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Autore: Minerva    17/11/2006    2 recensioni
Una strana coppia: Andromeda Black, una purosangue e Ted Tonks, un sanguesporco.
Come si sono conosciuti? Come si sono innamorati? Ma soprattutto, perché tutto questo è successo?
6° Capitolo
[...] - Di cosa ti occupi? – chiedo, nella speranza di alleviare la tensione
- Studio, giurisprudenza –
Loquace il ragazzo! Sono abituata alle conversazioni che intrattengo alle feste, una domanda simile esige una risposta molto più elaborata. [...]
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda, Black, Sirius, Black, Ted, Tonks
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Similitudini

§§§

Maledetti pantaloni babbani!
No, correggo, maledetti pantaloni babbani stretti.
Che vergogna, non riesco ad allacciarli. Sono troppo stretti per me, almeno in vita.
Ted è davvero uno scheletro!
Sono chiusa in questo stanzino, che dovrebbe essere un bagno, da oramai un quarto d’ora.
Ho litigato a lungo con l’elegante vestito rosso, non ci sono stati elfi domestici pronti ad aiutarmi, e la cosa mi ha infastidito parecchio. A casa sarei stata servita con rapidità
Comunque sono riuscita a slacciare tutti quei dannati gancetti del corpetto, ed ad infilarmi quella maglietta babbana. Non è profumata come i miei vestiti, ma almeno è asciutta.
Però questi pantaloni... oh Merlino che rabbia!
Non posso restare qui dentro per sempre, e poi… che razza di bagno è? Non c’è nemmeno una vasca!
Mi guardo di nuovo allo specchio, che ha un urgente bisogno di essere pulito. La t-shirt è comunque abbastanza lunga per coprire la bacchetta.
Ho deciso. Fa caldo. Resterò con addosso solo questa, ed appena il mio vestito si sarà asciugato lo rimetterò.
Torno in salotto. Mio cugino mi squadra allibito.
Ted invece mi guarda senza alcun interesse. Poi sgrana gli occhi.
Sono indecente conciata in questa maniera.
- Ma… e i jeans – mi domanda, cercandoli con lo sguardo. Rimango delusa, non mi sta fissando in quel modo. È solo perché non indosso quel suo stupido indumento.
- I tuoi pantaloni… mi sono stretti – arrossisco sia per la rabbia che per la vergogna.
Devo proprio confessare che non sono snella come un fuscello?
Sirius scoppia a ridere, ed istintivamente lo fulmino con lo sguardo. Lo fulminerei volentieri anche con qualcos’altro, ma siamo davanti ad un babbano.
- Vado a cambiarmi – ghigna il mio adorato consanguineo, dirigendosi verso il “bagno”.
La porta si chiude e cala un silenzio imbarazzante, interrotto sporadicamente dai tuoni.
- Vuoi una coperta? – mi chiede Ted, fissando la finestra
- Eh… no, grazie, fa caldo – altro che signorina! Chiunque avrebbe accettato, ma c’è troppa afa per avvolgersi in una coperta, veramente troppa.
Altro silenzio imbarazzante, ed io mi concentro sul ticchettio dell’orologio, che si confonde con quella della pioggia sui vetri.
- Di cosa ti occupi? – chiedo, nella speranza di alleviare la tensione
- Studio, giurisprudenza –
Loquace il ragazzo! Sono abituata alle conversazioni che intrattengo alle feste, una domanda simile esige una risposta molto più elaborata.
- Oh, e ti piace? –
- No, ma devo – Sincerità, nel mio mondo è bandita, ma non qui. Provo un’immediata simpatia per questo ragazzo.
Quante volte mi è successa la stessa cosa? Tante, davvero tante.
- Ti capisco, che cosa vorresti fare? – Gli sorrido comprensiva, quanti sogni infranti ho dovuto nascondere nei miei cassetti.
Voglio fare la ballerina! No, non ti è concesso.
Voglio fare l’esploratrice! No, non ti è concesso.
Voglio fare la cantante! No, non ti è concesso.
Tutti i miei sogni sono stati soffocati sul nascere, perché io devo solo sposarmi ed avere un sacco di marmocchi.
Non mi sono mai imposta per poter cambiare il corso degli eventi, perché tanto non servirebbe a nulla.
È già tutto deciso per me.
Mia madre mi sorride benevola quando parlo con Julius. Ma io non lo trovo per nulla simpatico. Metà del tempo mi parla di quidditch, l’altra metà mi parla delle sue aspirazioni personali.
Vuole diventare Ministro. Mira molto in alto, ed è noioso. È troppo… troppo serio per me. Io voglio poter ridere col mio ragazzo, non dovermi sorbire l’ennesimo studio borsistico dei titoli di suo padre. Mi bastano quelli della mia famiglia.
Considerando che l’economia è una di quelle materie che non si studiano a Hogwarts, ci pensa papà a compensare.
La frase più frequente che sento è
- Da grandi dovrete saper gestire i vostri capitali da sole! – bello vero? A diciassette anni so in che cosa posso investire, come ad esempio per la M.A.V [Magiche Assicurazioni sulla Vita] è sempre molto sicura in questi tempi. Ed in cosa no.
Pensavo fosse un problema esclusivamente femminile, adesso scopro che così non è.
- Io? Il pittore – mi confida Ted, giocherellando con una matita trovata sul divano.
Solo ora noto tutti i disegni appesi alle pareti, non sono bellissimi. Si vede che non ha mai potuto affinare la sua tecnica, però la capacità c’è.
Che spreco, che spreco di talento costringerlo a studiare qualcosa che non gli interessa.
Mi alzo per esaminarli più da vicino, alcuni sono affascinanti.
Scene di tutti i giorni, paesaggi, ragazze, amici…
- Sono belli – osservo, continuando a passeggiare
- Cosa cugina? – Sirius, ha appena finito di cambiarsi. Mi basta un’occhiata per capire che lui, in versione babbana, sta meglio di me. Noto inoltre che i jeans gli vanno bene. La cosa mi infastidisce.
- Questi disegni. Li ha fatti Ted – rispondo, indicando il ritratto di una ragazza mora.
Sirius replica con un cenno del capo, è stanco, si vede. Anche Ted lo capisce e si offre di scortarlo nella camera degli ospiti.
- No, preferisco restare qui – riesce a rispondere, soffocando uno sbadiglio.
Che tenero, si preoccupa per me. Non vuole lasciarmi da sola con Ted. Se non fossi così intrigata da questo babbano andrei a dormire con lui.
- Sirius non penso che Ted voglia attentare alle mie virtù – sdrammatizzo ridendo.
- Però, Andromeda, è sconveniente restare così in compagnia di uno sconosciuto – sottolinea Sirius malizioso. Crede che stia cercando di sedurre Ted?
Assurdo! Non mi interessano i ragazzi, non dopo aver avuto il piacere di intrattenermi con tutti quei decerebrati alle feste.
- Sirius, se stai insinuando qualcosa… -
- Io? Assolutamente no! Però converrai con me che mostrare una così ampia porzione di gambe ad uno sconosciuto non sia rispettabile –
- A quanto posso sentire, cugino, l’adorata zia sta ottenendo dei meravigliosi risultati – La frecciata lo colpisce in pieno, lasciandolo stupito.
- Come desideri, mia cara, vi auguro una buona notte – sibila di rimando, e si dirige verso la porta che Ted ha gentilmente aperto.
- Sogni d’oro – gli auguro ghignando. Sapere che gli insegnamenti di sua madre stanno facendo effetto lo tormenterà per tutta la notte. Ted non risponde, è troppo sconvolto dalla breve conversazione che ha appena udito per farlo.
Muove appena la testa in direzione di Sirius, per poi soffermarsi a fissare le sue mani. Si stanno intrecciando senza sosta. È nervoso. Molto nervoso.

Recensioni:

^clod^: Sono più che lieta di essere riuscita ad incuriosirti. Andromeda non è propriamente in carne, è una ragazza normale. Con una taglia in più di quello che dovrebbe avere ^^! Poi c'è da dire che Ted è uno scheletro... non so se hai presente quei ragazzi altissimi e magrissimi, che sembrano delle figurine di cartavelina.
Poi mi è venuta in mente questa scena perché è un po' quello che è successo col mio ragazzo, i suoi pantaloni mi vanno a filo...

Chiaras: Eccoti accontentata! Spero di non deluderti.

FrancescaAkira89: Beh, effettivamente Andromeda e l'etichetta non vanno molto d'accordo. Anche se, negli anni '70 [perché la storia è ambientata in quegli anni] non erano rare le ragazze con delle enormi magliette e sotto dei collant o dei fuseaux.
E poi, ricordiamoci che Andromeda è pur sempre una strega, una mossa falsa da parte di Ted e lei lo pietrifica!

Chiacchiere sparse, totalmente inutili


I dovuti ringraziamenti alla mia beta, Scarlet Angel, sin troppo paziente con me.

Che dire, siamo già al 6° capitolo. Non mi sembra vero.
Mi scuso per l'enorme ritardo, ma quando si ha una madre che ti soffia sul collo perché tu dia esami... ho dovuto fare una full immersion ed ho dato tre esami in una settimana. Il quarto mi aspetta lunedì; ed io ho paura.
Inoltre sto anche partecipando al ficexchange indetto da Kit, ed ovviamente non ho idee.
Ma non dispero, prima o poi qualcosa inventerò!
Oltre a questo non c'è molto altro da dire, per cui vi saluto fino al prossimo capitolo, sperando di poterlo pubblicare entro la fine dell'anno!
Vi aspetto quindi a "Una lunga, lunghissima notte" e vi auguro una buona giornata!

  
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