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Autore: Inheritance    22/04/2012    3 recensioni
"-Ci verrai, amore mio. Vivremo insieme io e te ed io sarò un’attrice famosa o una cantante forse o una di quelle showgirl che prendono soldi per sembrare stupide e tu sarai la ballerina più brava dello Stato!
Disse tutto velocemente, impregnando ogni parola di tutto l’amore che provava per la sua ragazza e lasciandosi involontariamente sfuggire l’ultima frase.
Brittany, però, aveva sentito bene e, sebbene non avesse afferrato completamente il senso di quello che Santana le aveva appena detto, mostrò un’espressione curiosa sul volto come in attesa di una spiegazione.
La mora le sorrise e cercò di spiegarsi nel modo più semplice possibile, ricordandosi poi della scatola che aveva poggiata sulle ginocchia. Portò le mani sulla carta da pacchi rosa e iniziò a strapparla sotto lo sguardo sempre più curioso e confuso della sua ragazza.
Una volta scartata completamente la scatola, la prese fra le mani e la portò delicatamente davanti a Brittany posandogliela in grembo.
-Apri."
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Saaaalve, one-shot scritta per il tema Serata Dance indetto dal gruppo “The Gleeky Cauldron “ e ho utilizzato il prompt “Scarpe da ballo” :D Spero vi piaccia, è la prima Brittana. :)



 

A present for you.

 



 
-Bribri?
 
Santana entrò nella stanza sorridendo, socchiudendo piano la porta in caso la sua ragazza stesse dormendo. Si era presentata a casa sua nel bel mezzo della sera, alle dieci più o meno. Non si era, effettivamente, curata dell’orario, voleva solo andare da lei ed abbracciarla e baciarla e darle il suo regalo. La madre le aveva sorriso dolcemente e l’aveva fatta salire in camera della figlia dicendole che forse poteva essersi addormentata, ma che con molta probabilità stava prendendo il thè con Lord Tubbington. Santana aveva annuito semplicemente, sorridendo fra sé e sé e pensando che sì, Brittany aveva sicuramente preso da sua madre. Poi era salita di sopra.
 
-Brittany…?
 
Chiese ancora, alzando appena la voce. Entrò del tutto nella stanza, chiudendosi la porta dietro le spalle delicatamente e guardando dolcemente la figura appoggiata alla testata del letto con i capelli biondi sciolti sulle spalle, gli occhi chiusi e un gatto obeso appoggiato sulle ginocchia, anche lui dormiente.
 
Era così dolce, la sua Britt. Le fece un po’ male qualcosa nel petto pensando a quando avrebbe dovuto salutarla per inseguire quel destino che avevano scelto assieme qualche giorno prima, con l’aiuto della coach Sue. Poi, però, scacciò quei pensieri e si avvicinò con cautela cercando di fare poco rumore per non svegliarla bruscamente. Una volta arrivata accanto al letto si appoggiò appena sul bordo e subito Lord Tubbington schizzò in aria in un solo gesto, tirando fuori gli artigli e ferendo, nel movimento, la coscia della biondina addormentata.
 
Santana corrugò le sopracciglia e pensò che prima o poi quel gatto sarebbe misteriosamente scomparso, ecco la verità, e non lo avrebbero più trovato. Beh….a meno che non fossero andati a cercarlo nel quartiere malfamato di Lima Heights.
 
Stranamente, però, Brittany non si svegliò, forse era abituata alle ferite provocatele da quel gatto o forse aveva semplicemente il sonno pesante. Comunque, Santana si piegò appena verso di lei e le diede un bacio sulla fronte.
 
-Ehi, Bribri…Svegliati, tesoro.
 
La biondina aprì gli occhi dalle palpebre pesanti e appena mise a fuoco Santana si aprì in un sorriso smagliante, un po’ assonnato e molto dolce.
 
-Ciao, San. Perché sei qui? E’ ora di andare a scuola?
 
Santana rimase in silenzio per un po’, pensando che effettivamente era qualche tempo che non passava più da Brittany la mattina, a causa di tutte le cose che il professor Shuester le aveva dato di cui occuparsi per trovare un sogno da inseguire, una carriera da amare. Tra prove di canzoni, coreografie e preoccupazioni non aveva più pensato molto alla sua ragazza, cosa che invece aveva fatto spesso negli ultimi giorni.
 
-No, piccola, tranquilla. Tra un po’ potrai tornare a dormire, solo… volevo stare un po’ con te e…ti ho portato un regalo.
 
Così dicendo prese la mano di Brittany fra le sue e le indicò con il capo la scatola che prima teneva in mano e che aveva poggiato sul letto ai piedi della sua ragazza. Era più o meno delle dimensioni di Lord Tubbington, che puntualmente balzò sul letto per andare a farcisi le unghie sopra. A quella vista, la mora la prese di scatto facendo quasi cadere il gatto per terra e la posò sulle proprie ginocchia. Tornò quindi a stringere la mano della bionda e sorrise.
 
-Sai…Volevo dirti grazie. Perché è merito tuo se adesso so cosa voglio fare e come farlo.
 
La biondina si lasciò scappare un sospiro estasiato, guardando con orgoglio la sua ragazza perché era vero, Santana sarebbe stata famosa, e un pochino ci entrava anche lei. Era felice.
 
-Però…- Santana continuò- Ho un dubbio da qualche giorno e volevo davvero parlarne con te.
 
Brittany sorrise ampiamente e annuì con vigore.
 
-Io….Cosa vuoi fare Tu  da grande, Britt?
 
La biondina deglutì tenendo gli occhi fissi in quelli scuri dell’ispanica, in quel momento forse ancora più profondi del solito. Non parlava, semplicemente stava lì ferma, con le braccia mollemente abbandonate lungo i fianchi e la bocca socchiusa.
 
-Io…io…
 
Santana la vide in evidente difficoltà e cercò di spiegarle almeno i motivi di quella sua domanda, perché di certo non si era presentata lì a quell’ora tarda senza un motivo ben preciso.
 
-Senti, non voglio metterti fretta né niente di questo genere, tesoro, è solo che questa settimana è stata così pesante e l’anno prossimo io non sarò qui con te, saremo lontane, e voglio poterti aiutare nella tua scelta come tu hai aiutato me.- Le accarezzò il dorso della mano con il polso.- Perché il tuo futuro… ecco… è un po’..anche mio? 
 
Chiunque le avesse viste in quel momento avrebbe sgranato gli occhi dallo stupore e avrebbe sentito la propria mascella staccarsi e raggiungere il pavimento.
Santana , quella che non pensava al futuro, che non pensava a nessuno che non fosse se stessa, che non si preoccupava di ferire qualcuno o di avere bei rapporti con le persone.
 
 Santana che, nonostante tutto, era innamorata. E da innamorati si fanno tante cose strane.
 
-Io voglio poterci essere per te e decidere assieme cosa potresti fare e magari, non so, cercarlo abbastanza vicino a ciò che farò io. 
 
Sorrise con gli occhi che le brillavano appena e il rossore alle guance mascherato dal fard.
Brittany adesso aveva la bocca completamente aperta e gli occhi lucidi con qualche lacrima sul punto di uscire.
 
-San…Io voglio venire a vivere con te.
Parlò piano, un sussurro appena percepibile dato che nel dire quelle semplici parole aveva anche abbassato il capo, ma Santana lo sentì chiaramente e sorrise in quella maniera così dolce che trasformava i tratti del suo volto nella maschera di pura e semplice gioia e amore che aveva solo con la sua Brittany.
 
-Ci verrai, amore mio. Vivremo insieme io e te ed io sarò un’attrice famosa o una cantante forse o una di quelle showgirl che prendono soldi per sembrare stupide e tu sarai la ballerina più brava dello Stato!
 
Disse tutto velocemente, impregnando ogni parola di tutto l’amore che provava per la sua ragazza e lasciandosi involontariamente sfuggire l’ultima frase.
Brittany, però, aveva sentito bene e, sebbene non avesse afferrato completamente il senso di quello che Santana le aveva appena detto, mostrò un’espressione curiosa sul volto come in attesa di una spiegazione.
 
La mora le sorrise e cercò di spiegarsi nel modo più semplice possibile, ricordandosi poi della scatola che aveva poggiata sulle ginocchia. Portò le mani sulla carta da pacchi rosa e iniziò a strapparla sotto lo sguardo sempre più curioso e confuso della sua ragazza.
 
Una volta scartata completamente la scatola, la prese fra le mani e la portò delicatamente davanti a Brittany posandogliela in grembo.
 
-Apri.
 
La biondina era tutta emozionata perché, Santana lo sapeva bene, adorava le sorprese. Aprì quella che somigliava moltissimo ad una scatola da scarpe, ma che era talmente elegante e così lucida da rendere quell’idea impensabile. Poi Brittany l’aprì trattenendo il fiato per tutto il tempo che ci mise a capire cosa vi fosse all’interno e cosa esattamente rappresentasse.
 
La prima parte, a dire il vero, non si prese poi molto tempo, ma la seconda era leggermente più complessa, così che Brittany dovette alzare lo sguardo verso Santana in una silenziosa richiesta di chiarimento.
La ragazza scoppiò in una leggera risata e poi portò una mano dentro la scatola tirandone fuori un paio di scarpette da ballo. Avevano il tacco spesso e non particolarmente alto, con un complicato intreccio di lacci sul davanti che si concludeva in un finissimo gancetto di metallo sulla caviglia. Erano nere, eleganti e lucide e Santana le aveva comprate pensando a quelle che Brittany indossava mentre provava con Mike quell’elegante coreografia di tango che lei personalmente aveva trovato incredibilmente eccitante.
 
La biondina le guardava con espressione assorta ed una scintilla negli occhi azzurri. Era ovvio che le piacevano da morire quasi quanto era palese che non aveva capito il senso di quel regalo.
 
-Britt….io…So che ancora è presto e che c’è tempo e che non è bello sentirsi il fiato sul collo, ma io ti vedo sempre ballare e sei così felice quando lo fai e così…bella. E vorrei  vederti un giorno su di un palco a ballare con un migliaio di persone che ti guardino e pensino “Chissà com’è fortunata la persona che sta con lei.” Vorrei vederti lì perché so che potresti esserci, perché tu, amore mio, hai un talento straordinario.
 
Brittany a quel punto  stava ormai piangendo e grossi lacrimoni le solcavano le guance, che Santana prontamente andava ad asciugare con le mani.
Poi la biondina si allungò verso di lei e la baciò dolcemente sulle labbra, approfittando del suo momento di distrazione per rubarle le scarpe dalle mani e tirarsi velocemente indietro iniziando ad ammirarle con espressione estasiata.
 
-Sai cosa, San? Penso che potrei diventare una ballerina. In effetti, Lord Tubbington dice che ho grandi possibilità di sfondare e se lo dice lui è vero per forza.- Poi aggiunse a bassa voce.- Sai che ha vinto tre competizioni di danza? E’ fantastico.
 
Per tutta risposta il micio si accasciò sul pavimento con un miagolio soddisfatto, iniziando ad ignorare le due ragazze come se si trovassero nella sua stanza per puro caso, ma lui avesse dato loro il permesso di restare.
 
Santana lo degnò appena di un’occhiata veloce, poi tornò a fissare gli occhi chiari e bellissimi della sua ragazza.
 
-Sarai fantastica anche tu.
 
Brittany si sporse di nuovo a baciarla e il bacio si fece un poco più profondo questa volta, finchè le loro lingue non si fecero strada l’una nella bocca dell’altra e iniziarono ad intrecciarsi fra di loro. Dopo qualche minuto la bionda emise un gemito e Santana si staccò, boccheggiando appena in cerca di aria. Appoggiò la fronte a quella di Brittany ed entrambe si sorrisero. 
 
-Non vedo l’ora di ballare su un palco enorme. Tu verrai a vedermi, San?
 
Santana rise. Non era il caso di iniziare a fare progetti così ad occhi chiusi, aveva imparato recentemente quanto fosse importante aver un piano ben preciso prima di mettersi in testa di fare qualcosa, ma Brittany in quel momento era così fiduciosa con gli occhi che le brillavano e lo sguardo perso in chissà quale fantasia che sicuramente Santana avrebbe adorato, anche solo perché era lei ad immaginarla.
Per un attimo un piccolo flash di loro due, entrambe famose ad una serata importante mentre decine di giornalisti le imploravano per un’intervista le annebbiò la testa. Ma quello che la colpì fu che, nel complesso di quell’immagine, più che i loro abiti sfavillanti, più che le attenzioni dei media, più che tutti i flash e i microfoni che le circondavano,  ciò che la rendeva felice, che la faceva sorridere, era l’essere lì con la sua Brittany e poterle stringere la mano davanti al mondo intero.
Poi l’immagine sfuggì dalla sua mente e lei riportò l’attenzione sulla ragazza davanti a sé con un’espressione adorante in viso mentre le guardava. Sentì sciogliersi qualcosa dentro al suo petto e istintivamente l’abbracciò, stringendola forte e iniziando a cullarla dolcemente.
 
-Certo che verrò a vederti.
 
Dopo quelle parole semplicemente rimasero ferme così, in silenzio, strette l’una all’altra per qualche minuto, finchè Santana non si scostò da lei, sempre sorridendo.
 
-Forse è meglio che io adesso vada. Domani passo a prenderti, promesso.
 
Poi  si alzò e si diresse verso la porta della stanza scavalcando con agilità il corpo afflosciato sul pavimento del gatto di Brittany.
Osservando il gatto con il capo appena piegato verso destra, la bionda richiamò Santana dolcemente con voce mezza addormentata.
 
-Ehi, San…
 
-Dimmi, tesoro.
 
-Mmmh… Devi insegnare a Lord Tubbington ad allacciare quelle scarpe, altrimenti non saprò come metterle. E’ sempre lui che mi aiuta.
 
Si aprì in un sorriso splendente e l’ispanica scoppiò in una leggera risatina.
 
-Certo, amore. Domani glielo insegnerò io, ma tu adesso dormi. Ci vediamo domani, ti amo.
 
-Ti amo anche io.
 
 

 
 
 
 
 
 
Nda.
 
Saaaaaaaaaaaalve. Allora, innanzitutto…ANSIA ANSIOSISSIMA perché è la prima non Klaine  Brittana che scrivo e boh… Finora sono stata bravina e non vi ho mai chiesto nulla *puppy-eyes*, ma stavolta mi farebbe davvero piacere se recensiste perché sono insicurissima su sta cosa e vorrei sapere sul serio se dovrei ritirarmi nel mio angolino Klaine e lasciar perdere qualsiasi altra ship XD
 
Forse San è un tantino AU perché non sapevo come rappresentarla “innamorata” . Sebbene la versione che ho dato di lei mi piaccia da morire, non sono affatto sicura di averla resa bene e non leggo praticamente MAI fan fiction Brittana quindi non ho avuto neppure termini di confronto. Boh…ditemi voi, sono nelle vostre mani. +_+
 
Vabbuò, me ne vado che è meglio, ma vi adoro sempre e comunque, sappiatelo  <3
Her.
                                                         
                                                                                                            
  
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