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Autore: Daifha    22/04/2012    2 recensioni
- Kanda sbuffò, fermandosi e conficcando con forza Mugen nel terreno, togliendosi la benda, lo sguardo scocciato rivolto al rosso “E’ la terza volta che sospiri. Che vuoi?”
Lavi rimase un attimo stupito, non pensava di riuscire a richiamare davvero l’attenzione del moro con così poco, non quando si stava così crudelmente accanendo contro la corteccia di un albero coperto di resina, scalfendolo di più ad ogni affondo di Mugen e lasciando un evidente segno del suo passaggio. Poi sorrise “Niente, Yuu, sono solo felice” disse con calma, guardandolo con tenerezza - e Kanda proprio non riusciva a capacitarsi del motivo per cui quel dannato sorriso riusciva a farlo sentire tanto importante, nonostante Lavi sorridesse a tutti.
Si appoggiò all’elsa di Mugen, Yuu, sempre con fare disinteressato “E sentiamo, perché saresti tanto felice?” -
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Rabi/Lavi, Yu Kanda | Coppie: Rabi/Kanda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Galateo amoroso
 

Lavi sospirò, alzando lo sguardo dal libro sul quale era concentrato e fissandolo sul giapponese che, ad occhi bendati, fendeva l’aria con Mugen, tagliando perfettamente a metà tutte le foglie che quell’autunno stava lentamente portando via agli alberi che circondavano la sede dell’ordine Oscuro. ‘De Amore’, citava la copertina di quel tomo, poco sotto il nome dell’autore*, con ricamati ghirigori d’oro che le conferivano un aria importante e severa.
Kanda sbuffò, fermandosi e conficcando con forza Mugen nel terreno, togliendosi la benda, lo sguardo scocciato rivolto al rosso “E’ la terza volta che sospiri. Che vuoi?”
Lavi rimase un attimo stupito, non pensava di riuscire a richiamare davvero l’attenzione del moro con così poco, non quando si stava così crudelmente accanendo contro la corteccia di un albero coperto di resina, scalfendolo di più ad ogni affondo di Mugen e lasciando un evidente segno del suo passaggio. Poi sorrise “Niente, Yuu, sono solo felice” disse con calma, guardandolo con tenerezza - e Kanda proprio non riusciva a capacitarsi del motivo per cui quel dannato sorriso riusciva a farlo sentire tanto importante, nonostante Lavi sorridesse a tutti.
Si appoggiò all’elsa di Mugen, Yuu, sempre con fare disinteressato “E sentiamo, perché saresti tanto felice?”
“Perché finalmente ho la certezza che mi ami” rispose, con una semplicità quasi disarmante per il moro, che si ritrovò ad arrossire di colpo, prima di assottigliare gli occhi con fare minaccioso e ribattere con voce tremante.
“C-cosa? Di che diamine parli, stupido coniglio?”
“Vedi, lo dice qui” e rigirò il libro verso Kanda, nonostante questo non avesse alcuna intenzione di avvicinarsi per leggere “In sintesi, dice che a chi è amato, non è concesso di non ricambiare l’amore ricevuto”
Il giapponese alzò un sopracciglio con fare scettico, ricomponendosi dopo l’iniziale scatto di rabbia - imbarazzo “E questo cosa significa?”
“Beh, Yuu, io ti amo!” Lavi chiuse il volume di scatto, mettendoselo sottobraccio, nella voce una leggera nota di ovvietà “Quindi, anche tu ami me” sorrise, alzandosi e scollandosi la polvere di dosso con la mano libera.
“Che stronzata. Non illuderti, Bookman, io non ti amo” disse, infine, dandogli la schiena e, estratta Mugen e rimessa la benda, riprendendo l’allenamento poco prima interrotto, ignorando Lavi che, con fare un po’ abbattuto, un po’ speranzoso, si allontanava per rientrare all’Ordine.

E Kanda ci provò, per quanto davvero gli fosse possibile, ma non riuscì in alcun modo ad allontanare dalla testa il pensiero che, secondo quel libro, finalmente poteva avere una certezza: Lavi lo amava davvero.
 

- Fine -

 

 

*Andrea Cappellano, un poeta provenzale italiano del settimo secolo.

Mi mancava tanto il LaviYuu, perciò, appena l’ispirazione me ne ha dato l’opportunità, ho provato a scrivere qualcosina. Questo è il risultato.
Ringrazio inoltre ‘Letteratura italiana delle origini’ per avermi dato l’ispirazione u.u

By Ming

  
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