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Autore: xjonaswhore    20/04/2012    5 recensioni
Al momento di salutarsi, lui le aveva sfiorato leggermente le labbra e lei era arrossita, sorridendogli timidamente, prima di approfondire il bacio.
Nicholas ricordava di non essersi mai sentito così vivo.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao!
prima di lasciarvi a questa OS, volevo dire due parole su quello che
è successo a Nick.
come diavolo si puo' voler fare del male ad un ragazzo?
come lui poi? 
non so, quando l'ho letto ci sono rimasta di merda.
va bene che a uno non piaccia un cantante,
ma arrivare a cercare di ucciderlo è troppo.

bhè, ora vi lascio a questa OS un po' strana ma che a me piace da matti!

Loge, E <3












Quel bar era sempre lo stesso da ormai sei anni, ma in quella calda mattina d’estate aveva qualcosa di diverso.
Si ricordava ancora la prima volta in cui c’era entrato: era una croccante mattina di settembre, l’aria era fresca e le prime foglie cominciavano a posarsi sul lungo viale che si snodava per quasi un chilometro nel cuore della città. Era sempre stato tentato da quel bar, una piccola porticina rossa sull’angolo tra due delle vie più frequentate di Londra.
Ricordava di aver individuato un tavolino, fra i tanti sparsi sul marciapiede, un po’ più lontano dagli altri, nascosto quasi alla vista da un vaso di fiori. Non aveva quasi fatto in tempo a sedersi che aveva sentito un leggero colpo di tosse dietro di se, e si era voltato incuriosito
quel tavolo è mio “ una ragazzina bassa, con i capelli rossi legati in una treccia disordinata e con dei ciuffi che si muovevano al vento, lo stava fissando con una strana espressione di rimprovero.
scusa? “ doveva avere un’espressione sconcertata, perché lei sorrise appena.
è il mio tavolo. Per questo non ci si siede mai nessuno. La gente sa che è mio
Nicholas ricordava di essere scoppiato a ridere e di essersi passato una mano tra i capelli, prima di sedersi ignorando lo sguardo scandalizzato della ragazza.
bhè, mi sa che oggi avrai un ospite “ lei aveva sorriso, aveva scosso la testa e si era seduta di fronte a lui.
Non aveva accennato ad aprire bocca, tirando fuori un libro dalla borsa rovinata e mettendosi a leggere. Nicholas ricordava di averla osservata a lungo, incuriosito: non era come le ragazze a cui era abituato. Portava dei pantaloni larghi, di un verdone scuro, un maglione bordò e delle scarpe che avevano l’aria di essere state usate per una spedizione nel deserto. La pelle candida era solcata da lentiggini, e due occhi verdi facevano bella mostra di se dietro ad un paio di occhiali dalla montatura fine.
la smetti di fissarmi? “ nicholas era arrossito, ma poi aveva visto il sorriso rassicurante della ragazza e aveva sorriso di rimando
scusami, è che.. sai, non mi capita spesso di incontrare gente che non mi salti addosso
Lei aveva annuito “ essere Nick Jonas non dev’essere facile, vero?
no bhè, certo.. ma ha anche i suoi vantaggi
sono sicura che è così, ma non vorrei essere te per nulla al mondo
Nicholas era rimasto a guardarla, senza replicare. Non gli era mai successo di incontrare qualcuno che non invidiasse almeno un po’ il suo stile di vita: soldi a palate, ragazze e musica. Per qualche strana ragione, sapeva che era sincera, e che non lo aveva detto solo per impressionarlo.
come ti chiami? “ le aveva chiesto, cambiando argomento.
Lei aveva sorriso “ è importante?
Nicholas non aveva fatto in tempo a rispondere che aveva avvistato una coppia di paparazzi che si affrettava ad attraversare la strada, gli occhi avidi fissi su lui e la ragazza.
“ merda! Devo andare, scusami” e, dopo averla guardata un’ultima volta, si era alzato di scatto ed aveva girato l’angolo, cercando di mettere più distanza possibile tra lui e i paparazzi, mentre una domanda si faceva strada nella sua mente e gli schiacciava lo stomaco e i polmoni: l’avrebbe rivista?
 


Going back to the corner where I first saw you,
Gonna camp in my sleeping bag. I’m not gonna move,
Got some words on cardboard got your picture in my hand,
Saying” if you see this girl can you tell her where I am?”






Due giorni dopo l’aveva incontrata al parco, mentre faceva jogging. Era su una panchina, e stava leggendo lo stesso libro della prima volta: ‘guerra e pace’. Aveva notato la copertina sciupata e una matita ferma dietro il suo orecchio. Si era chiesto se lei fosse una di quelle ragazze che si affezionavano ai libri e li sottolineavano da cima a fondo.
Aveva tossicchiato, imitandola, e lei aveva alzato lo sguardo “ oh, sei tu “ aveva detto sorridendo.
proprio io” anche lui aveva sorriso e si era lasciato cadere sulla panchina, di fianco a lei.
Per un po’ nessuno dei due aveva detto nulla, poi all’improvviso lei aveva sussurrato “ Shannon
eh?
Shannon, io mi chiamo Shannon
Ricordava di quanto avessero parlato, su quella panchina. Ricordava di come ogni tanto scoppiavano a ridere perché le foglie che si staccavano dagli alberi gli arrivavano in testa. Aveva osservato il tappeto di foglie e aveva pensato che i  capelli della ragazza si intonassero perfettamente con il paesaggio.
Al momento di salutarsi, lui le aveva sfiorato leggermente le labbra e lei era arrossita, sorridendogli timidamente, prima di approfondire il bacio.
Nicholas ricordava di non essersi mai sentito così vivo.
 




I know it makes no sense, but what else can I do?
How can I move on when I’ve been in love with you?

 

 




Quella era stata l’ultima volta in cui l’aveva vista, e, a distanza di anni, il suo ricordo ancora lo tormentava.
Non sapeva bene perché. Insomma, prima di lei aveva incontrato tante ragazze da ‘ una botta e via’ ma nessuna lo aveva mai colpito tanto profondamente quanto aveva fatto lei. E nessuna era mai sparita.
Ricordava di come i primi tempi fosse tornato a quel bar tutte le mattine, i pomeriggi e di come la cercasse fra la gente del parco e di Londra; di come ogni chioma rossa attirasse la sua attenzione e di come non riuscisse a pensare ad altro. Con il passare del tempo la sua ‘ossessione’ si era smussata, anche se non aveva mai smesso di pensarci del tutto; oramai però considerava nulle le possibilità di rivederla; per quello, in quella calda mattina d’estate, fermo dall’altro lato della strada, si stropicciò gli occhi un paio di volte, chiedendosi se il sole gli avesse dato alla testa.
Una ragazza, con una disordinata chioma rossa, stava seduta su quel tavolino un po’ nascosto, tenendo fra le mani quello che, nicholas ci avrebbe scommesso, era ‘ guerra e pace ‘.
Prendendo coraggio attraversò la strada, e avvicinandosi non ebbe più dubbi: era cresciuta, aveva tolto gli occhiali e l’abbigliamento da alternativa trasandata aveva lasciato spazio ad un vestitino grigio chiaro, elegante, che le conferiva un aria sobria che non le stava per niente male.
scusi, signorina? Nessuno le ha mai detto che questo tavolo è mio?
La ragazza sobbalzò, chiudendo si scatto il libro e alzando lo sguardo.
Rimasero a guardarsi per dei minuti che a Nicholas parvero infiniti, durante i quali notò che gli occhiali erano stati sostituiti da delle lenti a contatto.
sono sei anni che ti cerco” disse allora, cercando di spezzare il silenzio.
La vide sorridere, e solo allora si rese conto di quanto gli fosse mancato quel sorriso.
mi hai trovata
si, ma solo perché hai voluto farti trovare
Lei sorrise fugacemente “ touchè
Con un gesto della testa lo invitò a sedersi, e lui prese posto di fianco a lei.
perché sei sparita?
Lei chinò la testa “ è importante?
Nicholas ebbe la stranissima sensazione di aver già vissuto quel momento, e quando lui alzò gli occhi al cielo lei gli fece una risatina di rimando.
si che lo è
Lei aveva scosso la testa e si era girata a guardarlo. Nicholas sentiva i suoi occhi attraversarlo da parte a parte, mentre il suo cuore gli martellava nel petto.
Aveva aspettato per così tanto quel momento, perché ora non voleva fare altro che correre via?
scapperai di nuovo, vero?
puo’ darsi
Lui annuì “ sai che quando tornerai sarò qui ad aspettarti?
Lei sospirò, e a nicholas parve un sospiro triste, troppo malinconico per una ragazza così giovane “ potrei non tornare
non importa, non me ne andrò
 


Cos if one day you wake up and find that you’re missing me,
And your heart starts to wonder where on this earth I can be,
Thinking maybe you’d come back here to the place that we’d meet,
And you’d see me waiting for you on the corner of the street.

 

 




E lui non se n’era andato.
Aveva aspettato, sperato. Aveva continuato a passare davanti a quel bar di mattina, di pomeriggio, in ogni attimo in cui avesse un momento libero. Quel bar insignificante, era diventato il centro del suo mondo. La gente ci passava davanti, lo ignorava;probabilmente la maggior parte della gente nemmeno faceva caso a quel tavolo, nascosto dietro ad un vaso di fiori.
Eppure, ogni volta che passava lì davanti quel tavolo attirava il suo sguardo anche più di quanto avrebbe fatto un cadavere o un elefante impazzito.
Ogni volta, sperava di vedere una chioma di capelli rossi china su un libro malconcio, ma ogni volta rimaneva deluso.
 
lei non tornerà, ragazzo
Una mattina di fine dicembre, un uomo sulla cinquantina si era avvicinato a Nicholas, che fissava il tavolino vuoto con tanta intensità da farsi lacrimare gli occhi.
Durante la notte aveva nevicato, e il freddo era pungente. Nicholas sfregò le mani ricoperte dai guanti prima di voltarsi lentamente verso l’uomo “ lei che ne sa?
Lui alzò gli occhi, e il ragazzo si accorse che erano della stessa sfumatura di verde di quelli di Shannon, cosa che gli procurò una fitta al cuore.
sono suo padre
Nicholas annuì appena, come se non gli importasse “ che vuol dire che non tornerà?
L’uomo sospirò; e per un attimo a nicholas parve di rivederla, qualche mese prima, mentre faceva lo stesso.
Shannon è.. lei era.. Shannon era malata ragazzo
Prima ancora che il suo cervello potesse elaborare l’informazione, nicholas sentì le lacrime calde scivolargli sulle guance, solcando la sua pelle fredda.
Non era servito a niente.
Non era servito a niente aspettare, sperare.
Non era servito a niente fermarsi, tornando a casa dal lavoro sotto la pioggia e senza ombrello, solo per dare un’ occhiata.
Non era servito a nulla passare per il parco tutte le mattine. Non era servito a nulla impedirsi di dimenticare.
Shannon non sarebbe tornata.
Eppure, nel profondo, nicholas sapeva che avrebbe continuato a tornare in quel bar, fissando quel tavolino nascosto alla vita frenetica di londra da nient’altro che un vaso di fiori, sperando di rivedere di nuovo quella disordinata chioma rossa almeno per un’ultima volta.
 

I said there’s someone I’m waiting for if it’s a day, a month, a year,
Gotta stand my ground even if it rains or snows,
If she changes her mind this is the first place she will go.
I’m not moving.
People talk about the guy
Whos waiting on a girl…
 There are no holes in his shoes
But a big hole in his world…

Maybe I’ll get famous as the man who can’t be moved

 

 
 
 
 
 
 
 
  
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