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Autore: Lim Poia    21/04/2012    1 recensioni
È rotto lo specchio, proprio come il tuo cuore, preso a pugni e fatto a pezzi senza alcuna remora.
Questa storia ha partecipato al Contest "Immagina una drabble..." indetto da Ria-chan, classificandosi decima.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo della storia: Riflesso sbiadito
Nickname sul forum: Olimpia~
Nickname scelto per il banner: Olimpia~
Pacchetto scelto: 2. Donna – Specchio
Rating: Verde
Genere: Introspettivo, Triste
Avvertimenti: Drabble
Introduzione: È rotto lo specchio, proprio come il tuo cuore, preso a pugni e fatto a pezzi senza alcuna remora.
Eventuali note dell'autore: Solitamente nelle note tendo a straparlare e qui non farò eccezione, anche se a differenza delle altre volte, non so esattamente cosa dire.
E questo è un male.
Sono 110 parole sudate, sofferte e probabilmente senza senso.
Ho voluto dare più significati allo specchio e al bosco presenti nell’immagine, non sono solo uno specchio e un bosco, ma rappresentano anche il cuore e l’anima della protagonista, della donna che ora non c’è più.
E anche per questa frase, ovvero ‘…una donna che non c’è più’, vorrei precisare che non ho dato una sola chiave di lettura, puoi interpretarla come preferisci: puoi pensare che sia morta o che semplicemente sia cambiata, sia diventata un’altra persona, una donna diversa che appunto è solo un riflesso sbiadito di quel che era prima.
Questo piccolo racconto può essere un sogno della protagonista, o un qualcosa che l’aspetta nell’aldilà. Dipende sempre dall’interpretazione che le darai.
Credo di averti confuso molto di più con tutte queste precisazioni, mi auguro solo di aver scritto ciò che il contest richiedeva e che possa piacerti almeno un pochino.
Buona lettura!














Riflesso sbiadito





Dovresti porti mille domande, lo sai, ma nessuna al momento ti sembra importante.
Sfiori la superficie fredda e per un attimo sei certa che lo specchio abbia sussultato, come se fosse vivo e il tuo tocco l’avesse spaventato, colto di sorpresa.
Continui a tracciare linee immaginarie, soffermandoti di tanto in tanto sulle crepe presenti.
È rotto lo specchio, proprio come il tuo cuore, preso a pugni e fatto a pezzi senza alcuna remora.
Ti guardi intorno, la desolazione di quel bosco ti colpisce più di quanto dovrebbe: è privo di calore, vuoto e tremendamente familiare.
È come il riflesso sbiadito di una donna che non c’è più.
È come te.

  
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