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Autore: Eliessa    23/04/2012    3 recensioni
Paula, rimasta sola dopo l’abbandono di Gorka, non perde la fiducia del suo ragazzo, e sarà pronta ad aspettarlo per sempre.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premetto che sono arrivata al nono episodio della quinta serie. So che Gorka andrà via, ma non so niente su un suo probabile ritorno o altro!!!




Il rumore dei miei silenzi.

Sono in camera da letto con il piccolo Isaac tra le braccia, che dorme tranquillamente dopo averlo allattato.
Quando ho scoperto di aspettarlo, pensavo che tenerlo, ed accettare Gorka come padre di mio figlio sarebbe stata la soluzione migliore, in fondo sono sempre stata innamorata di lui, ma fare l’amore una volta con un uomo non vuol dire che lui sia quello giusto, la persona che starà con te tutta la vita; e se sono sempre più convinta della prima decisione, oggi ho qualche ripensamento sulla seconda.
Gorka è andato via di casa; è scappato per la seconda volta.
Mi ha lasciato da sola, con una piccola lettera: “Scusami Paula, ma ho bisogno di tempo per poter realizzare quello che veramente mi sta accadendo. Ho bisogno di tempo per capire chi sono io e cosa davvero voglia dire essere padre. Non so quanto tempo mi ci vorrà e per quanto tempo starò via, quello che ti chiedo è di capirmi, sono sicuro che ci riuscirai. Paula, io continuerò sempre ad amarti, ma questa paura che ho, non posso condividerla anche con te, non è giusto che tu ti prenda dei pesi che sono solo miei. Bacia Isaac da parte mia. Gorka.”
Gorka è così! Per la persona che era, è già cambiato, come si dice, è cambiato dal cielo alla terra.
Lui che prima pensava solo alle feste, a sballarsi, a divertirsi, mettendo in secondo piano lo studio; è diventato una persona responsabile, si preoccupa per il bambino, per me, è riuscito a mettere la testa a posto, non si fa di canne, anzi, ha proprio smesso di fumare, cerca di studiare per poter prendere il diploma anche con il minimo punteggio, si è cercato un lavoro, con una paga bassa, ma è quel tanto che gli permette almeno di mantenere Isaac.
Insomma, è totalmente un’altra persona, un nuovo Gorka.
Un Gorka che non avrei mai immaginato di vedere.
Prima che partorissi è scappato perché aveva paura di essere accusato di aver drogato alcune persone, e quindi con i suoi precedenti sarebbe andato in carcere.
Due sono stati i mesi in cui non ci siamo sentiti, che non ho avuto sue notizie, eppure in cuor mio l’ho sempre sentito vicino.
Quando ho rotto le acque ho cercato di resistere il più a lungo possibile per partorire.
Ho resistito per lui, e dopo aver partorito, ed essere tornata in camera, l’ho visto sdraiato sul divano, distrutto per la stanchezza e per la paura di perderci; appena gli ho dato Isaac in braccio per la prima volta, l’ho visto piangere e ancora ricordo le sue parole: “…E gli hanno controllato i polmoni, il cuore e tutto, ti prego dimmi che gli hanno fatto tutte le analisi Paula, perché io mi caco sotto per tutto”, pronunciata con aria triste e sofferente, mentre le lacrime gli rigavano il viso.
Non l’avevo mai visto piangere, era così fragile e tenero e mi faceva paura. Ero abituata al Gorka con il carattere forte, con un cuore quasi di pietra, invece in quel momento aveva mostrato il suo lato più dolce, più sensibile, ad una persona che aveva appena conosciuto ma che amava più me.
Ma ora Gorka vive solo nei miei ricordi, nei miei pensieri e nel volto del nostro Isaac.
Amo Gorka e lo conosco bene, so che non è andato via di casa per stare con un’altra ragazza, quindi presto o tardi che sia, sono sicura che tornerà e quando quel momento giungerà, io e nostro figlio lo accoglieremo a braccia aperte.
Non so dove sia, cosa sta facendo, come si manterrà, come farà da solo a riuscire ad andare avanti, e questo mi preoccupa e mi fa avere dentro un’ansia che non riesco a colmare, ma anche questa volta sono sicura che anche se non ha nulla, ha quel tutto che gli permette di andare avanti, e quel tutto siamo io ed Isaac nei suoi pensieri.
E ancora seduta sul letto, cullo Isaac, da sola, con il rumore dei miei pensieri.

 
 
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Eliessa
So che la shot non sarà il massimo, ma l’ho scritta oggi, di getto in un’oretta, dopo aver perso la voglia di scrivere.
Era un po’ di tempo che non scrivevo, e se ho buttato giù questa piccola storia, lo devo a Carla Volturi che mi ha fatto ritrovare la voglia di scrivere. :)
Grazie! 
   
 
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