinché dimentichi quello che ha visto e vada a casa a dormire.

E solo quando la ragazza è sparita insieme alla sua macchina e Caroline non è più tentata da bere il suo sangue si gira, ancora una volta furibonda, verso l’ibrido.

“Non dovrei prendermela con te? Scherzi, vero? Tu sei la causa di tutti i miei problemi!”

L’Originale sorride strafottente.

“Addirittura? Non credevo di essere così importante per te”

Caroline sbuffa e si siede a terra, sul ciglio della strada.

“Non lo sei, ma se non fosse per te non starei mai in questa situazione alle due di notte con i rimorsi di coscienza per aver appena azzannato una ragazza”

L’Antico le si siede affianco, non troppo vicino ma neanche troppo distante, e la guarda circospetto.

“E perché in qualche modo io dovrei avere a che fare con la tua condizione di vampiro?”

Caroline sorride amara.

“Perché se tu non fossi mai esistito Katherine non starebbe scappando da te da più di 500 anni e non avrebbe mai pensato di venire a Mystic Falls e di trasformare me per servirti su un piatto d’argento doppelganger, vampiro , licantropo e strega. È piuttosto semplice!”

Klaus scuote la testa e stringe le labbra, in una specie di broncio.

“No, quello che ha fatto Katerina è stato solo per aver salva la vita. Tentativo inutile per altro, non l’avrei mai risparmiata, neanche se mi avesse
dato tutti voi”

Caroline poggia una mano su un ginocchio e si volta parzialmente verso l’ibrido.

“Perché?”

L’ibrido, dopo averci pensato su, imita la posa della giovane e le risponde sincero.

“Perché Katerina è stata sciocca a pensare di poter scappare da me senza che questo potesse avere ripercussioni”

“Non le stai dando la caccia però”

Klaus sorride affascinante e Caroline lo maledice perché quel suo modo di sorridere, lo stesso che aveva usato alla festa organizzata dalla sua famiglia nel tentativo di ammaliarla e lo stesso che aveva usato quando l’aveva sfidata a conoscerlo, le facevano provare la stessa strana,
stranissima sensazione al basso ventre che iniziava ad odiare.

La vampira deve riscuotersi dalle sue riflessioni, per poter sentire la risposta dell’ibrido.

“Ho altro di più interessante da fare al momento”

Caroline abbassa lo sguardo e ringrazia la scarsa illuminazione della piazza che non permette all’ibrido di scorgere il rossore che anima le sue
guancie.

La ragazza però non considera i sensi acuiti del vampiro sia come Originario, sia come ibrido che gli permettono di vedere perfettamente anche nella notte e che, per questo, gli fanno scorgere il suo rossore.

“Sei arrossita”

La bionda maschera con un’alzata di occhi la cosa e fa per alzarsi, ma una mano dell’ibrido si posa attorno al suo polso, stringendo poco e
costringendola a spostare gli occhi in quelli azzurri dell’uomo di fronte a sé, perché nello sguardo limpido, nelle labbra lievemente sollevate verso l’alto, nelle fossette sulle guancie, Caroline non riesce a scorgere un mostro, soprattutto non dopo quello che le dice il vampiro.

“Resta”

La bionda, ubbidiente, annuisce e si risiede, permettendo all’ibrido di lasciare la presa sul suo polso. Il silenzio che cala fra loro è rotto solo dai pochi grilli che friniscono, e Caroline, in imbarazzo, si ravvia i capelli non sapendo come continuare la conversazione fra loro, ma l’ibrido la solleva
dall’incarico, parlando per primo.

“Cosa ci facevi in giro a quest’ora?”

Caroline accenna un sorriso prima di rispondere.

“Non riuscivo a dormire. Si potrebbe dire che io, la superficiale Barbie Vampiro, avevo troppi pensieri per la testa per poter dormire”

Klaus sorride appena dell’appellativo sicuramente non calzante per la ragazza e la osserva contorcersi le mani nervosa, gesto che non può far altro che farlo gioire per creare un tale scombussolamento nella ragazza, non che abbia mai avuto problemi con il popolo femminile, ma capire di creare una tale inquietudine nella giovane gli dà un certo piacere.

“E cosa riguardavano questi pensieri, se posso sapere? Come uccidere la mia famiglia? Perché i piani dei tuoi amici stanno fallendo l’uno dopo
l’altro Caroline”

La giovane sorride dell’assurdità della situazione: fino a poco fa avrebbero voluto ucciderli tutti, mentre ora era essenziale per tutti che i membri della famiglia degli Originali rimanessero vivi.

“Perché sorridi?”

Caroline non si fa pregare molto e inizia a parlare.

“Beh, c’è che ormai non possiamo più fare piani sull’uccidere la tua famiglia perché, a quanto pare, ucciso un’Originale muoiono tutti i vampiri che ha trasformato e quello che sappiamo di certo è che tu hai trasformato Tyler, ma non credo che gli altri si faranno fermare dall’ucciderti solo per salvarlo”

Klaus guarda pensieroso la ragazza.

“Faresti di tutto per lui?”

Caroline annuisce assorta. Per lei Tyler era veramente importante, era stato per moltissimo tempo un semplice amico, ma pian piano era diventato un confidente, qualcuno con cui potersi sfogare e parlare, e poi era diventato un compagno, qualcuno d’amare. La ragazza sorride al pensiero di lei e Tyler insieme e risponde sicura.

“Si. Lo amo”

Klaus si trattiene a stento dallo sbattere un pugno sul ciglio della strada per la desolazione derivata dal sentire quello che la ragazza prova per il suo ibrido, che implica sicuramente che lei non provava nulla per lui.

Il vampiro neanche si accorge che la ragazza ha ripreso a parlare.

“C’è sempre stato per me. Da quando sono stata trasformata e Stefan è tornato da Elena, lui mi è stato accanto, anche quando non sapeva cosa fosse diventato”

L’Originario prova un pizzico d’invidia nei confronti dell’altro ibrido per essere riuscito a stare vicino alla ragazza, mentre a lui non era concesso.

“Ma ora non c’è”

Caroline annuisce, triste.

“Già, ora non c’è. Per colpa tua, altrimenti sarebbe qui a stringermi la mano”

Klaus però non si fa scalfire dalle parole della biondina.

“Forse, ma se non sbaglio è per colpa sua che tuo padre è morto”

Il corpo di Caroline è scosso da un brivido al pensiero, ancora troppo fresco, della morte del padre e nulla le impedisce di digrignare i denti.

“No, Tyler non c’entra niente, l’unico colpevole è Alaric, o meglio..il suo alter ego malvagio”

Klaus, se prima sorpreso dalla notizia che l’uomo del quale aveva occupato il corpo per un breve tempo ora era posseduto da un qualche spirito, si incupisce al pensiero che uno dei suoi amici sia anche la causa di sofferenza di Caroline.

“Di una parola ed è morto”

Caroline fa un sorriso tirato prima di voltarsi verso l’ibrido.

“Ah già, dimenticavo. Tu sei un prepotente! Prendi e uccidi tutti quelli che vanno contro di te”

Klaus incassa il colpo ma replica rapido e insinuante, facendo dubitare la biondina.

“Sempre meglio che sopportare sempre tutto e rimanere in silenzio a uccidersi dentro, noh?”

Caroline sbuffa e Klaus continua a parlarle, sempre con quel suo tono di voce fintamente rassicurante e certamente insinuante.

“Sai, non dovresti sopportare questo genere di cose. Alaric ha ucciso tuo padre, non dovresti passarci sopra”

La biondina si porta una mano fra i capelli.

“So che non dovrei farlo, ma è un mio amico e non è colpa sua, lui non lo voleva, come io del resto non volevo essere un vampiro”

Klaus fa un sorriso tirato e si perde a guardare la bionda che sembra però non notarlo, troppo presa dai suoi pensieri.

“Sai, credo che tu infondo non sia così. Tu non sei come la impeccabile Elena, tu avresti di gran lunga preferito staccargli la testa a morsi per quello che aveva fatto a tuo padre. Tu sei come me”

Caroline si fa scuotere da una risata nervosa e guarda il vampiro di traverso mimando perfettamente un’espressione di disgusto. E non perché l’idea di essere come l’ibrido non la disgustasse, ma per il semplice fatto che l’idea di staccare la testa ad Alaric le era passata eccome per la mente, e non era neanche riuscita ancora a cancellare il pensiero del tutto.

La ragazza si riscuote quando vede che Klaus la fissa con un sorrisino vittorioso, che la costringe a replicare acida.

“Io non sono per niente come te. Tu mi disgusti”

L’ibrido alza un lato della bocca in un mezzo sorriso e piega la testa da un lato, in un’espressione buffa che fa abbassare la guardia a Caroline il tempo sufficiente per l’ibrido di sbatterla contro il muro dietro di loro. Il corpo premuto addosso al suo, i polsi bloccati ai lati del suo viso dalle braccia del vampiro che la guarda estremamente divertito, fanno avvampare Caroline.

“Ah, si?”

Quello di Klaus è solo un sospiro gelido che si infrange direttamente sulla pelle calda della vampira, facendola rabbrividire da capo a piedi. Ma Caroline non ha paura neanche per un istante che Klaus possa farle del male, l’unico suo timore è quello di non riuscire più a rifiutare le avances invitanti dell’ibrido.

E  Caroline di questo ne ha la prova quando Klaus immerge il viso nell’incavo del suo collo, provocandole un brivido lungo la schiena che non fa altro che prolungarsi quando l’Originale sfiora con la punta del naso la clavicola di Caroline, mordendole, senza zanne, il nervo sensibile che inevitabilmente le fa emettere un mugolio estasiato al quale il vampiro non può che trattenere un sorriso, percepito ugualmente dalla vampira.

La ragazza, se per un attimo si ferma a guardare il viso di Klaus che sembra quasi angelico sotto la luce del lampione, si riscuote e strattona le mani, riuscendo a farlo indietreggiare di un passo, mossa che le permette di ritornare in mezzo alla strada, dove è sicura che il vampiro non l’attaccherebbe.

Ma Caroline non conosce bene Klaus, infatti il vampiro contro sua ogni previsione, scoppia a ridere facendo infuriare di più la biondina che sbuffa e inizia a camminare verso casa sua, senza curarsi minimamente dell’ibrido.

“Vuoi ignorarmi Caroline? Allora ti interesso proprio”

La bionda si scaglia contro di lui e lo butta addosso al muro, ma quando vede di non averlo scalfito minimamente, anzi, si arrabbia mentalmente con se stessa e gonfia le guancie in un’espressione che diverte l’Antico.

“Non arrabbiarti, sweetie. Ho mille anni, non potresti mai farmi male, neanche impegnandoti”

Caroline solleva gli occhi è fa un passo indietro, togliendo la mano da attorno al collo del vampiro.

“È tardi. È meglio che entrambi andiamo a casa”

Klaus piega la testa e la bionda è tentata dal tirargli un pugno sul naso quando le sue labbra vengono increspate da quel sorrisetto tanto sexy quanto fastidioso, ma per fortuna la bionda si trattiene, spaventata dalla reazione che potrebbe avere l’ibrido.

“Allora, casa mia o casa tua Caroline?”





Angolino Autrice:

Saaalve a tutte splendori! Avevo già pubblicato questa shot (che era mooolto più lunga) ma le stupende ragazze che l'hanno recensita mi hanno consigliato di continuarla e allora sono qui pronta a ripubblicare questa prima parte della mia shot iniziale, a cui posterò subito il seguito, e alla quale aggiungerò l'altra shot con protagoniste le due barbie vampiro e da lì la storia potrà partire! Spero che vi piaccia la mia idea di cimentarmi in una Klaroline! Fatemi sapere cosa ne pensate, un bacione, Alessandra.
   
 
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