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Autore: JaseyRae_    24/04/2012    4 recensioni
Questa FF parte dall'idea di questa OS : http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=980953&i=1. Ho avuto ispirazione ed ho scritto dei capitoli successivi,trasformandola così in una Fan Fiction vera e propria. Il primo capitolo è appunto quello della One Shot.
Vi prego di leggere e recensire, mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate. :3
-Fede.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ci ho riflettuto” se ne uscì un giorno Louis, mentre ci cambiavamo in camerino. “Dobbiamo dire tutto, Harry. Tirare fuori questa cosa, una volta per tutte…” sospirò.
“Sai che non ce lo permetterebbero mai, Lou” ribattei, scettico.
“E a noi che importa? Riflettici, Harry. Siamo noi i protagonisti di tutto questo, è noi che ama la gente. Siamo più forti di tutto il resto” si chinò ad allacciarsi le scarpe, evitai di guardarlo in viso. Forse aveva ragione Louis, ma io avevo una paura tremenda. Paura di perdere tutto quello che avevamo, paura di veder crollare tutto ciò che avevamo costruito in un solo secondo. I One Direction erano la mia vita, non avrei mai sopportato di vedere tutto cadere a pezzi.
Lasciammo cadere il discorso, ci fiondammo sul palco, lì dove riuscivo a dimenticare tutto, dove mi sentivo libero di essere ciò che ero.
Non riprendemmo più il discorso nei giorni successivi, ma io continuavo a pensarci.
Spesso, quand’eravamo a tavola, prendevo fiato, avrei voluto cominciare un discorso del tipo ‘Io e Louis vogliamo dichiararci, e mettere fine a tutte le chiacchiere’ ma il coraggio mi mancava, ingoiavo tutte le parole e tornavo a fare silenzio.
“Ci ho riflettuto anche io, Lou” dissi una notte, mentre eravamo a letto.
C’era solo la luna ad illuminare un po’ la stanza, scorgevo la figura di Louis muoversi nel buio. “Su cosa, Harold?” rispose, con la voce assonnata mentre si stropicciava gli occhi. Forse si stava per addormentare, mi scappò da ridere pensando che beccavo sempre i momenti meno opportuni per parlare delle cose più importanti.
Mi poggiai su un fianco, per poterlo guardare.
“Sul fatto di uscire fuori… di dire tutto” dissi.
“E cos’hai pensato?” rispose, mentre si girava verso di me, eravamo l’uno difronte all’altro, nel buio della nostra stanza. Non potevo vederlo bene, ma immaginavo il suo viso tendersi e rilassarsi, riuscivo ad immaginare persino le sue espressioni. Conoscevo Louis meglio di quanto conoscessi me stesso. Sapevo che in quel momento era quasi terrorizzato, aveva paura di ciò che stessi per dirgli.
“Ho pensato che infondo ce la possiamo fare” dissi in un sorriso. Ero convinto che anche se non potesse scorgere perfettamente la mia espressione, sapeva che stessi sorridendo, lo avrebbe percepito dal mio tono di voce.
Allungò una mano e mi accarezzò i riccioli, scese sulla guancia, mi solleticò il collo. Risi, mi sentivo un bambino in quel momento.
“Noi ci amiamo, Louis. Il nostro è un amore vero… è andato oltre troppe cose. Ne ho la certezza, possiamo farcela” conclusi.
“Cos’ha detto Zayn, l’altro giorno? ‘Se l’amore è vero può andare oltre qualsiasi cosa’, no?” sorrideva anche lui.
Cercai la sua mano sotto la coperta, la strinsi forte.
Pochi giorni dopo i giornali erano pieni di nostre foto.
Il managment ci dava addosso e cercava mille modi per trovare riparo ad una situazione scomoda, secondo loro.
Le menzioni su twitter erano milioni, tutti volevano sapere.
Andammo avanti per settimane in quel modo, ma ne valse la pena.
Io e Louis potevamo uscire per strada tenendoci per mano. Potevamo guardarci senza la paura di essere fraintesi, potevamo vivere liberamente la nostra storia.
Ce l’avevamo fatta, avevamo lottato per mesi, che si erano trasformati in anni. Nessuno era riuscito a fermarci, a separarci, ad allontanarci.
Di una cosa ero sicuro: quello che sentivo dentro quando ero vicino a Louis, quando mi sfiorava, quando mi guardava e sorrideva, quando facevamo l’amore, non l’avevo mai provato con nessuno prima di allora.
Louis era speciale. L’avevo sempre saputo, dalla prima volta che mi si era avvicinato e tendendomi la mano si era presentato.
Louis era la mia metà. Louis era tutto ciò che mi mancava per sentirmi completo, Louis era tutto ciò che mi bastava per essere felice.
“Sali” mi disse un giorno, prendendomi per mano ed invitandomi a salire in macchina.
“Abbiamo un giorno di riposo, ti porto al mare” disse, sorridente.
Il sole splendeva, era una giornata magnifica, respirai a pieni polmoni e mi sentii felice.
“Divertitevi, e godetevi la libertà” disse Zayn affacciandosi dalla porta, seguito dagli altri due. Sorridevano, erano felici anche loro.
Gli corsi incontro, abbracciandoli tutti e tre. “Vi amo, ragazzi” dissi.
“Li ami?” sbottò Louis in un finto tono arrabbiato, alle mie spalle. Gli altri scoppiarono a ridere “Vi voglio bene” dissi, fra le risa.
Raggiunsi Louis in macchina, mise in moto e partimmo.
Era una decappottabile, il vento mi scompigliava i capelli e si portava via tutte le cose negative che mi avevano tenuto prigioniero per mesi.
Mi sentii davvero libero, mi aggrappai alla mano di Louis sul cambio, sentii una scossa. Mi guardò, un altro sguardo pieno di tutto.
“ti amo tanto” gli dissi.
Ti amerò per sempre, Louis’ pensai.
Avremmo attraversato tutte le tempeste, tutti gli uragani, tutti i temporali del mondo. Sempre insieme. Sempre per mano.
Sempre io e Louis. Era il nostro destino.


Okay, questa ff è giunta al termine. Ringrazio chiunque abbia letto, recensito, seguito, preferito questa storia. Io ci ho messo il cuore, e spero voi siate riusciti a percepirlo. :)
Grazie di cuore.

  
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