24/04/2012
0 recensioniYou're beautiful...
Guardò l'orologio: le otto e mezza. Era più o meno da un'ora che Minx stava davanti al suo enorme specchio a osservare la sua figura snella indossare ogni abito contenuto nel suo enorme guardaroba. Ed erano più o meno passate quattro ore da quando Tony le aveva mandato quel messaggio con su scritto di essere pronta per le nove dato che la sarebbe venuta a prendere per portarla ad un ballo di beneficenza al quale Pepper l'aveva costretto ad andare. Ed era da quel momento, da quando la suoneria del suo cellulare era risuonata nella stanza distogliendola dalle sue unghie e dal suo smalto rosso, che era in completa agitazione: aveva finito velocemente di mettersi lo smalto, per poi girare per la camera soffiando sullo smalto che ricopriva le sue unghie per farlo asciugare più in fretta.
Appena aprì l'armadio per scegliere che scarpe calzare, quale vestito indossare, cadde nel panico: non sapeva cosa mettersi!
Indossò tutti i vestiti da sera che possedeva buttando alla rinfusa sul letto quelli scartati e sistemando su una sedia quelli che invece le sembravano più adatti. Indossò ancora e ancora i tanti vestiti che aveva scelto, facendo un'ulteriore cernita, considerando quale stava meglio con le scarpe nere, quale con quelle grige, o quelle dorate, o ancora quale con quelle rosse.
Arrivarono le otto e mezza e lei aveva ancora mezza dozzina di vestiti da provare e uno da scegliere preferibilmente entro le nove, ora stabilita per l'appuntamento.
Passò altro tempo e alla fine si ritrovò con solo due vestiti tra cui scegliere, ma la decisione era piuttosto ardua...
Quel vestito nero, corto, senza spalline era decisamente il suo preferito: le definiva le curve in un modo magnifico! Ma quello rosso, più elegante, lungo, con lo spacco su un fianco, era quello he indossava il giorno in cui aveva incontrato Tony!
Non sapeva davvero quale scegliere...
Optò per il secondo pensando che infondo era un ballo di beneficenza, sarebbe stato meglio un vestito un po' più formale. Guardò l'orologio, ignorando i vestiti sistemati disordinatamente sul letto, precipitandosi nel bagno per farsi una doccia veloce.
Indossò l'abito da sera, poi corse ad acconciarsi i capelli neri e scalati che le sfioravano le spalle, si truccò con quel kajal che risaltava splendidamente i suoi occhi e con poco rossetto rosso. Si specchiò qualche secondo facendo i complimenti a se stessa per quanto fosse bella quella sera.
Il citofono suonò subito dopo e Minx corse a mettersi le scarpe nere col tacco a spillo che aveva scelto precedentemente. Poi indossò il cappotto, prese la borsa e uscì di casa. Ad aspettarla fuori dalla porta c'era l'autista che la salutò con un cordiale 'buona serata', al quale rispose con un sorriso, che si fece sempre più ampio man mano che si avvicinava alla limousine.- Buona sera, dolcezza.- la salutò Tony rivolgendole uno dei suoi sorrisi smaglianti prima di aprirle la portiera dell'auto per farla entrare.- Sei pronta?- le chiese salendo dopo di lei.
- Certamente.- rispose accennando un sorriso.- E tu?-
- Sono sempre pronto per te, my Lady.- sorrise ancora prendendola per mano.
L'autista si affrettò a raggiungere la limousine che partì pochi secondi dopo. Sfrecciando per le strade trafficate di Maibù, continuando a tenersi per mano, Mix e Tony arrivarono al salone nel quale sarebbe avvenuto il ballo.
La stampa era ovviamente accalcata all'entrata e attorno alla macchina in attesa del famoso playboy Tony Stark. Il suddetto se lo aspettava, era sempre stato così e sarebbe continuato ad esserlo: i giornalisti sarebbero stati sempre pronti a spettegolare in tutte le riviste della nuova modella – o la nuova giornalista, o qualunque altra donna - che avrebbe intrattenuto il genio delle Stark Industries durante la serata.
Quello che loro non sapevano era che non sarebbe stata una modella qualsiasi ad accompagnarlo quella sera. Quello che loro non sapevano era che la ragazza che si era portato dietro a quell'evento era una modella speciale, non una di quelle che si portava a casa solo per una notte, non una di quelle che avrebbe dimenticato nel giro di una giornata. Lui non avrebbe mai potuto dimenticare Minx e nessuno avrebbe dimenticato come la teneva per mano mentre, sotto i flash costanti dei paparazzi, si dirigeva verso l'edificio.
Venne ovviamente circondato da gente che lo salutava, lo ringraziava per il suo aiuto, mentre Minx accanto a lui, guardava in giro, adocchiando il bancone del bar.
- Tony andiamo a prendere qualcosa da bere?- gli chiese attirando la sua attenzione.
La assecondò, liquidando tutti quelli che parlavano a vuoto con lui e si diresse verso il bancone. Ordinarono un paio di drink, ma non riuscirono a goderseli a causa delle interruzioni continue di persone che volevano stringere la mano al grande Tony Stark, o ringraziarlo ancora per il suo soldi o qualunque altra cosa che li permettesse di stare vicino a Tony almeno un secondo.
E Minx, un po' infastidita, li ignorava completamente concentrandosi sul suo drink fino a quando chiunque fosse venuto non se ne andasse. Tony aveva notato questo cambio d'umore, aveva notato in che modo osservava tutte le ragazze – o qualunque altra persona – gli si avvicinasse: le squadrava con fare superiore per poi distogliere lo sguardo.
- Spero che prima o poi la smettano di venire continuamente da te.- commentò un po' scocciata.
- Già, anch'io.- le rispose piatto Tony.
Minx sapeva quanto odiava quegli eventi, quanto si annoiava a quei ricevimenti in cui avrebbe dovuto intrattenere persone noiose e importanti. Entrambi non aspettavano altro che la musica partisse...
Neanche a farlo apposta, qualche minuto dopo le luci del palco in cui erano sistemati i musicisti, pronti a suonare musica per gli ospiti, si accesero.
Appena iniziarono a suonare e la sala iniziò a popolarsi degli invitati, Tony offrì la sua mano alla sua dama e le chiese di ballare: - Può concedermi un ballo, miss?- chiese cortesemente piegandosi in un mezzo inchino.
Minx accettò di buon grado, sorridendogli – l'umore improvvisamente migliorato a entrambi -, poi si diressero al centro della pista.
La prima canzone era appena finita e le note di un lento risuonavano nel salone, mentre le luci si affievolivano per creare un'atmosfera più intima. Le mani di Tony corsero a stringere i fianchi della sua compagna, mentre le mani di Minx stringevano le spalle dell'altro. Presero a ondeggiare muovendosi a ritmo con la canzone, uno stretto all'altro, il viso di Minx vicinissimo a quello di Tony.
- Sai, Minx, dovresti smetterla di oscurare il mio immenso splendore.- le disse all'orecchio, facendola ridacchiare.
- Non c'è niente che io possa fare, caro, mi dispiace. Non posso mica porre limiti alla mia bellezza!- gli rispose di rimando.
Tony sorrise divertito dalla sua risposta. Minx era una delle poche persone che avevano una risposta sempre pronta per lui e questo gli piaceva.
- No, davvero, sei splendida stasera.- insistette con tono più dolce.
- Grazie.- sussurrò in risposta sorridendo felice, stringendosi ancora di più a lui e continuando a muoversi a ritmo di musica in sintonia con Tony.